Trials And Tribulations - Tra...

By LetMySpiritFly94

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''A Smooth Sea Never Made A Skilled Sailor.'' Buona Lettura :) More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50 (parte 1)
Capitolo 50 (parte 2)
Grazie.
Capitolo 50 (parte 3)
Capitolo 50 (parte 4)
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 70
Capitolo 71
Capitolo 72
Capitolo 73
Capitolo 74
Capitolo 75
Capitolo 76
Capitolo 77
Capitolo 78
Capitolo 79
Questo non è un Capitolo.
Capitolo 81
Capitolo 82
Epilogo

Capitolo 80

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By LetMySpiritFly94

La tempesta era finita.

Lauren era quasi sicura di questo.

Sapeva che era lentamente passata sopra le loro teste durante questi ultimi mesi; infatti sapeva che era iniziata a passare da quando Camila si era seduta al tavolo con Rachel da Jimmy e avevano deciso di lasciarsi il passato alle spalle. Lauren aveva avvertito il cambio di tempo quasi immediatamente dopo quel giorno. Come ogni giorno dopo l'altro il cielo si faceva sempre più chiaro. Però era stata la sera quando lei e Camila erano rimaste alla spiaggia dopo il ballo che aveva segnato la fine. Erano rimaste alla spiaggia quella notte sotto le stelle, entrambe avvolte tra le loro braccia sulla coperta che Camila aveva portato con lei, fino al sorgere del sole all'orizzonte che le aveva immerse nella sua luce. Una accanto all'altra avevano guardato un nuovo giorno che iniziava.

Alla fine le acque turbolenti che lei e Camila avevano affrontato si erano completamente calmate e invece della ferocia delle onde, che le avevano colpite fino ad adesso, si trovavano davanti il mare calmo che le avrebbe guidate verso la loro destinazione finale.

Ce l'avevano finalmente fatto.

Il loro difficile viaggio era arrivato ad una fine e non stavano più navigando verso un paradiso idilliaco perché l'avevano raggiunto. Avevano attraversato la tempesta insieme e tutto quello che gli rimaneva da fare era ormeggiare e fare un passo sulla terra ferma. L'unico ostacolo che rimaneva tra loro e questa magnifica utopia era il processo, e ora era così vicina che Lauren poteva sentire il dolce profumo dei fiori che adornavano il giardino dell'eden che aspettava entrambe.

"Ow." Si lamentò Lauren mentre qualcosa di solido le colpiva il fianco distogliendola dai suoi pensieri. "E questo per che cos'era?" Chiese girandosi verso la direzione da cui era arrivato l'attacco e trovò Dinah che la fissava attentamente.

Lauren aveva uno sguardo mezzo infastidito e non riuscì a non sembrare offesa dall'improvviso disturbo dei suoi pensieri.

"Eri in fissa." Rise Dinah, i suoi occhi si spostarono verso dove lo sguardo di Lauren si era fissato e vide Camila che costruiva un castello di sabbia con Sofi.

"Non è vero." Disse Lauren mentre il suo sguardo tornava sulla sua ragazza.

"E invece si." Disse Dinah ridendo. "La stai fissando ed è così ormai da dieci minuti'"

"Non mi è permesso fissarla?" Chiese Lauren incredula.

"Non Sofi." La prese in giro Dinah. "Ha sei anni. È un po' inappropriato, non credi?"

"Sei un'idiota." Disse Lauren colpendo Dinah sul braccio.

Riportò lo sguardo su Camila e sorrise vedendo la sua ragazza giocare con la sorella. Lauren vide Sofi sussurrare qualcosa nell'orecchio di Camila e la ragazza più grande alzò la testa verso il cielo scoppiando a ridere.

"Anche tu stai sorridendo." Osservò Dinah; la sua voce dolce mentre guardava Lauren.

"È bello vederla così felice non è vero?" Chiese Dinah appoggiando una mano sulla spalla di Lauren.

"Si." Rispose Lauren a bassa voce appoggiando a sua volta una mano sul ginocchio di Dinah, senza però spostare gli occhi dalla sua ragazza. "È vero."

Continuarono a guardare Camila mentre Sofi si avvicinava a lei, la bambina le avvolgeva le braccia introno alle spalle mentre Camila livellava la sabbia che avevano messo nel secchiello per poter creare una torre del loro castello di sabbia. Una volta fatto ciò girarono il secchiello sottosopra sopra la loro creazione e picchiettarono il fondo con una paletta, la bambina di sei anni iniziò a saltellare dalla felicità quando la sorella alzò la formina per rivelare una torre perfettamente uscita. Camila alzò la mano per farsi dare il cinque dalla sorellina e lei lo fece con entusiasmo.

Lauren sentì un sorriso crescerle sul viso mentre ammirava l'ovvia trasformazione che Camila aveva subito dalla prima volta che si erano conosciute. Era così diversa che era quasi irriconoscibile come la persona che Lauren aveva incontrato quasi dieci mesi prima. La ragazza turbata a cui si era avvicinata nel corridoio era quasi completamente sparita quella notte alla spiaggia dopo il ballo.

Camila ora era così piena di vita, felice e grata per ogni singolo momento, Lauren non poteva che sorridere ogni volta che i suoi occhi cadevano sulla sua ragazza, indipendentemente da quello che la ragazza mora stesse facendo. Camila poteva essere seduta sul divano a guardare un film con Sofi oppure a leggere un libro, Lauren ogni singola volta notava che le sue guance iniziavano a farle male per via del sorriso involontario che le appariva sul viso ogni volta che la vedeva. Questo dolore era qualcosa che abbracciava a braccia aperte. Lo abbracciava perché si ricordava chiaramente ogni volta che la sua ragazza le aveva pianto contro il petto, ogni singhiozzo, fino a quasi soffocare. Si ricordava chiaramente come Camila non riusciva a guardarsi allo specchio, come aveva fatto fatica ad esprimersi, a completare anche la più facile delle azioni quotidiane. Lauren si ricordava come Camila si odiava così tanto che avrebbe preferito morire piuttosto che soffrire un altro giorno nella sua prigione personale. Questi ricordi ora però non le facevano più male, questi ricordi ora servivano a ricordarle l'incredibile viaggio che la sua ragazza aveva fatto.

Vedendo Camila adesso mentre giocava con Sofi, Lauren credeva con tutto il suo cuore che il viaggio era definitivamente qualcosa per cui valeva la pena sorridere.

Era per questo che, nonostante le prese in giro dei suoi amici, Lauren prendeva ogni opportunità disponibile per guardare Camila, per sorriderle per apprezzare la sua transizione dalla ragazza abbattuta che le era entrata nella sua vita come un treno in corsa e in qualche modo riuscita a sbocciare in quella che ora era davanti a lei. Anche da dove era seduta lei Lauren poteva avvertire l'energia che Camila emanava; poteva vedere la sua sicurezza, la sua postura rilassata. Tutti quei pensieri che l'avevano tormentata per così tanto sembrava che se ne fossero andati.

Ogni volta che Lauren guardava Camila avvertiva un senso di orgoglio così forte da toglierle il fiato; il respiro le si bloccava in gola e le faceva sobbalzare il cuore nel petto. Era l'orgoglio che Lauren aveva avvertito quando all'anniversario dell'incidente Camila l'aveva appena menzionato. Lei e Camila avevano passato il resto della giornata con il resto dei loro amici e Sofi al parco, il gruppo avevano organizzato un picnic che Jasper aveva provato ad attaccare ogni volta che se n'era presentata l'occasione. Ad un certo punto Ally e Normani si erano spostate verso il furgoncino dei gelati con Sofi e Dinah per comprare a tutti un ghiacciolo, lasciando Lauren e Camila sedute da sole sull'erba con Jasper e le loro cose. Camila aveva gli occhi fissi davanti a lei mentre guardava le sue amiche che cercavano ci scegliere il gusto dei ghiaccioli che avrebbero comprato, con la mano sinistra accarezzava il cucciolo seduto accanto a lei quando ad un certo punto, all'improvviso, per la prima volta nella giornata, aveva fatto allusione alla sua passata sfortuna.

"È passato un anno." Fu tutto quello che disse.

Il suo umore era rimasto invariato mentre si riferiva all'incidente, ma il tono che usò era dolce e gentile invece che solenne e grave, come se l'anniversario non fosse un brutto ricordo di qualcosa che le era accaduto ma la celebrazione di un anno della sua vita che si era quasi persa.

Lauren stava osservando Normani e il resto delle sue amiche quando Camila disse quelle parole ma si girò per guardare la sua ragazza in risposta, sorpresa che l'avesse detto così casualmente.

Studiò Camila per un momento mentre continuava ad accarezzare Jasper dietro all'orecchio. I suoi occhi color nocciola erano rimasti fissi sul gruppo lontano da loro e un piccolo sorriso le scappò sul viso come notò Dinah alzare Sofi così che potesse vedere meglio i gelati. Normani rapidamente aveva fatto la stessa cosa con Ally quando vide la sua amica aiutare la sorella di Camila, tutte e tre le ragazze scoppiarono a ridere al gesto. Lauren a sua volta sorrise vedendo il sorriso di Camila crescere ancora di più mentre continuava a guardare la scena davanti a lei quindi non disse niente in risposta al commento della sua ragazza. Invece decise di semplicemente optare di prendere la mano libera della sua ragazza e stringerla, non c'era bisogno di dire altre parole a riguardo di quel giorno.

Questo era stato quasi tre settimane fa, il primo giorno delle vacanze estive.

Ora Lauren era seduta con le altre sulla spiaggia dove Camila aveva passato la maggior parte della sua infanzia con Dinah. Era il sedicesimo compleanno della ragazza polinesiana, le ragazze l'avevano rapida casa sua quella mattina per permettere ai genitori di organizzare la festa a sorpresa che avevano meticolosamente pianificato. Lauren sapeva che Camila si sentiva in colpa per il fatto che Dinah non aveva celebrato il suo sedicesimo compleanno l'anno precedente perché era turbata da quello che era successo per via dell'incidente. Quindi, come risultato, la ragazza più piccola aveva deciso che avrebbe fatto di tutto per assicurarsi che il compleanno di quest'anno sarebbe stato due volte più grande per farsi perdonare.

"Ahem." Normani si schiarì la gola di proposito, spostando l'attenzione di Lauren su di lei, la ragazza dagli occhi perdi si era persa di nuovo nei suoi pensieri. "Sai che stai sbavando vero?" Prese in giro Lauren, una leggera risata scappò dalle sue labbra mentre osservava la sua amica ovviamente in fissa con la sua ragazza.

Lauren si girò verso la ragazza dalla pelle scura e si asciugò la bocca con il dorso della mano.

"Non è saliva, è sudore." Disse Lauren a Normani scuotendo la testa ora che i suoi pensieri non era più occupati sul passato e sulla nuova versione di Camila che era emersa come una bellissima fenice dalle ceneri di una ragazza devastata.

Si girò di nuovo per guardare la sua ragazza che stava aiutando Sofi a prendere dell'acqua così da poter finire il loro castello di sabbia.

"Si, certo, come vuoi Lo; è ovviamente 'sudore'," Disse Normani facendo le virgolette con le dita mentre diceva l'ultima parola.

"È sudore." Disse Lauren in sua difesa mentre guardava Normani ancora una volta e si asciugava il sudore dalla fronte con la mano. "È davvero umido oggi quindi è ovvio che sto sudando. Sarei preoccupata se non fosse così con questo tempo." Disse.

"Beh, sembrava di più saliva." Rise Normani prima di sedersi su un asciugamano davanti alla ragazza dagli occhi verdi.

Si sdraiò appoggiandosi sui gomiti, indossava il bikini così da poter prendere il sole.

"Non che possiamo biasimarti se tu stessi sbavando." Commentò Clare.

La ragazza mora era diventata un membro permanente del gruppo ed era sdraiata sulla pancia accanto a Lauren.

"Cosa vorrebbe dire?" Chiese Lauren in modo quasi possessivo.

"Solo che Camila è sexy." Rispose Clare indifferentemente mentre sfogliava le pagine della rivista davanti a lei. "Se avessi una ragazza come lei sbaverei anche io. Non c'è niente di sbagliato in questo."

Clare si fermò per un momento per guardare verso Camila.

"Sei solo fortunata che lei stia indossando una t-shirt." Continuò notando la maglietta grigia aderente che Camila stava indossando. "Altrimenti in questo momento ti troveresti seduta in una pozza d'acqua."

"Eww." Disse Dinah facendo una faccia di disapprovazione per la scelta delle parole di Clare.

"Non in quel senso." Rispose Clare alzando gli occhi al cielo prima di lanciarle addosso la palla da tennis accanto a lei. "Potresti per favore smetterla di pensare male?"

"Possiamo cambiare argomento, per piacere?" Implorò Lauren sentendosi estremamente a disagio che stessero discutendo così apertamente della sua attrazione verso la ragazza più piccola.

Lauren guardò la sua ragazza e i suoi occhi si persero nella t-shirt e nel cappellino che Camila stava indossando per proteggere le sue cicatrici dal sole. Camila aveva solo detto recentemente a Lauren il consiglio che il suo medico le aveva dato dopo che l'incidente l'aveva ricoperta di imperfezioni. Aveva detto a Lauren come le aveva raccomandato di fare del suo meglio per cercare di tenere le cicatrici protette dalla luce del sole per almeno un anno; che se l'avesse fatto avrebbe ridotto il rischio di danneggiare il tessuto e potenzialmente causare alle cicatrici di diventare ancora più scure e quindi più visibili. Lauren quindi aveva scoperto che questa era sempre stata gran parte della ragione per cui Camila non si era mai tolta la maglietta quando erano insieme in spiaggia. Che tutto quello che stava facendo era seguire il consiglio alla lettera. Però Lauren era anche consapevole che questa non era sempre stata l'unica ragione, Camila nascondeva le cicatrici sotto una maglietta perché si vergognava, era imbarazzata che le marchiavano il corpo e mostravano all'intero mondo quello che aveva passato. Camila però non si sentiva più così adesso. Le sue insicurezze sulle cicatrici erano passate dopo la sera del ballo e finalmente era riuscita a sconfiggerle insieme al resto dei suoi problemi e preoccupazioni riguardanti l'incidente. Lauren sapeva senza ombra di dubbio che l'unica ragione per cui Camila continuava ad indossare una maglietta era per il suo bene; che l'unica intenzione era di proteggere il suo corpo. Camila voleva valorizzare il suo corpo nel modo in cui si meritava.

"Sinceramente non riesco a crederci che Camila stia indossando una maglietta con questo caldo." Disse Normani osservano i progressi del castello di sabbia. "Secondo me sta morendo di caldo. Voglio dire io ho caldo con questo e sono praticamente nuda." Disse indicando il suo bikini.

"Tanto vale essere nudi indossando quella cosa." Rispose Dinah scherzando. "Voglio dire, damn Normani. Possiamo parlare per un momento dei tuoi addominali."

"No, non possiamo." Rispose Normani rapidamente mettendo una fine a questo particolarmente argomento per ritornare a quell'originale. "Però seriamente, oggi si cuoce." Disse come se loro non ne fossero consapevoli di ciò nonostante Lauren ne avesse parlato prima "Come fa a non svenire?"

"Lasciala stare." Obbiettò Ally anticipando Lauren.

Lei stava agitando una delle riviste davanti al viso per farsi aria.

"Si, sai perché la sta indossando Normani. Pensi davvero che lei voglia?" Disse Lauren alla sua amica.

"Si va bene." Disse Normani. "Sono solo impressionata che non si ancora collassata, tutto qui."

"Sai, io però sono convinta che l'unica ragione per cui la stia indossando oggi si per evitare che Clare la fissi." Commentò Dinah ridendo. "So che Mila dice che è perché il tessuto delle cicatrici è più sensibile al sole o altro ma lei non mi sembrava preoccupata di questo quando l'altro giorno si è svestita davanti a me."

"Sai che abbassarle i pantaloni al supermercato non conta come 'svestirsi' davanti a te?" Disse Lauren scuotendo la testa al ricordo dello scherzo della ragazza più alta. "Non si avvicinano minimamente ad essere la stessa cosa idiota."

"Certo che si." Disse Dinah in disaccordo.

"Invece no." Disse Normani. "Camila non ha cicatrici sulle gambe Dinah." Ricordò alla sua amica.

"Si e anche se le avesse la maggior parte dei supermarket usano la luce artificiale quindi perché si dovrebbe preoccupare del problema del sole?" Aggiunse Ally logicamente.

"Tutto quello che sto dicendo è che io trovo interessante che non mi sembrava che a Mila desse fastidio il fatto di mostrare un po' di pelle quando Clare non era intorno." Disse Dinah scherzando.

"Se ricordo correttamente Camz ti ha tirato uno schiaffo appena dopo." Rise Lauren al ricordo. "Io non sarei così d'accordo sul fatto che non le abbia dato fastidio."

La ragazza polinesiana si accarezzò la guancia, il ricordo dello schiaffo che Camila le aveva dato era ancora vivido nella sua memoria.

"Miss Lovato aveva ragione. Potrebbe davvero essere un pugile." Disse Dinah. "Ho avuto male per tre giorni."

"Non puoi davvero lamentarti." Disse Ally. "Ti sei davvero meritata quello schiaffo Dinah. Infatti in un certo senso avrei voluto che colpisse più forte."

"Wow questo è stato cattivo." Rispose Dinah fingendosi insultata.

"Non lo rende falso." Rispose Ally appoggiando la rivista per prendere la protezione solare così da iniziare a metterla sulle braccia.

"È stata colpa sua se è successo." Le disse Dinah. "Si è resa un obbiettivo facile. Mila dovrebbe sapere che non bisogna indossare i pantaloni della tuta quando ci sono io in giro." Ripose Dinah. "Lo sa bene. Certe volte è così idiota, davvero.."

"Dinah." Si lamentò Ally. "Certamente non dovresti usare un linguaggio del genere quando sei incinta. Non pensi al bambino?"

Dinah aveva detto ad Ally e Normani della gravidanza il primo giorno delle vacanze e, nonostante all'inizio fossero rimaste sconvolte dalla rivelazione, presto celebrarono la notizia con lei, entrambe notando l'ovvio entusiasmo dell'amica verso il non pianificato risvolto degli eventi.

"Il bambino non può sentire." Rispose Dinah agitando la mano davanti a lei. "Starò più attenta a quello che dico una volta che arriverà, ma fino ad allora posso dire quello che voglio."

"Non riesco ancora a crederci che tu diventerai mamma." Ammise Normani alzando gli occhiali da sole sopra la testa per poter guardare meglio la ragazza polinesiana.

"Nemmeno io." Disse anche Ally. "Sono felice per te e Siope, davvero, ma ho già detto a Troy che noi non faremo mai più sesso." Disse scherzando. "Non ci penso nemmeno a diventare madre adesso."

"Ed è per questo che io sono felice di essere una lesbica single." Disse Clare. "Senza offesa." Aggiunse sinceramente guardando Dinah.

"Tranquilla." Disse Dinah.

"Aspetta, che è successo con te e Rachel." Chiese Ally a Clare. "Pensavo che volessi contattarla." Disse ricordandosi come Lauren aveva dato all'altra ragazza il nome completo di Rachel così che potesse cercarla su Facebook.

"Emm ..allora.. ho cambiato idea." Disse Clare per rispondere alla domanda di Ally. "Non fraintendermi, lei è veramente sexy." Disse. "ma ho pensato a quello che tutte voi avete detto di lei e ho deciso che la prospettiva di uscire con una sociopatica non era così accattivante come pensavo."

Si fermò per un momento e si girò per guardare il resto delle ragazze.

"Questo è il motivo per cui mi piace che esci con noi." Rise Dinah divertita. "Sei la lesbica più intelligente che conosca." Disse e Lauren alzò gli occhi al cielo. "anche se per un po' mi avevi fatta preoccupare."

"Si." Disse Normani d'accordo. "È bello sentire che c'è qualcun altro che non è completamente pazzo." Commentò. "Lauren e Camila hanno perso la testa quando l'anno perdonata per tutto quello che ci ha fatto."

"Ci ha fatto?" Chiese Lauren alzando un sopracciglio in risposta alle parole di Normani. "D preciso cosa vi ha fatto Rachel?"

"Um, hei?" Disse Dinah sembrando allibita che Lauren avesse chiesto una cosa del genere. "Ha cercato di far separare le Camren."

"Oh mio Dio." Mormorò Lauren a bassa voce.

"Nessuno si mette tra le Camren e la passa liscia Lauren." Disse Dinah sulla difensiva. "È una cosa imperdonabile. Voglio dire, chi crede di essere?"

"Una stronza fuori di testa?" Rispose Normani.
"Ok, per prima cosa." Disse Lauren. "Potresti smetterla di riferirti a noi come Camren?"

"Oh andiamo Lo." Lamentò Ally. "È carino."

"In più, ci metti meno a dirlo piuttosto che dire entrambi i vostri nomi quando parliamo di voi." Aggiunse Normani.

Lauren scosse la testa, consapevole che per lei era impossibile vincere questa discussione indipendentemente da quante volte ci provasse.

"Va bene." Si lamentò, dimenticandosi per un momento quello che voleva dire. "Dov'ero arrivata?" Chiese.

"Ci hai appena detto il tuo primo punto." Le disse Clare.

"Oh giusto." Disse Lauren ricordandosi. "Secondo." Continuò alzando due dita. "Possiamo andarci piano con gli insulti?" Chiese. "Sapete quanto Camz li odia."

"È per questo che lo faccio quando lei non c'è." Rispose Normani. "Pensi davvero che io voglia far stare male la tua ragazza? Tutto quello che lei deve fare è fare quella sue stupida faccia e io mi sentirei in colpa all'istante. Nessuno qui vuole questo, men che meno io."

"Far stare male Camila è come prendere a calci un cucciolo." Commentò Ally ancora con dei sensi di colpa ricordandosi del ruolo che aveva giocato nel ricovero dell'altra ragazza in riabilitazione. "Non diremo mai niente di brutto su Rachel davanti a lei."

"Potreste evitare proprio di dire qualcosa in primo luogo?" Disse Lauren. "Venitemi incontro su questo ok? Camila adesso è così felice e giuro su Dio che se qualcuna di voi fa qualcosa per cambiare questo allora vi prenderò a calci nel culo."

"Va bene Lo calmati, non c'è bisogno di essere violenti," Rispose Ally. "Non diremo niente in futuro ok?"

"Parla per te Ally." Disse Dinah in disaccordo. "Io non prometto niente."

"Non capisco perché voi siete così arrabbiate che io e Camz abbiamo fatto pace con lei." Chiese. "Lo fate sembrare come se adesso siamo amiche con Rachel quando non è così." Le informò. "Siamo solo d'accordo che ci lasceremo il passato alle spalle e andremo avanti. Non è che inizieremo ad invitarla ad uscire con noi continuamente."

"Lo sai che Mila mi ha detto che l'hai invitata a sedersi con noi il giorno in cui avete parlato da Jimmy?" Le disse Dinah.

"Perché voi due continuate a dirvi ogni singola cosa?" Si lamentò Lauren ma senza cattiveria. "Ugh, non riesco a crederci che te l'abbia detto."

"Perché? Speravi che rimanesse un segreto?" Rise Clare alla reazione di Lauren.

"Più o meno." Ammise. "Sono solo stata presa dal momento, ok?" Confessò. "Pensavo che avrei provato ad essere civile ma al contrario dell'opinione popolare non ho dimenticato che mi ha fatto andare in ospedale. L'avrò anche perdonata, ma ricorderò sempre quello che ha fatto. Non sono così idiota da abbassare completamente la guardia con lei." Confessò. "Voglio dire, Camz ha ragione, capiterà a tutti di incrociarla quindi tanto vale provare ad essere gentili." Disse.

"Mila ti ha fatto andare fuori di testa." Disse Dinah guardando la sua migliore amica che stava cercando di fare una bandiera con un bastoncino e una carta di caramella per adornare il castello di Sofi.

"Camz sta solo cercando di fare la persona matura." Disse Lauren con una nota di tenerezza nella voce.

"Si ma perché anche lei è fuori di testa." Rispose Dinah. "Altrimenti non sarebbe finita in riabilitazione se non fosse così, giusto?"

"Dinah!" Protestò Ally scioccata.

"Cosa?" Disse la ragazza più alta alzando le braccia davanti a lei innocentemente.

"Non è forse un po' pesante da dire? Soprattutto quando domani inizia il processo?" Chiese.

"Quindi Mila può scherzare su queste cose ma io no?" Si lamentò. "Voglio dire, guardatela. Non gliene frega niente del processo e scherza sempre di sé stessa." Disse indicando verso Camila. "Adesso è così scema." Disse con tono affettivo. "Fa sempre delle battute inappropriate su questo continuamente." Continuò. "Non riesco a crederci di essermi completamente dimenticata che lei era così.." Disse Dinah. "È di nuovo vivace e fastidiosa." Disse. "In effetti." Si fermò, considerando qualcosa per un momento. "Credo che sia più vivace e fastidiosa adesso che prima di tutto questo." Disse ridendo. "Dio, voglio dire guardate quella piccola scema." Disse, il suo tono tradiva il bene che voleva alla sua migliore amica come la indicava a distanza. "Sta praticamente brillando."

"Io credo sia sudore." Disse Clare ridendo riferendosi alla risposta di Lauren.

"No, non lo è." Disse Dinah risoluta e nessuno argomentò con lei perché sapevano che erano vere.

Guardarono tutte Camila per un momento, la ragazza al centro della conversazione era inginocchiata così che la sorellina potesse salirle sulla schiena come uno zaino prima di avvicinarsi al resto del gruppo. Lei afferrò le gambe di Sofi sotto le braccia e si alzò, le braccia della sorellina erano avvolte intorno al collo e sul viso aveva un sorriso enorme.

"Chi poteva immaginare che sarebbe diventata una piccola merdina una volta uscita dalla depressione." Disse Dinah mentre osservava la sua migliore amica camminare verso di loro.

"Sei solo incazzata perché lei è riuscita a farti uno scherzo otto volte durante l'ultimo mese e tu solo una." Disse Normani, i suoi occhi seguivano Camila mentre camminava con attenzione sulla sabbia calda.

"Io credo che il mio preferito è stato quando ha coperto la porta con la pellicola trasparente e ti ha fatto camminare in mezzo." Rise Ally.

"E quella volta che da Jimmy ha messo del succo di limone e aceto nell'acqua di Dinah mentre era in bagno?" Disse Clare

"Non lo so." Disse Normani pensandoci. "Io penso ancora che quella volta che ti ha fatto una teglia di biscotti ma invece dello zucchero ci ha messo il sale è stata la migliore. La foto che ho fatto della tua faccia come hai fatto il primo morso è epica." Disse.

"Dinah non puoi incolpare nessun'altro se non te stessa." Le disse Lauren. "Tu sei la ragione per cui si è trasformata in questa piccola merdina." Ricordò a Dinah Ricordò a Dinah. "Hai iniziato tu questa questa guerra quando hai incollato quelle monete alla sua scrivania. Hai idea di quanto ci ha messo a realizzare che era per questo che non riusciva a prenderle?"

"Si, ma adesso sono con un bambino." Ricordò Dinah a tutte, spostando la mano sulla sua pancia. "Dovrebbe andarci piano con me. Dopo tutto io non le ho fatto degli scherzi quando si stava recuperando dopo l'incidente. È solo giusto che mi faccia la stessa cortesia."

"Stai proprio perdendo." Disse Clare.

"Lei non sta vincendo!" Disse Dinah offesa.

"Invece si." Disse Ally semplicemente.

"Mi sto solo prendendo il mio tempo per organizzare lo scherzo finale tutto qui." Disse Dinah a tutte. "Poi vedremo chi di noi è la perdente. Il prossimo scherzo sarà migliori di tutti i suoi messi insieme."

"Si, beh..buona fortuna." Disse Clare sarcasticamente, sottovalutando il talento di Dinah per le rivincite.

"Buona fortuna per cosa?" Chiese Camila abbassandosi così che Sofi potesse scendere.

Si tolse il cappellino e lo lanciò sopra all'asciugamano così da poter far scorrere le dita tra i capelli e sciogliere i nodi che si erano formati come risultato del sudore.

"Nulla." Rispose Dinah rapidamente prima che qualcun altro potesse rispondere.

"Come sta andando la casa di sabbia?" Chiese Lauren alla sua ragazza, cambiano rapidamente l'argomento di conversazione.

Camila incontrò lo sguardo della sua ragazza e le sorrise.

"Non è una casa di sabbia. È il castello di una principessa." Disse Sofi sentendo la domanda della ragazza più grande e rispondendo prima che potesse farlo Camila.

"Errore mio." Rise Lauren e Sofi si girò sul posto, la sua espressione la rendeva la copia sputata di Camila quando era in imbarazzo.

"L'abbiamo finita adesso vero Sofi?" Chiese Camila appoggiando una mano sulla spalla della sorellina.

"Si si." Disse Sofi orgogliosa. "Ha anche una bandiera così i visitatori sapranno che la principessa è a casa."

"Ma è fantastico!" Disse Dinah sinceramente.

"Volete venire a vederlo?" Chiese Sofi porgendo una mano a Lauren e una a Dinah.

"Certo." Rispose Lauren prendendole la mano e alzandosi.

Anche Dinah si alzò e chiuse le dita intorno alla mano della bambina, Sofi iniziò a guidarle per mostrare ad entrambe la creazione su cui lei e Camila avevano lavorato così tanto. Entrambe Ally e Normani si scambiarono un rapido sguardo prima di alzarsi e raggiungere le tre ragazze.

"Non vai anche tu a vederlo?" Chiese Camila a Clare notando che la ragazza era rimasta al suo posto.

"Pensavo che magari questa poteva essere una buona occasione per parlare." Disse Clare ignorando la domanda di Camila e alzandosi davanti a lei.

"Di cosa?" Chiese mentre si abbassava per prendere una bottiglia d'acqua.

Clare fece un passo verso di lei mentre Camila stappava il contenitore e lo portava verso le labbra per bere.

"Lo sai di cosa." Rispose Clare.

"Glielo dirò." Disse Camila a Clare capendo quello di cui stava parlando.

Rimise il tappo sulla bottiglia e iniziò a giocare nervosamente con l'etichetta, evitando volontariamente lo sguardo di Clare.

"Quando?" Chiese Clare.

"Sto solo aspettandolo il momento giusto." Le disse Camila lanciando la bottiglia sulla borsa alzando finalmente lo sguardo.

"Continui a dirlo." Le ricordò Clare.

"Lo so." Rispose Camila. "È che non sembra mai il momento giusto."

"Camila questa cosa continua da mesi.." Disse Clare. "Ormai il tempo sta scadendo. Glielo devi dire adesso. Non puoi aspettare ancora."

"Glielo dirò." Ripetè Camila ancora più convinta. "È che non credo sia giusto far cadere così la cosa di botto e aspettarmi che la accettino, specialmente Lauren e Dinah.."

"Camila basta, ok? Glielo devi dire stasera." Disse Clare. "Se non glielo direi entro la fine di oggi allora lo farò io:"

"No." Rispose Camila rapidamente facendo scorrere una mano tra i capelli. "Devo essere io a dirglielo."

"Devi farlo presto." La incoraggiò Clare.

"Glielo dirò dopo la festa, prometto che lo farò." Disse Camila. "Non voglio rischiaro di farlo prima e rovinare il compleanno di Dinah, non sarebbe giusto. Gliel'ho già rovinato l'anno scorso. Oggi deve essere prefetto."

"Camila devi prendere il toro per le corna." La incoraggiò Clare appoggiando una mano sulla spalla di Camila. "Sono una ragazza grande ok? Posso gestire le conseguenze, qualsiasi esse siano."

Camila non sembrò convinta e si girò per guardare le sue amiche che stavano ridendo con Sofi.

Lauren sembrava di aver avvertito di essere osservata perché spostò la sua attenzione dal castello della principessa della ragazza più piccola verso Camila, un sorriso apparve sul suo viso quando vide che la sua ragazza la stava osservando. Camila ricambiò il gesto e Lauren ruppe il contatto visivo quando Sofi le tirò il braccio per mostrarle qualcos'altro.

"Sarai completamente sincera con Lauren riguardo a quanto tempo abbiamo passato insieme?" Chiese Clare notando lo scambio tra Camila e la sua ragazza.

"Se devo dirle la verità allora le dirò tutto." Disse Camila guardando di nuovo Clare.

"Si incazzerà quando scoprirà che ci siamo incontrate senza di lei." Disse Clare.

"Non è vero." Disse Camila. "Non è che ci siamo incontrate alle sue spalle come se ci stessimo frequentando di nascosto. Abbiamo solo parlato."

"Pensi che lei e le ragazze si arrabbieranno perché hai aspettato così tanto per dirglielo?" Chiese Clare strofinandosi dietro al collo e sentendosi in colpa che fosse lei la ragione per cui Camila aveva tenuto nascosto l'informazione a Lauren per tutto questo tempo.

"Immagino che lo scopriremo presto." Rispose Camila guardando di nuovo verso Lauren che stava spiegando qualcosa a Sofi.

"So che hai rimandato il fatto di dirglielo e lo apprezzo." Disse Clare. "Stai cercando di proteggermi ma non puoi più farlo. Devono sapere la verità prima che entrino in tribunale domani e mi vedano."

"Lo so." Disse Camila.

"Camila loro devono sapere che è stato mio zio ad investirti." Disse Clare.

"È solo che non voglio che diano la colpa a te per via del tuo rapporto con lui." Ammise Camila. "Lauren lo odia Clare." Condivise sapendo che le parole erano vere anche se Lauren non le aveva mai espresse ad alta voce. "Anche Dinah."

"Anche io lo odio per quello che ti ha fatto." Ammise Clare. "Ma lui è la mia famiglia Camila e non posso fare a meno che volergli bene nonostante tutto. I miei genitori mi vogliono lì domani per supporto morale e ci sarò indipendentemente da quanto possa essere colpevole."

Camila guardò i suoi amici e poi Clare.

"Sono preoccupata per come reagiranno verso di te quando lo scopriranno." Confessò Camila. "E se non volessero più che tu esca con noi? A me piace che noi siamo amici adesso.."

"Sarà quel che sarà." Le disse Clare. "Posso capire completamente se è così che si sentono. Non dovresti starci male per questo. Probabilmente proverei la stessa cosa se i ruoli fossero capovolti."

Clare si fermò per un momento per fare un altro passo verso Camila che aveva abbassato gli occhi sui piedi.

"Camila mio zio ti ha investita." Disse Clare riportando gli occhi scuri di Camila su di lei. "Ti ha investita e ti ha lasciata sulla strada a morire." Disse con fermezza per far capire la realtà della situazione. "Stava guidando con la patente sospesa ed è scappato via invece che rimanere ad aiutarti così da poter evitare guai. Per prima cosa non sarebbe mai dovuto essere in strada e ti ha quasi uccisa perché era troppo arrabbiato per accettare che la sua condizione al cuore volesse dire che non era più in grado di guidare. Lui andrà in prigione per quello che ti ha fatto e deve.. deve andare in prigione, anche io lo so."

"Dio, avrei dovuto dirlo a Lauren e alle altre prima." Disse Camila sospirando. "ma non riuscivo a dirglielo."

"So che non volevi causare nessun problema." Disse Clare capendo, perché ne avevano già parlato in precedenza. "Questo lo capisco, ok? Dopo tutto quello che hai passato eri felice e non volevi rischiare di perderlo ma..devi essere sincera con loro e dirgli come ti sei sentita.."

"Clare.." Iniziò Camila ma si fermò quando sentì qualcuno che le tirava la maglietta.

Si girò e vide Sofi in piedi dietro di lei, il resto delle ragazze era a qualche metro di distanza e si stavano avvicinando.

"Noi andiamo a nuotare." Disse Sofi con sicurezza senza lasciare spazio per ribattere.

"Davvero?" Chiese Camila toccando il naso di Sofi con la punta del dito; aveva lasciato perdere l'altra conversazione ora che il gruppo si era avvicinato.

"Mmhmm." Rispose Sofi. "E voglio che venite anche tu e Clare." Disse prendendo il braccio di Camila. "Io e Lauren combatteremo contro Ally e Normani e voi dovete fare le spettatrici."

"Combatterete contro Ally e Normani?" Chiese Camila alla sua ragazza.

"Sofi si metterà sulle mie spalle e cercherà spingere Ally e Normani per farle cadere." Spiegò Lauren alla sua ragazza.

"Ally si siederà sulle spalle di Normani perché anche lei è piccola." Disse Sofi rapidamente per spiegare. "Poi combatteremo." Disse eccitata. "Quindi tu e Clare dovete venire a guardare con Dinah." Disse. "Per favore?" Implorò disperatamente. "Puoi venire?"

"Certamente." Sorrise Camila appoggiando una mano sulla spalla di Sofi.

Camila iniziò a fare un passo in avanti come il resto del gruppo per arrivare al bordo dell'acqua ma Sofi si fermò di colpo e si girò verso la sorella.

"No aspetta." Disse Sofi spingendola sulla pancia per fermarla. "Devi prima toglierti la maglietta scemotta." Le ricordò. "Altrimenti la bagnerai."

"Sofi.." Disse Dinah iniziando ad obbiettare scuotendo la testa. "Mila può indossarla se vuole. Ha un'altra maglietta che può indossare dopo quindi non importa se la bagna."

Camila guardò la sua migliore amica prima del resto delle ragazze, notando che stavano tutte aspettando la sua reazione.

"No ma se si bagna si rovinerà." Disse Sofi non capendo la ragione di Camila per indossarla. "Ecco, posso aiutarti." Disse a Camila alzando il bordo della maglietta per aiutare la sorella.

Camila prese il polso di Sofi per un momento e per un secondo il resto del gruppo pensò che stava rifiutando l'aiuto della sorellina, ma invece lei rimase ferma a guardare la ragazzina mentre decideva cosa fare.

"Ok, solo per un pochino." Disse arrendendosi, sospirando mentre notava lo sguardo confuso sul viso della sorellina perché aveva ancora la mano bloccata.

Accarezzò i capelli di Sofi con la mano libera e si inginocchiò così da essere quasi alla sua altezza.

"Grazie." Disse a Sofi lasciando andare il polso della bambina così che potesse afferrare il bordo della maglietta. "Mi fa davvero piacere che tu mi aiuti perché certe volte riesco ad incastrarmi con la testa." Scherzò facendo la linguaccia per far ridere la sorella.

"Anche io." Disse Sofi e Camila le sorrise.

Sofi rapidamente alzò la maglietta di Camila senza difficoltà, la sorella più grande alzò le braccia per permetterle di sfilarla sopra la testa. Sofi sorrise per il suo traguardo e fece cadere la maglietta sull'asciugamano ai suoi pedi.

"Ecco fatto." Disse Sofi sorridendo da orecchi a orecchio. "Ora non devi buttarla via perché il mare te l'ha rovinata."

La bocca di Camila si curvò in un piccolo sorriso mentre spostava una ciocca di capelli dietro all'orecchio di Sofi. La sorellina toccò la cicatrice sulla fronte di Camila e la sorella maggiore arricciò il naso al contatto facendo ridere Sofi.

"La tua cicatrice è come quella di Harry Potter." Le disse Sofi toccandola con il dito. "Una volta me lo leggevi, ricordi?"

"Si me lo ricordo." Rispose Camila con tono nostalgico.

"Dicevi che Harry ha avuto la cicatrice perché è sopravvissuto alla maledizione di Lord Voulevont." Disse sbagliando completamente la pronuncia del nome di Voldemort. "Dicevi che lui era uno dei più potenti maghi mai vissuti." Le disse Sofi. "Dicevi che l'amore della sua famiglia l'aveva protetto e che..è per questo che era così potente."

"Oh Dio." Sussurrò Dinah iniziando a commuoversi mentre guardava la scena, immaginandosi già dove era diretta conversazione.

La reazione della ragazza polinesiana ebbe come conseguenza un colpo sul braccio da parte di Normani che non voleva che i rumori di Dinah interrompessero l'interazione tra le due sorelle.

"Quindi questo vuol dire che devi essere la strega più potente che esista." Continuò Sofi non avendo sentito il commento di Dinah.

"Perché?" Chiese Camila divertita dall'immaginazione di sua sorella.

"Beh, perché hai più cicatrici di Harry." Rispose Sofi.

Spostò le dita sulla cicatrice sul fianco di Camila per un momento prima di spostarsi su quella al centro del petto della sorella.

"L'incidente.." Iniziò Sofi, guardando Lauren e pensando a come lei fosse l'unicorno che aveva protetto Camila da quando era successo, come gli amici magici di Harry Potter l'avevano protetto una volta arrivato ad Hogwarts. "È stata..è stata una maledizione vero?" Chiese innocentemente.

Camila non disse nitente immediatamente considerò la domanda di Sofi seriamente, arrivando alla conclusione che il fatto che Harry Potter sia sopravvissuto all'Avada Kedavra era stata sia una benedizione che un flagello, così come il fatto che lei sia sopravvissuta all'incidente.

"Si Sofi." Rispose Camila accarezzando il braccio di Sofi. "È stata una maledizione ma sai un cosa?" Chiese guardando tutte le sue nuove amiche intorno a lei. "È stata anche una benedizione."
Sofi alzò gli occhi per incontrare quelli di Camila.

"Ed è un bene?" Chiese incerta.

"Si." Rispose Camila. "Come in Harry Potter." Spiegò abbassando la voce quasi sussurrando. "Ti ricordi come lui ha incontrato tutti i suoi amici dopo quello che gli è successo?" Chiese e Sofi annuì. "Lui è andato ad Hogwarts, ha incontrato Ron e Hermione e ha avuto un sacco di avventure folli, vero?"

Sofi annuì e guardò le amiche di Camila che erano in piedi intorno a loro.

"Anche tu hai avuto delle avventure folli?" Chiese Sofi.

"Certe volte." Ammise Camila mentre le piccole dita di Sofi tracciavano di nuovo la cicatrice sul suo petto.

"Qualcuno come Lord Voulevont è venuto a rubare i ricordi dei tuoi battiti di cuore?" Chiese a Camila dopo qualche minute mentre cercava di mettere tutto in ordine nella testa per avere senso.

Lauren poteva vedere Camila commuoversi evidentemente toccata dalle parole di Sofi e da modo in cui si era collegata a quello che le aveva detto quel giorno al parco con Jasper.

"Ci hanno provato." Le disse Camila sospirando profondamente mentre cercava di mantenere la sua compostezza.

Guardò rapidamente verso Clare ed incontrò il suo sguardo prima di riportare i suoi occhi verso la sorella. Sofi stava appoggiando la mano sulla cicatrice sul suo petto per poter sentire il battito del suo cuore.

"Sei stata protetta dalla maledizione perché mamma e papà ti vogliono bene?" Chiese Sofi semplicemente.

"Si." Rispose Camila. "È così."

"Anche io ti voglio bene." Disse Sofi. "Pensi che anche io ti abbia protetta?"

"Si." Rispose di nuovo trovandosi senza parole. "Anche tu hai aiutato."

"Sono felice che non li abbiano rubati." Disse felice incontrando lo sguardo di Camila sorridendo.

Camila prese la mano di Sofi e la baciò, le sue labbra si fermarono sul suo palmo per un momento prima di stringere la sorella in un abbraccio.

"Anche io." Ammise Camila e Lauren sentì gli occhi inumidirsi alla pesantezza delle parole.

"Devi essere super magica." Disse Sofi incantata. "Scommetto che sei più forte di Harry e Silente messi insieme." Disse complimentandosi. "Spero di essere magica quanto te quando sarò grande."

"Tu sei già magica." Disse Camila complimentandosi sinceramente. "Tu sei super magica Sofi." Disse pizzicando la guancia della sorellina. "Tutti cadono sotto il tuo incantesimo nel momento in cui ti incontrano."

"Davvero?" Chiese Sofi.

"Si." Rispose Camila annuendo. "Non devi nemmeno usare una bacchetta è così che so che è vera magia." Disse asciugandosi gli occhi. "Solo i migliori maghi e streghe riescono a lanciare incantesimi senza usare la bacchetta."

Camila sentì Lauren appoggiare una mano sulla sua spalla e lei portò la sua su quella della sua ragazza.

"Sei ancora triste per la maledizione?" Chiese Sofi notando gli occhi umidi di Camila.

Lei guardò Lauren chiedendosi se stesse tenendo la mano di Camila per farla stare meglio.

"Non voglio che tu sia triste." Le disse Sofi pensando che fosse triste per averne parlato.

"Non sono triste Sofi." Rispose Camila sinceramente.

"Allora perché stai piangendo?" Chiese.

"È perché sono davvero davvero felice." Le disse Camila accarezzando la guancia di Sofi.

"Sofi sorrise e avvolse le braccia intorno al collo di Camila.

"Allora..possiamo andare a giocare adesso?" Chiese Sofi e Camilla annuì.

"Ad una condizione importante." Disse Camila lasciando andare la sorellina dall'abbraccio.

Si strofinò gli occhi con il dorso della mano mentre Sofi la guardava preoccupata dalle sue parole.

"C-cosa?" Balbettò ansiosamente e Camila non riuscì a non sorridere al suono che uscì dalla sua bocca, ricordandosi tutte le volte che per lei è stato così.

"Voglio essere nella tua squadra." Disse Camila. "Non voglio stare seduta a guardare."

"Ok!" Disse Sofi all'istante applaudendo prima di prendere la mano di Camila e tirarla.

Camila si alzò e i piccoli piedi di Sofi la guidarono verso l'acqua.

"Dinah stai piangendo?" Chiese Normani alla ragazza Polinesiana quando si girò per seguire le due notando che si stava strofinando gli occhi.

"No." Disse Dinah e Normani la guardò di lato. "Sono gli ormoni." Disse Dinah come scusa e Normani e le altre tre ragazze risero in risposta.

"Va tutto bene Dinah." Disse Clare girandosi per potersi incamminare verso il mare. "Se non fossi un robot piangerei anche io." Confessò appoggiando una mano sulla spalla della ragazza più alta. "Questa è stata probabilmente la cosa più dolce che abbia mai visto in vita mia." Disse.

"Cristo." Sospirò Lauren avvicinandosi a Dinah.

"Lo so vero?" Disse Dinah mentre guardavano Camila e Sofi correre mano nella mano. "Lei assomiglia così tanto a Mila, vero?"

"A chi lo dici." Disse Lauren. "Che cos'hanno i Cabello con quel loro dono delle parole?" Chiese.

"Chi cazzo lo sa." Rispose Dinah. "Magari la loro madre gli dava da mangiare libri invece che la pappetta quando erano piccole?" Suggerì e Lauren non potè che sorridere. "Da dove cazzo fanno uscire tutta sta roba?" Disse Dinah. "Se lo sognano la notte o lo inventano al momento?"

"Non ne ho idea." Rise Lauren girandosi verso la sua ragazza che era riuscita a mettersi Sofi sulle spalle e ora stava aspettando Ally e Normani.

Le due fecero fatica e Normani fece per sbaglio cadere Ally nell'acqua con un forte tonfo facendo ridere Sofi. Clare si avvicinò rapidamente per aiutare Ally a mettersi sulle spalle di Normani e finalmente riuscirono nel complicato compito.

"Che branco di idioti." Rise Dinah guardando mentre Camila saltellava facendo rimbalzare Sofi sulle spalle.

"Stai sorridendo." Disse Lauren notando il sorriso sul viso di Dinah mentre guardava il gruppo di amiche davanti a lei.

"Beh, sono felice." Disse Dinah.

"Buon compleanno Dinah." Disse Lauren. "Spero che fino ad adesso sia stato migliore di quello dell'anno scorso."
Dinah guardò la scena davanti a lei per un momento prima di rispondere.

"Lo è." Confermò. "È stato già meglio di quello dell'anno scorso nel momento in cui stamattina ho aperto la porta e ho trovato Camila che sorrideva come un'idiota."

Lauren sorrise a Dinah non sapendo proprio come potesse essere stato per lei l'anno scorso.

"Vieni in acqua?" Chiese Lauren porgendo una mano alla sua amica non sapendo esattamente cosa dire.

"Si." Disse Dinah prendendo Lauren per mano e facendosi guidare verso il mare dove il resto delle ragazze era già preso dal gioco.

Per la successiva mezz'ora il gruppo fece a turni per battersi a vicenda, Camila e Sofi rimasero le campionesse indiscusse e batterono Normani, Ally, Clare e Lauren in combinazioni diversi mentre Dinah faceva da arbitro. Fu solo quando il dinamico due si trovò contro Clare e Normani che finalmente persero; Normani fece il solletico sulla pancia di Camila finchè non perse la presa sulla sorellina facendo cadere Sofi come un sasso nell'acqua. Apparì dalle onde qualche secondo dopo ridendo e implorando Normani di farlo di nuovo mentre saliva di nuovo sulla schiena di Camila.

"Sofi devo riposarmi per un momento ok?" Disse Camila sembrando un po' senza fiato mentre faceva fatica a liberarsi dalla presa della sorella finchè Lauren non la aiutò.

"Stai bene?" Chiese Sofi preoccupata.

"Sto bene." La rassicurò Camila. "Mi hai solo fatto stancare." Disse. "Sei un piccolo mostro." La prese in giro. "Hai troppa energia per me."

"Hey, Sofi..perchè non giochiamo a 'ce l'hai'?" Suggerì Normani per poter dare a Camila il tempo di riprendersi.

"Ok." Disse spruzzando acqua addosso all'altra ragazza prima di toccarla sul braccio. "Ce l'hai!" Gridò mentre si allontanava correndo.

Camila la osservò giocare per qualche minuto prima di tornare verso la sabbia seguita da Lauren.

"Hey." Disse Lauren arrivando e appoggiando una mano sulla spalla della sua ragazza. "Sicura di stare bene?"

"Si." La rassicurò Camila prendendo la mano di Lauren nella sua. "Ho solo bisogno di qualcosa da bere e un momento per sedermi. Sofi è instancabile. Credo che abbia l'energia di sette ghepardi. Sembra che non ci sia niente che la faccia stancare."

Camila guidò Lauren verso le loro cose e si chinò per prendere la sua maglietta che si mise rapidamente prima di prendere la bottiglia d'acqua da sopra la sua borsa e finirla in pochi sorsi.

"Wow, avevi davvero sete." Disse Lauren mentre Camila tappava di nuovo la bottiglia e la rimetteva nella borsa.

"Si." Rispose Camila facendosi cadere sull'asciugamano e subito sdraiandosi sulla schiena, evidentemente esausta. "Non credo di essere abituata a tutto questo movimento. Mi ha fatto disidratare."

"Perché non fai un pisolino?" Suggerì Lauren guardando la sua ragazza e notando facilmente tutti i segnali di quando la sua ragazza voleva dormire.

"Non vieni a sdraiarti con me?" Chiese Camila ignorando la domanda della sua ragazza.

"Dipende se hai in mente di dormire o no." Rispose Lauren sinceramente.

"Perché?" Chiese Camila alzandosi sui gomiti per guardarla come si deve.

"Beh, perché se hai in mente di dormire allora torno dalle altre e ti lascio riposare." Disse Lauren.

"E se voglio che tu stia qui con me?" Suggerì Camila.

"Davvero?" Chiese Lauren e Camila sorrise prima di stendere le braccia davanti a lei indicando la sua ragazza.

"So honey now." Iniziò a cantare. "Take me into your loving arms.." Continuò sedendosi sulle ginocchia davanti a Lauren, entrambe le mani stese davanti a lei implorandola.

"Camz.." Rise ma Camila continuò.

"Kiss me under the light of a thousand stars." Continuò, sul suo viso c'era solo un'espressione divertita mentre indicava il cielo con le braccia.

Prese una delle mani di Lauren tra le sue mentre continuava a scherzare.

"Place your head on my beating heart." Cantò mentre tirava la mano di Lauren.

"Sei un'idiota." Rise Lauren mentre obbediva al comando non detto di Camila e si mise sulle ginocchia davanti a lei. "Cosa stai facendo adesso?"

"I'm just..thinking out loud." Disse e Lauren alzò gli occhi al cielo, sapendo che avrebbe finito così.

"Avresti potuto dirmi un semplice 'si' invece di farmi una serenata." Disse Lauren mentre Camila si sdraiò sulla schiena alzando un braccio così che Lauren potesse sdraiarsi accanto a lei.

Lauren fece così e Camila avvolse il braccio intorno alle spalle della sua ragazza stringendola a sé.

"Mi stai dicendo che la mia risposta musicale non ha risposto alla tua domanda?" Chiese Camila.

"L'unica domanda a cui ha risposto è se ascolti troppo Ed Sheeran o no." Scherzò Lauren.

"È praticamente impossibile ascoltare troppo Ed Sheeran." Disse Camila mentre Lauren appoggiava la testa sul petto della ragazza più piccola e iniziava a disegnare delicati cerchi con la punta delle dita sul suo petto.

"Beh sai.." Sospirò Lauren. "Stai ascoltando questo album a ripetizione da quando è uscito qualche settimana fa e non ti sei ancora stancata."

"L'album di Ed Sheeran è uno strumento molto utile quando sei in una relazione." Disse Camila mentre appoggiava il mento sopra la testa di Lauren. "Sai quante frasi per rimorchiare puoi trovare?"

"Sei seria?" Rise Lauren.

"Io non scherzo sul genio di Ed Sheeran." Rispose Camila.

"Ok." Disse Lauren spostandosi sul suo fianco così da poter vedere Camila meglio. "Perché non ne provi alcune su di me?"

"Ok." Disse Camila accettando la sfida di Lauren determinata a provare di avere ragione.

"Che mi dici di questa." Chiese facendosi scrocchiare le nocche prima di avvicinarsi a Lauren, i suoi occhi fissi in quelli della sua ragazza. "I could look in to your eyes until the sun comes up." Disse Camila delicatamente, nessuna traccia di sorriso o risata nella sua voce mentre parlava, i suoi occhi nocciola fissi in quelli di Lauren facendo arrossire la sua ragazza.

Lauren sapeva che questa era una linea di una canzone ma sapeva anche che Camila credeva in ogni singola sillaba; la voce della sua ragazza era piena di affetto e i suoi occhi non volevano cedere ad altra distrazione se non i suoi occhi verdi.

"Questa non dovrebbe funzionare così bene." Disse Lauren e un lato della bocca di Camila si alzò.

"TI dirò una cosa..put your open lips on mine and slowly let them shut." Disse Camila avvicinandosi fino a portare le sue labbra a pochi centimetri da quelle dell'altra ragazza.

"TI odio." Disse Lauren sorridendo nonostante le parole.

"Lauren..they're designed to be together." Disse Camila seriamente alzando un sopracciglio.

"Potresti smetterla?" Implorò mentre abbassava gli occhi sulle labbra della sua ragazza e si mordeva le sue nel tentativo di resistere alla voglia di baciarle.

"Non combattere." Disse Camila. "Sai che vuoi baciarmi adesso."

"No." Disse Lauren in disaccordo chiudendo gli occhi così che non potesse più vedere le labbra però senza riuscire a togliersi l'immagine dalla testa quando poteva sentire il respiro di Camila che le solleticava la pelle.

"Perché no?" Chiese. "Sono adorabile." Disse Camila spostandosi così da poter prendere il lobo di Lauren tra i denti.

La attaccò finche Lauren non aprì di nuovo gli occhi, con la mano spinse via Camila mentre piegava la testa per evitare l'assalto.

"Kiss me like you wanna be loved." Implorò CAmila.

Lauren scosse la testa rifiutandosi di cedere.

"Ti prego." Disse Camila imbronciandosi facendo sporgere il labbro inferiore. "Give me love."

"Cristo, puoi smetterla?" Chiese Lauren chiudendosi gli occhi con le mani per evitare di guardare l'espressione che la sua ragazza spesso usava per ottenere quello che voleva.

"Va bene." Si lamentò Camila. "ma ricordati che you need me, I don't need you."

"Perché sei così dannatamente tenera?" Disse Lauren esasperata, fallendo nel suo intento quando abbassò le mani per guardare di nuovo Camila.

"Non lo so.. pensi che sia perché io sono nell' A team?" Chiese Lauren.

"Non hai ancora finito?" Chiese e Camila scosse la testa.

"Potrei andare avanti tutto il giorno." Le disse incontrando i suoi occhi.

"Preferirei di no." Disse Lauren.

"Lauren, all I want is the taste that your lips allow. Poi giuro che la smetto." La implorò Camila con un sorrisetto.

"Ugh." Si lamentò Lauren non riuscendo più a controllare il sorriso che apparve sul suo viso. "Va bene." Disse cedendo mentre si avvicinava e baciava Camila che nel frattempo si era avvicinata a lei, le sue labbra si unirono perfettamente con quelle della sua ragazza come se fossero davvero fatte per stare insieme.

Camila spinse lentamente Lauren sulla schiena e si mise sopra di lei, le loro bocche ancora unite mentre posava una mano sul fianco della sua ragazza e con l'altra le accarezzava i capelli.

"Te l'avevo detto che era un genio." Disse Camila alzando la testa per allontanarsi dalle labbra della sua ragazza.

"Però le sue parole non sono niente a confronto delle tue." Disse Lauren, il complimento le uscì facile perché ci credeva davvero.

"Si ma non puoi incolparlo per questo." Disse Camila incontrando lo sguardo di Lauren. "Non è colpa sua se non ha l'ispirazione che ho io." Disse rigirando il complimento su Lauren facendola arrossire.

"Che cosa avete voi Cabello che riuscite a rendere bello e perfetto qualsiasi cosa dite?" Chiese. "Sono sicura che tu potresti leggere il menù da Jimmy e sembrerebbe una poesia. Anche Sofi ci riuscirebbe. Deve essere una cosa genetica.." Disse.

"I Cabello stanno alle parole come i Jauregui stanno ai ninja." Scherzò Camila.

"In effetti si siamo dei bravi ninja." Disse Lauren ridendo.

"Credo che aiuti il fatto che tu stai bene in nero." Disse prendendo la bocca di Lauren di nuovo nella sua.

"Potete per favore prendervi una stanza?" Si lamentò Dinah dopo essere arrivata insieme alle altre ragazze. "Mi state facendo venire la nausea."

"Sei incinta." Disse Clare. "Probabilmente è la nausea mattutina."

"È l'una di pomeriggio." Affermò Dinah.

"Beh allora è la nausea pomeridiana." La corresse Clare in risposta alla sua informazione.

"Umm..ragazze.." Disse Normani vedendo che Camila e Lauren non si separavano. "Vorrei ricordarvi che ci sono dei bambini che stanno guardando."

"Si, in più c'è anche Sofi." Disse Ally rapidamente.

"Mi stai dando della bambina?" Chiese Normani mentre Lauren e Camila si allontanavano e finalmente guardavano gli intrusi che avevano fermato il loro momento.

"No, io mi riferivo a Dinah." Spiegò Ally sorridendo.

"Dovrebbe essere il mio compleanno e vengo bulleggiata da tutti." Si lamentò Dinah. "Non è giusto." SI lamentò sedendosi sul suo asciugamano mentre Camila e Lauren si sedevano.

"I compleanni servono a questo." Disse Normani. "Non pensavi mica di essere il centro dell'attenzione senza essere presa di mira vero?"

"Potreste almeno dirmi a che ora inizia la mia festa a sorpresa per farvi perdonare." Propose Dinah.

"Potresti almeno far finta di non sapere niente?" Rispose Camila mentre Sofi si sedeva sulle sue gambe.

Lei avvolse la sorellina tra le sue labbra e appoggiò il mento sulla spalla di Sofi mentre la stringeva a sé.

"I tuoi genitori si sono impegnati molto per organizzarlo quindi potresti almeno far finta di essere sorpresa quando arrivi." Disse guardando la sua migliore amica che era seduta accanto a lei.

"Va bene." Le assicurò Dinah e quando alla fine arrivarono a casa sua diverse ore dopo, accolte da grida, applausi lei mantenne la sua parola.

"Ci stai credendo davvero?" Chiese Camila a Lauren che era in piedi dietro di lei, le sue mani avvolte intorno ai fianchi della ragazza più piccola mentre guardavano Dinah che faceva finta di essere stupita dalla sorpresa.

"Nemmeno un po'." Disse Lauren.

"Wow, è davvero una pessima attrice." Rise Camila, i suoi occhi si spostarono verso Sofi e Regina, la sorella di Dinah, che si stavano abbracciando felici in un angolo della stanza.

"Almeno ci ha provato." Disse Camila. "ma si prende un 6 meno per la presentazione."

"Sei un'idiota." Rise Lauren lasciando un bacio sul collo di Camila mentre continuava a guardare la sua amica che salutava i suoi amici e i numerosi ospiti.

"Come sono andata?" Chiese Dinah a Camila a Lauren una volta che finì di salutare tutti.

"Male." Disse Camila sinceramente mentre Lauren diceva. "Malissimo."

"Davvero?" Chiese Dinah. "Non ero abbastanza 'sorpresa'?"

"Non ci hai nemmeno provato." Rise Camila. "Ho visto performance migliori su Disney Channel e la maggior parte dei nuovi show sono discutibili."

"È questo che ricevo al mio compleanno? Insulti?" Chiese Dinah. "Hai almeno la ricevuta così posso portarli indietro e cambiarli con qualcos'altro?"

"Io non mi disturberei." Disse Lauren. "l'unica cosa riusciresti a comprare sono delle strofe di Ed Sheeran."

"Non saprei." Disse Camila pensandoci. "Potresti comprarti una Lego House."

"Ok, ci rinuncio." Affermò Lauren fingendosi esasperata lasciando andare Camila.

Si incamminò nella folla per trovare Normani, Ally e Clare, lasciando le due migliori amiche da sole.

"Cosa ho detto?!" Le disse Camila prima di riportare la sua attenzione verso Dinah.

"Quindi se i tuoi insulti non sono il mio regalo allora che cos'è?" Chiese Dinah con una mano sul fianco mentre aspettava pazientemente.

"Pensavo di essere io il tuo regalo." Disse Camila.

"Beh allora dove diavolo è il tuo fiocco?" Rispose Dinah. "Potevi almeno impacchettarti. Voglio dire, dai Mila..non ti sei neanche sforzata."
Camila alzò gli occhi al cielo ed estrasse dalla tasca dei pantaloni un pacchettino accartocciato.

"Ecco." Disse porgendolo a Dinah. "Buon compleanno."

Dinah prese il paccehttino dalla mano di Camila e lo aprì, rivelando una chiave attaccata ad una catenina.

"A cosa serve?" Chiese Dinah.

"Quando lo capirai potrai avere il tuo regalo." Rispose Camila.

"Perché sei così antipatica?" Chiese mettendosi la chiave in tasca.

"Fidati." Disse Camila. "Ne varrà la pena, lo adorerai."
"Ti odio." Obbiettò Dinah.

"Non è vero."

"No, hai ragione." Disse Dinah. "Ti voglio quasi bene."

Camila guardò dietro Dinah e vide Siope che si stava avvicinando.

"Hey." Disse mettendo una mano intorno al fiancodi Dinah. "Posso prenderla in prestito per un momento?" Chiese rivolgendosi a Camila.

"Dipende se vorrai usare quel minuto per portarla in camera da letto e metterla di nuovo incinta." Rispose Camila.

"Mila!" Esclamò Dinah ma Siope rise non offeso.

"Consideralo la vendetta per tutte le volte che hai preso in giro me e Lauren durante l'anno." Disse Camila prima di girarsi verso Siope per dirgli. "È tutta tua."

Fece l'occhiolino a Dinah mentre si allontanava da lei per cercare il resto delle sue amiche.

"Oi Mila." Gridò Dinah e Camila si girò per guardare la ragazza più alta.

"Si?" Rispose grattandosi la testa e trovando lì l'ormai nascosta cicatrice.

"Questa apre qualcosa?" Chiese e Camila si limitò a sorridere.

"Forse." Rispose prima di girarsi e continuare a camminare.

"Ricordami perché sono ancora sua amica?" Chiese Dinah a Siope e questa volta fu lui a sorriderle.

Camila presto trovò il resto delle sue amiche nel salotto, tutte sedute per terra o messe ad occupare i divani. Quando si unì a loro si sedette sul bordo di uno accanto a Lauren che riflessivamente la portò sulle sue gambe mentre continuava ad ascoltare il dibattito tra Normani e Ally riguardo a come si sarebbe dovuto chiamare il figlio di Dinah.

Le cinque rimasero lì per la maggior parte della festa con Dinah che ogni tanto si univa a loro, entrando e uscendo dalle conversazioni con i suoi parenti e altri amici di famiglia. Alla fine la madre e il padre di Dinah portarono la torta in quella che era la stanza più grande della casa e tutti si riunirono intorno al tavolino da caffè per cantare 'Tanti Auguri' alla festeggiata prima che tagliasse la torta.

"Ecco." Malika, la madre di Dinah, disse mentre porgeva alla figlia il coltello.

Dinah si avvicinò al tavolino e spinse la punta del coltello nel soffice strato di glassa, pentendosi quasi istantaneamente quando l'intera cosa esplose sulla sua faccia, ricoprendola di guarnizione bianca di torta.

"Merda!" Imprecò Dinah appoggiando il coltello sul tavolo prima di togliersi la glassa dagli occhi.

Iniziò a scandagliare la stanza per Camila che era seduta con Lauren su una delle sedie. Era con la schiena appoggiata al petto della sua ragazza, le braccia di Lauren avvolte intorno a lei e alzò nove dita con un sorrisetto stampato in faccia.

"Mila!" Gridò Dinah sconvolta che fosse riuscita a farle ancora una volta uno scherzo mentre gli ospiti intono a lei ridevano alla sfortuna della povera festeggiata.

"Cosa?" Chiese innocentemente.

"Che diamine.." Disse Dinah alzando le braccia ai suoi lati.

"Oh già.." Disse Camila casualmente. "Potrei aver messo un palloncino nella torta. Però non ti preoccupare. I tuoi hanno un'altra torta più commestibile per gli altri."

Dinah si alzò e si diresse verso Camila, tutti gli occhi della stanza su di lei. Camila non provò a scappare, non fece una piega, rassegnata al suo destino e alla consapevolezza che Dinah l'avrebbe pestata a morte.

"Sono così orgogliosa di te." Rise Dinah, sorprendendo la ragazza più piccola, la ragazza polinesiana era apparentemente impressionata con lo scherzo ben eseguito e inaspettato di Camila che ora lo shock iniziale era sparito. "Guardati..si così cresciuta.." Disse togliendosi della copertura di torta dalla faccia con il dito per spalmarla su quella di Camila.

Dinah si avvicinò e abbracciò Camila, approfittando dell'opportunità per strofinare la sua guancia ancora coperta di glassa su quella della sua migliore amica, la ragazza più piccola ricambiò l'abbraccio, fregandosene del fatto che la sua faccia ora era coperta come quella di Dinah.

"Sai che la mia vendetta sarà dieci volte peggiore per colpa di questo?" Sussurrò nell'orecchio di Camila.

"Sarei delusa se non lo fosse." Rispose Camila, anche la sua voce bassa.

"Guardati le spalle Mila." La avvisò Dinah allontanandosi dall'abbraccio.

"Non ti preoccupare, aspetterò." Disse provocando la ragazza più alta.

"Ora hai in mente di darmi il mio regalo." Chiese Dinah. "Sai, credo sia solo corretto visto che mi ha fatto esplodere la torta."

"Hai capito per che cos'è la chiave?" Chiese Camila mentre Lauren le puliva la guancia con il pollice.

"No." Ammise Dianh.

"Allora dovrai aspettare." Rispose Camila e Dinah alzò gli occhia al cielo frustrata.

Sembrava che Dinah stesse per dire qualcosa ma fu interrotta da qualcuno che la chiamò.

"Hey Dinah!" La chiamarono Sofi e Regina e Dinah si girò al suono del suo nome solo per essere sorpresa da altra glassa e panna lanciate nella sua direzione dalla sorella di Camila e dalla sua.

"Ok." Disse Dinah prendendone a sua volta una manciata che lanciò ad entrambe. "che guerra sia." Disse prima di iniziare un'improvvisata battaglia col cibo nel salotto lanciando a suo cugino che contrattaccò lanciando una manciata di patatine a Normani e Clare.

Il caos eruttò nella stanza e Camila sospirò appoggiandosi al petto di Lauren mentre guardava; il suono delle risate e grida di felicità riempivano la stanza intorno a lei.

"La tua faccia è buona." Commentò Lauren togliendo un altro pezzo di torta dalla guancia di Camila rise e con il dito si tolse un pezzo di torta a sua volta per poterla assaggiare.

"Mmmm, si è buono ma.." Disse Camila ripetendo la stessa cosa ma questa volta tracciando il pollice sulle labbra di Lauren, ricoprendole con un sottile strato di glassa.

Sorrise a Lauren e prese la bocca della sua ragazza nella sua. Lauren sentì Camila succhiare delicatamente il suo labbro inferiore, la sua lingua tracciava il contorno rimuovendo ogni traccia di torta.

"Questo è ancora meglio." Disse Camila guardando i tratti rilassati sul viso di Lauren mentre giocava con una sua ciocca di capelli scuri tra le dita.

Lauren la baciò sul collo mentre la ragazza più piccola guardava nella stanza, tutti gli ospiti erano occupati in amichevoli interazioni tra loro. Guardò mentre Dinah prendeva un pezzo della sua effettiva torta e la spiaccicava sulla faccia di Siope, Normani si stava nascondendo con Ally dietro al divano, cercando di evitare di essere coinvolte di nuovo in una guerra. Alla fine lo sguardo di Camila si spostò su Clare che era in piedi nell'angolo opposto della stanza ed era appena riuscita ad usare Sofi come scudo umano contro un attacco di Skittles. Clare si girò a sua volta verso Camila quando avvertì di essere osservata e Camila sentì il suo stomaco contorcersi alla realizzazione che domani tutti avrebbero saputo che suo zio era il responsabile dell'incidente.

"Però sarà domani." Pensò Camila mentre sentiva il suono della risata di Dinah e riportavala sua attenzione a Lauren che stava giocando con le sue dita. "perchè non voglio rovinare oggi."    

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