Capitolo 41

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Mi presentai in vari luoghi: bar,ristoranti,gelaterie...ma nulla da fare,non potevano assumermi perché non avevo determinate qualifiche.
Quando infine persi le speranze e mi sedetti nello stesso bar in cui poco prima avevo chiesto lavoro,un signore anziano,mal vestito,con un volto vissuto e folti capelli bianchi, richiamò la mia attenzione.
"Sei tu la ragazza che ha chiesto lavoro?"
Mi ricomposi immediatamente
"Si sono io"
"Da domani cominci a lavorare"
"Davvero?!Grazie signore,grazie mille!"
Senza dire più nulla si avviò verso una porta dietro il bancone.
"Mi scusi ma per quanto riguarda il contratto?"
"Contratto?"
Scoppiò a ridere
"Prima devo vedere se sei capace di fare bene il tuo lavoro,poi parleremo di contratti"
Detto così scomparve
"Tranquilla fa sempre così ma se gli dimostrerai che sai gestire il bar ti assumerà,ha fatto così anche con me"
Mi disse il ragazzo con il quale avevo parlato per lavorare pochi minuti prima.
"Speriamo,ma a che ora dovrei essere qui domani?"
"Alle quattro"
Sgranai gli occhi
"Ma per me è impossibile!Devo andare a scuola!"
"Di pomeriggio intendo"
Rise e contagiò anche me
"Che stupida,scusami"
"Tranquilla i turni di mattina li faccio io e il Signor Camillo quelli di pomeriggio per questo ha messo un annuncio,comunque io sono Giulio"
"Ah ecco,io Serena"
Osservai l'orologio accanto la tv,erano le 18:00, così decisi di tornare a casa.
"Scusami ma ora devo andare a studiare,a domani"
"A domani"
Con il mio Scarabeo nero raggiunsi casa e quando entrai salutai la mia famiglia.
"Beh cosa avete fatto?"
Avevo propinato ai miei la solita scusa,
"devo studiare con le ragazze,domani ho una verifica" e dato che tengono molto alla mia istruzione mi lasciavano andare ogni volta.
"Abbiamo ripetuto tutti i capitoli,se domani la prof. di storia fa una verifica a sorpresa sarò più che pronta!"
Una volta in camera, mi buttai sul letto e pensai a tutto ciò che mi era successo in quei mesi.
Aver conosciuto Riccardo,averci fatto sesso due giorni dopo averlo conosciuto e poi essermene pentita ma, aver accettato ciò ed essermi fidanzata con lui.
Aver conosciuto Stefano,essermi fidata di lui ed invece essere ricattata da egli stesso,esser stata quasi violentata e aver eliminato il ricatto grazie a Riccardo.
E,dulcis in fundo, aver cercato un lavoro perché i miei genitori non riuscivano più a reggere le spese e a distanza di qualche mese avrebbero lasciato l'edificio.

Come può essere più complicata la mia vita?

"Sery per favore posso entrare?"
Mio fratello mi risvegliò dai miei pensieri.
"Certo entra,che c'è?"
"Ho sentito mamma e papà litigare,cosa c'è che non va?
Posso aiutare in qualche modo?"
A quell'ultima frase i miei occhi divennero lucidi,era così dolce e generoso.
"No tranquillo,sai le solite cose"
"Sicura?Non mi sembra tanto vero quello che dici"
"Sono seria,non ti preoccupare,piuttosto a te come va?"
Sorrise e lo feci anche io, era una gioia poter vedere i suoi denti.
"Bene,ci sono sempre quelli 'vip' ,che in realtà sono soltanto dei narcisisti, ma ora sono in una comitiva e sto molto meglio con questi nuovi amici"
"Hai visto?Che ti avevo detto?"
Gli strofinai i capelli
"Ora vai che devi studiare ed anche io,sono in un ritardo pazzesco!"
"Scusa ma tu non hai studiato a casa di Sara?"
Ah già
"Ehm...si ma non tutte le materie ora vai e chiudi la porta!"
Miracolosamente obbedì, di solito la lasciava aperta per dispetto.
Completai gli esercizi di latino,italiano e matematica ed infine ripetei storia.
In realtà doveva spiegare il giorno dopo quindi avevo detto una grande balla ai miei genitori.
Mentre stavo studiando il mio telefono iniziò a squillare.
"Sery?"
"Ehi Ric dimmi"
"Ehm...no niente,volevo sentirti"
"Ah beh,hai scelto il momento più giusto sto studiando"
"Scusa non immaginavo ma questa mattina non mi hai detto una parola e non siamo più usciti insieme da quella volta..."
Eh,quella volta...
Non credo che la dimenticherò mai.
"Sai non vorrei che tu abbia paura di uscire,io...se posso aiutarti"
"No no assolutamente,non posso uscire più perché devo studiare e i miei non vogliono che ritorni tardi"
"Ne sei sicura?So chi sono possiamo denunciarli se vuoi"
"Io...vorrei tanto ma poi i miei farebbero troppe domande,preferisco di no"
Inspirai
"Ma quando hai detto a Stefano 'pulisci tu qui',cosa intendevi?"
Ricordai quel momento
"Che doveva farli sparire ma non li ha uccisi tranquilla,se è questo quello che pensi"
Sentii la sua risata dagli altoparlanti.
"Ma...tu con Stefano...lo conosci?"
"Si e non voglio che tu lo frequenti intesi?"
"Lo hai incontrato?"
"Rispondimi prima"
"Si, ora tu rispondi a me"
"Si l'ho incontrato e abbiamo parlato"
"Di cosa?"
"Senti ne parliamo domani all'uscita,ok?"
"No io voglio saperlo ora!"
Gridai come se ci fosse realmente
"Non posso ora,ci sentiamo domani"
Riattaccò
"Vaffanculo"
Imprecai silenziosamente.
Faceva sempre il misterioso!
Quando fui nel mio letto pensai a Stefano, non mi aveva più contatta,niente di tutto ciò che era successo sembrava realtà.
Come se fosse un film,
con quel pensiero mi addormentai.





Nota dell'autrice:
Scusate se pubblico ora e se questo capitolo non è il massimo,dal prossimo in poi la trama sarà più intrigante.
Grazie per i vostri supporti💕

Il Nuovo Prof. di GrecoWhere stories live. Discover now