19. Contrattacco

4 1 0
                                    

Fino a quel momento Freyja si era aggrappata alla speranza e ai suoi ideali di giustizia per convincersi che c'era ancora una possibilità di fermare il Sindaco e i suoi uomini. In alcuni momenti era stato più difficile che in altri, tuttavia in qualche modo era sempre riuscita a trovare un nuovo motivo per non gettare la spugna, un piccolo aiuto che aveva riacceso la sua voglia di lottare.

Ora però la situazione era cambiata.

I suoi occhi si fecero umidi nel vedere lì radunati quasi trenta poliziotti che non aveva mai visto, e altri stavano arrivando su dei veicoli a levitazione.

L'orchessa raggiunse i colleghi della colonia occidentale, tutti sbalorditi ed emozionati quanto lei.

«Ehi... Ehi, Smidr. Loro...?»

«Li ha chiamati il commissario» le spiegò il gigante di ghiaccio. «Sono tutti qui per aiutarci.»

«E tu... tu lo sapevi?»

«Sì... da dieci minuti.» Sorrise. «Il commissario ha compartimentato proprio per bene.»

Nel giro di pochi minuti Freyja riuscì a contare più di cinquanta poliziotti, tutti quanti armati e pronti ad affrontare gli uomini del Sindaco.

«Signori, ascoltatemi!» ordinò il commissario Mantina. «Grazie ai colleghi che sono venuti. I vari capisquadra sanno cosa fare, quindi seguite i loro ordini. Se avete domande rivolgetevi ai vostri superiori. È tutto. Muoviamoci.»

«Wow, questo sì che è un discorso di incoraggiamento!»

Freyja aveva la netta impressione di aver già sentito quella voce, infatti le bastò abbassare lo sguardo per riconoscere i capelli rossi e le orecchie artificiali.

«E tu che ci fai qui?!»

D'Jagger le sorrise. «Sono in libertà condizionata! E la condizione è aiutarvi a fare esplodere la base del Sindaco.»

«Smidr, tu ne sapevi qualcosa?»

Il gigante di ghiaccio annuì. «È già stato lì, quindi ci ha dato una mano a pensare a un piano. Il commissario ha detto che se le cose vanno bene avrà uno sconto sulla pena, se invece vanno male possiamo usarlo come diversivo.»

«No, aspetta, io me lo ricordavo diverso! Se vinciamo sono libero e se perdiamo mi riportate in cella, possibilmente incolume.»

«Il commissario ha cambiato idea.»

Il goblin soffocò un'imprecazione. «Lo sapevo che quella sotto sotto è una cattiva!»

Stavano già salendo sui veicoli quando Lunaria saltò fuori dal nulla, felice di poter rivedere il suo amico, ma attenta a non mostrarlo troppo apertamente.

«Aggiornamenti dal disturbatore?» chiese Mantina, che si trovava sullo stesso fuoristrada a levitazione di Freyja e D'Jagger.

«Funziona perfettamente» riferì il suo interlocutore. «Nessuna trasmissione è entrata o uscita dalla colonia occidentale nelle ultime trentadue ore.»

«Ottimo, continuate a tenerli isolati.»

Il goblin si sporse verso i sedili davanti. «Ehi, capo, adesso puoi dirci il piano?»

Hands of Justice - 1 - La frontiera perdutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora