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Dylan
"La prego signora Saldana, non le dica che io sono stato qui... Voglio che lei si dimentichi di me." Dico parlando con la madre di Becky.
"Va bene. Le hai salvato la vita comunque. Grazie" sorride. Pensavo mi odiasse. Ma a quanto pare sa perdonare.
"L'ho salvata da ció che la stava distruggendo. Io." Abbasso lo sguardo.
"Non la distruggi O'Brein. La fai brillare. E per quanto io cerchi di ostacolarvi, non ci riuscirei mai. Siete dei piccoli pezzi di un grande puzzle: siete stati creati per essere uniti, incastrati l'uno con l'altro, e anche se troverete altri pezzi, non riuscireste mai ad incastrarvi perfettamente." Il suo sguardo è fisso sui miei occhi, quei dannati occhi che mi ricordano Becky.
"Grazie." Sussurro per poi uscire da quell'ospedale, da quella strada e da quella Becky.
Quella cazzo di Becky con i capelli arruffati, le labbra carnose, gli occhi grigi,le curve cave e gli zigomi scolpiti.
Dio quanto mi mancherai piccola.
Mi ricordo ancora quando l'ho mandata fuori dalla porta. Lei non capiva, io non capivo, noi non capivamo ció che eravamo e ció che tutt'ora siamo: un miscuglio perfetto.
Siamo come il bene e il male. C'è sempre un po' di bene nel fare del male, c'è sempre un po' di male nel fare del bene. Il bene è nel male, il male è nel bene e per quanto possano essere opposti, ci sarà sempre una parte di loro che amerà la parte dell'altro.
Mi ha lasciato entrare in lei. Mi ha fatto assaporare ogni sua singola sfumatura, ogni suo singolo difetto fino a farlo diventare perfetto.
Non so se potró mai dimenticarla, ma almeno devo provarci. Non posso amare una persona facendole del male. Non potrei sopportare di nuovo le sue lacrime che le rigano il volto, e per quanto possa essere bella quando piange, la preferisco quando sorride.
Becky
"Tesoro! Ti sei svegliata finalmente, ti porto qualcosa da bere?" Sono viva?
Apro bene bene gli occhi e vedo il viso di mia madre a pochi centimetri dal mio.
"Non mi stare così addosso mamma" sbuffo.
Mi guardo intorno.
Speravo di vederlo.
"Dov'è Dylan?" Chiedo tossendo.
La sento deglutire e solitamente quando deglutisce è perchè sta per dire qualcosa di brutto.
"Non è mai venuto a trovarti cara. Ha detto che aveva da fare con un'altra ragazza..." Involontariamente le lacrime scivolano sul mio viso.
"Da-davvero?" Chiedo singhiozzando.
"Mi dispiace tesoro. Vedrai che troverai qualcuno di migliore, come il tuo ex, John, Jakie, Jason, non ricordo come si chiama ma sembrava un tipo affidabile" il suo sorriso è talmente falso da farmi venire la nausea.
Io non voglio altri. Voglio solo Dylan.
Il silenzio regna in tutta la stanza fino a quando un'idea si propaga per la mia mente.
"Voglio fare un viaggio mamma."
Mia madre sgrana gli occhi.
"Un viaggio?" Chiede sbigottita.
"Sì, magari potrei andare a Miami per qualche settimana, se non mese. Allontanarmi un po' da qui mi farà bene mamma" le sfoggio un mio sorriso sperando di convincerla.
Ci sono troppi ricordi qui. Troppi.

Hi, prof.[COMPLETATA]Where stories live. Discover now