<<Cosa vuol dire che devo comprare io il regalo per la prozia Betty?!>> esclamò Minho, incredulo, al telefono con la madre, mentre i ragazzi seduti nella camera attorno a lui sghignazzavano.
<<Non usare quel tono con me, è anche lei parte della tua famiglia! >> si sentì il rimproverò della madre dall'altro capo del cellulare <<si mamma, scusa>> sospirò Minho, accasciandosi sul letto <<ah e non cercare scuse, lo so che questo weekend vi lasciano andare in città>> aggiunse la donna, facendo assumere al ragazzo un'espressione frustrata <<ok mamma, si mamma, va bene mamma>> rispose alle altre indicazioni della madre <<si ti voglio bene anche io, saluta papà>> concluse, per
poi concludere la telefonata.
<<Allora, mama boy?>> Gally lo guardò, con un sorrisetto strafottente stampato in faccia <<non rompere, brutta testa di caspio>> ringhiò Minho tra i denti, incrociando le braccia al petto con aria frustrata.
<<Cosa devi fare?>> chiese Ben, lasciando dondolare una gamba dal letto superiore di quello davanti a Minho <<questo weekend devo comprare uno stupido regalo di Natale per la mia prozia.....cosa diavolo si regala a una donna di 80 anni?!>> il ragazzo assunse un'espressione disperata, facendo ridere gli amici.
<<Almeno non hai più scuse per non venire in città>> disse Newt, compiaciuto <<abbiamo uno stramaledetto weekend libero fuori da questo posto ogni morte di papa, e tu non vuoi mai uscire!>> aggiunse poi, guardando male il ragazzo, che per tutta risposta sbuffò.
Bussarono con delicatezza alla porta e Minho gridò un <<avanti>> scontento.
Teresa aprì la porta con un sorriso, seguita a ruota da Vicky, che sorrise a Newt e salutò tutti con un cenno della mano.
<<Ciao!>> Teresa guardò i ragazzi entusiasta, ricevendo in risposta qualche saluto e un'occhiataccia da Minho <<vi prego, potreste sembrare meno felici di vederci? >> Vicky si appoggiò all'armadio vicino all'entrata, pronunciando quelle parole con tono ironico.
Gally rise <<cosa vi porta qui, Hopkins?>> chiese, mettendosi seduto sul materasso.
Fu Teresa a rispondere <<venite con noi al centro commerciale questo weekend?>> sbatté le mani, felice.
Gally fece spallucce <<certo>> rispose semplicemente, facendo sorridere la ragazza <<tanto anche Minho doveva andarci>> aggiunse Newt, lanciando un'occhiata divertita all'amico.
<<Davvero?>> Vicky lo guardò interrogativa e Minho sbuffò <<devo prendere un regalo di Natale...>> spiegò atono, per poi spalancare gli occhi <<oddio! Voi siete ragazze!>> esclamò, saltando in piedi.
<<Wow! Minho! Ci conosciamo solo da 3 anni, come fai ad averlo già notato?!>> Vicky lo guardò, fintamente sconvolta, mettendosi le mani tra i capelli per accentuare l'ironia.
I ragazzi risero, tranne Minho che scosse la testa <<non avete capito>> disse <<devo fare un regalo alla mia prozia. Lei è una donna. Voi siete donne. Voi saprete che regalo farle!>> spiegò, soddisfatto della propria teoria.
<<Si ma non abbiamo 80 anni>> Vicky lo guardò con una smorfia in viso <<l'età è solo un numero>> profetizzò il ragazzo, chiudendo gli occhi con fare saggio.
<<Ci stai dicendo che siamo come delle ottantenni?>> chiese Teresa, mettendosi le mani sui fianchi. Minho aprì la bocca per ribattere ma Newt lo fermò << ok smetti di parlare, fai più danni che altro>> poi si rivolse alle ragazze <<contate su di noi, ci siamo>> disse, con un sorriso gentile.
<<Smetti di lamentarti! Hai dormito tutto il tragitto!>> Brenda diede un pugno sulla spalla a Minho, guardandolo male, una volta scesi dal pullman.
<<Ma ho sonno!>> esclamò il ragazzo, con un'espressione disperata, facendo alzare gli occhi al cielo alla ragazza <<su, andiamo...magari dopo aver preso questo stramaledetto regalo la smetterai di essere così insopportabile>> concluse brevemente la ragazza, prendendo per mano il fidanzato e iniziando a camminare nella direzione del centro commerciale, seguita dagli amici.
<<Secondo te questa va bene?>> Minho aveva in mano due sciarpe e ne stava sventolando una davanti al viso di Newt <<che ne so io pive>> rispose il ragazzo ridendo, spostando la stoffa da davanti agli occhi <<prendi questa verde e basta, non avevi neanche voglia di comprarlo questo regalo>> disse poi, guardandosi attorno nel negozio popolato da donne over 70 <<non voglio prenderle un regalo brutto!>> esclamò indignato Minho, stringendosi entrambe le sciarpe al petto.
<<Bene, tu hai gusti orribili>> riflettè poi, spostando lo sguardo sulle due stoffe <<hai scelto quella verde....quindi prenderò quella arancione!>> concluse infine, alzando la sciarpa vincente con un sorriso.
Newt sbuffò, roteando gli occhi <<va bene va bene, ora possiamo andare?>> chiese poi, guardando l'amico che annuì <<si, mi faccio fare il pacchetto regalo>>
<<Che problema aveva quel caspio di commesso!>> esclamò Newt, una volta fuori dal negozio, dopo 20 minuti ad aver aspettato che il commesso finisse il pacco regalo per Minho <<però è bello, guarda!>> rispose l'amico, guardando compiaciuto il sacchetto che aveva in mano <<ci mancherebbe solo fosse pure brutto...dopo mezz'ora..>> borbottò Newt, mettendosi le mani in tasca e cercando gli altri in giro per il centro commerciale.
Il suo sguardo intercettò velocemente la figura di Vicky, appoggiata al muro vicino a una vetrina, davanti a cui Teresa era ferma a osservare i manichini.
I due ragazzi si avvicinano giusto in tempo per sentire Vicky sbuffare <<Tess sei impalata lì a guardare quei vestiti da mezz'ora, hai almeno intenzione di entrare?>> Teresa non alzò lo sguardo ma fece un cenno con la mano per liquidare la questione <<non rompere, sto osservando>> rispose atona, facendo sbuffare di nuovo l'amica.
Vicky roteò la testa, accorgendosi di Newt e Minho, sorridenti davanti a lei <<hai visto Brenda?>> chiese subito Minho, ottenendo una scrollata di spalle dalla ragazza <<si è fermata con Thomas nel negozio di videogiochi dietro l'angolo>> disse poi, indicando un'ala del centro commerciale.
Minho lanciò una breve occhiata a Newt <<bene, io vado, ci becchiamo dopo>> fece un sorrisetto, per poi allontanarsi facendo dondolare il sacchetto che aveva in mano.
Newt guardò finalmente Vicky, sorridendole <<che vuoi fare tu?>> chiese, avvicinandosi ancora alla ragazza che si strinse nelle spalle <<qualsiasi cosa meglio di questo>> rispose, indicando Teresa, ancora imbambolata davanti alla vetrina.
<<Allora potremmo an...>> la proposta di Newt venne interrotta da Minho, già di ritorno, che stringeva a sé Brenda, seguito da Thomas, Gally e Ben.
<<Non sei stato via molto vedo>> Newt guardò l'amico ridendo <<stavano uscendo>> rispose semplicemente lui, facendo un cenno e indicando gli amici <<andiamo a sederci da qualche parte?>> Ben parlò da dietro le spalle di Thomas, ricevendo cenni d'assenso da tutti.
<<Avanti andiamo, poi ti faccio una foto per ricordo>> Vicky afferrò Teresa per un braccio, trascinandola via da davanti alla vetrina, lasciando che l'amica la guardasse male, mettendo un piccolo broncio.
<<Oh si, amo la cioccolata calda>> Minho emerse da dietro il bordo della razza bianca che stringeva in mano, con due baffi di cioccolato e un'espressione estremamente soddisfatta <<si nota>> rise Brenda afferrando un tovagliolino e pulendo la bocca al ragazzo.
<<Mi fai assaggiare?>> Vicky indicò il muffin al cioccolato davanti a Newt che annuì, avvicinandole il piattino <<oddio è buonissimo>> bofonchiò la ragazza, con ancora il morso di muffin in bocca <<facciamo scambio?>> chiese poi, con aria colpevole, lanciando uno sguardo alla propria fetta di torta. Newt rise, annuendo, scambiando di posto i due piattini e lasciando che Vicky addentasse di nuovo il piccolo muffin.
<<Anche io voglio assaggiare>> Thomas guardò Vicky con espressione offesa e la ragazza inarcò un sopracciglio <<prima di mangiare il mio muffin, devi passare sul cadavere di Minho>> rispose, facendo ridere le amiche <<ehi!>> l'orientale la guardò male <<e comunque, sarebbe il mio muffin>> puntualizzò Newt, facendo sbuffare Thomas.
<<Cosa hai preso come regalo alla fine?>> chiese Gally a Minho, bevendo un sorso di caffè. Il ragazzo lo guardò orgoglioso, sfoggiando un'espressione gongolante <<una sciarpa>> rispose <<brutta>> aggiunse Newt, facendo ridere Vicky.
Minho lo guardò indignato <<sarai tu brutto, la mia sciarpa è meravigliosa>> si difese, stringendo il piccolo sacchetto appoggiato affianco a sé.
<<Beh facci vedere>> Teresa fece un cenno con il viso vedo il pacchetto e Minho scosse la testa <<è chiuso, ho chiesto apposta il pacchetto regalo>> rispose <<si, quel commesso ci ha messo un quarto d'ora a fare quella stupida confezione, penso non dovrebbe aprirlo neanche tua zia>> disse Newt, con un'espressione esasperata, ricevendo un cenno di assenso da Minho e facendo ridere gli altri.
<<È stato proprio un bel pomeriggio>> Teresa entrò in camera sorridente, appoggiando la borsa a terra e iniziando a togliersi la giacca.
Brenda annuí, andandosi a buttare sul letto con ancora il cappotto addosso, facendo alzare al cielo lo sguardo di Teresa.
<<Vero vero>> ammise Vicky, sedendosi alla scrivania ed estraendo il quaderno blu <<e poi tu e Newt siete così carini!>> squittì Teresa, indiziando a fantasticare sulla vita amorosa dell'amica.
<<Si si hai ragione>> disse Vicky, mentre stava già scrivendo velocemente sulla pagina <<che scrivi?>> Brenda alzò la testa dal materasso, sbirciando curiosa il lavoro dell'amica <<nulla nulla, poi ve lo dirò>> rispose brevemente la ragazza, concentrata sulle parole tracciate in matita <<posso pettinarti i capelli?>> chiese Teresa, che aveva già indossato il pigiama e aveva in mano una spazzola nera.
Vicky annuì <<si, lo sai che mi rilassa>> disse, facendo un sorriso, ma senza alzare lo sguardo da foglio.
Teresa le si avvicinò, iniziando a far scorrere le setole della spazzola tra i lunghi capelli, accompagnandole con le dita.
Intanto anche Brenda si era alzata e si stava infilando i pantaloni della tuta, rischiando di perdere l'equilibrio, facendo ridere Teresa.
<<Ah ragazze, se non avessi voi non riuscirei a vivere>> sospirò, continuando a pettinare Vicky <<Tess, cosa c'era nel tuo cappuccino, come mai tutta questa dolcezza?>> sogghignò Brenda, rimettendosi a letto, ma sotto le coperte <<è che vi voglio bene!>> esclamò offesa Teresa.
Vicky rise, chiudendo il quaderno e voltandosi verso l'amica <<anche noi ti vogliamo bene>> disse <<e anche io non potrei vivere senza voi due, nonostante siate pazze>> concluse, beccandosi uno schiaffetto sulla spalla da Teresa, che però sorrise.