-Prologo-

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31/12/????

È passato un po' di tempo da quando te ne sei andato dalla mia vita, in realtà non conto più i giorni da quando non sei più accanto a me.

Sta arrivando un nuovo anno e io mi sento come inchiodata al passato e il senso di colpa mi sta divorando; ogni tanto mi chiedo perfino come sarebbe stato se io e te fossimo ancora vicini, quali cose avremmo fatto insieme e quali posti avremmo visitato.

Sai che ti dico? Forse quell'inferno alla fine non era un vero inferno, quello ancora era il purgatorio e questo, oh sì, questo sì che è l'inferno, potrei dare di matto secondo dopo secondo.

Potrei dare di matto per la semplice consapevolezza che non potrò mai più toccarti con le mie mani, giocare con i tuoi capelli, sentire il tuo respiro e non potrò più sentire le tue labbra perfette sulle mie e questo mi distrugge.

Ho scoperto da poco che la vita dopo quell'ospedale fa ancora più schifo perché non posso più averti vicino a me, almeno lì potevo ancora parlarti con tranquillità, vederti con i miei occhi e immaginarmi di cosa sapessero le tue labbra, il tuo profumo. Ho sempre cercato di negarlo, ma ti ho amato dal primo mento in cui io ti ho visto in quell'ospedale.

Esatto, perché io ti amo.

E mi manchi.

Mi manchi più di ogni altra cosa al mondo.

E se potessi tornare indietro rifarei tutto da capo.

Ma la verità è che non posso.

Ti vedo in ogni singola cosa, nel cielo stellato la notte, in un vicolo stretto in periferia, davanti a quell'ospedale bianco, ti vedo perfino nella luna.

Ogni volta che vedo la luna, cerco di sfiorarla con un dito come se potessi sfiorare il tuo viso.

So che non mi perdonerai mai, non ti biasimo, ma volevo lasciarti un ultimo messaggio prima di scomparire dalla tua vita per sempre.

Ti amo.


-La tua Hope

𝑷𝒔𝒚𝒄𝒉𝒐𝒍𝒐𝒈𝒊𝒔𝒕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora