Capitolo 37

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La mattina fui interrogata in greco e grazie alle mie conoscenze guadagnai un otto.
Riccardo mi rivolse discreti sorriso a cui io però non risposi,non riuscivo neanche a guardarlo in faccia.
Possedevo un senso di colpa nei suoi confronti e avevo bisogno di eliminarlo.
Mentre stavo percorrendo il corridoio per "prendere aria",trovai Stefano.
"Ehi Serena"
"Ma sei uno stalker per caso?"
Rise
"Ci hai pensato?"
No per niente,che faccio ora!
"Si,accetto ma ad una sola condizione"
"Se ci fossero nostri appuntamenti non ti permetterei di uscire con Riccardo,sappilo"
"Non è questa la condizione"
"Quale allora?"
"Ho bisogno del tempo per studiare e se un giorno ti dicessi di non poter venire per lo studio,tu dovrai accettare"
Ci rifletté un po' e poi annunciò:
"Va bene,affare fatto allora"
Mi porse la mano ma io la rifiutai e ritornai in classe.
Ciò non fece altro che peggiorare i miei sentimenti verso Riccardo,ma avrei dovuto aspettare solo un'altro po',dopo gli avrei detto tutto.
Per quella sera sarei uscita con le ragazze così indossai un abito morbido accollato,lungo fino al ginocchio,color blu notte.
I miei genitori acconsentirono dandomi dei soldi ma io li rifiutai.
"Prendili Serena,dovrai pur mangiare qualcosa"
"Non c'è bisogno mamma ho già quelli dell'altra volta,non li userò"
Stavo cercando di conservare i soldi così non avrei più usufruito di quelli dei miei genitori.
Andammo al cinema e guardammo un film horror,Patrizia e Sara erano abbracciate ai loro fidanzati,Angelica stava dialogando con un nuovo ragazzo entrato nella nostra comitiva(Ferdinando),mentre io ero sola assorta nei miei pensieri.
Insomma,stavamo facendo tutto tranne che guardare il film.

Cosa mi nascondeva Riccardo e perché non gli avevo parlato di Stefano?
Forse perché avevo paura che dopo non avrei più saputo la verità.
Se Riccardo avesse reagito male?
Cosa sarebbe successo?
E,cosa più importante,perché Stefano conosceva Riccardo?

Bevvi un sorso di Coca-Cola ghiacciata e mi godetti il film.
All'uscita mentre gli altri discutevano su alcune scene del film (come se lo avessero visto),io risposi a Riccardo.
"Tesoro che avevi oggi?"
"Niente erano solo un po' stanca e avevo paura che ci avrebbero scoperti,sai le voci che girano,no?"
"Tranquilla non lo saprà mai nessuno,che stai facendo?"
"Sono al cinema con i miei amici e mi sto annoiando da morire"
"Anche io senza te"
Non me lo meritavo,no!
"Passeresti da me?"
"Ora?Non posso,cosa dico agli altri?"
"Che sei stanchissima e che vuoi andare a dormire"
"Ric io...non lo so"
"Non vuoi stare con me?"
Anche se uno schermo ci separava potevo immaginare la sua espressione e grazie a quest'ultima mi convinsi ad accettare la sua proposta.
"Si certo,arrivo subito"
Fortunatamente anche gli altri volevano tornare a casa,forse per fare qualcos'altro ma non importava,l'importante era ritornare.
Mi feci accompagnare vicino casa di Riccardo dicendo che sarei tornata a casa a piedi,con una passeggiata.
Ovviamente insisterono a lungo ma non cedetti e andarono via.
Ricordai la posizione della casa di Riccardo e suonai il campanello,il cancello si aprì e dalla porta in lontananza riuscii a scorgere una figura.
I suoi capelli erano scompigliati,indossava un pigiama bordeaux e delle pantofole blu,anche così era tremendamente sexy.
"Sei venuta davvero,non ci credo!"
Sorrisi e gli andai in contro,abbraciandolo.
"Mi sei mancata tanto,anche solo per due giorni"
A causa di un maniaco che stuzzica la mia curiosità,avrei voluto aggiungere.
"Anche tu"
Mi diede un bacio casto sulle labbra e mi fece accomodare nella sua reggia più che casa.
Accese il climatizzatore e con un battito di mani spense le luci,accese la tv e mi chiese se desiderassi qualcosa da mangiare o bere.
Chiesi solo un bicchiere d'acqua ma lui ritornò con un vassoio pieno di patatine,noccioline,arachidi e stuzzichini ben disposti in delle ciotoline rotonde.
Ai lati c'erano due bicchieri con l'acqua e al centro una bottiglia di liquore.
"Avevo chiesto solo l'acqua"
Dissi ridendo
"Ed io te l'ho portata,questi sono per me"
Disse in tono sarcastico.
Finsi di essere arrabbiata e per farsi perdonare cominciò a solleticarmi.
"Ok ok perdonato"
Dissi quando ormai ero sfinita dalle risate.
Passammo quella serata piacevolmente,giocammo a trivial pursuit,a scacchi e anche alla Wii.
Proprio grazie quest'ultima,mentre stavamo giocando a Just Dance caddi sul suo petto rovinando il risultato.
Prima ridemmo e poi ci guardammo intensamente negli occhi.
Una vocina mi suggeriva di baciarlo,un'altra di non farlo perché poi ci saremmo spinti oltre.
Ascoltai la seconda e mi alzai.
"Qualcosa non va?"
"No no"
Guardai l'orologio,erano l'1:00 passate.
"È che devo ritornare a casa altrimenti i miei si preoccuperanno"
"Non puoi restare?"
Quegli occhi verdi speranzosi e il suo labbruccio mi fecero tenerezza.
"Mi spiace Ric,dai un'altra volta"
Dissi salutandolo
"Ehi dove credi di andare da sola,all'una di notte,per le strade buie di questa città?"
"Aspetta un attimo qui, ti accompagno io"
Salì le scale e dopo circa 10 minuti ritornò vestito.
Ma come fa a vestirsi immediatamente?
Io ci metto un'ora solo per scegliere cosa devo indossare!
Mi accomodai sul sedile della macchina e riconobbi subito il suo odore che si propagava nell'auto,era così...indescrivibile.
Questa volta mi accompagnò proprio sulla porta di casa e aspettò un mio messaggio di rassicurazione per andarsene.
Era sempre così protettivo nei mie confronti,lo adoravo!

Il Nuovo Prof. di GrecoWhere stories live. Discover now