Sei.

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Sono teso e scarico la tensione sul volante dell'auto con una presa stretta.
Non so davvero perché Martina mi fa questo effetto, ma poi in teoria questo dovrebbe essere il nostro primo vero appuntamento? Ma che importanza ha?

Arrivo davanti casa sua ed è già lì seduta sul muretto che mi aspetta. A vederla mi si secca la gola. È così bella, di una bellezza difficile da spiegare a parole; solo chi l'ha vista può capirlo.
Accosto e sale sull'auto che subito si riempie di quel suo profumo inconfondibile.

<< ci hai messo di più di dieci minuti.>> dice scuotendo la testa.
<< 'ciao Jorge, grazie di essere venuto.' Potresti dire anche questo eh.>> le rispondo io ridendo e lei fa lo stesso.
<< di solito sono le ragazze a fare tardi. >> continua lei.
<< tutta colpa della mia camicia che era sparita.>> le spiego e ripartiamo.
Lei scoppia a ridere.
<< sono così ridicolo eh?>>
<< no è che mi immagino la scena di te che corri per casa alla ricerca della camicia.>> continua a ridere e si, fa ridere anche me.
<< beh si forse sembravo un po' pazzo.>>

Senza chiedere prende il contenitore con i CD, ne sceglie uno e lo mette nello stereo. Questa cosa non mi dispiace affatto, credo che si senta a suo agio e questo mi piace.
<< che idea avevi per stasera allora?>> le chiedo. Non ho assolutamente idea di dove andare e meglio ancora, non mi importa. Se c'è lei va bene qualsiasi posto. Si sto diventando uno sdolcinato, ma Martina mi fa questo effetto e non posso farci nulla.
<<non so, Cande mi ha detto che loro andavano ad una festa all'East Palace.>>
<< vuoi che li raggiungiamo? Credo ci siano anche Diego e gli altri.>>
<< non...non so.>> cambia espressione.
Non dico niente, ma credo di aver capito cosa fare. Martina non sembra avere tanta voglia di andare lì, vorrei tanto sapere il motivo, ma per ora aspetto.
Decido di portarla a fare qualcosa di insolito e divertente.

<< un Luna Park?>>. chiede lei perplessa quando arriviamo.
<< che c'è? Non ti piace?>>
<< no è che, non me lo aspettavo.>> entriamo e Martina inizia a guardarsi intorno.
<< montagne russe?>> le chiedo indicandole.
<< ma sei pazzo? Non ci salirò mai.>>
<< perfetto, allora andiamo. >> La tiro per un braccio. << due biglietti per favore.>> dico al tipo della biglietteria e ci mettiamo in fila.

<< no Jorge non voglio andare.>> si lamenta e mette il broncio.
<< ma dai, ti fidi di me?>> chiedo.
<< perché dovrei?>> controbatte lei.
<< vuoi che ti ricordi che io mi sono fidato e ho attraversato la città in moto mentre T U guidavi come una folle?>>
<< ALT! Non ti permetto di criticare la mia guida sportiva.>>
<< me lo devi un giro sulle montagne russe.>> le porgo la mano e finalmente si convince.

Ci accomodiamo al nostro posto, parte il giro e lei respira profondamente.
<< ok ho paura Jorge>> dice quando arriviamo in cima e stiamo per scendere in picchiata.
Incrocio la mia mano con la sua e...via!
Lei la stringe fin quando non ci fermiamo completamente, poi mi guarda.
<< facciamo un altro giro?>> chiedo sarcastico vedendola sbiancata.
<< nemmeno per sogno.>> scendiamo e ci incamminiamo insieme.
<< dai, Martina ammettilo che è stato divertente.>>
<< mi sentivo esplodere il cuore nel petto e ho urlato così tanto che non sono sicura nemmeno più di poter cantare.>> dice facendomi ridere.
<< ma come, pensavo fossi più coraggiosa.>>
<< vieni che ora ti faccio vedere chi comanda.>> mi trascina verso il tiro a segno.

Facciamo una sfida e devo dire che ha una mira davvero buona e mi batte e perdo miseramente.
<< ecco il suo premio.>> le dice il tizio che gestisce il gioco e le porge un enorme orso di peluche che sembra quasi più grande di lei.
<< grazie.>> lo prende e viene verso di me.
<< tieni Jorgito, questo puoi prenderlo tu come premio di consolazione.>> me lo lancia addosso.
<< penso che questo piaccia di più a te.>> lo rilancio a lei che poi gira dietro di me e me lo mette sulle spalle mettendosi a ridere.

Si allontana un attimo e poi ritorna fiera con due mele caramellate in mano. Le mangiamo e poi raggiungiamo l'auto.
Per arrivare al parcheggio passiamo in un parco e vediamo delle persone venirci incontro. Fan. Si capisce subito. Sono una decina.
Accerchiano subito Martina, le chiedono foto, autografi.
<< Tini, ma lui è il tuo nuovo ragazzo?>> chiede una di loro indicandomi.
Martina mi lancia uno sguardo e la capisco subito.
<< scusate ma dobbiamo andare.>> prendo Martina per mano e ci allontaniamo e arriviamo all'auto.

<< tutto bene?>> le chiedo vedendola un po' strana.
<<più o meno. Adoro le fan, ma non mi va che dicano cose private su di me. Per esperienza personale so che tutto questo non porta a niente di buono. È per questo che non volevo debuttare. Ho paura. Paura che la mia vita è le persona che mi stanno intorno vengano coinvolte da questo turbinio e non mi va.>>
<< Martina, ma potranno dire qualsiasi cosa su di te, ma questo non cambierà quello che sei. E poi le persone che ti stanno accanto, se ci tengono davvero, non si faranno scalfire da nessuna cosa.>>
<< non è così facile Jorge. Non è così facile.>>

Non dice più nulla e in quelle sue ultime parole noto davvero tanto dolore.
Arriviamo davanti casa sua e la accompagno alla porta con la scusa di aiutarla con quell'orso gigante.
Apre la porta e posa l'orso dentro. Poi riesce un attimo per salutarmi.

Ci guardiamo intensamente.
È bella. I suoi occhi splendono e riflettono la luce della luna piena.
<< buonanotte allora...>> mi avvicino d'istinto io per baciarla.
Le nostre bocche sono a pochi millimetri di distanza, poi sento la sua mano sul mio petto e mi allontana.
<< Jorge io... forse è meglio che non ci vediamo più.>>

Cosa?

Angolo autrice.
Eccomi di nuovo, questo weekend direi che è stato produttivo e sono riuscita a pubblicare un altro capitolo che spero vi piaccia.

Grazie a chi segue la storia, legge , vota, commenta.❤️

Jortini033 SORPRESA! 🤍 Forse vorrai urlarmi contro per come ho lasciato il capitolo, ma giuro che mi farò perdonare. Giurooo! 🤞🏽

Come un uragano [Jortini] Where stories live. Discover now