Tra lezioni e litigate

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Era un mercoledì mattina e i ragazzi si trovavano mezzi addormentati in sala grande a fare colazione: "cavolo scema è solo mercoledì! Ma quando arriva il sabato?" aveva chiesto in modo piagnucoloso Ludo: "scema a chi? Brutta rimbambita!" aveva risposto Vale anche lei con le palpebre mezze chiuse. Entrambe le ragazze avevano in mano una tazza fumante di caffè: "EHI RAGAZZE!" aveva detto un po' troppo ad alta voce Hermione. Le due, rimbambite com'erano, avevano fatto un salto spaventate rovesciando addosso a Ron e a Harry tutto il caffè: "MA SEI IMPAZZITA HERM?!" avevano urlato in simultanea le due mentre i due ragazzi sopra citati si lamentavano per le ustioni. Dopo aver capito che non sarebbe stata attaccata, Vale, aveva tirato fuori la bacchetta e aveva asciugato tutto il macello che avevano fatto: "nota per me! Mai più rivolgermi a voi prima delle 9 di mattina!" aveva detto tranquillamente Hermione mentre si sedeva per mangiare: "sarebbe meglio..." avevano sibilato contrariati Ron e Harry.
Dopo quella strana colazione i ragazzi si erano avviati verso la lezione di Difesa Contro Le Arti Oscure: "buongiorno ragazzi!" aveva detto il professor Moody come tutti i mercoledì mattina: "giorno prof!" avevano detto a pecorone i ragazzi del quarto anno: "sai amo io non capisco perché stai così simpatica a Malocchio, voglio dire, sei figlia di mangiamorte sfuggiti ad Azkaban..." aveva detto a bassa voce, Vale, alla sua compagna di banco: "secondo me si è così rincretinito che non si ricorda nemmeno cosa fa un Auror..." aveva detto in risposta Ludo.
"Bene ragazzi, oggi affronteremo le maledizioni senza perdono. Qualcuno sa dirmi quali sono?" aveva detto Malocchio mentre scriveva alla lavagna: "le maledizioni senza perdono sono 3: imperius, cruciatus, avada kedabra. L'imperio serve per controllare coloro a cui si infligge la maledizione; la cruciatus è la maledizione di tortura e, l'aveda kedabra, è l'anatema che uccide!" aveva detto tutto d'un fiato Ludo: "sei proprio anti sgamo amo... sicuramente a nessuno verrà in mente che è strano che una ragazzina di 14 anni sa tutto questo..." aveva detto a bassa voce Vale: "tutta invidia!" aveva detto altezzosa Ludo. A quella risposta Vale aveva alzato gli occhi al cielo esasperata.
"Bene signorina Lestrange! 10 punti a Grifondoro!" aveva detto il professore mentre prendeva un ragno e lo ingrandiva: "MIRACOLO!" avevano urlato tutti i Grifondoro sconcertati: "cosa sarebbe un miracolo signorina Dursley?" aveva detto a quel punto il professore: "Ludovica non ha mai fatto vincere punti alla casata." Aveva risposto pacata la ragazza interpellata: "al massimo li fa perdere!" aveva aggiunto Ron a mezza voce: "beh, magari le hanno chiesto gli argomenti sbagliati..." aveva concluso il professore.
Il professore aveva usato il ragno per far vedere le maledizioni. La maledizione cruciatus aveva lasciato sconvolto Neville ma nessuno dei ragazzi sapeva il motivo, anche se Ludo sembrava fin troppo interessata alle sue scarpe per i gusti di Vale: "sicuramente sa qualcosa che noi non sappiamo... potrebbero centrare i mangiamorte... dopo tutto i genitori di Neville non li ho mai sentiti nominare... lui vive con sua nonna... e se..." la ragazza stava riflettendo su tutto questo mentre si dirigevano tutti i sala comune per prendere il libri della lezione successiva.
Dopo la strana lezione erano passati alcuni giorni e, quel sabato sera, tutti i ragazzi si erano accalcati nella sala grande pronti per l'estrazione dei nomi dal calice. I campioni delle tre scuole erano, rispettivamente, Cedric, per Hogwarts, per grande dispiacere di Vale, Krum per Durmstrang e Fleur Delacour, un ragazza bionda che, secondo Hermione e Vale, era imparentata con una Veela, per beauxbatons.
Dopo che Silente aveva mostrato la coppa tre maghi agli studenti, il calice aveva iniziato, per così dire, a fare i "capricci" e, dalle fiamme blu, era uscito un altro foglio. Era uscito anche il nome Harry, non si sa come, da quel maledetto (come l'aveva poi definito ripetutamente Vale) calice.
Dopo quell'evento scioccante i ragazzi si erano diretti nella sala comune (chissà perché le scene migliori avvengono sempre lì). Entrati dal ritratto della signora grassa si erano ritrovati Fred su una poltrona con avvinghiata al collo una Ludovica selvatica: "AMO!" aveva urlato tra l'arrabbiata e preoccupata Vale, a cui non andava giù che sia suo cugino che il suo quasi-ragazzo rischiassero la vita in un torneo mortale. "Sì amo? Che c'è?" aveva chiesto con nonchalance Ludo scollandosi leggermente dal suo ragazzo per guardare l'amica in faccia: "cosa c'è?" aveva chiesto alterata lei per poi essere interrotta da Ron, che era rosso di rabbia e invidia, anche lui voleva un po' di attenzione: "Harry avresti dovuto dirmelo! Sono il tuo migliore amico miseriaccia, avremmo potuto fare questa cosa insieme e, invece, scopro solo sta sera che tu hai messo il tuo nome nel calice!" aveva detto rivolto a Harry: "Ron te l'ho già detto... io non ho messo il mio nome nel calice, come avrei potuto farlo?" aveva chiesto spazientito lui: "e che ne so io, non eri mica tu che dicevi che sarebbe stato meglio mettere il nome di notte, quando nessuno ti guarda? Poi tu hai pure il mantello!" aveva esclamato lui in risposta: "MA IO NON L'HO FATTO! Perché mai vorrei rischiare la morte per un po' di fama? Direi che di fama che ha quasi causato la mia morte ce n'è già abbastanza..." aveva detto lui in risposta: "ah sei proprio un pessimo amico! Che ci discuto a fare con te?!" aveva detto infine Ron andando in dormitorio con un diavolo per capello.
A quel punto Vale si erano girata verso Ludo guardandola con tanto d'occhio: "che c'è?" aveva chiesto lei spazientita: "ma non saprei... sai il tuo migliore amico è appena andato via incazzato nero ma niente di che!" aveva affermato Vale con sarcasmo piccato: "ah che palle!" aveva detto l'altra andando verso il dormitorio dei ragazzi.
"Ehi Ronny!" aveva detto Ludo con il suo tono più gentile: "cavolo Ludo tutte a me capitano!" aveva detto lui ancora rosso di rabbia: "che amico falso!" aveva poi aggiunto: "dai Ron vieni qui!" aveva detto lei allargando le braccia invitando il ragazzo ad abbracciarla. Lui, senza farselo ripetere due volte si era lanciato tra le sue braccia reprimendo le lacrime di rabbia, frustrazione, invidia e tristezza.
"Cavolo principessa! Tutte le volte che io e Ludo ci baciamo tu compari a portarmela via!" aveva detto Fred infastidito: "ma se pomiciate sempre..." aveva risposto lei alzando gli occhi al cielo per poi dare uno sguardo a George che, capito il messaggio, si era diretto verso il fratello per distrarlo dalla sua, abbastanza evidente, gelosia. "Allora... chi è il bastardo che ha messo il tuo nome nel calice? Qualche idea?" aveva chiesto poi Vale rivolta al cugino: "tu non pensi che sia stato io?" aveva chiesto lui sorpreso: "va bene che sei scemo, ma addirittura alla ricerca di fama che ti porta alla morte mi sembra uno standard troppo alto anche per te!" aveva risposto Vale sorridendo leggermente: "sembra che Ron non concordi con te..." aveva detto Harry abbassando lo sguardo con tristezza: "si risolverà tutto! Ok cuginetto? Ron è solo un po' invidioso... dopo tutto si sente sempre messo in ombra..." aveva detto lei per poi stringere il cugino in un abbraccio: "Ron è orgoglioso ma, non stupido, capirà presto di aver sbagliato!" aveva detto Hermione.
Harry, leggermente rincuorato, si era allontanato dalle due per andare a parlare con Neville, Seamus e Dean.
Vale e Herm, dopo aver dato la buonanotte a tutti quelli in sala comune, si erano dirette nel dormitorio femminile. Si erano messe a parlare dei diritti degli elfi domestici mentre aspettavano che Ludo le raggiungesse per parlare della stupidità dei ragazzi (sai che novità).

Vale e Ludo ad Hogwarts Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora