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Jack pov

L'intero quartiere sembrava desolato, c'erano pochi zombie ed erano per lo più lontani da noi,  in quella parte della città c'erano davvero poche case e quella di Jaeden sembrava essere quella meglio ridotta, la recinzione era ancora perfetta come le finestre della casa che si potevano intravedere da fuori.

Finn:“come facciamo a passare la recinzione?”

La domanda del ragazzo non era affatto stupida, passare non sarebbe stato per nulla una cosa facile e sicuramente nessuno ci avrebbe mai aperto il cancello principale.

“bhe direi che non si aspettano delle visite..credo che l'unica sia scavalcare dal cancello, ti faccio salire e una volta dentro mi apri se non sbaglio ci dovrebbe essere un pulsante sul muro subito alla tua destra.”

Finn:“possiamo farlo ma tu stai attento”

“me la caverò, però è meglio fare in fretta”

Senza perdere troppo tempo mi posizionai davanti al cancello unendo le mani per dare appoggio al ragazzo, il quale mise un piede sulle mie mani cercando di aggrapparsi al cancello per salire, per un secondo mi sembrò quasi di star per cascare a terra, non sembrava ma Finn era abbastanza pensante, o più semplicemente ero io un po fuori allenament. Nonostante tutto il ragazzo riuscì a salire e a superare il cancello lasciandomi letteralmente sfinito dall'altro lato di esso.

Finn:“senti biondino dove avevi detto che era il pulsante per aprire?”
disse il ragazzo dall'altra parte bisbigliando.

“ma quando la smetterai di chiamarmi così? E comunque è a destra tonto” 
risposi io abbastanza scocciato con ancora il fiatone.

Finn:“bhe secondo me ti si addice come nomignolo,comunque l'ho trovato”

“e aprimi allor-

Nemmeno il tempo di finire di parlarle che sentì lo scatto dalla “serratura” del cancelletto,  e dall'altro lato poggiato ad esso si trovava Finn che mi guardava con aria soddisfatta.

Finn:“si accomodi vostra maestra”

Il ragazzo fece un mezzo inchino invitandomi ad entrare con un gesto della mano e io senza pensarci due volte mi fiondai dentro, tirandogli un pugno non troppo forte sulla spalla subito dopo.

Finn:“ Ahi! Ma che ho fatto?”

“fai lo scemo”

Il ragazzo mi sorrise per poi alzare le mani in segno di resa, era davvero buffo.

Finn:“dai andiamo, come vuoi entrare nella casa?”

“bhe.. Potremmo bussare?”

Finn:“sei serio? Bussare?”

“Sei Jade e la sua famiglia stanno bene ci apriranno normalmente no?”

Finn:“Jade? ”

“ah si, è Jaeden quando eravamo piccoli lo chiamavo cosi”

Vidi l'espressione del ragazzo tramutarsi in un espressione di disgusto che a dir la verità mi causò una risata.

Finn:“eh va bene proviamo a bussare”

Prima di dirigerci verso la porta della casa, Finn si assicurò ancora una volta di aver chiuso bene il cancello dopo di ché tiro Fuori dalla tasca la pistola. La cosa mi lasciò abbastanza spiazzato, e il ragazzo sembrò accorgersi di questo.

Finn:“Senti biondino io spero che non ci sarà bisogno di usarla ma è per sicurezza, tranquillo.”

Mi limitai ad unnuire per poi cominciare di nuovo ad avanzare verso la casa, nel piccolo parcheggio in cortile  si trovava ancora la macchina del padre di Jaeden, una specie di jeep nera molto bella.
Il fatto che la  macchina fosse ancora lì voleva dire che non erano scappati, il che poteva benissimo essere un bene o un male..

Finn:“questa è la loro macchina?”

“si..”

Finn:“bhe allora sappiamo che sono qui”

Dopo poco ci trovammo davanti alla porta di casa Martell\Lieberher, la casa da fuori sembrava essere ok ma nonostante questo avevo paura di bussare..avevo paura di venire a conoscenza di una verità non proprio piacevole.

Finn:“dai che aspetti?bussa, qualsiasi cosa succeda sono qui con te e non ti lascio.”

Rivolsi un sorriso sincero al ragazzo per poi prendere un bel respiro e bussare alla porta di Jaeden.

“Jay, apri sono io Jack”

Passarono svariati secondi senza una risposta e preso dall'ansia guardai il ragazzo, forse alla ricerca di una sorta di consiglio.

Finn:“riprova, non ti aggitare”

Un po titubante presi un'altro respiro profondo per poi continuare a battere sulla porta ripetutamente per alcune volte.

“Jade, ti prego se ci sei apri, ti supplico..”

Stavo davvero cominciando a perdere ogni speranza, quando all'improvviso sentì il chiavistello della porta sbloccarsi e quest'ultima cominciare ad aprirsi, nello stesso tempo vidi Finn preparare la pistola, pronto a sparare se mai ci fosse stato bisogno.

Jaeden:“Jack..sei davvero tu? Stai bene..”

Non potevo davvero credere ai miei occhi, era davvero lui, davanti a me, sano come un pesce.
Senza pensarci nemmeno per un. Secondo mi buttai fra le sue braccia abbracciandolo e cercando di trattenere le lacrime.

“ero cosi preoccupato per te, ma stai bene, stai bene..mi sei mancato tanto”

Jaeden:“anch'io ero in pensiero per te ma non sapevo davvero come contattarti, non prendeva nulla”

“Tranquillo l'importante è che tu stia bene, Jade devo presentarti un persona,lui è Finn mi ha aiutato fino ad ora è anche grazie a lui se sto bene e se sono arrivato qui.”

vidi Jaeden scrutare il ragazzo dai piedi alla testa per poi sorridere e tendergli la mano.

Jaeden:“grazie per aver aiutato il mio migliore amico”

Il ragazzo che dall'inizio di quella conversazione non aveva spiaccicato parola si fece avanti per poi cominciare a parlare.

Finn:“bhe si può dire che sia stato lui per primo a salvare me quindi..”

Finn osservò per qualche secondo la mano di Jaeden per poi stringerla, ma. Nonostante questo sembrava strano, Oserei dire quasi infastidito.

Jaeden:“entrate pure i miei genitori sono di là, saranno felicissimi di sapere che stai bene”

“credimi vale lo stesso per me..”
Ero davvero felice che il mio amico e la sua famiglia stessero bene, talmente felice da dimenticarmi per un attimo di tutto il resto.
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^Fack^ •Sei tu il mio cazzo di mondo ora•Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum