Un inizio... particolare

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Anno 5
Era una tarda serata di agosto e un gruppo di bizzarre persone a cavallo di una scopa si apprestavano ad atterrare in un parco nella via di Grimmauld Place. Si erano avvicinati con calma alle case e lì, Malocchio Moody aveva fatto leggere ai 2 ragazzi più giovani della compagnia un foglietto con scritto sopra: Grimmauld Place n°12. Dopo aver memorizzato l'inidirizzo si era crata tra le due villette 11 e 13 una nuova casa, come per magia. Entrati nella casa i due ragazzi erano stati accolti da Molly Weasley: "Harry! Vale! Come state ragazzi miei?" aveva chiesto stritolandoli in un abbraccio: "molto bene signora Weasley, grazie! E lei?" aveva risposto gentilmente Vale mentre ricambiava l'abbraccio: "sto benissimo mia cara, grazie!"aveva detto lei liberando, in fine, i ragazzi dall'abbraccio: "Harry, parleremo di quello che è successo dopo durante la cena. Adesso, però, voi due andate di sopra dagli altri ragazzi."
I due cugini si erano avventurati su per le scale angueste della villetta a schiera e, sul pianerottolo, avevano incontrato una creatura bitorzoluta e ingobbita: "buonasera! Chi sei?" aveva chiesto Vale con un sorriso avvicinandosi alla cratura che, avevano intuito, fosse un elfo domestico; anche se in risposta aveva solo ricevuto dei brontolii sulla purezza del sangue e su quanto la sua padrona odierebbe tutti questi sangue marcio.
"Che elfo particolare..." aveva commentato Harry mentre arrivavano al secondo pianerottolo: "in realtà è Dobbie quello particolare... gli elfi domestici tendono ad amare servire un padrone." Aveva risposto Vale pensierosa: "a che pensi?" aveva chiesto Harry vedendo il puzzle che si stava creando sul volto della cugina: "mi chiedo a che famiglia purosangue appartenga questa casa." Aveva detto lei semplicemente per poi aprire la porta della camera indicata loro dalla signora Weasley.
Entrati nella stanza erano stati accolti da Ron e Hermione. Dopo i vari abbracci e saluti, Harry si era rivolto ai due ragazzi: "cos'è questo posto?" aveva chiesto con evidente irritazione nella voce per poi ricevere un'occhiata di ammonimento da parte della cugina come se volesse dire –evita di fare scenate-. "È il quartier generale!" aveva detto Hermione come se il qualche modo spiegasse tutto: "il quartier generale di cosa Herm?" aveva chiesto Vale con curiosità: "dell'ordine della fenice!" aveva detto Ron con orgoglio, era la prima volta che sapeva qualcosa e Vale no: "cos'è l'ordine della fenice?" aveva chiesto Harry, sempre con un tono puntiglioso: "è un'associazione!" aveva detto Hermione: "un'associazione che è stata creata ventanni fa per combattere Voldemort!" aveva aggiunto Vale: "e questo, tutto questo, non poTEVATE SCRIVERCELO IN UNA LETTERA?" aveva chiesto Harry alzado il tono di voce a ogni sillaba: "NEANCHE UNO STRACCIO DI NOTIZIA! NIENTE DI NIENTE! CALMA PIATTA PER TUTTA L'ESTATE!" aveva continuato urlando: "Harry..." aveva detto in ammonizione Vale mentre aspettava con pazienza la spiegazione razionale per tutta quella situazione scomoda: "noi... volevamo dirvelo ma Silente ci ha fatto giurare di non dirti nulla, Harry!" aveva detto Hermione con una leggera incrinatura nella voce: "VUOI DIRMI CHE SILENTE NON MI VOLEVA QUI? CHE NON VOLEVA CHE SAPESSI? IO HO VISTO RINASCERE VOLDEMORT! IO HO VISTO CEDRIC MORIRE!" aveva urlato Harry irato, ricenvendo, per l'ultima frase, uno sguardo sconvolto e ferito da parte di Vale; ma ancor prima che potesse ricominciare a urlare, o magari a scusarsi per i suoi modi (teniamo buona la seconda per la felicità di tutti) la porta della stanza era stata spalancata.
Lì, davanti a loro, si trovava Ludovica Lestange in tutta la sua gloria con solo una maglietta di un certo rosso addosso: "che è tutto questo urlare?!" aveva chiesto a dir poco infastidita: "ANCHE LEI È ARRIVATA PRIMA DI NOI?" aveva detto arrabbiato Harry e, per la salvezza dei timpani di tutti, Ludo lo aveva bellamente ignorato per continuare la sua manfrina: "io stavo facendo una cosa importante e voi mi avete interrotta." Aveva detto alzando il mento in modo altezzoso, e l'avrebbero anche presa sul serio se non fosse che sembrava una bimba capricciosa coi vestiti troppo larghi per lei: "sì, e quella cosa si chiama Fred Weasley giusto?" aveva chiesto Vale ironicamente: "qualcuno mi ha nominato?" aveva chiesto a quel punto un esemplare di Fred senza maglietta appena comparso sul ciglio della porta dietro la fidanzata: "torna in camera!- stava dicendo Ludo spingendolo via, per poi continuare tra se e se- brutto imbecille!" a questa scena tutti erano scoppiati a ridere: "no! Non si chiama Fred Weasley!" aveva detto con fare schizzinoso: "certo che no, hai solo addosso la sua maglietta e lui è senza..." aveva detto Vale, le parole crogiolanti di sarcasmo: "ehm... ho finito tutti i vestiti!" aveva detto Ludo dopo aver riflettuto per un po': "ma se hai l'armadio che è più grosso di tutta casa mia!" aveva risposto Vale sempre con ironia pungente: "sai una cosa? Fanculo!" aveva concluso l'altra andandosene sbattendo la porta.

Vale e Ludo ad Hogwarts Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt