Saved 2. || Harry Styles.

Capitolo 11

Harry' s pov.

Non mi pentii di essere lì. Non mi pentii di aver pensato di andare da lei e di avere un definitivo chiarimento. Volevo sapere come stava, come aveva trascorso la sua vita in questi anni, volevo sapere cosa le era successo perché non ebbi più sue notizie da troppi anni, e tutto ovviamente a causa mia.

Ero a casa, nella mia camera degli ospiti, quando decisi di fare questa cosa. Lo avevo deciso ed ero davvero sicuro di me stesso.

Anche se sapevo che mi avrebbe insultato o cose del genere dovevo rischiare. Dovevo parlarle.

Quando aprì la porta e mi vide, fu sorpresa. Riuscii a capirlo dal suo sguardo. Uno sguardo davvero troppo spento per i miei gusti.

Era davvero troppo magra, i suoi capelli non erano più lucenti come prima e i suoi occhi erano totalmente spenti.

Non era più la mia Meredith.

Non era più mia e basta.

Mi meravigliai però, nel momento in cui vidi la porta chiudersi ed io ancora lì fuori.

" Mer, cazzo apri la porta. Voglio solo parlare."

" Lasciami stare, Harry."

" Apri la porta, per favore. Ho solo bisogno do avere una conversazione con te. E sai cosa intendo."

" Non voglio parlarti. Sono stata abbastanza chiara con tutti. Non voglio più avere niente a che fare con nessuno di voi."

" Sappiamo entrambi che non è vero."

" È più che vero, fidati. Adesso vattene via. Voglio andare a dormire. " Queste furono le ultime cose che disse dato che ogni volta che la chiamai e provai a bussare ripetutamente alla sua porta, lei non faceva altro che evitarmi.

Non volevo arrendermi. Dovevo parlare. Ma sapevo che se avessi fatto ulteriore casino mi avrebbero cacciato da quel posto non facendomici più entrare.

E a me serviva poter entrare in quel posto.

Prima o poi l' avrei convinta a parlarmi.

Doveva farlo.

Meredith' s pov.

" Buongiorno bellissima ragazza, come stai oggi? "

" Proprio come ieri. Non è cambiato nulla."

" Hai parlato con quel figo? " Chiese ovviamente facendo riferimento ad Harry.

" Si, ma poco. Non mi romperà più le palle." Dissi andando a posare il mio cappotto e la mia borsa, pronta per lavorare.

" Ma dai, non fartelo scappare. È davvero bello da far paura, lo è molto di più del signor Irwin." La guardai sorpresa per quello che disse.

Non immaginai che una ragazza come lei si lasciasse andare confessando quelle cose.

" Ormai fa parte del passato."

" Allora non ti dispiace se ci provo io? " Mi chiese la ragazza.

Alzai un sopracciglio guardandola.

" Stai scherzando vero? Lui non fa per te. Tu sei brava, bella poi lui ha un prototipo di ragazza totalmente diverso da come sei fatta tu. Poi dai vostri caratteri non penso che-"

" Meredith, stavo scherzando. È bello, sì, ma non ci proverei mai. " Disse ridendo e non smettendo di guardarmi.

" Oh.."

" Avresti dovuto vedere la tua faccia quando te l'ho chiesto. Mio dio, ragazza. Sei ancora cotta di lui. "

" Ma che dici? Sono solo cavolate. Te l'ho detto per il tuo bene. Tutto qui." Dissi arrossendo leggermente per essere sbroccata in quel modo davanti a lei non avendo di fatto un motivo di fondo.