Capitolo 10.

77 12 18
                                    

Il mattino seguente il nostro guardone si svegliò presto, chiese al signor Malik, tramite SMS, se potesse fare due ore di ritardo e dopo aver ricevuto il consenso iniziò a lavarsi per andare con Louis in qualche negozio che vendesse prodotti per la casa, o comunque per la ristrutturazione di essa.

Indossò dei pantaloncini di jeans ed una maglietta in cotone bianca, molto sottile, a manica lunga. No, non aveva affatto il senso del tempo Harry.
Al di sotto di questo suo abbinamento indossò delle scarpe da ginnastica giallo fluo, molto sobrie, per poi prendere occhiali da sole, portafogli, chiavi e caso.
Una volta fatto si assicurò di chiudere la porta di casa, nascose le chiavi di sicurezza, indossò il casco e montò sulla propria moto nera, la quale la portò a casa di Louis, che gli mandò l'indirizzo in chat la sera precedente.

Riguardo quest'ultima c'è qualche piccolo dettaglio da raccontare:
Liam aveva dato inizio al proprio corso, nell'orario prolungato.
Finire alle undici di sera era stato sul serio stremante e nel trovarsi a parlare col ragazzo dagli occhi azzurri, spiegò quanto fosse stanco. Per sua sfortuna o fortuna, dopo una decina di minuti si ritrovò senza risposta al messaggio, ma con un auto ad attenderlo fuori al locale.
Completamente sorpreso salì in quest'ultima, salutando il ragazzo e ringraziandolo per quanto stesse facendo, aggiunse anche che ovviamente non se lo sarebbe mai aspettato e che questo gesto fosse molto gentile da parte sua; l'altro, dopo aver semplicemente risposto di non aver fatto nulla di che, lo accompagnò anche a cenare, di fatto mangiarono insieme un panino con della porchetta, provola ed insalata.
La serata fu gradevole, Harry praticamente aveva completamente dimenticato quanto sentì le due sere precedenti e poco alla volta iniziò sempre ad avere più confidenza con Louis che comunque, nonostante tutto, sembrava disposto ad aprirsi ed anzi, stava anche lui iniziando a farlo.
Dopo aver cenato, il riccioluto venne riportato a casa e prima di entrare in essa, i due si salutarono con un piccolo abbraccio.

Quando ebbe parcheggiato la moto, tolse il casco e se lo mise sotto il braccio, bussando poi alla porta di casa del ragazzo dagli occhi azzurri.

-Hey Harry! Wow stai ben- che cazzo sono quelle scarpe? Mi hai fatto ritirare un complimento in tre secondi!

-Oh ma dai smettila! Non sono così male, sono comode e tu mi hai detto di essere comodo e carino.

-Quel fluo è osceno.

-Gne gne gne. Ora potrei avere l'onore di accomodarmi in casa tua?

Risero entrambi, dopodiché si accomodarono all'interno di casa Tomlinson: luminosa e, inaspettatamente, enorme. Non immaginava Louis conducesse quel particolare stile di vita, casa sua era sul serio grandissima e provava imbarazzo anche solo nel mettere piede su quel pavimento il quale, di certo, valeva molto più della sua vita stessa.
L'abitazione aveva il soffitto con delle luci a LED bianche, il pavimento in un parquet evidentemente molto costoso, differente da quello che si vedeva in tutte le case, inoltre aveva una grandissima vetrata che affacciava su un giardino ben arredato, con tanto di tavolino ed un mini angolo bar.

Gli arredamenti erano tutti sulle tonalità del grigio e del bianco, tra cui un grande divano ad isola, un tavolo lunghissimo ed un camino.

-Wow Louis, casa tua è... bellissima!

-Grazie piccoletto, che ne dici di andare a fare colazione?

Alla risposta affermativa, si diressero entrambi in cucina, la quale aveva un open space sulla sala pranzo.
Il ragazzo dagli occhi azzurri aveva imbandito la tavola con frutta di tutti i tipi, biscotti, succo, fette biscottate, marmellata ed anche una cosa simile a dei pancake.
Il nostro guardone sorrise nel vedere quanto perfettamente fosse tutto organizzato, ma come con difficoltà avesse cucinato dei semplicissimi pancake: la trovava una cosa così tanto tenera.

-Spero ti piaccia tutto, soprattutto i pancake eh! Mi sono impegnato veramente tanto nel prepararli, ho seguito per filo e per segno la ricetta!

-Allora buon appetito!

I due iniziarono a fare colazione, gustarono la frutta, i biscotti, le fette biscottate ed il succo, ma senza farlo di proposito entrambi lasciarono come ultima cosa i pancake, chissà, forse entrambi avevano delle brutte impressioni, però da parte del riccioluto sarebbe stato offensivo dirlo, ma se non propriamente offensivo, certamente non educato.
In un modo o nell'altro, il momento pancake era arrivato per entrambi e prima di assaggiarlo si erano lanciati uno sguardo di intesa, come se si trattasse di una bomba pericolosa che non sapevano maneggiare.
Fecero entrambi il primo morso e, dopo essersi guardati di nuovo, scoppiarono in una fragorosa risata.

-E pensare che hai seguito la ricetta!

-Immagina se non lo avessi fatto!

Risero ancora una volta, per quasi cinque interi minuti. Appena si calmarono decisero di ripulire tutta la tavola, sistemare l'intera cucina dal disastro combinato da Louis ed infine uscire dalla casa così da poter andare nei vari negozi di arredamento.
Salirono entrambi nell'auto del più grande, quindi il nostro riccioluto lasciò la moto ed il casco nel garage del "tipo dagli occhi blu" e partirono verso la loro meta.

Una volta arrivati, scesero dall'auto ed andarono a prendere prima di tutto un carrello. Dopo entrarono nel negozio e tra delle piccole risate decisero cosa prendere per la camera di Harry: delle mensole bianche, con dei colori per renderle diverse, ovvero delle varie tonalità di blu, la pittura per le pareti bianca, un grande specchio ed una scrivania, sempre da colorare con la pittura, presero anche dei rulli e una carta da parati azzurra con delle piccole nuvolette disegnate su di essa.

La camera di Harry avrebbe avuto un tema in particolare: il blu. Ma non uno qualsiasi, bensì quel blu, che però capirete più in là.

Finite le varie compere Louis volle regalare al nostro guardone una cornice, dicendogli di conservarla per quando avrebbero fatto una foto, che fosse unicamente loro e li rappresentasse al cento per cento. Posarono tutto nell'auto e portarono le varie cose a casa del riccioluto, si organizzarono che per la moto Harry sarebbe andato a prenderla la sera stessa dopo lavoro, quando il ragazzo dagli occhi azzurri sarebbe andato a prenderlo. Quindi dopo tutto ciò si separarono ed iniziarono le loro giornate lavorative.

-Tomlinson, cerca di non prenderti una cotta da stupida ragazzina in calore, tu devi fargli del male.

Dopo solo il suono di una cornetta abbassata.

Watcher||Larry StylinsonWhere stories live. Discover now