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Becky
"Chi tel ha inviata?" Gli chiedo piangendo.
"Conosco la ragazza che il tuo ragazzo sta baciando. Mel ha inviata lei, non so perchè. Comunque non sprecare lacrime per lui, appena l'ho visto ho capito che ti avrebbe fatto soffrire" mi sussurra asciugandomi le lacrime con il pollice.
Dylan
"Due posti per stasera nel posto vicino alla spiaggia, ho una persona molto importante" sorrido.
"Domani deve andare in montagna la 2E" le dico guardandola negli occhi. Quegli occhi così puri.
"A me non piace la montagna. È così fredda. Preferisco il mare, anzi lo amo. Sentire il rumore delle onde che si infrange sulle rocce o sulla spiaggia. Quelle stesse onde che poi hanno la forza di ricrearsi" sorride guardandomi. 
"Perfetto." Sorride la cameriera.
Per tutto il viaggio di ritorno non ho smesso di pensare a lei nemmeno un secondo. Voglio immergermi ancora nelle sue labbra, voglio nuotare nei suoi occhi grigi.
Sto per bussare alla porta quando la sento parlare.
"È sempre così. Mi ha sempre fatta soffrire. Eppure io lo amo e lo ameró per tutta la vita. Quell'amore che lui non proverà mai per nessuna. Perchè è solo un bastardo!" La sento urlare trattenendo i singhiozzi.
Entro di colpo e la vedo lì sul letto con di fianco il ragazzo di prima. La rabbia mi sale.
"Che cazzo ci fa lui qui!" Sbraito.
Lei non mi risponde, guarda semplicemente a terra.
"Meglio che te ne vai." Sussurra al ragazzo che risponde "Non ti lascio da sola con lui".
"Oh invece tu te ne vai. Io ho pagato per questo posto a differenza tua"ringhio.
"In realtà non hai pagato tu Dylan." Dice lei con una voce vuota quanto i suoi occhi. Che le succede?
"Che cazzo hai adesso?" Sputo acido rendendomi poi conto che sto parlando con lei. Le cola una lacrima e poi esce dalla stanza.
"Cosa le hai detto?" Dico rabbioso verso il ragazzo.
"Ho fatto vedere a lei che persona di merda sei!" Urla mentre mi mostra la foto impressa nello schermo del suo cellulare.
"Merda!" Urlo sbattendo un pugno contro il muro per poi uscire sbattendo la porta.
La vedo che sta uscendo dall'hotel perció le prendo il braccio facendola sobbalzare.
"Vattene Dylan" singhiozza guardandomi con gli stessi occhi vuoti di prima.
"Non è come sembra. È lei che mi ha baciato, io l'ho rifiutata subito, l'ho spinta via!" Urlo.
"Per quanto deve continuare Dylan. Per quanto tempo ancora devo soffrire?" Un'altra lacrima le lacera il viso.
"E perchè tu eri dentro con lui? Vestita in questo modo?" Ringhio.
"Gli stavo chiedendo qual era il migliore, e comunque cosa c'entra?" "C'entra! Non ti ingelosiresti se io facessi lo stesso con Scarlett?" Le urlo in faccia.
"Avrai ragione tu!" Sbuffa.
"Sei solo una bambina!" Perdo la pazienza e la spintono via, rendendomi conto solo dopo chi avevo davanti. Sono un mostro.
Che cazzo sto facendo?
"Dylan?" Mi guarda piangendo.
"Vattene via!" Urlo.
"Ma cosa stai dicendo?" Ribatte piangendo.
Ho capito solo ora che le sto facendo solo del male. La sto uccidendo. Ha ragione lei.
So che me ne pentiró di ció che sto per dire.
"Non ti amo più. O forse non ti ho mai amata." Guardo a terra. Non voglio incontrare i suoi occhi.
"Vuoi veramente che me ne vada?" Dice disperata.
Io annuisco semplicemente.
Lei tira su con il naso.
"Vado a prendere le valige" non mi vuole nemmeno guardare.
Ti amo troppo. Non posso più vederti soffrire così. Non sopporterei più un'altra tua lacrima persa per te.
Becky
L'ho sempre saputo, ma ho voluto andare avanti.
Lui non mi ha mai amata, me lo ripetevo ogni giorno, ma continuavo a provarci e riprovarci sperando che andasse meglio. Invece è andata di male in peggio.
Non ti amo più. O forse non ti ho mai amata.
Quelle sue parole risuonano da un lato all'altro della mia mente. Metto via velocemente i miei indumenti in valigia, la quale la maggior parte era già dentro. Solo qualche vestito era fuori e il bikini.
"Se vuoi intanto ti puoi mettere il mio bikini, ti starebbe benissimo" sghignazzo, ma lui mi prende sul serio.
Fruga nella mia valigia e dopo qualche secondo alza il braccio con in mano il mio costume a due parti. La parte sopra è verde smeraldo a fascia, mentre la parte sotto è nera molto stretta. Poi allunga la mano verso di me dandomi il bikini.
"Per un attimo ho pensato te lo volessi veramente mettere tu" sorrido.
Lui si mette a ridere.
"So di essere un modello irresistibile, ma so che c'è qualcuno a cui starebbe meglio di me" mi sorride sfiorandomi le labbra.
Sorrido a quel ricordo.
"Hey" sento una voce dietro di me.
"Ciao" abbozzo un sorriso al ragazzo dell'hotel.
"Vai via?" Mi chiede.
"Non è il mio posto qui" sospiro fissando le valige.
"Beh... I miei abitano là, ogni tanto potrei venire a trovarti. Intanto... Scrivimi" sorride porgendomi il suo numero di telefono scritto su un foglietto.
Se solo avessi ancora il cellulare.
Lo ricompreró.
"Come fai a sapere dove abito?" Sorrido.
"C'è scritto sull'etichetta sulla tua valigia" ride facendo ridere anche me.
Lo saluto lasciandogli un bacio sulla guancia per poi prendere il primo volo per ritornare a casa. Guarderó i voli nell'aereoporto.
"Addio, Dylan."

Hi, prof.[COMPLETATA]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora