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Becky
Le parole mi sono uscite da sole. Era da tanto, forse troppo tempo che le volevo dire. È un professore, non funzionerà mai.
Anche se lo amo, lo amo tanto, voglio essere felice con un ragazzo per cui sono la prima scelta, non una delle tante.
Ripenso a Scarlett e penso a chissà quante ragazze saranno passate sul letto in cui quella notte ho dormito con Dylan.
A risvegliarmi dai miei pensieri è Tania, una ragazza truccata che ho conosciuto dopo essere uscita dall'ospedale. È amica di James, mel ha fatto conoscere lei. James è leggermente diverso dagli altri ragazzi della squadra di basket, è più dolce, più sensibile.
"Come va con James?" Chiede lei passandosi il rossetto sulle labbra.
"Bene direi".
"Hai visto che figo il prof di matematica? Dio mio ci passerei un pomeriggio con lui." Sorride maliziosa.
Sento lo stomaco ribollire.
"Ma neanche per sogno" sputo acida. Lei mi guarda storto.
"Intendo, non è il tuo tipo Tania, ce ne sono di più carini" sono imbarazzata. Devo controllarmi.
"Hey belle ragazze!" Ci saluta Colton. Sì beh l'ultima settimana in ospedale stavo abbastanza bene e allora ho iniziato a fare "amicizia" sui social.
Colton è un bel ragazzo,gioca nella squadra di basket anche lui,occhi di ghiaccio, capelli neri e fisico muscoloso ma non troppo.
Tania gli si butta addosso, letteralmente.
Loro "dovrebbero" stare insieme, ma nè
Colton e nè Tania sembrano avere molta fedeltà.
Li lascio perdere e mi dirigo in classe.
Passando per quel corridoio rivedo tutti ricordi. Prima dell'incidente. Gli abbracci speciali di Cass, le strette di Jason e... L'incontro con Dylan.
Alla fine del corridoio c'è un ragazzo alto. Appena si gira lo riconosco. Il mio respiro non è più regolare, il mio cuore batte fortissimo. Sta venendo verso di te Becky!
Non riesco a spostarmi, sto immobile ferma in mezzo al corridoio. È già la seconda volta che se non mi sposto finisco male. Ripenso all'incidente e trovo le forze per chiudere gli occhi e correre via.
Fino a quando sento una presa sul mio braccio. Una mano calda. Non mi serve girarmi per capire che è Dylan. Non devi guardarlo negli occhi. Non devi guardarlo negli occhi. Non devi guardarlo negli occhi.
"Ti odio" ringhio cercando di non guardarlo.
"Mi odi?" Chiede lui ridendo.
Ma cosa ride?
Annuisco.
"Allora dimmelo guardandomi negli occhi" sussurra alzandomi il mento costringendomi a guardarlo.
L'impulso di baciarlo è troppo grande. Trattieniti. Non lo puoi baciare. Non dopo quello che ha fatto.
Gli fisso le labbra, quelle labbra rosee che mi fanno impazzire.
"Allora?" Dice lui. Lo guardo storta.
"Allora cosa?"
"Vuoi continuare a fissarmi le labbra o preferisci toccarle?" Sorride lui.
Quel sorriso, quanto mi mancava.
"Io ehm, diciamo che ehm" guardo altrove.
"Scarlett è una delle tante. Tu sei tanto. È una cosa completamente diversa. Non sei minimamente comparabile con loro... Te lo dovevo dire prima. Sappi che ogni notte andavo all'ospedale e ti osservavo dalla finestra, mi mancavi. Ma mi avresti mandato via. Il problema è che io sono completamente innamorato di te. Un'adolescente testarda, buffa, dolce e bellissima" non riesco a fare a meno di sorridere a quelle parole.
"Tu sei tanto" lo amo.
"Ehm-io- voglio dire" continuo a balbettare. Analfabeta. Mi ripeto.
"Ci penso io" sorride lui e poi porta le sue labbra sulle mie. Tutti ci guardano stupiti, anche perchè siamo in mezzo ad un corridoio di una scuola superiore ma vabbè, dettagli.
"Ti amo Becky" sorride lui facendo sfiorare le nostre fronti.
"Ti amo anche io Dylan" sorrido.
"Ma che cazzo sta succedendo qui?" Una voce arriva verso di noi come un proiettile.
Non saremo mai felici. Insieme.

Hi, prof.[COMPLETATA]Where stories live. Discover now