Dietro le quinte di "Regali"

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"Regali" è la composizione che presentai fuori gara per il quarto prompt della Libreria del Cappellaio Matto. Quello ideato da me e RomBones.

Dopo un lungo e piacevole confronto, una domenica pomeriggio, costruimmo la nostra proposta. Volevamo un qualcosa che ricordasse il fatto che eravamo in due a scegliere il prompt. Una volta deciso che il "doppio" doveva essere una caratteristica fondamentale, in men che non si dica, il nostro background scientifico comune, inevitabilmente, prese il sopravvento: i nostri pensieri finirono all'unisono sulla dualità onda-particella, le nostre menti entrarono in risonanza, et voilà, la traccia fu servita:

"Hanno ballato un passo a due, riflettendo sulla dualità, sui dualismi e sui doppi e si son detti:

in alcune situazioni le persone, così come le cose, mostrano aspetti e caratteristiche diverse dalla loro normalità. Esattamente come una medaglia mostra prima una faccia e poi l'altra, ma mai entrambe contemporaneamente.

Vorremmo quindi che scriveste:

- del dualismo del comportamento, sia esso di cose, animali o persone

[...]

Il dualismo, la dualità, la differenza (quindi non solo contrapposizione) devono appartenere allo stesso individuo o entità.

[...]

Tutto ciò che ha una faccia, ma ne mostra anche un'altra."

RomBones se ne uscì, credo il giorno dopo, con una composizione che era una vera chicca di divulgazione scientifica sottoforma di racconto. Dimostrò di essere una bravissima scrittrice, vulcanica come pochi, appassionata di scienza, decisamente rigorosa ma, al tempo stesso, divertente e ironica. Consiglio vivamente di leggere il suo racconto: si intitola "Mele e torsoli" ed è contenuto nella sua raccolta "10 scellini e 6 pence".

Al contrario di Rom, come al solito, la mia ispirazione tardava ad arrivare. Dopo qualche giorno, mi venne in mente la frase di un film che avevo inserito, tanto tempo prima, nella mia personalissima raccolta di aforismi. Citazione che metteva in risalto uno dei contrasti più affascinanti della nostra esistenza:

"A volte sembra che la vita voglia metterti in ginocchio e invece ti sta facendo un regalo!"

Ottimo! Costruii una breve storia intorno a questa frase, prendendo spunto dai personaggi di un racconto lungo che avevo ideato e iniziato a scrivere tempo prima ma che non avevo (e, ahimè, a oggi non ho ancora) terminato di scrivere. Ne venne fuori un perfetto prequel.

A parte questo aspetto, la cosa interessante fu che, a partire dall'idea, nei due giorni successivi, non riuscii a scrivere che poche parole. L'idea non aveva ancora preso corpo nella mia mente: era troppo presto per mettersi a scrivere.

Il giorno prima della scadenza, tornato a casa la sera, mi resi conto che la trama che avevo in mente era sviluppata a sufficienza. Mi misi al lavoro e scrissi per 3 ore di seguito senza interruzioni. Nonostante mi accorsi che mi stavo dilungando ben oltre le 1000 parole richieste dal regolamento, continuai a scrivere per non interrompere il piacevole flusso creativo in cui mi trovavo. Venne fuori una composizione di circa 2600 parole.

Solo il giorno dopo, poche ore prima della scadenza, esercitai la mia capacità di sintesi "sforbiciando" inesorabilmente molte parti del testo per rientrare nel limite di parole. E pubblicai "Regali".

Ridurre così tanto un racconto, mantenendo l'essenziale, senza alterarne il significato di fondo si può. Tuttavia, molti particolari, sfumature e, in questo caso, anche personaggi vanno persi. Per dimostrare tutto questo, di seguito ne propongo la versione integrale.

Una particolare menzione la riservo ai dialoghi della composizione lunga, la maggior parte dei quali sono stati tagliati nella breve. Ce ne sono diversi e sono stati un buon esercizio di stesura di dialoghi diretti legati. Altro particolare: la punteggiatura usata nei dialoghi segue le convenzioni della Garzanti.

Quella che trovate di seguito è una versione rivista e corretta del componimento originale e conta circa 3100 parole. La versione scritta di getto (2600 parole circa) era in uno stato talmente grezzo che conteneva molti errori e imprecisioni che non potevo non sistemare prima della pubblicazione. Poi, si sa, lavorandoci sopra, vengono fuori idee che è un peccato non inserire e da 2600 si arriva in un batter d'occhio a 3100. Spero possa piacere.

Buona lettura.

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