7. Gli uomini del Mastino

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«Da come me ne hanno parlato, sembra che i cacciatori lavorino soprattutto su commissione» riferì Freyja. «A quanto pare ci sono molti collezionisti disposti a pagare cifre folli per avere degli esemplari di fauna di Niflheim, e il Sindaco deve aver colto al volo l'opportunità. Alla fine questa è solo l'ennesima dimostrazione del fatto che non stiamo parlando di un criminale da strapazzo, ma di un vero professionista del crimine. Sicuramente ha numerosi agganci in vari settori.»

«Sono d'accordo con te. Aggiungeremo "bracconaggio" alla lista di crimini a suo carico, ma dobbiamo trovare un modo di restringere il campo. Nessun indizio sulla sua possibile identità?»

L'orchessa scosse il capo. «Ancora niente. Proverò a fare qualche domanda, ma non voglio rischiare di insospettirli.»

«Sì, hai ragione: ora come ora sei l'unica in grado di far progredire questa indagine.»

 La poliziotta sapeva che il suo ruolo era importante, ma non pensava di essere così fondamentale. «Farò tutto il possibile per raccogliere al più presto informazioni utili» gli assicurò in tono deciso. «A proposito, avete scoperto cosa stanno coltivando gli uomini del Sindaco?»

«Esattamente quello che sembra» rispose l'ispettore Smidr. «Grano. E di una varietà molto simile a quelle che coltiviamo anche noi. Probabilmente gli serve per sfamare tutti gli immigrati irregolari che fa arrivare.»

«Dovrei essere contenta che non sia droga, ma a questo punto non so più se sia davvero una buona notizia» ammise Freyja.

«Ti capisco: anche io ho un pessimo presentimento. Fammi sapere se scopri qualcosa di nuovo.»

«Certo, ci sentiamo.»

L'ologramma si dissolse e l'orchessa rimase a fissare il vuoto davanti a sé. A quanto pare il Sindaco stava tenendo fede al suo nome: non voleva solo gestire un'organizzazione criminale, ma soggiogare un'intera comunità.

Come da accordi, nei giorni seguenti Freyja continuò a collaborare con i cacciatori cercando di entrare più in confidenza con loro, così da guadagnarsi la loro fiducia.

Dovevano trovare il maschio di papio venefico, ma dopo più di una settimana dalla cattura della femmina, ancora non avevano ottenuto nessun risultato e il committente stava cominciando a spazientirsi.

«Vediamo di trovare questa cazzo di scimmia, e in fretta!» aveva esclamato Luca. «Non ho nessuna intenzione di fare la figura del coglione con quelli del Branco!»

Ogni giorno si dividevano in tre gruppi per velocizzare la ricerca, e l'orchessa ne aveva approfittato per alternare i suoi compagni e avere così la possibilità di conoscere meglio tutti gli altri cacciatori.

Innanzitutto aveva ricevuto ulteriore conferma del fatto che Luca ci stava provando con lei, ma per fortuna i problemi con il papio venefico sembravano preoccuparlo di più della sua vita sentimentale. Lui stesso le aveva spiegato quanto fosse importante per lui la caccia: suo padre aveva iniziato a portarlo con sé quando era ancora un bambino, e lo stesso Luca sarebbe stato fiero di fare altrettanto con i propri figli. Probabilmente l'aveva detto per cercare di fare colpo sull'orchessa, ma l'esito era stato esattamente l'opposto. Ovviamente Freyja si era guardata bene dal redarguirlo su come andassero cresciuti dei bambini.

Due cacciatori, tra cui l'unica donna del gruppo, avevano un passato difficile alle spalle: tra genitori assenti, quartieri problematici e amicizie sbagliate, si erano sentiti come se la criminalità fosse la loro unica opzione. Freyja non aveva nessuna intenzione di giustificarli, tuttavia era consapevole che era necessario fare di più per combattere simili situazioni. La sua indagine sotto copertura era volta proprio a questo.

Hands of Justice - 1 - La frontiera perdutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora