Capitolo 13

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RICCARDO!
Lo vidi camminare verso il bar e poi sparire tra la folla.
Piccole gocce d'acqua scesero dal mio viso succedendosi ogni secondo,il mascara sbavato colava sulle guance e miei occhi lucidi diventavano sempre più gonfi e rossi.
Alcuni secondi dopo un'altra figura,femminile questa volta,aprí la porta,Elisabetta!
Mi innoridì pensando alle cose che Riccardo mi aveva detto quella stessa mattina,era solo un approfittatore,sporco e vigliacco!
Andai verso il bagno,le gambe mi tremavano e non riuscivo a trattenere le lacrime.In quel momento volevo solo tornare a casa,accasciarmi sul letto e stringere il mio cuscino fino a che quest'ultimo colmo d'acqua mi avrebbe  permesso di addormentarmi e di distogliermi da quell'atroce dolore.
Invece non potevo,dovevo rimanere in quell'orrido posto strabordante dei più sgradevoli odori e fingere che fosse una giornata come tutte le altre,accennare un sorriso e per l'ennesima volta indossare una maschera che non mi apparteneva.
Mi lavai il viso più volte,cancellando il trucco che possedevo e dopo essermi "tranquillizzata" cercai con la mano tremolante di rimettermi il mascara e l'eye-liner.Sentivo di voler piangere ma dovevo far finta che non fosse successo niente,anche perché ero sparita e probabilmente qualcuno stava già sospettando qualcosa.
Mi sistemai su una sedia del bancone e chiesi un bicchierino di tequila,un ragazzo si sedette sulla sedia accanto alla mia e chiesa la medesima cosa,poi aggiunse:
"Buonasera,come va?"
"Non molto bene, a te?"
Non ci davamo del lei perché eravamo entrambi giovani e risultava imbarazzante.
"Bene,bene"
Poi continuò
"Non vorrei essere impertinente,ma se vuoi puoi spiegarmi le ragioni del tuo stato d'animo"
"Oh niente problemi d'amore"
"Ah sono sempre quelli che fottono le persone"
"Eh giá"
Ad un certo punto una voce retrostante mi nominò:
"Seryyyy,ma dov'eri finita?!"
"Sono stata solo un po' in bagno"
"Ma è passata mezz'ora!"
"Ognuno ha i propri tempi"
"Sempre la solita dai andiamo è tardi"
"Si arrivo subito"
Non vedevo l'ora di tornare a casa
"Scusami devo andare"
Feci una pausa per ricordare il suo nome,ma non me lo aveva ancora detto così mi precedette.
"Stefano e tu dovresti essere Serena,giusto?"
"Si si,beh io vado,arrivederci"
"Ciao"
Uscii dalla discoteca e piombai in macchina,affrettando anche gli altri;
una volta arrivata a casa mi buttai sul letto senza struccarmi e mi addormentai,pervasa dai pensieri relativi alla scena di poche ore prima.

Il Nuovo Prof. di GrecoWhere stories live. Discover now