•43•

53 2 1
                                    

Jack pov

La situazione sia all'interno sia all'esterno dell'edificio sembrava essersi calmata ed io ero più che contento della cosa.
Ero felice di aver aiutato ma avevo davvero bisogno di riposare..se non ci fosse stata Sophia a reggermi probabilmente sarei caduto giù dalle scale.
La ragazza mi accompagnò fino alla mia stanza e una volta dentro mi aiutò a mettermi seduto sul letto per poi sistemarsi vicino a me.
In quel momento non sapevo nemmeno io come stessi, voglio dire..in quel mondo ogni giorno rischiavamo la vita, ogni singolo errore poteva essere fatale. Ma allora perché stavo in quel modo..?
Quel era il problema?

Sophia:“Jack..secondo me dovresti riposare.”

“Non ne ho bisogno, sto bene.”

Sophia:“non stai bene, e lo sai.”

Cercai per secondi di rispondere alla ragazza ma niente, non sapevo davvero che dire.
Ok si era vero, io non stavo bene.
E allora?
Cosa sarebbe cambiato se lo avessi ammesso? Niente.
Un cazzo di niente.
Era la vita e per quanto potesse fare schifo era così, e ne io, ne Finn ne nessun'altro potevamo fare qualcosa.
Non avevo davvero nulla da dire, ma non perché non mi fidassi di Sophia ma proprio perché non volevo dare voce a quello che provavo, dentro di me volevo solo riuscire a sopprimere tutto.
Sarebbe stato meglio per tutti..

Sophia:“Jack..parlami ti prego.”

“Non c'è nulla dire..sto bene ok?”

La ragazza mi guardò ultima volta per poi annuire, capivo si stesse preoccupando per me ma non ero un bambino potevo benissimo gestirmi da solo.

Sophia:“Allora io vado..ti prego anche se pensi di non averne bisogno riposa un po.”

La ragazza mi rivolse un sorriso per poi alzarsi dal letto andando verso la porta della stanza.
Dopo pochi istanti mi ritrovai solo in quella stanza, chiusi gli occhi e subito fui colpito dal ricordo del viso di quel mostro vicino al mio..
Riaprì subito gli occhi sentendo il cuore fare un salto nel petto, portai istintivamente una mano sul petto quasi a voler controllare che fosse ancora lì, e tirai un sospiro di sollievo quando mi resi conto si trattasse solo di uno spiacevole flashback.
Ritornai alla realtà quando sentì bussare alla porta della stanza,
mi voltai verso quest'ultima notando subito la testa di Jaeden fare capolino da dietro.

Jaeden:“Posso?”

Mi limitai ad annuire invitando il ragazzo ad entrare con un movimento della mano e quest'ultimo entrò subito nella stanza chiudendo la porta alle sue spalle.
Si avvicinò al letto per poi fermarsi esattamente davanti a me, non sapevo bene cosa ma qualcosa mi bloccava dal guardarlo negli occhi. Il ragazzo sembrò accorgersi di questa cosa e tranquillamente si sedette vicino a me.

Jaeden:“Sophia aveva detto che dormivi, ma conoscendoti ero abbastanza sicuro che fossi sveglio. Come quando quei deficienti a scuola ti fecero cadere dalle scale, mi ricordo che non dormisti per giorni a causa dello spavento.”

“Ricordo di come tu sia stato tutta la notte al telefono con me..e di come il giorno dopo andasti da loro per menarli nonostante ti avessi detto di non farlo.”

Jaeden:“oh si, puoi dirlo forte mi sono pure fatto mandare in presidenza.”

Il ragazzo cominciò a ridacchiare contagiando anche me con quella sua risata, mi mancavano quei tempi.
E più ci pensavo più credevo che quei tempi non sarebbero mai più tornati..

Jaeden:“Non saresti dovuto andare là fuori da solo prima..potevi farti seriamente male Jack, o peggio.”

“Bhe si, ma sto bene giusto?”

Jaeden:“Ora stai bene, ma la prossima volta non puoi saperlo. Ti prego non voglio perdere pure te..”

Notai subito la voce del ragazzo farsi calante e malinconica, mi sentivo davvero in colpa per averlo fatto preoccupare..capivo che si preoccupasse per me, aveva già perso la sua famiglia.

“Scusa se ti ho fatto preoccupare..”

Jaeden:“La verità è che Finn non avrebbe mai dovuto lasciarti andare da solo.”

Jade sembrava davvero molto arrabbiato con Finn e la cosa mi dispiaceva, alla fine la colpa non era sua o almeno non solo sua.
Sapevo benissimo che uscendo lì  fuori da solo avrei potuto rischiare ma avevo comunque deciso di farlo, Finn non era colpevole.

“So che sei arrabbiato ma ti prego, non incolpare Finn.”

Jaeden:“Come posso non incolparlo? Lui era lì con te e non ti ha fermato.”

“É vero non lo ha fatto, ma anche se lo avesse fatto sarebbe stato inutile avevo già deciso di andare.. Ti prego Jade siete due persone molto importanti per me, voglio che tra voi scorra buon sangue, ti sto chiedendo di perdonarlo, fallo per me..”

Il ragazzo sbuffò per poi annuire, sapevo che fosse arrabbiato ma sapevo anche che gli sarebbe passato.

Jaeden:“Questo ragazzo deve stare attento a quello che fa..”

“Bhe diciamo..che riguardo a questo dovrei dirti una cosa..”

Il ragazzo non ebbe nemmeno il tempo di aprire bocca che qualcuno bussò di nuovo alla porta della stanza.

Jaeden:“Tranquillo rimani seduto vado io.”

Avrei dovuto dirgli quello che era successo fra me e Finn? Era il mio migliore amico..non gli avevo mai nascosto nulla. Però magari quella volta era il caso di aspettare?

Jaeden:“E tu che ci fai qui?”
.
.
.

^Fack^ •Sei tu il mio cazzo di mondo ora•Where stories live. Discover now