Capitolo 1.

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" Ormai non l' amo più, è vero, ma forse l' amo ancora. E' così breve l' amore e così lungo l' oblìo. "

- Pablo Neruda.

Meredith's pov.

La musica pulsava nelle mie vene, nella mia testa e soprattutto in tutto il mio corpo. Ero al centro della pista a ballare senza sosta sulle note di una canzone di cui non sapevo nemmeno il titolo. Quella era la prima volta che la sentivo.

Continuai a ballare. Nella mia mente non avevo pensieri, mi dedicai solo a divertirmi quella sera, come tutte le altre sere d'altronde.

Mentre ballavo sentii delle mani posarsi sui miei fianchi e il soggetto dietro di me iniziò a muoversi in modo provocatorio spingendo il bacino verso il mio fondoschiena.

Sorrisi tra me e me sapendo chi fosse. Riconobbi subito le sue mani. Quella mani leggermente pelose, possenti, che mi accompagnarono per non so quanto tempo in quegli anni. Mi voltai velocemente per poi mettere le mani intorno al suo collo e iniziare a mia volta a ballare in modo provocatorio come lui. Lui ricambiò il mio sorriso. Ma riconobbi subito nel suo sguardo la voglia di andare oltre, la voglia di unirsi a me come non mai. Annuii ma feci segno con la mano che sarebbe successo dopo, nel nostro appartamento.

Continuammo a ballare l' uno incollato all' altro ,io stretta a lui e lo stesso lui, piano piano la sua mano si depositò sul mio sedere strizzandolo con forza. Sussultai per un secondo per poi distogliere lo sguardo da lui.

" Andiamo? " Mi chiese sussurrandomi nell' orecchio. Annuii velocemente e senza esitare nemmeno un po' mi prese per il polso e mi portò fuori dal locale.

All' uscita notammo Sebastian e George che parlavano con delle ragazze. Gli facemmo segno che saremmo andati a casa e che quindi probabilmente ci saremmo visti direttamente la giornata dopo.
Bill continuò a tenermi per il polso e senza lasciarlo nemmeno un secondo mi portò verso la sua macchina che non era nemmeno poi così distante dal locale.

Quando entrai, e lui fece lo stesso, si avvicinò a me con prepotenza, mi prese il viso con le sue mani e mi baciò con forza. Chiese accesso in modo brusco alla mia bocca e non venne assolutamente negato. Poggiai le mie mani sulle sue braccia e in quel momento ci baciammo. Percepii visibilmente che aveva voglia, aveva voglia di fare sesso. E lo stesso valeva per me.

" Forza, andiamo a casa. Ho voglia di sbatterti come si deve." Ridacchiai per poi poggiarmi sullo schienale della macchina attendendo di andare nel nostro appartamento.

Non appena arrivammo chiuse la porta con forza e dopo avermi sbattuto contro il muro mi baciò nuovamente come prima ma questa volta mi sfilò anche velocemente il vestito corto che avevo addosso.

" Questo non ti servirà. Per ora." Disse e notai un visibile sogghigno sul suo volto.

Mi prese in braccio per poi portarmi nella nostra stanza da letto, mi buttò sul letto e dopo nemmeno due secondi venne su di me iniziando a baciare il mio collo. Scese lungo i miei seni, che in quel momento erano coperti dal reggiseno, e con un rapido gesto mè lo tolse buttandolo sul pavimento, sulla sua sinistra.

Si avventò sui miei seni iniziando a succhiarli, a stuzzicarli e a morderli e in quel momento la voglia di farci sesso aumentava sempre più.

Lo volevo.. in quel preciso momento.

Dopo aver finito di provare i miei seni ormai con i capezzoli più che turgidi scese lungo il mio addome per poi arrivare alla sommità delle mie mutandine. Me le sfilò e anche quelle fecero la stessa fine del reggiseno. Mi aprì con prepotenza le gambe e dopo essersi chinato iniziò a baciarmi l' interno coscia avviciandosi sempre più.. lì.

Saved 2. || Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora