Capitolo 22

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Indossai il completo e scelsi dal mio armadio una camicia con una falsa cravatta,una giacca nera con pantaloni abbinati e tacchi bassi neri.
Sembravo proprio una donna d'affari.
Presi una cartellina,anch'essa nera,e la poggiai sulla sedia.
Raccolsi i capelli,capigliatura tipicamente da lavoro,e presi la maschera.
Non mi truccai perché quest'ultima mi avrebbe coperto il volto.
I miei genitori erano usciti con mio fratello fortunatamente,così nessuno mi vide con quegli abiti,altrimenti sarebbe stato molto complicato cercare una scusa.
Spensi le luci,presi il mio cappotto e chiusi casa.Avvisai mia madre mentre stavo camminando verso il Sant Royal e una volta arrivata,porsi il telefono in tasca,feci un lungo respiro ed entrai.
Osservai una ragazza intorno ai trent'anni con i capelli biondi ricadenti sulle spalle indaffarata nei conti,quando si accorse della mia presenza però si ricompose.
"Buonasera signorina,desidera?"
"Ho prenotato sotto il nome di Argante"
"Mi faccia controllare"
Aprì un enorme registro rosso posto sul piano,scorse fino agli appuntamenti e cercò il mio nome.
"Certo,mi segua"
Mi portò sull'attico attraverso un ascensore e mi fece accomodare al tavolo che si affacciava su tutta Palermo.Era una meraviglia,tutte quelle luci che si scagliavano nel cielo e illuminavano la città la rendevano magica e speciale.
Erano ancora le 21:00 così decisi di prenotare la cena,dato che era sera esclusi la pasta e scelsi:

•brasato di manzo con crema di funghi porcini e origano
•sorbetto al limone
•frutta di stagione
•tortino con cuore caldo di cioccolato
Il tutto adornato con una bottiglia del migliore vino rosso,il Vintage 2011.

Si,lo ammetto il dolce è stata una mia richiesta personale ma non poteva assolutamente mancare.
Dopo aver ordinato aspettai ancora un paio di minuti e alle 21:15 un uomo accompagnato dalla segretaria del ristorante uscì dall'ascensore,in quel momento il mio stomaco ebbe una forte fitta,cosa mi procurava quell'uomo !
"Buonasera signor. Tierro"
Dissi stringendogli la mano
"Sono una collega di suo padre e in sua assenza lei dovrebbe firmare alcuni documenti"
"Mi spiace ma non posso,mio padre non mi ha avvisato, ma intanto perché non mi dice chi è lei e toglie quella maschera?"
"La toglierò solo a fine serata"
"Beh mi spiace molto ma vado via"
"Aspetti,cosa le reca disturbo?"
"Essere stato invitato da una persona a me ignota ad una cena in cui dovrei firmare dei documenti di cui non so niente e,ancora più oltraggioso,di cui mio padre non mi ha parlato.
Le basta?"
"Va bene,ha pienamente ragione e concordo con lei ma se io le dicessi invece che sono una persona che la conosce molto bene?"
"Per conoscermi bene io la dovrei sicuramente conoscere,no?"
"Probabile,se vuole esserne certo però può accomodarsi e trascorrere la serata con me,alla fine mi rivelerò a lei"
Ci rifletté un paio di muniti e poi con un leggero ghigno sul volto accettò.
"Beh allora di cosa mi vuole parlare?"
"Oh non so,di come è bella Palermo?"
"Mmm...si è una bella città,soprattutto da qui sopra poi,è meravigliosa"
"Lei è di qui?"
"Sbaglio o prima ha affermato di conoscermi perfettamente?"
"Vero,allora mi sbagliavo"
"Comunque no,non sono di Palermo,io provengo da Firenze,mi sono trasferito qui per lavoro,lei invece?"
"Io sono nata qui ma credo che non appena mi laureerò mi trasferirò al nord dove c'è più possibilità di lavoro"
"Frequenta l'università?"
"Si,il terzo anno in ingegneria ambientale"
"Strano,non conosco nessuno che frequenta questo corso di studi,lei è così sicura di conoscermi?"
"Certo"
"Beh...c'è solo una spiegazione logica,lei mente"
In quel momento arrivò la carne,la tagliai e prima di mangiarne un boccone gli dissi:
"Probabile"
Lui rise e mi rispose dicendo:
"Lei è la probabilità fatta a persona,signorina"
"Probabilmente"
Tutti e due scoppiammo a ridere.
La serata passò in fretta ma all'arrivo del dolce Riccardo disse:
"Tortino caldo al cuore di cioccolato?"
"Si"
"Sa è il preferito della mia ragazza"
Coosaa?Io?Ragazza?
No,sicuramente non si riferiva a me
"Ah si?Come si chiama la sua ragazza?"
"Serena,Serena Argante"
Il mio cuore perse un battito
"A-ah bene"
"La conosce?"
"No,mai sentita"
Mi osservò a lungo e poi aggiunse:
"Può anche togliersi quella maschera signorina"
"Beh si in effetti,abbiamo consumato anche il dolce e siamo alla fine"
"Ma no,poteva toglierla anche all'inizio"
Si alzò e si diresse verso di me,mi prese in braccio e mi poggiò sul piccolo muretto che si affacciava sulla città.
"Giusto,Serena?"

Il Nuovo Prof. di GrecoWhere stories live. Discover now