Due.

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La notte migliore della mia vita. Quelle parole rimbombano nella mia mente.

Arrivo correndo in ufficio, già so che mi aspetta un richiamo del mio capo per colpa di questo ennesimo ritardo.
Non posso continuare così se voglio candidarmi al ruolo di nuovo amministratore delegato, se insisto nel fare un po' come mi pare, nessuno voterà per me quando ci sarà il consiglio, ma per ora meglio muovermi e non pensarci.
Premo insistentemente il pulsante per chiamare l'ascensore, arrivo al quinto e trovo Clara, la segretaria.
Ha la mia stessa età e siamo stati assunti nello stesso periodo perciò tra noi è nato subito un ottimo rapporto di amicizia.
<<Buongiorno Jorge, che faccia stamattina. Dormito poco?>>
<< lascia stare Clà, se te lo racconto, non ci crederesti.>> Lei scuote la testa e ride e mi porge il fascicolo sul quale lavorare stamattina, prendo pure il giornale di oggi che sta lì sul bancone e me ne vado in ufficio.

Accendo il PC che stamattina sembra non volere proprio collaborare, ho la testa che mi scoppia e se provo anche per un secondo a chiudere gli occhi mi ritrovo davanti Martina. M A R T I N A... che poi che bello il suo nome.
Bello come lei d'altronde, come il suo sorriso, i suoi occhi così profondi, la sua vitalità.

Cerco di spulciare tra la montagna di carte del fascicolo su cui devo lavorare stamattina. Bilanci su bilanci, guardo quelle tabelle e quei numeri e credo di impazzire, stamattina mi sembra di non riuscire a connettere proprio il cervello.
Prendo il primo foglio, lo metto nello scanner e aspetto di poter visualizzare il documento al computer, intanto la porta di apre di colpo. Eccolo. Pensavo di averla scampata. Il mio capo.
<< Blanco.>>  ha la bocca serrata e gli occhi fermi su di me.
<< buongiorno?!>> dico io con faccia perplessa.
<< che sia la prima e l'ultima volta. Hai un sacco di lavoro arretrato e ti permetti di fare tardi.>>
<< ha ragione, ma giuro che recupererò.>>
<< me lo auguro o la promozione te la scordi. Stasera ricordati l'evento.>> le sue parole echeggiano nell'ufficio prima di vederlo sparire dietro la porta.

Devo impegnarmi, smetterla di procrastinare e darmi da fare. Devo ottenere questa promozione, non voglio fare il materialista ma tra i soldi che mando a mia madre in Messico e quelli che spendo in affitto, mi resta giusto il necessario per arrivare a fine mese.
La mia vita è sempre stata così, sacrifici e niente extra.

Prima di perdermi in discorsi infiniti nei labirinti della mia mente meglio che mi metto a lavorare.
Resto concentrato sui dati da analizzare fino alle tre del pomeriggio, gli occhi iniziano a pizzicare e credo dovrei fare una pausa. Di tanto in tanto nella testa mi scattano dei ricordi di questa notte, dell'energia di Martina, delle sue parole così spontanee, del suo corpo tremante sotto al mio, del suo profumo che mi ha mandato in tilt il cervello.
Jorge basta.

Vado un momento nel bar appena fuori dal palazzo dove si trova l'azienda per la quale lavoro e mi prendo qualcosa da mettere sotto ai denti. Ho una fame da lupi.
Mentre aspetto che mi diano la pizzetta calda vedo delle ragazzine sedute ad un tavolo e non posso fare a meno di ascoltare la vocina che esce fuori dagli smartphone che tengono in mano e guardano come se da essi potesse uscire un qualcosa di estremamente importante.

* tutorial su come capire se sei davvero innamorata di una persona*
Si agitano solo al sentire quella frase e io ridacchio tra me e me, che bella era l'adolescenza.
* 1) non smetti di pensare a  questa persona nemmeno per un secondo.* ce l'ho penso inconsapevolmente.
* 2) immagini progetti a lungo termine con questa persona* ce l' ho.
* 3) ti senti libero di essere te stesso quando sei con lei* ce l'ho.
* 4) vorresti inventare ogni scusa per rivederla* ecco, sono fottuto.

Io... innamorato? Ma non scherziamo...e poi solo perché lo dice un articolo demenziale che gira sul web?
Però devo ammetterlo; oggi non ho pensato ad altro, con lui sono stata libero e senza freni, stamattina avrei voluto averla accanto a me come ieri sera quando ci siamo addormentati e si, inventerei di tutto pur di rivederla.
Sembra essere diventata un'ossessione, come una di quelle canzoni che ti entrano in testa e non smetti di cantarle per un giorno intero, come un ritornello di un tormentone estivo.

<< Signore, ecco il suo pranzo.>> mi distrae il ragazzo che mi porge la pizza. La prendo e la addento risalendo e ammetto di essere turbato e anche tanto.
Non capisco perché sto vivendo questa situazione. Martina. Solo queste sette lettere mi legano a lei, non so nient'altro.

Finisco presto le ultime cose da fare e lascio l'ufficio vero le sei. Faccio un salto a casa giusto per una doccia e mettermi qualcosa di decente per la serata che mi aspetta. Mi tocca un evento mondano a cui il mio capo non può andare e non posso di certo dirgli di no.

Diego e Mechi, che abitano con me al momento non ci sono. Studiano entrambi e saranno ancora all'università.
Prendo i pantaloni neri, quelli nuovi, una camicia bianca e quella giacca che Diego e la sua ragazza mi hanno regalato per il compleanno.
Qualche goccia di profumo e si va.

Arrivo all'indirizzo che mi è stato fornito e mi si presenta davanti una villa enorme.
Si intravede il giardino gremito di gente, arrivo e subito mi accoglie una ragazza e che fa segno ad un uomo che sono arrivato. Quest'ultimo, dalla faccia conosciuta, viene verso di me.
<< tu devi essere Jorge Blanco, ti manda Suarez, giusto?>> mi stringe la mano in maniera vigorosa.
<< si sono io.>>
<< bene, sono felice di averti qui. Il tuo capo mi ha parlato molto bene di te e poi immagino che essendo giovane e sincero potrai dirmi se un investitore come me può puntare sulla vostra azienda, vero?>>
<< si certo, avremo modo di parlarne.>>

Quell'uomo mi fa segno di seguirlo e raggiungiamo un tavolo dove c'è altra gente.
La cena inizia e trovo tutto di una noia mortale. Ora capisco perché il mio capo mi ha fatto venire al posto suo.
<< allora Jorge, da dove vieni ?>> mi chiede uno dei commensali.
<< nato e cresciuto in Messico, impiantato qui in Argentina da circa...>>

" Sabes?
Nunca había creído en los planes
Pero te conocí..."

Non finisco la frase perché rimango catturato dal suono di una voce che riempie la sala.
Sposto leggermente la sedia e giro la testa per vedere la provenienza del canto angelico che sta incantando tutti.
Il tempo di mettere a fuoco e... Martina?!

Angolo autrice.
Heeey!
Eccomi tornata con un nuovo capitolo.
L'ho scritto e riscritto e ora spero vi piaccia, la storia sarà piena di sorprese e spero di riuscire a metter per iscritto tutto quello che ho in mente.

Grazie a chi legge, vota e commenta! 😍

Jortini033  visto che ce l'ho fatta? 🤍 Che ne dici? Ne può uscire qualcosa di buono?

Come un uragano [Jortini] Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin