Sette.

134 9 26
                                    

Meglio se non ci vediamo più? Ma per quale cazzo di motivo?
E io che pensavo che la serata fosse andata alla grande, pensavo di avere iniziato a capire i suoi pensieri, i suoi sguardi e invece ecco la porta in faccia.
Ah, le donne...non le capirò mai, nemmeno in una vita intera.

Come ogni mattina, vado a fare il mio allenamento.
Sinceramente avevo immaginato di andarci con qualcun'altro e non di essere di nuovo solo.
La vedo che mi passa accanto e si limita ad un 'ciao' sfuggente, rapido, secco.
Vorrei capire cosa le passa per la testa e perché ha voluto allontanarsi da me. Io li ho visti i suoi occhi mentre eravamo insieme, l'ho visto e sentito come siamo stati bene. Ufff, se continuo a rimuginare credo che diventerò folle.

Arrivo in ufficio e passo lì l'intera giornata sommerso da documenti da compilare.
Alla sera rientro a casa e mi preparo per andare a fare un giro con Ruggero, andiamo ad una festa con la scusa di ricordare i vecchi tempi. Penso proprio che una serata così mi possa fare bene e farmi pensare a qualcos'altro che non siano quegli occhi da cerbiatta, quella pelle ambrata, quel sorriso.
BASTA BASTA BASTA.
Non mi riconosco più. Meglio se vado.

Rugge è già di sotto che mi aspetta e no...ma come?
Entro in macchina e sui sedili posteriori ci sono Cande e Martina.
Cazzo, cazzo, cazzo!
<< Blanco, avevo dimenticato che eri un ritardatario cronico.>> dice ridendo il mio amico e d'istinto i miei occhi incrociano quelli di Martina tramite lo specchietto.
<< ciao Rugg, ciao ragazze.- mi giro verso di loro. - non sapevo ci foste anche voi.>>

Arriviamo alla festa, parcheggiamo e penso di restare ipnotizzato mentre lei scende dall'auto.
Un abito aderente e corto interamente tempestato da paillettes argentate, i capelli morbidi sulle spalle.
Cerco di distogliere lo sguardo e ci incamminiamo verso l'entrata.
È pieno di gente, ci incamminiamo subito verso il bancone per prendere da bere. Ruggero ha gli occhi a cuoricino mentre guarda Cande e mi chiedo se pure io sembro così mentre osservo Martina.
Beviamo qualcosa e poi le ragazze si lanciano in pista a ballare. Nonostante la folla, non riesco a non perdere di vista il suo sguardo e i suoi movimenti che in questo momento mi provocano in maniera indicibile.

<< è stupenda vedo?>> mi chiede il mio amico italiano.
<< chi?>>
<< Cande. Penso di essermi innamorato.>>
<< me ne sono accorto dal primo secondo che vi ho visti. Dovresti provarci.>>
<< dici?>>
<< ma è chiaro Rugg. Hai visto come ti guarda? Sembra proprio che vogliate saltarvi addosso da un momento all'altro. Vattela a prendere.>>
<< mmm... e vogliamo parlare di te e Martina?>>
<< come scusa?>>
<< dai Jorge, non nascondermi le cose. Quando state vicini c'è una tensione che si nota anche a metri di distanza.>>
<< non farti strane idee Rugg, nemmeno la conosco.>> cerco di chiudere la conversazione.
<< ma vorresti dirmi che non ti attrae? Cazzo Jorge, Martina è una dea.>>
<< non ho detto questo. Dico solo che...boh non lo so. Sono incasinato.>> butto giù un altro cocktail.

Ruggero le raggiunge per ballare, io resto qui seduto senza mai staccarle gli occhi di dosso.
Dopo un po' si avvicina per prendere qualcos'altro da bere. Si sposta una ciocca di capelli e si lascia la spalla scoperta e quel semplice gesto mi fa scattare.
<< Martina, io e te dobbiamo parlare.>> le sfiorò leggermente la mano.
<< Jorge, è una bella serata. Non roviniamola con stupide parole, ti prego.>>
<< stupide parole? Ma io voglio solo capire perché l'altra sera è andata a finire in quel modo.>>
<< e cosa ti aspettavi? Come volevi che finisse eh?>>
<< pensavo di averti fatta stare bene.>>
<< non è questo il punto Jorge, io con te sono stata benissimo e se non fosse stato per le mie paranoie io...>> si morde il labbro. << cazzo Jorge, smettila di guardarmi in quel modo.>> sussurra e distoglie lo sguardo.

<< come ti sto guardando, scusa?>> chiedo strafottente.
<< con quello sguardo profondo che sembra volermi leggermi dentro, ecco. Quei tuoi occhi verdi sono...>> distoglie di nuovo lo sguardo e io faccio un sorriso malizioso.
Martina stasera mi stai facendo impazzire.

<< io ritorno a ballare, tu non vieni?>> mi chiede per troncare quel discorso che non so come sarebbe finito.
<< non mi piace ballare.>>
<< che noia che sei.>> dice con tono di sfida. Noioso a me? Stoessel non starai dicendo sul serio?!
<< ora vediamo se sono noioso.>> la lascio lì e vado in pista verso Cande e Ruggero e lei ci raggiunge scuotendo la testa e sorridendomi.

<< sono un ballerino provetto.>> dico.
<< alle feste al liceo era il re della pista.>> ribatte Ruggero provocando le risate di Cande.
<< i re della  pista.>> lo correggo.
<< mi immagino voi due che latin lover.>> ci prende in giro Cande. Io e il mio amico ci scambiamo uno sguardo di intesa ed ecco che facciamo il nostro passo preferito. Le ragazze ci guardano e si piegano in due dalle risate. Nonostante la musica alta, la risata di Martina è inconfondibile.

<< siete terribili, davvero.>> dice la rossa.
<< vorrei proprio capire chi riuscivate a conquistare con questo passo.>> la appoggia Martina.
Io e Ruggero ci guardiamo e scuotiamo la testa all'unisono.
Dopo questa magnifica performance andiamo di nuovo a prendere qualcosa da bere.

Noto Ruggero abbracciare Cande da dietro, sembra si stia lanciando finalmente. Questa cosa mi fa sorridere e noto che anche Martina se ne accorge.
<< lasciamo i piccioncini da soli.>> dice lei, mi prende per un braccio e io resto sorpreso.

Andiamo nella parte esterna del locale, anche lì c'è molta gente.
<< quei due sono fatti per stare insieme.>>
<< si, non ho mai visto Ruggero così preso da una persona.>>
<< Cande non aspetta altro che lui si decida a baciarla.>>
<< ma forse lui ha timore di essere rifiutato.>>
<< ma me lo spieghi perché diventate scemi quando vi piace una ragazza?>> chiede lei sarcastica.
<< cosa c'entro ora io?>>
<< appartieni al genere maschile, sei coinvolto anche tu.>>
<< ma magari aspettiamo solo il momento giusto.>> lei si avvicina.
<< ma il momento giusto è qui e ora.>> mi guarda, sbatte le palpebre e noto che mi sta guardando la bocca.

Mi sa che con Martina sarà sempre così. Il giorno prima ti rifiuta, quello dopo vuole starti incollata. Prima ha paura, poi vorrebbe solo essere sorpresa.
Intreccio la mia mano alla sua, la tiro verso di me, faccio congiungere la mia fronte con la sua e sento il suo respiro.
Nemmeno un millisecondo e mi fiondo sulle sue labbra. La assaporo, lei mette le sue mani così piccole sul mio collo e penso di andare a fuoco. Quel bacio è come una liberazione, non vorrei più staccarmi.
Cazzo, da quanto tempo volevo farlo.

Angolo autrice.
Eccomi tornata prima del previsto.😜
Dovevo pubblicare altrimenti Jortini033 e RossellaMallardo0 mi avrebbero uccisa🙊 Vi amo ragazze!
In parte mi sono fatta perdonare daiii.

Comunque spero che questa storia vi stia piacendo❤️
Grazie a chi legge, vota commenta!

Come un uragano [Jortini] Where stories live. Discover now