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Dylan
"Un'altro Tessa" dico sbattendo il bicchiere sul tavolo.
"Non ti sembra di esagerare? È il decimo Dylan" lo ricordo ancora il bacio tra loro due, quindi no. Non basta ancora.
"Io ho i soldi, io decido." Ringhio con voce fredda.
Lei mi guarda storto per poi spostarsi da altri clienti.
Tempo fa mi facevo Tessa. Tutto sommato è una bella ragazza, ha i capelli lunghi e biondi, il fisico snello e gli occhi verdi. Solo che Becky aveva qualcosa di suo, aveva qualcosa che io non riesco a vedere in nessuna. È speciale.
"O'Brein!" Una voce famigliare mi fa voltare.
"Signora Saldana, non sapevo frequentasse questi locali" accenno un sorriso.
Non guardarla negli occhi. Quegli occhi così simili a quelli di Becky.
"Ho chiesto al preside se oggi insegnavi, mi ha detto che ti aveva costretto a dare le dimissioni. Lì affianco c'era una tua amica, Scarlett mi pare si chiamasse. Mi aveva detto che saresti venuto qui ed ora eccomi qua" sorride posando il suo sguardo su Tessa che stava pulendo il bancone.
"Comunque... Sono venuta per dirti che l'incidente di Becky, non è stato un caso. Mi ero fermata a parlare con Scarlett prima e mi aveva mostrato le telecamere stradali che avete usato per salvarla da quel ragazzo. Per pura curiosità le chiesi di farmi vedere quelle del giorno dell'incidente. La macchina si è mossa appena Becky si è messa in mezzo alla strada. Le telecamere erano abbastanza lontane perció il numero della targa non siamo riusciti a rintracciarlo. Ho le foto dell'auto." Tira fuori dalla sua borsa beige delle foto.
È un'audi A5 nera.
"So che tu mi puoi dare una mano." Dice lei alla fine decisa.
"Non puó chiederlo a Jason?" Sputo acido.
"O'Brein, non sono nata ieri. So che la ami come lei ama te. So che faresti di tutto per lei. Se quel criminale è ancora lì fuori, lei è ancora in pericolo."
Ripenso a ció che le aveva fatto Taylor. Non resisterei di nuovo, e forse neanche lei.
Becky
"Questo hotel sembra perfetto amore" sorride Jason.
"Non costa neanche tanto e non è molto lontano dalla spiaggia di Miami" quanto avrei preferito che con me in questo momento ci fosse Dylan.
A lui non importa di me. Non gli è mai importato. Sono sempre stata uno sporco gioco.
"Uhm sì." Sfoggio il mio più vero sorriso falso.
"Prenotiamo allora?" "Prenotiamo."
Tre giorni fa, Jason mi aveva detto di voler fare un viaggio con me, e, siccome avevo anche io questa idea, ci siamo messi d'accordo di staccare per un mese la nostra routine.
Jason si avvicina a me e mi bacia. Non provo nulla, lo so.
Il mio cellulare vibra. Lo prendo in mano.
Ti devo parlare.
Cass

Hi, prof.[COMPLETATA]Where stories live. Discover now