Capitolo 45.

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Il designer ci rimase male quando vide la figura del ragazzo fare ingresso, pronunciando successivamente quelle parole. In realtà sapeva perfettamente fosse colpa sua, dato che durante la telefonata riuscì a distrarlo così tanto da fargli dire sì a qualunque cosa, ma comunque avrebbe dovuto ascoltare.
Avrebbe usato questa situazione a proprio vantaggio, per stuzzicarlo ancora un po', rigirando anche il dito nella piaga.

-Ah bene, hai un appuntamento. Bravo Haz, divertiti.

-Ma sei uno stron-

-Hai accettato, ora vai. O vuoi tirarti indietro?

-Che cosa c'entri tu in come abbiamo organizzato la nostra uscita? Anzi, cosa c'entri in generale? Ma chi diamine sei per fare queste scenate da persona gelosa?

-Io? Nessuno a quanto pare. Sai cosa Niall? Penso che non prenderò caffè né per oggi, né domani.

-Ma io-

-Provi ancora a parlare? Niente caffè per me ed un bellissimo appuntamento per te. Ciao.

-In realtà dobbiamo uscire stasera, ora devo andare a fare una commissione per sistemare casa mia.

-Quindi Harry ti aiuta a sistemare casa? Ma che bravo ragazzo, tutto d'oro.

Era così innervosito dalla presenza di quel ragazzo, che cacciò tutta la prima donna che aveva in sé. Lasciò il caffè sul bancone, dirigendosi verso l'ufficio del titolare indisturbato, dato che lì lo conoscevano tutti, nessuno avrebbe interrotto quanto stesse facendo.
Chiuse la porta alle proprie spalle, per poi sedersi di fronte al ragazzo dai capelli corvini, che lo guardava decisamente confuso dalla sua irruzione improvvisa, senza neanche una vera e propria apparente ragione.
Il designer era leggermente stupito dal rivederlo, era ancora più bello di quanto già fosse, ma il suo sguardo decisamente più spento, oltre che freddo nei suoi confronti e questo lo percepì anche precedentemente, quando si trovavano entrambi nell'angolo bar. Sapeva perfettamente che al ragazzo seduto di fronte sé, ormai non importava molto della sua presenza e questo poteva dirlo perché lo conosceva al cento per cento. Sapeva quanto odiasse gli abbandoni ingiustificati, o almeno quello che per lui era ingiustificato. Il titolare credeva che se qualcuno dovesse lasciare, abbandonare delle persone care, lo dovesse fare perché quell'ambiente non può più essere capace di dare pace, serenità o leggerezza, non per un semplice litigio.

-Credo di doverti parlare...

-Non importa Tommo, non ce n'è bisogno. Posso aiutarti per qualcosa che riguarda il lavoro?

-Mh... io comunque ti darò le mie spiegazioni. Comunque sì, volevo chiederti una cosa.

-Dimmi tutto allora.

-Puoi assumermi per finta? Qualche settimana di sera.

-Eh? Che ti passa per la testa Tomlinson?

-Okay, ti spiego. Dopo che sono tornato ho saputo che Haz si sta sentendo con quel tipo, fino a qui sai tutto, bene. Ieri abbiamo dormito da lui, niente di che, anche perché la sera prima ero ubriaco. Comunque il punto è, io sono sicuro che non voglia quel tipo, però ci deve uscire. Se mi assumi qui, stasera, sono sicuro che sarà in difficoltà se accettare o meno di uscire.

-Sei così convinto? Cosa ti fa pensare che tu possa essere la motivazione per cui possa cambiare idea?

-Mi guarda allo stesso modo in cui faccio io con lui, ne sono certo. Vorrà pur dire qualcosa! Inoltre, due mesi fa ha detto di amarmi e l'amore non sparisce in due giorni, neanche in trent'anni, vero?

-Non saprei dirti. Ciò che posso solo fare è darti la possibilità di lavorare, ma sappi che sono rigido sul lavoro, quindi fai di mezzo minuto ritardo e dimentica di fare questo tuo strano piano.

-Agli ordini capo!

-Bene, se vai da Niall ti spiegherà tutto lui, visto che con Harry non vuoi parlare a quanto ho capito.

-Grazie Zayn, davvero. Sai già-

-Non ho bisogno di nessun favore, tranquillo e va.

Si sorrisero, sapevano che prima o poi avrebbero chiarito, erano amici da una vita ed una singola cosa non avrebbe rovinato tutto.
Il ragazzo dagli occhi azzurri quindi, successivamente a quell'incontro, si diresse dal biondo, come suggerito dal titolare, spiegò la situazione ed ebbe altrettante spiegazioni, però su come funzionasse il lavoro. Nel frattempo che però il designer ascoltava, si rese tristemente conto che non lo avesse salutato, andandosene insieme al ragazzo. Su questo ci rimase veramente male, perché sapeva perfettamente della situazione generale e per quanto geloso fosse, con lui semplicemente scherzava. Certamente un saluto gli avrebbe fatto piacere.
Nonostante ciò, decise di iniziare a dare una mano agli altri camerieri, nonostante in realtà fosse veramente catastrofico. Facendo questo però riuscì a passare il pomeriggio distraendosi, invece il nostro guardone, non se la passava certamente tanto bene.

-Bri, vorrei parlarti di una cosa...

-Dimmi pure, Haz.

-Io ecco... ho avuto una persona veramente importante nella mia vita, che però era partita due mesi fa per un problema davvero urgente ed ecco ci siamo lasciati con un litigio. Io diciamo che ho avuto modo di chiarire e di capire la situazione con lui, mi manca da pazzi ed io... io...

-Lo ami, vuoi tornarci insieme.

-Mi dispiace tanto, non avrei mai immaginato sarebbe tornato ed io con te volevo provare ad andare avanti.

-Capisco... Okay, non ci sono problemi. Dopotutto sei innamorato ed io non sono nessuno per mettermi in mezzo. Dimmi solo una cosa, era quel ragazzo mezzo esaurito che ha fatto la scenata di gelosia al bar?

-Uhm... già.

-Mio dio Styles! Okay, va bene, se lo ami non ti giudico. Ma è un cazzo di stressato!

-Lo so, lo so. Sono contento tu la stia prendendo bene, se a te fa piacere potremmo continuare a parlare come amici, dopotutto è sempre un piacere per me stare in tua compagnia e sei sempre così dolce con me.

-Io vorrei chiarirti che non sono nessuno per mettermi in mezzo a quello che c'è tra te e lo stressato, ma indubbiamente ci sono rimasto male, solo che non trovo corretto fartelo pesare. A fin dei conti sono io quello di troppo e sinceramente non vorrei dare il mio peso. Posso solo dirti che se hai bisogno di me, non esitare neanche, chiamami quando vuoi, felice o triste che tu sia. Davvero.

-Grazie mille Bri. Forse una cosa che puoi fare c'è...

-Bene, spara allora.

-Aiutami a farlo ingelosire fino allo sfinimento.

-Ci sto!

Watcher||Larry StylinsonWhere stories live. Discover now