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<<È la porta in fondo al corridoio>> Kyle indicò a Percy il bagno e il figlio di Poseidone annuì ringraziando, lasciando Tara da sola in camera con l'altro.
La figlia di Ade si guardò attorno, pensando come anche quella stanza fosse più grande della propria e sbuffò leggermente.

<<So che non sono affari miei...ma davvero non c'è niente tra di voi?>> chiese Kyle e Tara lo guardò infastidita <<davvero>> quasi ringhiò.
Kyle sorrise <<...bene>> commentò e Tara si sentì infastidita <<bene?>> domandò.
Lui si strinse nelle spalle, rivolgendole un'occhiata ovvia <<beh intendo...per me>> ma la voce della signora Wobbs che li richiamava dalla cuoca fortunatamente lo interruppe.

Tara si alzò in piedi, uscendo dalla stanza e scontrandosi con Percy, fermò sulla soglia che guardava Kyle assottigliando lo sguardo.
<<Hai vinto tu>> disse poi, concentrandosi su Tara e accompagnandola verso il salotto <<voglio andare via>> borbottò.
La figlia di Ade fece un sorrisetto, annuendo <<allora sbrigati a mangiare quel fottuto gelato>> bisbigliò.



<<Grazie della cena signora Wobbs>> Tara salutò la donna dal pianerottolo <<oh ma ti pare cara>> sorrise <<tornate più spesso>> aggiunse poi <<anche con Bob>> abbassò il tono di voce e Tara si sforzò di annuire cordialmente <<buonanotte signora Wobbs>> disse e la donna sorrise di nuovo <<buonanotte, ah ed è stato un piacere conoscerti Percy>> si rivolse al ragazzo con un tono dolce <<saresti piaciuto tanto a Melissa>> fece una smorfia dispiaciuta, per poi salutare i due ragazzi e chiudere la porta dell'appartamento.

<<Chi è Melissa?>> Percy guardò confuso Tara, mentre ripercorrevamo il corridoio <<mia madre>> rispose lei atona, infilando le chiavi nella serratura ed entrando in casa.
Percy rimase sorpreso, ma non aggiunse nulla.

Tara sospirò, accendendo la luce del piccolo salotto, per poi cacciare un urlo.
<<Cosa è successo?!>> Percy apparve all'istante dietro di lei, sguainando Vortice davanti al viso.
<<Papa?!>> esclamò poi, quando uno dei due uomini seduti sul divano di Tara si alzò in piedi.

Tara rimase paralizzata sul posto, ma si riscosse <<hai detto papà?>> guardò Percy incredula e lui annuì, rimettendosi Vortice in tasca.
<<Figliolo>> Poseidone sorrise, avvicinandosi e dando una pacca sulla spalla al figlio, che ricambiò il sorriso.
<<Ciao Tara>> salutò poi e la ragazza rimase interdetta <<salve>> mormorò, studiando il dio del mare.

<<Oh avanti Tenebrone saluta tua figlia>> esclamò poi Poseidone, facendo cenno al fratello di avvicinarsi.
Tara si sentì raggelare, voltandosi verso Ade in persona, che si alzava pigramente dal divano di casa sua.
<<Tara>> la salutò e la ragazza sbatté un paio di volte le palpebre <<Ade?>> chiese e il dio annuì, mentre Poseidone osservava la scena divertito.

<<Non vorrei essere...irrispettoso>> Percy si schiarì la voce e Ade inarcò un sopracciglio <<non lo sei mai stato del resto>> commentò.
Tara avrebbe quasi riso se non fosse stata ancora sconvolta da ciò che stava accadendo <<cosa...come mai siete qui? Cioè non che non ci faccia piacere vedervi, chiaro>> continuò il semidio.

Poseidone e Ade si scambiarono un'occhiata e Ade sbuffò, tornando a sedersi sul divano <<volevamo...dare un'occhiata>> rispose il dio del mare <<e fare le presentazioni>> aggiunse, sorridendo a Tara.
Percy aggrottò le sopracciglia, sapendo benissimo che gli Dei non si scomodano per "dare un'occhiata", ma decise di lasciar perdere la questione.

Guardò Tara, che scrutava ancora incerta la figura del padre e si schiarì la voce di nuovo <<beh stiamo bene>> annuì <<grazie di aver pensato a noi>> continuò.
Poseidone sorrise, mentre Ade squadrò Percy per niente convinto <<come...come vanno le cose negli Inferi?>> chiese allora il figlio del mare.

Tara lo guardò incredula e per una frazione di secondo lei e il padre ebbero la stessa espressione sconcertata.
<<Non gli dici nulla?>> Ade si rivolse a Poseidone, che si strinse nelle spalle <<ti ha fatto una domanda, è stato gentile, rispondi fratello>> disse.

Ade tornò in piedi davanti ai due ragazzi <<le cose vanno bene, grazie>> sibilò <<specialmente da quando tu e i tuoi amici non venite più a farmi visita come se fosse un parco dei divertimenti>> aggiunse e Poseidone alzò gli occhi al cielo.
Poi il dio degli Inferi guardò Tara <<tu puoi venire>> disse <<fatti portare da tuo fratello>> borbottò <<e non portare lui>> indicò Percy e Tara rimase interdetta.

<<Sempre la stessa storia>> sospirò Poseidone e l'altro Dio lo guardò male <<se tuo figlio non si appiccicasse ai miei figli come una cozza, allora io->> iniziò Ade e al termine cozza Percy fece un'espressione offesa.
Poseidone scosse la testa <<va bene va bene>> liquidò la faccenda <<beh, state bene, vi siete conosciuti, noi andiamo>> concluse così la
visita <<ti voglio bene ragazzo>> diede un'altra pacca sulla spalla a Percy che sorrise.

<<È stato un piacere Tara>> di rivolse a lei e questa volta fu Ade a sbuffare.
<<Arrivederci>> rispose Tara con un filo di voce, e in un batter d'occhio le due divinità scomparvero.

Il soggiorno sprofondò nel silenzio e Tara si rese conto di star trattenendo il respiro solo quando iniziò a girarle la testa.
<<Ehi, ehi perché piangi>> Percy la guardò allarmato e Tara aggrottò le sopracciglia <<non sto->> si sfiorò una guancia, scoprendola bagnata.
<<Oh>> strizzò gli occhi, sentendo altre lacrime involontarie scorrerle sul viso.

Percy gliele asciugò con un gesto deciso <<non piangere>> mormorò <<gli incontri con i propri genitori divini possono essere un po'...intensi>> annuì <<però almeno ora sai com'è fatto, no?>> sorrise incoraggiante.

Tara annuì, riscuotendosi <<si, si non fa niente>> scrollò le spalle <<sono stanca>> disse poi <<buonanotte>> borbottò, scivolando in camera propria.

Come Orfeo e la sua Euridice || Percy Jackson Where stories live. Discover now