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Becky
"Dio Beck, quanto sei bella?" Dice Jason.
Io sorrido.
Siamo ormai nudi, nella sua camera. Prende una bustina dalla tasca del suo giubbotto e se lo infila.
Abbiamo iniziato a fare queste cose da tre mesi e lo teniamo per noi. Non gliel'ho detto nemmeno a Cass, anche se mi fido ciecamente di lei, potrebbe essere un motivo per rovinare la nostra amicizia.
Jason mi sfiora le labbra, mi fa sentire sua completamente. Entra ed esce dentro di me. Poi per un secondo mi viene alla mente il nostro prof e come si è comportato. Lo odio a morte. Mi ha mandato fuori dalla porta. Per niente. Peró Beck devi ammettere che è veramente figo.
Scuoto la testa e mi concentro su Jason.
Lui si ferma.
"C'è qualche problema?" Chiede preoccupato.
"No, no, stavo solo pensando a quel mucchio di compiti che ci hanno dato oggi" mento forzando un sorriso.
"Rilassati piccola, ora sei con me, qui, a divertirti un po'" sorride lui lasciandomi dei baci sul collo e riprendendo il movimento.
Dylan
Non riesco a non pensare a quella ragazza. Sono attratto da una ragazzina, fidanzata a cui minimamente frego. Che problemi ho? Che poi non penso sia vera e propria attrazione, insomma, è qualcosa di molto più sottile. Ci siamo visti solo oggi, e per "ci siamo visti" intendo io e lei, prima che scoprissi l'arrivo del suo ragazzo. Non so cosa provo esattamente per lei, ma amo le ragazze difficili e che non ti guardano nemmeno, perchè così, l'impresa è più dura, e la vittoria più grande.
Giuro che se fossi da solo con lei, le farei di tutto, solo al pensiero di sentire il mio nome urlato da lei con la sua voce leggera e dolce, mi fa venire i brividi cazzo.
Becky
Sono le 20:00 di sera.
"Vuoi un passaggio?" Chiede Jason.
"No, tranquillo, mi farà bene camminare e starmene un po' al fresco" sorrido e lo saluto.
Inizio a passeggiare un po'. Quando vedo un volto che mi ricorda tanto... Il mio prof di matematica! Che ci fa qui?
Dylan
Avevo bisogno di uscire e adesso mi trovo qui a fare una cazzo di passeggiata inutile. C'è buio ovunque, peró vedo dei passi avvicinarsi. "Chi cazzo è?" Ringhio. Probabilmente l'ho detto solo per spaventarlo/a.
"Sono una sua alunna, Becky..." Dice lei con lo sguardo basso mettendosi sotto un palo della luce.
Tiro un sospiro. Avevo paura fosse qualcuno di qualche giro brutto. Tipo i giri che avevo a 18 anni ma meglio non parlarne.
"Ah scusami per il mio linguaggio, pensavo fosse qualcun altro" confesso.
"No, tranquillo..." La vedo sorridere e questo mi fa eccitare. Come faccio ad essere eccitato solo ad un suo sorriso? Che pervertito di merda che sono.
"Che ci fai da queste parti, al buio, da sola?" Chiedo io.
"Sono appena uscita dalla casa del mio ragazzo e stavo..."
"Cosa hai fatto a casa sua?" Scatto.
Mi guarda male. Che figura di merda. Sto facendo il combo in sti giorni.
"Non penso sia importante..." Dice alzando finalmente lo sguardo. La guardo negli occhi. Non riesco più a fare una frase di senso compiuto con lei davanti. Non posso essere attratto da lei. La conosco da un giorno e per di più è una mia alunna.
"M-mi dispiace per la storia degli appunti di stamane" balbetto.
"Comunque stavo scrivendo gli appunti, non stavo..." "Lo so"dico io non lasciandole finire la frase.
"E allora perché mi ha chiamata fuori, prof?" Non voglio e non posso rispondere.
Restiamo in silenzio per qualche minuto. Avrei voglia di farmela in questo istante. Dio mio quanto bella è. Non posso peró, non devo lo so.
"Ti devo dare un'altra sgridata?" Sorrido e lei corruga la fronte. Amo quando lo fa. No aspetta cosa sto dicendo? Cazzo che maniaco di merda.

"Ti ricordo che quando siamo o saremo da soli, mi puoi chiamare Dylan, solo a scuola solo il tuo prof" dico in modo malizioso precisando "tuo".
"E cosa farebbe questo mio prof se non rispettassi la richiesta?" Sussurra precisando "mio".
"Vuoi veramente vederlo?" Dico io a bassa voce.
Lei si avvicina alle mie labbra. Sono pronto a toccarle e sprofondare tra di esse. "Dylan..." Il modo in cui lo dice mi fa impazzire. "... Sto scherzando" sghignazza lei. Sembra abbastanza surreale questa situazione. "Sappi che ti stai prendendo gioco del tuo professore di matematica" sorrido.
"Fuori da scuola non eri Dylan?" Ridacchia lei. Ci mettiamo a ridere insieme. Nulla di più. Ma io ho ancora dei desideri spinti su di lei, e forse anche qualcos'altro...

Hi, prof.[COMPLETATA]Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz