Diciassette.

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Essere di nuovo qui, rivedere queste strade, questo paesaggio, queste case, mi fa uno strano effetto.
Ripenso al fatto che qui non sono riuscito a realizzarmi e che per poterlo fare sono dovuto andare da tutt'altra parte.

Il taxi ci sta portando a casa, Martina ha lo sguardo perso dal finestrino e osserva tutto con occhi attenti.
Appena arrivati, c'è mia mamma che già ci aspetta sulla porta.
Scarichiamo i bagagli e la raggiungiamo.
<< finalmente siete arrivati!>> ci corre incontro per abbracciarci.

<< venite entrate. Jorgito mio, che bellezza riaverti a casa! E tu Martina... ayyy sono troppo contenta!>>
<< ahh, casa dolce casa!>> mi stendo sul divano e le due restano a fissarmi.
<< Già ti metti sul tuo posto fisso?>> mi scherza mia madre.
<< ah allora faccio bene a dirgli che è uno sfaticato!>>
<< avete iniziato a coalizzarvi contro di me?>> mi metto in piedi e scoppiano a ridere.

<< io vado a finire di preparare la cena. Jorge, tu mostra la casa a Martina.>>
Saliamo al piano di sopra. La mia vecchia stanza è esattamente come l'avevo lasciata.
<< così questo è il tuo regno?>> chiede ironica Martina iniziando a guardare tutte le foto sulla parete.
<< proprio così.>> la abbraccio da dietro.
<< eri così tenero da piccolo.>> si sofferma su una foto in cui ero tutto sporco di farina mentre aiutavo mia mamma a preparare qualche dolce.
<< hey! Lo sono ancora!>> inizio a farle il solletico sui fianchi e finiamo per catapultarci sul letto.

Non smette di ridere e si contorce in cerca di svincolarsi dalla presa.
<< Jorge ti prego bastaaa!>> dice ridendo con le lacrime. Mi fermo per un attimo e la guardo negli occhi mentre le mie braccia la stringono verso di me. Lei si avvicina lentamente per baciarmi ma quando meno me l'aspetto capovolge la situazione e inizia lei a farmi il solletico atterrandomi.
<< Stoessel, tu così hai iniziato proprio la guerra.>>
<< è così facile farti distrarre e recuperare punti!! >> ride mentre continua a torturarmi.
<< tregua! Tregua!>>

È a cavalcioni su di me, con i capelli scompigliati e mi sento proprio dove vorrei essere.
Se c'è una cosa che ho imparato è che non importa il posto, ciò che conta sono le persone e Martina...Martina è quella persona.

Dopo poco scendiamo a cenare. Mi era mancata tantissimo la cucina di mia madre.
<< allora? Vi piace?>>
<< tutto buonissimo, ma super piccante!>> dice Martina che intanto è diventata rossa in viso e sembra andare a fuoco.
<< noi messicani siamo abituati al piccante!>>
<< noi messicani siamo piccanti!>> la correggo io e mi becco un colpetto sul braccio da parte di Martina.
Scoppio a ridere.

Mia mamma riceve una telefonata. Poi viene allarmata verso di noi.
<< allora? Mio figlio debutta nell'album di un'artista Argentina e io non ne so niente? Fatemi ascoltare la canzone, muovetevi.>>
Martina tira fuori il telefono e avvia la canzone e mia mamma si commuove. È di lacrima facile, quando si tratta di me, ancora di più.
<< ma... è meravigliosa. Come sono felice che voi due vi siete trovati.>> ci abbraccia e poi si asciuga le lacrime.

Dopo essere rimasti un altro po' a parlare, saliamo in camera a dormire, il viaggio mi ha distrutto e ho bisogno di riposare.
<< domani che facciamo?>> mi chiede Martina mentre sposta le lenzuola per mettersi a letto.
<< domani mattina giro della città. Domani pomeriggio ti faccio conoscere i miei amici. Ti va?>>
<< si, si può fare!>>
La raggiungo sotto le coperte e non tardiamo a metterci a dormire dopo qualche bacio e qualche coccola. La stringo forte a me e lei non lascia per un attimo la mia mano.

La mattina dopo, che è la vigilia di Natale, andiamo in giro per la città. Mi improvviso guida turistica e Martina non fa che prendermi in giro. Per ora di pranzo raggiungiamo il mio storico gruppo di amici. Con alcuni sono rimasto in contatto, altri non li sento da quando sono partito.
Daniel, Miguel, Lucas, Stephie e Alexia.
Ci conosciamo dai tempi delle elementari.

<< Blanco! Non ci credo che sei qui.>> urla Lucas appena mi vede.
<< sono proprio io, in carne ed ossa. >> lo abbraccio e raggiungiamo gli altri che sembrano davvero felici di vedermi.
<< non ce la presenti la tua amica?>> chiede subito pungente Stephie. Lei ha sempre cercato di andare oltre l'amicizia con me, ma io l'ho sempre rifiutata.
<< si certo, lei è Martina, la mia ragazza.>>
Martina si presenta a tutti, poi ci mettiamo a sedere con loro.

<< hai capito Blanco? Hai fatto colpo in Argentina! Immagino con il tuo solito romanticismo.>> mi dice Daniel.
<< veramente all'inizio il romanticismo non funzionava moltissimo.>> risponde subito Martina che fino ad ora era stata fin troppo silenziosa.
<< beh allora immagino che Jorge abbia usato altre doti.>> insinua Miguel ridendo di gusto.

<< Miguel... non iniziare.>> lo riprendo io.
<< beh, su quelle non c'è nessun dubbio.>> controbatte lei spiazzando tutti e facendoli ridere. Alzo gli occhi al cielo e scuoto la testa. Così la Stoessel pensa che io sia bravo? Mmm interessante...

<< Martina, sappi che io già ti adoro.>> risponde ancora Miguel battendo il cinque alla mia ragazza.
Il pranzo procede bene, Martina si integra subito a parlare con tutti, anche con Stephie che all'inizio sembrava un po' restia.

Ritorniamo a casa nel tardo pomeriggio, lascio Martina ad aiutare mia mamma per la cena e io esco a comprare i regali. Non ho avuto un attimo di tempo per farlo perciò mi tocca la corsa tra i negozi a quest'ora.

Arrivato a casa si respira quell'aria di festa, di magia e vedere le due donne più importanti della mia vita ridere insieme mi scalda il cuore.
Prima di metterci a tavola facciamo una videochiamata con i genitori di Martina per fare un brindisi e loro ne approfittano per invitare mia madre a Buenos Aires per la prossima primavera.
Prima di chiudere, Alejandro dice che deve annunciare una cosa importante a sua figlia, un po' come se fosse il suo regalo di Natale.

- Tini a metà del nuovo anno partirai per il tuo primo tour mondiale.- butta tutto d'un fiato e Martina rimane immobile.
<< ho sentito bene?>> chiede conferma a me e a mia madre. Annuiamo all'unisono.
Si porta le mani alla bocca.
<< papà io...non riesco a crederci...>>
<< credici. Credici figlia mia. L'album sta spopolando e la notizia della tua relazione con Jorge sembra solo aver fatto piacere alla stampa. Avremo modo di parlare. Buon Natale tesoro, buon Natale Jorge e Cecilia.>>

Martina mi guarda ancora incredula.
La attiro a me e le do un piccolo bacio sulla fronte mentre la stringo forte.

A vederla sembra piccola e indifesa, ma è una vera e propria potenza.

Angolo autrice.
Ehiiii!
Ve l'avevo detto che sarei tornata molto presto.😛💕
Questi ultimi capitoli stanno venendo fuori uno dietro l'altro, spero vi piaccia!

Vi preannuncio che dopo 'Diciembre' e 'L'ultima volta' ho deciso di tirare fuori dalle bozze un'altra OS che sta lì da troppo tempo... a breve in arrivo!

Jortini033 sapevo che avevi voglia di leggere e allora...🥰

E tu Alezamp ? Quanto ci farai aspettare per sapere cosa succede durante quella cena? 🙄

Grazie a chi legge, vota e commenta.❤️

Come un uragano [Jortini] Where stories live. Discover now