Rachel Riddle "La Figlia Del Signore Oscuro"

HOGWARTS

Io treno si fermò. Presi il mio baule più in fretta che potei e mi diressi a passi grandi verso l'uscita del treno. Draco cercò di fermarmi cercando il mio sguardo ma io non glielo concessi, ero no arrabbiata era assolutamente incazzata nera. Mi divincolai senza guardarlo e mi diressi insieme a Pansy verso le carrozze per Hogwarts. Io e la mia amica ne prendemmo una da sole, io e lei

<< Allora Rachel, come mai quel muso lungo, stai andando ad Hogwarts. Lascia stare, Draco è sempre stato un cretino di prima categoria, lascialo perdere>> mi rassicurò, decisi di ascoltare il consiglio della mia amica e pensai per tutto il viaggio. Perchè non mi aveva detto che era fidanzato, perché continuava a provarci con me, mi ero innamorata di lui o lo odiavo ancora, questi erano i pensieri che mi ballavano in testa. La mia amica dovette andare a sedersi mentre io gli feci un segno con il capo e mi diressi verso le grandi porte continuando a pensare. Le mie paranoie, però, furono interrotte da una professoressa. Alta, un po' vecchia e con un cappello nero in testa, supposi che fosse la professoressa Mcgrannit

<< allora studenti adesso verrete smistati nelle vostre case, grifindoro, serpeverde, corvonero e tassorosso. Adesso entreremo in sala grande>> e detto questo si aprono le enormi porte della sala. La sala era gigantesca con il soffitto che mostrava il cielo, sicuramente qualche magia. Ci sistemammo davanti a un cappello per lo smistamento. Chiamarono vari nomi di studenti del primo anno, gente di poca importanza, e per ultimo il mio

<< Rachel Riddle>> nella sala piombò un silenzio tombale, tutti si zittirono e iniziarono a guardarmi. Mi sedetti sullo sgabello e la professoressa mi mise il cappello in testa

<< Bene bene, vedo che abbiamo un Riddle, uhhh difficile molto difficile, sei leale e molto intelligente ottime doti e sete di apprendimento, ma vedo anche un po' del carattere del fratello astuzia, sfacciatezza riesci ad ottenere tutto in un modo o nell'altro sei veramente testarda. Dove ti colloco, staresti molto bene in tutte le caste ma forse..... si forse meglio qua. SERPEVERDE.>> Grazie a dio finalmente ci ha messo un quarto d'ora a decidere quel capello. Ovviamente sapevo che sarei finita in serpeverde ma pensavo di metterci meno tempo ad essere smistata, ma non importa l'importante è che adesso sono una serpeverde a tutti gli effetti. Mi andai a sedere di fianco a Pansy. Ovviamente mio fratello non perse tempo a prendermi in giro

<< Rachel, Rachel ci hai messo anni luce, e che io ciò messo tipo qualche secondo, avevo paura che capitassi con gli sfigati di grifondoro>> a quelle parole mi arrabbiai, Tom sapeva benissimo che Hermione era sia mezzosangue, una parola che non mi piace usare per descrivere le persone anche se in presenza di mio padre devo, e oltretutto Hermione era grifondoro

<< senti Tom oggi sono di buon umore quindi non mi va di aprire quel cervello di scoiattolo che ti ritrovi quindi tralasciando l'argomento vorrei fare una festa sta sera che ne dite?>> chiesi verso gli altri che mi guardarono storta data la mia idea

<< mi sembra un'ottima idea>> dissero tutti

<< allora Tom, tu organizzi la festa e voi due Draco e Blaise spargete la voce tra i serpeverde io e Pansy andiamo a chiamare Hermione, Luna e Ginny per prepararci>> dissi tutto dun fiato

<< Ehi, perché noi abbiamo il lavoro sporco da fare e voi vi andate a vestire cosa che potete fare benissimo 5 minuti prima della festa?>> chiese mio fratello

<< cavolo Tom si vede che non hai la ragazza >> dissi io con faccia da superiore perché tutti si erano messi a ridere

<< ok Pansy vieni che andiamo e comunque la festa in sala comune alle 20, ciao>> e detto questo ce ne andammo a cercare le altre. Le trovammo ai loro tavoli, le informammo della festa e tutte accettarono, ci dirigemmo nella camera mia e di Pansy, uno dei vantaggi di avere come padre Voldemort è che puoi sceglierti la compagna di stanza. Entrammo nella camera e scegliemmo dei vestiti, eravamo in 5, io, Pansy, Ginny, Luna e Hermione.