Capitolo 26

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"I-io,ehm,si certo"
TI ODIO,TI ODIO,TI ODIO,
pensai.
"Beh io...io sono fidanzata con un ragazzo"
Tutti spalancarono la bocca perché non immaginavo minimamente che io potessi rifidanzarmi, mentre gli occhi di Ferdinando si illuminarono.
"Serena"
Disse Ferdinando

rimasi per un attimo immobile e dopo realizzai:
OH NO,COSA HA CAPITO?!

Dovete sapere che io e Ferdinando eravamo fidanzati in precedenza,dopo però a causa del suo carattere fin troppo geloso e anche invadente,oserei dire,decisi di lasciarlo.
In quel momento lui immaginò che,per cercare di non essere derisa come unica single in classe,decisi di utilizzarlo come copertura.
Ma in realtà quel ragazzo era immaginario ed era riferito a Riccardo!

Ferdinando mi fissò e poi disse:
"Sono io il suo ragazzo prof."
Ecco,lascio a voi immaginare la faccia di Riccardo in quel momento.
"Ferdinando!"
In quel momento non seppi che fare,potevo dirgli che non era riferito a lui, quindi mi avrebbe chiesto a chi fosse riferito e io gli avrei risposto che era soltanto un ragazzo immaginario.
NO,NO TROPPO STUPIDO!
Avrei fatto la figura dell'idiota.
Avrei potuto dirgli invece che avevo davvero un fidanzato,(sempre immaginario ma questa volta lo avrei omesso) e quindi Riccardo avrebbe prima fulminato me e poi annientato Ferdinando per aver supposto male.
Oppure potevo stare al gioco,facendo finta di stare con Ferdinando,con la reazione di Riccardo che questa volta non lo avrebbe annientato perché essenzialmente non mi avrebbe fatto nulla di male,saremmo stati solo fidanzati e dunque la colpa sarebbe stata la mia.

Beh,si fu decisamente una situazione ambigua,questo è un tipico momento della vita quotidiana in cui non sai cosa fare perché ti fai troppi complessi e alla fine scegli sempre una soluzione sbagliata.
Proprio per ciò,scelsi la terza opzione ma con un lieve cambiamento.

"Non intendevo dire fidanzato,ci stiamo solo riavvicinando,scusami"
Dissi quindi a Ferdinando,abbassando lo sguardo per cercare di sfuggire da quegli occhi verdi che sapevo stessero fissandomi con rabbia e rancore.
"Davvero state insieme?"
Chiese Elisabetta,
parlava sempre nei momenti meno opportuni!
"Ho detto che ci stiamo solo riavvicinando!"
Dissi,voltandomi verso di lei e ammonendola con lo sguardo.
Ma ovviamente,oca com'è non poté non controribattere.
"Ma prima hai detto che è il tuo fidanzato!"
La sua voce stridula mi fece innervosire ancora di più,in quel momento ebbi voglia di trascinarla al muro,conficcarle le unghia nella pelle fino a farla sanguinare,toccare i tessuti inzuppati di sangue e strapparglieli dal corpo,fino a che quella voce sarebbe scomparsa in un pianto e successivamente per sempre.
Ok,ok ora sto esagerando,dovrei ricoverarmi in un manicomio per pensieri simili!
Dopo aver immaginato la più che crudele e violenta scena, a cui risposi inconsciamente con un espressione di ribrezzo,mi limitai a risponderle.
"Ho sbagliato,sono un'umana anch'io Barbie"
"Come mi hai chiamata?!"
"Barbie,hai problemi?"
"Ma ti sei vista?!Mia nonna ha 80 anni ed è meglio di te"
"Beh se la tua opinione di bellezza è essere rifatte dalla testa ai piedi,con 3 chili di trucco in faccia e un'espressione da piccione sul volto allora non so proprio cosa dire!"
"Argante!"
Mi rimproverò Riccardo
"Sery!"
Dissero in coro le mie amiche
"Scusate ma quando è troppo è troppo,come dovrei definire una ragazza che si fa solo e soltanto selfie con le labbra ripiegate in avanti a mo' di bacio e che si porta tutte le sere uno a letto,su!"
Scrutai le espressioni allibite dei mie compagni:chi portava le mani alla bocca,chi spalancava gli occhi,chi rimaneva con la bocca socchiusa.
"Anzi per quanto mi riguarda sono stata fin troppo gentile perché avrei potuto utilizzare un termine molto più preciso"
Continuai
"No Sery non lo dire,ti prego"
Mi sussurrò in una supplica Patrizia
"Una troia!"
Rimasero tutti di stucco,compreso Riccardo.
"E non fate quelle facce,lo sappiamo tutti che è la verità, e non crediate che io sia una bambina di 5 anni,posso dirli anche io termini volgari!"
Sfogai tutta la mia rabbia,tutto ciò che avevo dentro,mi aveva fatto così tanti torti quella ragazzina e io non ero mai riuscita a rinfacciarglieli,ma quel giorno,
Oh quel giorno,fu il migliore della mia vita,gli servii la verità sul piatto d'argento con l'unica eccezione che quest'ultimo si riversò su di lei.
"Argante in presidenza!"
Minacciò Riccardo con tono infuriato,era rosso per la rabbia,le orbite gli spuntavano quasi fuori dalle cavità bulbari,mi guardava quasi fossi  un rapinatore omicida.
"Ma professore io"
"In presidenza,ora!"
Disse senza farmi giustificare,con tono ancora più infuriato,ringhiando.
Non volli continuare quella conversazione,impaurita da lui mi diressi verso la porta e la chiusi alle mie spalle.
CHE AVEVO COMBINATO?!

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