Capitolo 7.

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Harry' s pov.

" Non ci posso credere. Certo che hai un culo pazzesco. E per quale motivo ti hanno fatto sgomberare prima? "

" Questo non lo so. Forse per la mia buona condotta, non saprei." Ad un tratto Liam scoppiò a ridere e la sua risata echeggiò in tutto il salotto.

" Tu? Buona condotta? Oh ma dai.. fai sul serio? " Nonostante la sua poca fiducia nei miei confronti sorrisi e annuii con la testa.

" Ho fatto molti lavori lì dentro. Ho aiutato le persone anche se qualche volta ho avuto delle risse, ma questo solo verso gli ultimi anni."

" Bah.. mi pare troppo strano. Cioè, tu dovresti saperlo perché ti hanno mandato via prima. Non ti hanno anticipato solo un paio di anni, ma addirittura cinque."

" Lo so, anche a me sembra strano. Ma l'udienza è stata davvero breve, si sono limitati solo a dare il verdetto, per così dire."

" Secondo me, a parte gli scherzi, dovresti chiamare e farti spiegare perché cose così non capitano mai."

Annuii nonostante la voglia di chiamare quel posto mi turbava.

" Potresti farlo anche ora. Così ti levi il pensiero e passi qualche giorno a Londra sereno."

" No, adesso non ne ho voglia. Lo farò più tardi."

" Va bene, decidi tu. Adesso vado ad aiutare Marie a preparare il pranzo. Tu fai come se fossi a casa tua. "

" Posso farmi una doccia? " Chiesi. Puzzavo fin troppo.

" Si certo, ma niente seghe nel mio bagno." Risi a quell' avvertimento e allo stesso tempo sentii Marie in cucina che urlò " Liam!! " come per sgridarlo.

Dopo che lui se ne andò in cucina a chiedere scusa alla sua fidanzata ridendo, io mi diressi con la mia piccola valigia verso quella che doveva essere la mia stanza. Poggiai sul letto la valigia e presi quello che mi serviva.

Dovevo ammettere che quella stanza, se non fosse stato per il colore penoso delle lenzuola, era davvero bello ed accogliente.

Andai in bagno e mi chiusi la porta alle spalle dirigendomi verso la doccia.

Meredith' s pov.

" Si può sapere cosa ci fai tu qui? " Questa volta mi meravigliai per aver fatto una buona frase di senso compiuto davanti a quel ragazzo.

" Sono venuto a trovarti. Come stai? " Scossi la testa arrendendomi e misi l'ultimo maglione al suo posto sistemandolo per bene.

" Come mi hai trovata? " Chiesi rifiutandomi di rispondere alla sua precedente domanda.

" Conosco Londra davvero bene, quindi per me non è stato un problema." Lo guardai alzando un sopracciglio.

" Conosco Lorely." Disse infine, arrendendosi.

Oh perfetto, certo che più andavo avanti e più la sfiga si trasferiva da me.

" Pensavo te ne fossi andato. " Dissi non guardandolo ma continuando aa sistemare tutto ciò che era fuori posto.

" Solo perché ti sono stato lontana per qualche giorno, due per l'esattezza, questo non significa che non ti avrei mai più rotto i coglioni. " Disse lentamente e con calma. Sembrava non farci caso al mio stato d'animo, al fatto che mi sentivo tremendamente a disagio con lui lì con me.. dopo tutti quegli anni.

Dopo la discussione che abbiamo avuto nella mia camera in hotel, non si fece vivo per due giorni interi, quindi pensavo che avesse deciso di non venire più da me, di non asfissiarmi con le sue domande fastidiose, ma in quel momento, quando lo vidi davanti a me, capii che non era così. Pensavo si fosse arreso, ma nulla. E in quel momento mi pentii di aver accettato il lavoro da 'Bistolf & Co.' , mi pentii di aver deciso dir rimanere in quella città e farmi una vita nuova. Mi pentii amaramente ma da quella situazione , per il momento non ne potevo uscire.

Saved 2. || Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora