Capitolo 2

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«Quindi andrai in gita con Calum?», chiese spiegazioni Rowin, gli occhi grandi come palline da golf da quando le avevo detto del progetto di storia, «Mh, bene. Di questo passo non credo lo bacerai soltanto...».

«Smettila», mi lamentai, lasciandomi scivolare la gonna di un vestito dalle dita, «Non credo che riuscirò mai a baciarlo».

Rowin alzò un sopracciglio. «E perché, scusa? Sai benissimo che Calum è un ragazzo a cui piace divertirsi. Tutto quello che devi fare è flirtare con lui».

«Che è la cosa che so fare peggio», commentai.

Rowin alzò gli occhi al cielo. «Devi solo essere più sicura di te. Tieni, prova questi», disse distratta, passandomi una montagna di abiti. Entrai nel primo camerino libero, esaminando gli abiti che mi aveva dato Rowin; ovviamente mi piacevano tutti. Rowin conosce i miei gusti quasi meglio di me.

Dopo averli provati tutti e averli pagati, ci dirigemmo fuori. Mi sentivo in colpa a spendere tutti quei soldi, sapendo che non erano miei; Rowin però aveva insistito, dicendo che i miei soldi erano anche i suoi. Mi feci l'appunto mentale di restituirglieli, quando sarei riuscita a racimolare un po' di soldi. Non che io non ne abbia, ma la mia paghetta consiste in dieci dollari alla settimana, di cui cinque spesi solo per la mensa scolastica.

«Michael sarà felice di riavere le sue magliette», ridacchiò Rowin, spingendomi dentro un altro negozio. Mi sembravano tutti uguali, a dire il vero.

Il fatto che aveva accennato a Michael mi diede l'input per parlare di lui. «Sapevi che Michael e Luke sono amici?», chiesi, attirando la sua attenzione.

«Luke Hemmings?», annuii, «Oh, non me l'ha detto. Però... diamine, Luke Hemmings è il sesso che cammina. Cosa non gli farei...».

Liquidai il discorso. «Non voglio sapere cosa faresti a Luke Hemmings, per favore!», esclamai, facendo una smorfia, «E poi scusa, non stai uscendo con James?».

Rowin annuì, poi esclamò «si può pur sempre sognare, sorella!» mentre mi trascinava al reparto dei jeans. Me ne cacciò cinque paia in mano. Dopo averli provati tutti ed averli pagati decidemmo di prenderci una pausa. Eravamo in giro per il centro commerciale dalle quattro e mezza, e adesso erano quasi le sette. Direi che avevamo fatto shopping per molto - troppo - tempo. Non ne sono per niente abituata...

Ci sedemmo al tavolo della caffetteria, sorseggiai il mio frappé al cioccolato mentre Ro controllava il suo cellulare.

«Michael ci ha appena invitato ad una festa», disse, attirando la mia attenzione.

«Una festa?», le chiesi incuriosita.

Rowin annuì. «Luke lo ha invitato ad una festa e lui ha pensato di invitarci», spiegò, affondando il cucchiaino nel suo frozen yogurt.

«Luke lo ha invitato ad una festa...?».

Se ce l'aveva invitato Luke, ciò voleva dire che...

«Pensi che ci sarà anche Calum?», mi chiese Ro, dando voce ai miei pensieri.

Annuii. «Sono sicurissima che ci sia anche Calum».


***


Dopo aver fatto shopping mi recai a casa di Ro per prepararmi per la festa. Michael ci raggiunse verso le nove e mezza, per portarci a casa di Luke.

«Woah», commentò, quando mi vide alla porta, «Sei stupenda. Se non ti vedessi come una sorella ci proverei con te».

Arrossii. «Beh... grazie».

Never been kissed || Calum HoodWhere stories live. Discover now