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Becky
Perchè riusciamo sempre a rovinare tutto?
Il viaggio in aereo è stato troppo breve per far passare nella mia mente tutti i ricordi di noi. Quei ricordi che lui è riuscito a spezzare con una sola frase. Non ti amo più.
Ci ho creduto talmente tanto da averci perso la testa.
Non avrei mai dovuto dargli corda quella sera, appena uscita dalla casa di Jason. Appena lo vidi me ne innamorai. Era un sogno perfetto. Ma quando ti svegli, nulla di tutto ció esiste più.
Le lacrime scivolano sul mio viso come pioggia in una giornata d'autunno.
"Ragazzi?" Mi chiede sorridendo la signora di fianco a me. Avrà sui cinquant'anni, capelli ossigenati e robusta.
"No,no... È una storia complicata." Sospiro abbassando lo sguardo.
"Sono fatti così gli uomini. Ti stravolgono la vita e poi ti lasciano con le mani in mano. Ma non farne una tragedia: prima o poi ogni uomo capirà quanto si è perso e, a quel punto ritornerà da te. Lì la scelta sarà tua: amarlo di nuovo o cacciarlo." Sorride.
"Lei cosa farebbe?" Le chiedo guardandola negli occhi.
"Le persone secondo me non hanno bisogno di seconde possibilità. Non cambieranno mai. Non puoi aspettarti nulla di ció che non hai già visto. È come rivedere un film, o rileggere un libro: proverai sempre qualcosa, ma il finale sarà sempre lo stesso." Fissa la parte alta dell'aereo.
Effettivamente ha ragione, ma io lo amo e non posso farci nulla.
Dylan
Ho ripreso il vizio di fumare da quando ho litigato per la prima volta con Becky. Non fumavo da quando avevo diciott'anni. Sarebbe bello poter dimenticare, tutto qualsiasi cosa. Ma io la amo sopra ogni cosa e persona.
Non puoi Dylan. Non puoi. La distruggi e basta.
Adesso troverà qualcun altro che la amerà e che non la farà soffrire. Sarà il suo principe azzurro senza cavallo e mantello. Ció che avrei sempre voluto essere io.
Se forse non avessi avuto questo passato, ora probabilmente sarei lì, con lei, a baciarle quelle labbra così soffici e morbide. A mangiare con gli occhi ogni suo piccolo punto del suo corpo. Sono innamorato perso di lei.
Rientro nell'hotel, sperando che non se ne sia andata. Ho bisogno di vederla un'altra volta. Non basta mai.
Apro la porta lentamente, ogni secondo lo passo a sperare di vederla lì, che mi viene in contro abbracciandomi e baciandomi.
Ma che sto dicendo? L'ho mandata via. Non è il regno fatato di Dylan questo.
E quando apro del tutto la porta ne ho la conferma.
Mi butto sul letto e vengo avvolto dal suo profumo così delicato, da farmi dimenticare ogni nostro litigio.
Apre la porta della camera. Butto le valige a terra e la prendo in braccio.
"Mettimi giù!" Urla ridendo, e rido anche io.
La butto sul letto ed incomincio a baciarla. Le levo la maglietta e inizio ad accarezzarle il petto mordicchiandole l'orecchio.
Sto per levarmi la camicia quando lei mi blocca con la mano. Inizia a sbottonarmela lei, molto lentamente, facendomi impazzire.
Quei fottuti ricordi rimarranno nella mia mente ancora per troppo tempo.

Hi, prof.[COMPLETATA]Where stories live. Discover now