A dopo

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Lexa
Solo quando varcai la soglia del vecchio e scricchiolante cancello di casa capii quanto mi era mancata. Ad accogliermi, come sempre, c'era il giardino sempre in ordine. A destra c'era la grande quercia con l'altalena, mi ricordo ancora quando io e Aden eravamo piccoli e nonna si sedeva lì per leggerci le storie mentre io e mio fratello ci stendevamo nelle grandi radici di quell'albero che nella loro scomodità erano davvero comode.
In mezzo all'erba, quasi totalmente coperta di neve, qui e là c'erano delle poltroncine e dei divanetti in legno, ad aprirmi strada verso la casa c'era un sentiero in pietra. Di fianco alla quercia, come sempre, c'era mio nonno che curava le sue amate piantine. Mio nonno ama tutto quello che riguarda il giardinaggio e la natura in generale, in primavera ed estate pianta qualsiasi tipo di fiore possibile ed immaginabile, in inverno qualche seme a caso di qualche verdura come zucca, pomodori o anche cose di altre stagioni come fragole o meloni.
Era vestito con la sua solita tutina verde e degli stivali in gomma marroni, i soliti guantoni bianchi che tanto bianchi non erano perché ormai ricoperti di tagli e terra.
"Ehi, cosa pianti sta volta?" Dissi ad alta voce sicura di farmi sentire
"Ally!" gridò lui, girandosi dalle sue piantine e venendomi incontro.
"Ally ci sei mancata tanto" disse mentre mi abbracciava
"A te e alla nonna?"
"No, a me e alle mie piantine"
Scoppiai a ridere mentre lui era serissimo e non capiva
"Vabbè, vado a salutare la nonna e Aden" dissi dirigendomi verso l'entrata
"No aspetta, guarda" disse prendendomi per mano.
Amo quando mi prende per mano, mi ricorda quando da piccola mi portava a fare le lunghe passeggiate sul lago lì vicino a casa. Le sue mani sono sempre state più grandi delle mie, presentavano abitualmente qualche callo ma erano abbastanza morbide.
"Guarda, lì sopra c'è un nido di un pettirosso, se tutto va come da piano, tra 3 giorni, massimo 4, ci sveglieremo con un bel coro di cinguettii"
Mio nonno ha una passione, oltre che per le piante, i pesci, le foglie, le lucertole, i sassi (ne aveva una collezione assurdamente grande), le rane, gli insetti, anche per gli uccelli. Sapeva tutto: quanti giorni un determinato uovo di un determinato volatile impiegava prima di schiudersi, quanti tipi di tonalità potevano avere le piume, quanti e quali tipi di becchi esistono, quali sono i versi che producono nelle stagioni, i loro cibi preferiti, quando è il periodo di migrazione e dove vanno, etc... se avevi problemi di insonnia bastava chiedergli che ti spiegasse qualcosa delle sue cose e una volta iniziato avresti preso sonno subito.
"Non vedo l'ora" dissi prima di lasciargli un bacino sulla guancia morbida e rugosa ed entrare in casa.
Appena entrata si fecero largo nelle mie narici i profumi di varie pietanze e la musica anni '60 mi diede la conferma che mia nonna era ai fornelli.
La casa era come l'avevo lasciata: parquet in legno, pareti in pietra, camino acceso che rendeva l'atmosfera accogliente, un giradischi in vimini che produceva sempre qualche musica al piano, qualcuna delle mie Yankee Candle all'aroma "Bosco e Foresta" per dare un'impressione "montagnosa", come diceva mia nonna e poi... Titus, il bulldog inglese preso al mio ottavo compleanno che, come sempre, dormiva spaparanzato davanti al camino. Quel cane dorme e mangia sempre, infatti è obeso.
Appoggiai sul divano in pelle il mio zaino e il mio giubbotto, tolsi le scarpe e senza far rumore andai in cucina
"Bo!" Amo far prendere paura a mia nonna
"Oh Santa Maria vergine protettrice del cielo.. Ally, sai che ho una certa età non puoi farmi prendere questi spaventi" disse mentre mi abbracciava
"Che stai cucinando di altamente diabetico?"
"Non sapevo che tornassi oggi, non ho fatto molto, se vuoi ho il pasticcio di carne, tortellini in brodo, il polpettone e le patate in forno, un'insalatona e per dessert la crostata all'albicocca"
"Te vuoi farmi diventare come Titus"
"Guarda quel cane prima o poi scoppia... ma che bella che sei diventata, ti sono cresciuti i capelli?" Disse mettendomi le mani tra i capelli e scompigliandomeli tutti
"No gli ho anche tagliati nonna" risposi ridendo
"Ah beh, in ogni caso mi sei mancata"
"Anche te, vado su a salutare la bestia di satana" dissi lasciandole un bacino sulla fronte che profumava di crema. Mia nonna ha sempre tollerato tutto, ma il fatto che inizino a venirle le rughe proprio non lo accetta, voleva persino che le regalassimo un lifting per il compleanno.
Presi il mio zaino, salii le scale in legno e una volta su, senza bussare, entrai in camera di Aden
"Sono tornata peste" dissi lanciando le mie cose sul suo letto.
Lui era nella sua scrivania a guardare il computer, la sua camera a differenza della casa era cambiata: le pareti da blu ora erano bianche, c'erano i led attaccati al muro, i poster erano spariti e avevano lasciato spazio a delle spade di scherma, delle cinture di karatè appese e un casco sopra il comodino. La passione per la scherma, per il karatè e per la motocross gliele ho passate io. Le praticavamo insieme prima che andassi al college e mi dispiace aver smesso.
"Ehi Leashy non sapevo tornassi oggi"
"Si neanche i nonni"
"Ti hanno portato qui Lincoln, Anya e Luna?"
"Si la banda bassotti al completo"
Girò la testa che fino ad adesso era stata incollata al computer
"Anya è ancora fidanzata?"
Aveva un debole per lei sin da quando era piccolo, la cosa mi faceva sempre ridere
"Si, sta ancora con Gustus e comunque avete 10 anni di differenza"
"L'età non conta" disse sospirando e rigirandosi verso il computer
"Con Lea?"
"Bah niente, cioè siamo usciti, ma non mi prende troppo"
"E come va con Jordan?"
Jordan era il fratello più piccolo di Monty, vivevamo nella stessa città e loro due andavano a scuola insieme
"Bene, solito.. te con la 'tette incredibilmente grandi e perfette'?" Disse cercando di imitare la mia voce
"Abbiamo scopato" dissi tranquillamente
Spense il computer e non so come, probabilmente volando, si è seduto sul letto e mi ci ha tirato sopra prendendomi per il polso
"I dettagli, ora"
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Erano più o meno le 3.30, il pranzo è stato come sempre buonissimo; rotolando sono andata in camera e mi sono stesa sul letto. Accesi il telefono e sorrisi nel vedere il tuo nome sullo schermo
< Da Boo 🦁♥️: Ehy sei arrivata? Ti hanno rapito dei kebabbari o sei viva? >
< Da Boo 🦁♥️: Io sono arrivata sana e salva stranamente... facciamo chiamata alle 5? >
Adoravo quando usavi l'auto ironia, adoravo quando ti preoccupavi per me, adoravo te.
< A Boo 🦁♥️: Ehy, si sono arrivata qui tutto bene, mia nonna mi ha fatto una miriade di cose da mangiare, per fortuna le vacanze sono solo di due settimane sennò diventerei obesa, per la videochiamata ok le 5 >
Mi mancavi e volevo che lo sapessi
< A Boo 🦁♥️: mi manchi, Boo >
La tua risposta non tardò ad arrivare
< Da Boo 🦁♥️: anche te Leashy, a dopo <3 >
< A Boo 🦁♥️: A dopo <3 >
Smisi di sorridere come un idiota e misi il telefono in carica, ripensai un'ultima volta a te prima di abbandonarmi alle braccia di Morfeo.


Nota Autore:
Hola hola hola, come state? Io sto tornando dalle vacanze, non uccidetemi ma non ho finito la storia come avevo detto 😬😬.. in compenso ho un sacco di idee, piccolo spoiler: ho inserito il personaggio di Roan

Al prossimo capitolo, fatemi sapere com'è questo :)
Noah (o Anans, come preferite)
=]

Foreste nell'oceanoWhere stories live. Discover now