Son of grey

By Sil64Eaton

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Quando il tuo nome è Delilah Bay niente è normale. A venticinque anni vivi ancora con i tuoi genitori e tuo f... More

1. "Peccato che un buco nero non ti abbia ucciso"
Personaggi
2. "Sei inquietante"
3. "Investito un procione"
4. "Caso umano di alto livello"
5. "L'amore per Camp Rock non passa mai"
6. "Credo che saremo bloccati qui per un po'"
7. "Pensare il suo nome"
8. "Che carino, parli di me"
9. "Hai per caso bevuto?"
10. "Non mi fido di quegli scimmioni ubriachi"
11. "Smettila di pensare che sono sexy!"
12. "Sophie"
13. "Assomigli all'uomo di Neanderthal"
14. "I gemelli"
15. "Io i pannolini non li cambio"
16. "Non sono Harry Potter"
18. "Esperti di sedano e crisi ormonali"
19. "Sei proprio uno stronzo"
20. "Arya ti deve ancora approvare"
21. "Ho fatto un sogno orribile"
22. "Questo é il Natale giusto per implodere"
23. "La casa delle disgrazie"
24. "Lei ti spezzerà il cuore"
25. "Sei identica a lui, Delilah"
26. "Non è mai troppo tardi per chiedere scusa"
27. "Errore per errore, ci perdoniamo entrambi?"
28. "So già i nomi dei nostri figli"
29. "Vieni a New York con me?"
30. Epilogo
Ringraziamenti
31. Capitolo speciale

17. "Se solo Ethan non mi stesse uccidendo con gli occhi"

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By Sil64Eaton

«Da adesso inizia la nostra vacanza.» Ethan prende gli occhiali da sole e se li mette, con un sorriso soddisfatto che gli incornicia il volto. Greyson gli lancia un'occhiataccia, come per ricordargli che siamo qui per lavoro e non per fare le ore piccole nelle discoteche di Sydney.
Io alzo gli occhi al cielo, mentre Garrett cerca di avvicinare sempre di più la sua mano alla mia. Mi allontano di qualche passo.

«Andiamo, non fate quelle facce.» Ethan batte le mani. «È vero, domani inizia la fiera e dovremo essere concentrati. Ma oggi possiamo fare i turisti. Visitiamo Sydney di giorno, per poi finire con una bella discoteca stasera.» Greyson inclina un po' la testa, però poi annuisce. Garrett mi lancia uno sguardo ammiccante. Forse spera che da ubriaca inizierò a calcolarlo. Povero.

«Io voglio solo andare da Arya.» Borbotto, appoggiandomi con le spalle al muro. Siamo arrivati da un'ora al nostro albergo e adesso siamo nella nostra stanza, fuori al balcone. Io e Ethan abbiamo una camera, Garrett e Greyson un'altra. In realtà camera è riduttivo, perché c'è anche la cucina, un piccolo corridoio, il bagno e la cabina armadio. Garrett e Greyson hanno anche due letti, mentre per me è Ethan non è un problema dormire insieme. Quando eravamo piccoli, poi, condividevamo anche la stanza ad Adelaide.

«Io voglio andare a dormire per sognarti, Delilah.» Garrett fa un occhiolino, a cui cerco di non prestare attenzione. Abbasso lo sguardo sulle mie converse e spero che non dica nient'altro di imbarazzante. Ti prego Zeus, per una volta ascoltami e fulminalo.

«Sì, perché nei tuoi sogni è l'unico posto dove lei ti calcola.» Greyson alza gli occhi al cielo e fissa Garrett con un sopracciglio inarcato. Mi viene da sorridere: il Figlio del grigio sembra quasi geloso. «Stasera trovati qualcun'altra di cui innamorarti follemente. Deli non apprezza abbastanza i tuoi tentativi, non credi?» La parte più sensibile di me si sente male per Garrett. È anche la parte che si sente in colpa da quando ho diciassette anni per non provare i suoi stessi sentimenti. Ma, come si dice, all'amore non si comanda. Garrett è una brava persona, lo stimo, gli voglio bene, ma finisce tutto qui.

Ethan si gira verso Greyson. «Fratello, l'hai chiamata Deli?» Il mio gemello l'ha chiamato fratello. E nel mio cervello è già partito l'allarme incesto. Ma non credo che Greyson provi quello che provo io, qualunque cosa sia, e anche se fosse non siamo imparentati sul serio. Quindi non capisco il perché delle mie paranoie.
Lo sai il perché. Mi ricorda la vocina da strega. Perché vuoi pensare ad altro rispetto a come lui ti sta salvando dall'imbarazzo e al suo modo sexy di farlo.

«Siamo... amici.» Greyson corruga la fronte e mi lancia una breve occhiata. Certo, amici. Amici che si stavano per baciare due volte. E all'amica dispiace molto che non è successo. Per aiutare Greyson annuisco in direzione di mio fratello. «Sì, Ethan, siamo amici. Quando vedete un negozio che vende i bracciali dell'amicizia ditemelo così ce li compriamo.» Aggiungo con un sorriso.

Garrett fa un passo verso di me. «E ci sono i bracciali dell'amore?»

Sbatto le palpebre per assimilare meglio le sue parole. Poi mi stampo in faccia un sorriso cortese che fa scappare una risata ai due scimmioni. «Secondo te ad Arya vanno i bracciali?»

Ethan scuote la testa, poi si alza dalla sedia a sdraio su cui si era seduto e mi prende in braccio. «Razza di idiota!» Gli grido contro mentre lui fa cenno a Garrett e Greyson di entrare dentro. «Su, andiamo a visitare Sydney.» Cerco di scalciare e dare un pugno sul petto di mio fratello, ma mi tiene saldamente e i miei movimenti sono limitati. Quindi sbuffo e mi arrendo, immaginando già le occhiate delle persone fuori l'hotel.
Stranamente, Ethan mi lascia una volta entrati in ascensore. Mi circonda le spalle con un braccio e sorride in direzione dei nostri due dipendenti. «Stavo pensando che possiamo vedere le cose principali, giusto per.»

Greyson fa spallucce. «Come vuoi, amico.» Garrett invece annuisce, mentre io continuo a guardare le mie scarpe. Non vedo l'ora che questa giornata sia finita.

* * * *

Quella sera Ethan ci trascina tutti in una discoteca, come se non avessimo già dato questo pomeriggio. Abbiamo visitato l'opera di Sydney, il ponte e abbiamo fatto anche un giro in barca. Quando ho proposto di andare un attimo a vedere come stavano i nostri animali, mi hanno guardato tutti male.
Scuoto la testa per scacciare il pensiero e prendo un sorso della bevanda che mi ha dato un cameriere qualche minuto fa. So che teoricamente non dovrei accettare da bere da sconosciuti, ma lui porta alcool a tutti. È il suo lavoro, infondo.

Garrett mi si avvicina con un sorriso sornione. Non ha seguito il consiglio di Greyson, non sta cercando un'altra ragazza, e mi è stato appiccicato tutto il pomeriggio. Prima che possa anche solo dirgli qualcosa, mi circonda le spalle con un braccio, proprio come ha fatto il mio gemello stamattina. «Che te ne pare?» Immagino che si riferisca a questa discoteca, quindi gli dico che non è male. In realtà avrei preferito fare altro stasera, tipo dormire già dalle nove o andare da Arya di nascosto, in modo che Ethan non mi inizi a dire cose tipo "socializza con le persone e non con gli animali". «Mi dai un po' del tuo drink?»

Mi giro a guardarlo per rispondergli con i fiocchi e dirgli di prenderlo, solo che i nostri volti sono così vicini che mi destabilizzo. Garrett mi sta guardando con desiderio, mentre io voglio fuggire a gambe levate. «Ragazzi!» Alle nostre spalle Greyson si abbassa il giusto per stare in mezzo a noi. Adesso è lui a tenermi stretta e con l'altro braccio tiene Garrett. Trattengo un sorriso, mi ha salvata da lui di nuovo. «Come sta andando la vostra serata?»

«Una bomba, prima che tu arrivassi.» Ringhia Garrett, probabilmente è arrabbiato perché non mi può più importunare da vicino, oppure perché adesso è Greyson ad avere un braccio su di me. Spero che non si capisca quanto mi faccia piacere.

Il nuovo dipendente gli sorride. «Immagino.» E poi i suoi occhi si incastrano tra i miei. «E a te, Deli, come sta andando?» La musica mi sta facendo venire il mal di testa, la puzza di sudore delle persone che ballano e si scatenano mi fa arricciare il naso e tutta la gente che mi tocca per sbaglio passando mi sta per far venire una crisi nervosa. Fantastico, eh? Però non lo posso dire a Greyson.

«Sta andando bene.» Mi fingo indifferente. «Insomma, nulla di particolare.» La particolarità sarà quando butto Ethan giù dal balcone, stanotte, per questa stronzata.

Greyson si guarda intorno, poi lascia Garrett e mi prende la mano. «Allora andiamo a renderla particolare.» Spalanco gli occhi e mi faccio trascinare da lui, lanciando un'occhiata di scuse a Garrett. Non so se ha capito, ma io al suo posto ci rimarrei male. Voglio dire, la sia cotta se ne sta andando con un altro.

Non ho idea delle intenzioni di Greyson, ma le inizio a capire quando intravedo che mi sta portando verso la pista da ballo. «Io mi muovo come una papera!» Gli urlo nell'orecchio, nel tentativo di fargli fare retrofront. Per tutte le papere di zio Sam, so già che farò delle figure difficili da dimenticare.
Il figlio del grigio mi guarda, con un sorriso divertito. Non so come faccia a comportarsi normalmente con me con quello che è quasi successo. Forse per lui è normale quasi baciare una ragazza, ma per me? Non sono quel tipo di persona che va a letto con chiunque o che bacia per lo sfizio di farlo. Ci vuole tanto per fidarmi in quel modo di una persona, come è possibile che Greyson ci ha messo poco o niente? Mi mordo il labbro, in difficoltà. «Mi hai sentito?»

Lui annuisce. «Non m'importa. Non siamo qui per un casting di ballo, Delilah. Divertiti e basta.» Si ferma, in mezzo alla pista, e mi lascia la mano per stringermi alla vita in modo tenero. La canzone che rimbomba dagli altoparlanti é tutto fuorché un lento, ma non gli sembra importare. Annuisco e lui mi abbraccia, così mi ritrovo con il viso premuto contro la sua camicia, che ha anche dei bottoni aperti. Cerco di non fissare i suoi muscoli scolpiti e reprimo l'istinto di allungare una mano proprio in quel punto. Greyson abbassa la testa, lentamente, e mi lascia un lungo bacio sulla guancia. Poi si sposta vicino al mio orecchio e sento i suoi respiri irregolari, quasi quanto il battito del mio cuore. «Ti bacerei, proprio qui davanti a tutti, se solo Ethan non mi stesse uccidendo con gli occhi.»

Arya, un estintore grazie. O forse devo essere rianimata. «Sto sognando, vero?» Mi allontano il giusto per guardarlo negli occhi. Greyson continua a sorridere e poi scuote la testa, portandomi una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio. Un brivido si irradia in tutta la schiena e mi chiedo come abbiamo fatto ad arrivare fin qui, io e lui, in così poco tempo. La ragazza imbarazzata e il ragazzo stronzo si stavano per baciare e mi ha appena confessato che vorrebbe farlo. Credo che il mio cuore si sia fermato dallo shock. «Allora sei ubriaco.»

Gli scappa una risata. «Non ho bevuto niente, Deli. Non posso volerti baciare?»

«Certo che puoi.» Corrugo la fronte. Non mi sto mica lamentando, ci mancherebbe altro. Mi stringo nelle spalle, a disagio. «Mi sembrava solo strano, tutto qui.» So che voleva baciarmi qualche giorno fa, però non mi aspettavo che me lo dicesse. E non mi aspettavo neanche che fosse così tranquillo da parlarne, come se dicesse che al supermercato vuole comprarsi una birra. Forse ci penso troppo. Forse lui mi piace troppo. Ma c'è un metodo per far passare la mia cotta per Greyson, stando lo stesso ogni giorno a contatto con lui?

Il nostro momento viene interrotto proprio da lui, che alza gli occhi al cielo. «Il trovatore di perle da rimorchio sta venendo qui.» Mi scappa un sorriso per come ha chiamato Garrett e mi preparo mentalmente. Non so se farà una sfuriata, se picchierà Greyson. Garrett non è una persona violenta, anzi, è una delle persone più dolci e amorevoli che conosca; ma oltre a Jason non sono mai stata con nessuno davanti a lui. E diciamo che ci ha messo un po' ad accettare Jason, anche se non si è mai fermato con le sue frasi giornaliere.

«Non sapevo che avevate voglia di ballare.» Garrett appoggia un gomito tra il mio braccio e quello di Greyson, in modo che non siamo più abbracciati. Trattengo uno sbuffo e cerco con lo sguardo Ethan. Lo trovo al bar, mentre sorseggia qualcosa e Greyson ha ragione: lo sta guardando male. Mi viene quasi da ridere.

«Sì, beh, dovevamo chiederti il permesso?» Greyson insiste e mi stringe nuovamente a sé. Se una parte di me è contenta, perché sembra gelosa, un'altra parte è infastidita da Garrett e Greyson che mi stringono come se fossi di loro proprietà. Garrett guarda male il nuovo dipendente, così decido di smettere di essere la causa dei loro litigi.
Mi allontano da Greyson, facendo un sorriso di scuse ad entrambi.

«Scusate, vado un attimo in bagno.» In realtà mi allontano soltanto e raggiungo il bar, dove Ethan mi lancia un'occhiata stranita.

«No Ethan, sei un pazzo, tra me e Greyson non c'è niente.» Mi scimmiotta, passandomi il suo bicchiere mezzo pieno. «Perché ti sei allontanata?» Le persone ci spingono vicino, e forse è un bene così non devo urlare per farmi sentire. La mia spalla tocca quella di mio fratello.

«Mi sento in colpa. Voglio dire, se fossi al posto di Garrett mi sentire male.» Bevo tutto d'un sorso la bevanda che c'è nel bicchiere e faccio un segno al barman di portarmene un'altra. Forse non sono come Ethan che si va ad ubriacare un giorno sì e l'altro pure, ma non sono neanche una santa.
Il mio gemello corruga la fronte. «Deli, non puoi sentirti in colpa. Non è colpa tua se non provi lo stesso per Garrett e ti piace un'altra persona. È inutile negarlo, oramai. Greyson ti piace, non è vero?»

Ripenso a quando lo guardo e al peso che ho nello stomaco, come se migliaia di mini me stessero ballando la macarena lì dentro, a come mi sono sentita felice quando ci siamo quasi baciati, a come un suo sorriso cambi il corso della mia giornata. Penso a quanto mi ha fatto soffrire e anche a come rifarei tutto d'accapo, solo per ritornare in questi pochi istanti passati in sintonia con lui. Annuisco lentamente. Ethan mi guarda e fa un sorriso malizioso, negli occhi una scintilla strana. «Che c'è?» Quindi gli chiedo.

«Nulla di cui tu debba spaventarti. Ti basti sapere che Cupido-Ethan è appena entrato in chat.»

~ Angolo autrice ~
So che questi capitoli possono sembrare un po' noiosi, perché non succede nulla di che, ma al prossimo inizia la fiera e ci saranno tante risate (spero) e già tra un paio inizieranno le vere vicende. Come si dice, questa è la quiete prima della tempesta. Grazie di essere arrivati fin qui, vi voglio bene ❤️

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