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Becky
Corro davanti alla scuola, ma quando arrivo non vedo la macchina di Dylan, anzi. Vedo una macchina molto familiare.
Il mio respiro si ferma quando dalla macchina vedo uscire una figura che io riconosco molto bene: Jason.
"Che-che ci fai tu qui?" Balbetto.
"Devo parlarti." Dice con tono fermo.
"Sto aspettando Dylan" appena lo dico lo vedo rattristare.
"Ho usato la scusa di Dylan che ha cambiato numero, non saresti mai venuta se ti avessi detto che sono Jason" si gratta la testa e si avvicina a me ma io di scatto faccio un passo indietro.
"Mi dispiace davvero di tutto quello che è successo. Ero impazzito completamente per te. Ora è acqua passata, mi frequento già con un'altra ragazza" sforza un sorriso e poi continua "ma non è questo il motivo per cui ti ho chiamata" sospira.
Io aggrotto la fronte.
"Qual è allora?"
"Sei in pericolo Becky. Devi stare lontana da Dylan. È pericoloso e lo scoprirai molto presto. So molte cose su di lui che non ti farebbe piacere sapere. Ma il punto è che più stai vicino a lui, più sarai nei guai. Loro vogliono te, Becky!" Urla alla fine.
Non riesco a collegare, a trovare un filo logico.
"Chi mi vuole?" "Non ha importanza chi, ma ti vogliono morta. Non per far male a te, ma per fare del male a Dylan per ció che ha fatto. Ti prego, frequenta altri ragazzi, ma non lui." Singhiozza, sembra che stia piangendo, ma non vedo lacrime.
"E perchè dovrei crederti? Dovrei credere ad una persona che mi ha quasi uccisa?" Sbraito irritata e con le lacrime che si sforzano di uscire.
"Lui ti ha già uccisa e ti sta tutt'ora uccidendo" sospira "ma tu non l'hai mai lasciato." Poi se ne va lasciandomi con l'amaro in bocca per le sue ultime parole.
Dylan
"Potrebbe essere un buonissimo progetto signor O' Brein e signorina Honey. Bel lavoro." Continua il preside.
Sono le otto di sera e io e Kate siamo ancora a scuola per questo stupido progetto.
In questo momento potrei abbracciare la mia piccola e dirle che va tutto bene e che risolveremo tutto insieme.
"Potete pure andare" sorride il preside e noi usciamo.
"Che fai sta sera?" Mi chiede la Kate cercando di farmi attirare l'attenzione sul suo seno. Per quanto ne possa avere.
"Non lo so penso che staró a casa mia o nel caso chiameró Becky" sorrido guardando il display del mio cellulare che si sta accendendo.
"Corri dietro alle ragazzine Dylan? O la sfrutti e basta? Perchè se te la scopi soltanto, ti posso fare compagnia anche io." Sorride maliziosamente avvinghiandosi a me.
"Oh che linguaggio signorina Honey, per fortuna che è una professoressa di italiano. Becky è la mia ragazza, non la sfrutterei mai perchè la amo." Ammetto e quando mi ritrovo Becky davanti a me in mezzo alla strada che sta arrossendo corro da lei e la bacio, lasciando completamente perdere Kate.
Le sue labbra sono la mia droga preferita.
"Che ci fai qui?" Le chiedo.
"Niente, volevo fare una passeggiata." Sorride mordendosi il labbro.
"Amo quando ti mordi il labbro" sorrido e rincomincio a baciarla, ma lei si stacca.
"Sembra che abbiamo pubblico" ridacchia imbarazzata guardando Kate che ci sta guardando basita, ma appena la guardiamo lei se ne va a pugni stretti mentre Becky inizia a ridere.
"Becky! Non posso sempre dire una buona parola su di te a tutti i professori se poi ridi in faccia a loro" ridacchio guardandola negli occhi.
"Non ho bisogno di buone parole, prof. Sono bravissima anche senza il tuo aiuto." Sorride compiaciuta.

Hi, prof.[COMPLETATA]Where stories live. Discover now