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CIAOO
VOLEVO DIRVI SOLO CHE QUANDO HO SCRITTO QUESTA STORIA ERO SOLO IN PRIMA MEDIA PERCIÒ NON AVEVO LE STESSE CAPACITÀ CHE HO ORA.
MI PIACEVA CHE TUTTO ANDASSE AVANTI MOLTO VELOCEMENTE, PROBABILMENTE CI SONO ANCHE ERRORI GRAMMATICALI.
GRAZIE E BUONA LETTURA❤️

L'attesa.
Non sapevo nemmeno io cos'era veramente l'attesa fino a pochi giorni fa, ma la soluzione che mi aspettavo, contorta e complessa come le radici di una quercia, era in realtà semplice.
Fin da piccoli attendiamo qualcosa che forse mai arriverà.
Una specie di attesa infinita per qualcosa che non esiste, ma aspettiamo perché attendere ci tiene in vita, ci dà un motivo in più per andare avanti.
E così ci troviamo nell'immensa foresta della nostra anima cercando di guardare il nostro fato e vedere se tutta quell'attesa servirà a qualcosa.
Ora, nel ventunesimo secolo, con tutta questa tecnologia, attendiamo anche di più: per esempio io ogni sera vado a dormire senza spegnere il cellulare. La mattina seguente vedo che non ci sono chiamate e mi rattristo. L'umore si fa nero e comincia un'altra giornata di attesa. Attesa di qualcosa che non arriverà mai.
Magari alcune persone attendono semplicemente un sincero "ti voglio bene" per farsi strappare un sorriso.
Io invece attendo altro: qualcosa che, ho paura, resterà solo una stupenda attesa... Il vero amore. Non mi sono mai innamorata veramente di una persona e alcuni mi hanno persino detto che non ne sono capace... Semplicemente sto aspettando una persona che con un suo sorriso riesca a portarmi più in alto del cielo, dove nemmeno gli uccelli riescono ad arrivare e da così in alto non riuscirei nemmeno a vedere la Terra. Mi chiamano sognatrice, ma io sto semplicemente aspettando.
Sto anche attendendo una cosa che le persone chiamano felicità, sì! Ho deciso, da grande voglio essere felice! E rispondere alle persone che mi chiedono: "Che cosa fai nella vita?" - " Sono felice".
Magari resterà solo un'attesa o magari no... Io sto ancora correndo e continuerò a correre sul mare per cercare l'orizzonte, insomma sto attendendo qualcosa di inesistente.
Mi sono sempre chiesta "Perché?" e finalmente ho trovato la risposta.
L'attesa sarà pur un "ti voglio bene", un abbraccio, uno sguardo, un "ti amo" detto ad alta voce, ma c'è un dettaglio che a me e a molti altri come me è sfuggito: il segreto dell'attesa non è aspettare continuando a correre senza meta, ma sapersi fermare nel momento giusto e scoprire che c'è una persona uguale a te che percorre la tua stessa strada, cercando la fine dell'attesa e che come te l'ha appena trovata. Ecco che ogni tua attesa è svanita in un solo passo perché ad ogni passo che facevi altri milioni di piedi si muovevano nella tua stessa direzione e fra tutti quei passi hai trovato lui, che ha spezzato tutte le attese. (L'attesa Infinita-Aurora Zoggia https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=13&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwiEueDm-L3MAhWE1RQKHbd7BIsQFghaMAw&url=http%3A%2F%2Fwww.icnievo.it%2Fpublic%2Fpdf_nievo%2FI_sec.pdf&usg=AFQjCNH10LG4eJVu55BRgLi3W8wT9O1r6Q)
Becky

Oggi sarà il primo giorno di scuola, seconda superiore e devo assolutamente superarla a pieni voti.

L'anno scorso sono uscita con la media del 9.5 e quest'anno devo solamente tirarmi su matematica che mi abbassa la media.
Non sono molto conosciuta in questa scuola.

Passo il resto delle mie giornate con Jason e Cass. Li conosco da quando ero piccola e mi sono sempre stati vicino.

Dylan
Oggi mi devo preparare, dovrò insegnare alla 2E.

Ogni giorno mi continuo a chiedere che senso ha a 20 anni sprecare la propria vita facendo un lavoro inutile.

Come biasimarmi, 1000 euro al mese per tenere buoni dei cani randagi che neanche con la frusta riuscirei a farli stare zitti.

Ripasso i nomi.
"Robert Mahone, Jason Broadway, Mich Dallas, Cassandra Couper, Becky Saldana..." Non ho più tempo. Devo correre a scuola.

Becky
"Come si fa a mettere la prima ora del lunedì matematica?" Si lamenta Jason.
Anche a me modestamente non piace molto matematica, sono negata.

"Beh quest'anno ho sentito che avremo un certo "O' Brien", ha 20 anni ed è molto carino" dice Cass.

Non mi importa più di tanto dei suoi ormoni in subbuglio, ormai ci sono abituata. E comunque devo concentrarmi sullo studio.
È il momento di entrare in classe.

Dylan
"Buongiorno ragazzi, sono il vostro nuovo prof di matematica. O' Brein" mi presento.

Tutte le ragazze mi stanno sbavando in faccia, tranne una che sembra che gliene freghi veramente poco del mio aspetto.

Magari è semplicemente fidanzata.
Inizio a fare l'appello.
"Cassandra Couper?" "Presente!" Sento da infondo dell'aula. Direi che non ha smesso di fissarmi i pettorali dall'inizio della lezione.

"Becky Saldana?" Solo a quel punto alza lo sguardo per dire "presente!". È di un'innocenza incredibile. È molto carina, voglio attirarla a me.

Lei si è seduta in primo banco quindi sarà facile che io mi faccia notare.
Inizio a spiegare.
Non mi fissa più di tanto, prende solo appunti.

La cosa inizia a darmi fastidio.
Mi metto sul suo banco e la osservo.
"Scusi, c'è qualche problema prof?" Mi chiede lei dolcemente io mi gratto sotto la mia maglietta lasciando intravedere il mio fisico.

Lei non dice nulla, mentre in classe si sente un sonoro "aw" da parte di tutte le ragazze.
Mi sta dando su i nervi questa ragazza.
Perchè non attiro la sua attenzione? Che ha?

Devo trovare una scusa per portarla fuori e parlarle.
Le prendo il quaderno degli appunti dalle mani.
"Saldana! Fai disegni mentre io spiego?" Lei mi guarda pietrificata. Un po' mi dispiace, ma non mi sento realizzato altrimenti.

"Fuori con me!" Ringhio io.
"Prof giuro che non stavo facendo nulla, stavo solo scrivendo i miei app..." Non le faccio terminare la frase.
"Quando siamo, e saremo, da soli, puoi chiamarmi Dylan".
Corruga la fronte.
Lascia il tempo al tempo, cara Becky.

Hi, prof.[COMPLETATA]Where stories live. Discover now