Se il destino vorrà

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Era un sogno. Uno stupido sogno. Io avevo sognato di fare sesso con Lexa, questo non vuol dire niente no? No non vuol dire niente. Assolutamente niente. Non vuol dire che io in realtà desideri ardentemente fare sesso con Lexa. No. Spero.
Guardo l'ora, 3.15, perfetto sarai appena partita. Prendo un postit giallo e ti scrivo un messaggio
'Ehi Leashy, a tuo dispiacere ho letto il postit. Io ora vado a farmi un giretto per l'istituto, domani ho la mia prima lezione e non so nemmeno dove devo andare.. ci vediamo stasera, so che Lincoln e Octavia hanno già in mente di fare qualcosa, ma non mi hanno detto i dettagli. Qualcosa mi dice che ora di sera saremo ubriache marce.
A dopo, baci
Boo'
Ok, mi sembra convincente. Lascio il postit e lo attacco sopra il tuo laptop, mi cambio rimettendomi i miei jeans a vita alta ma tengo la tua felpa, voglio il tuo profumo con me tutto il giorno.
Esco dalla stanza e cerco quella di Bellamy, avevo bisogno di lui se non volevo perdermi.
Arrivata davanti alla sua stanza, ho bussato e ad aprirmi a mia sorpresa fu un ragazzo senza maglietta con i pantaloni della tuta, i capelli biondi bagnati e un asciugamano in spalla. Murphy
"Oh buongiorno dolcezza"
"Ma ciao principe azzurro, c'è Bellamy per caso?"
"No, ha detto che doveva andare in città per prendersi delle cose che gli mancavano"
"Ah"
"Perché lo cercavi? Se posso" la sua voce era allegra e mi piace come si preoccupa di non invadere la privacy altrui
"Devo andare alla ricerca delle mie aule per domani e lui è il mio Google Maps"
"An, capito, beh se vuoi ci sono io, conosco questa scuola come le mie tasche"
"Non è che la tua ragazza è gelosa?"
"Ma chi Emori? Io mi fido ciecamente di lei e lei di me. Ora è in laboratorio, come sempre e anche io dovrei studiare, ma preferisco andare in giro per la scuola a spettegolare che stare davanti al computer a scrivere un elaborato sull'andamento delle banche e le rendite dei supermercati"
Mi misi a ridere, io e Murphy saremmo diventati ottimi amici.
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"E questa era l'ultima"
"Grazie mille, mi sarei persa sicuramente"
"Lo avevo intuito"
Scoppiammo entrambi a ridere
"Ti va di prendere un caffè?" Avevo bisogno di parlare con qualcuno
"Si, dopo devo studiare e solo dall'idea mi addormento"
Optammo per un bar in centro, mentre camminavamo mi feci coraggio
"Te lo sai mantenere un segreto?"
"Penso di si"
"E sai dare consigli"
"Nessuno si è mai lamentato"
"Allora, chiedo per un'amica eh, se io fossi la mia amica, ed io ipoteticamente avrei una cotta per una persona e lei ricambia, ma non sono sicura di volere una relazione ma allo stesso tempo faccio sogni spinti su questa persona, cosa dovrei fare?"
"Questa tua amica ha una cotta per Lexa Woods e questa tua amica si chiama Clarke Griffin?"
Come? Cosa? Quando? Chi glielo ha detto
"Ahahah Lexa mi ha detto del vostro incontro clandestino non clandestino"
"Cosa?"
"Non fraintendere, non l'ha urlato ai 4 venti, siamo migliori amici, con lei condivido tutto come lei fa con me"
Ora si spiegano molte cose
"Sei il migliore amico di molte persone, per questo sai tutto di tutti?"
"Vantaggi e rischi del mestiere"
"Quindi?"
"Le piaci Clarke, tanto. Il problema è che è uscita da qualche mese, anche in malo modo, da una relazione di 2 anni e mezzo che l'ha fatta stare davvero male, probabilmente la sua paura, oltre a quella di non essere ricambiata, è perderti."
Ecco perché ti eri messa a piangere quel giorno, ecco perché sembravi sconvolta.
"Lexa sembra ed è una dura, ma a volte lascia uscire un suo lato che nasconde, la vera Lexa, una bimba insicura che vuole un mondo rosa pieno di colore"
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Arrivò sera e le parole di Murphy mi rimbombavano in testa. Io le piaccio, certo lo sapevo già ma wow, io piaccio a Lexa Woods.
Aprii la porta della 398, non c'era nessuno, meglio. Mi andai a fare una doccia, quella giornata era stata troppo intensa per i mie gusti e al sol pensiero che non era ancora finita mi veniva da spararmi. Dopo una doccia bollente mi vestii con un pantalone della tuta e una felpa extra large che ti avevo preso il primo giorno (ieri), con la scusa che si abbinava bene con i pantaloni, ma la realtà è che c'era ancora il tuo profumo. Il tuo maledetto profumo.
Mi buttai sul letto e accesi il cellulare, non lo usavo quasi mai ultimamente.
Mi arrivarono una serie infinita di notifiche su whatsapp, tra Wells che mi chiedeva com'era la nuova scuola, mia mamma che mi chiedeva se ero viva o se mi avevano già rapita, Madi che mi chiedeva come stava andando con la ragazza misteriosa del college (Lexa), il gruppo 'The casinisti" (un gruppo fatto da Lincoln dove dentro c'era metà scuola) che voleva far esplodere il settore di chimica, Raven che voleva sapere se c'erano degli sviluppi con Lexa, etc..
Decisi di chiamare Wells, era da tanto che non lo sentivo
"Ehi allora sei viva" mi era mancata la sua voce
"Già, felice?"
"Non sai quanto, come va nella nuova scuola?"
"Bene diciamo, sono qui da 2 giorni e domani iniziò le lezioni"
"Come sono le compagne di stanza?"
"Fantastiche, organizzano quasi ogni sera feste alcoliche quindi top"
"Allora hai trovato quelle giuste, comunque hai già adocchiato qualcuno? O qualcuna?" Wells era sempre stato aperto sull'argomento amore, non mi avrebbe mai giudicato come io non lo avrei mai fatto con lui
"In realtà qualcuno c'è"
"E?"
"Ed è complicato.."
"Vai avanti spiega tutto, il tuo psicologo è qui"
Iniziai a raccontargli tutto, degli sguardi, dei miei sogni..
"Non vedo il problema, vi piacete entrambe e allora mettetevi insieme"
"E se fosse solo amicizia? Non voglio farla stare male"
"Clarke, preferisci stare con lei solo nei sogni o anche nella realtà?"
"La sai la risposta scemo"
"E allora provateci, niente è mai certo e se il vostro destino non sarà quello di stare insieme, almeno sarete contente di averci provato"
Che saggio che sei Wells
"E con mamma"
"Capirà"
Dopo esserci salutati ho messo giù la chiamata, ho mangiato qualcosa e mi sono truccata.
'Se il destino vorrà', beh in caso gli farò cambiare idea io.
Ora l'idea della festa di Lincoln sembrava più allettante che mai.

Foreste nell'oceanoWhere stories live. Discover now