Mi affrettai a finire la colazione, volevo raggiungere il ragazzo dai capelli blu e stare in sua compagnia. Non mi interessava del lavoro che questo doveva fare, non sapevo neanche di cosa si trattasse nello specifico, ma non mi interessava.
In quel momento volevo solo conversare con lui, era l'unico che sembrava apprezzare la mia compagnia e voler parlare con me; e di questo ne ero grato.
Nei pochi momenti che avevo passato con lui, mi aveva fatto sentire nuovamente umano, non un giocattolo come mi sentivo ormai da troppi anni.
Con lui stavo bene, anche solo sentendo la sua presenza nella stessa stanza; quella presenza misteriosa mi affascinava ed entusiasmava allo stesso tempo.
Riposi in fretta e furia la mia tazza nel lavello e mi incamminai velocemente, fino a raggiungere la mia destinazione.
Feci un piccolo sospiro, prima di bussare sulla porta color legno che mi avrebbe fatto accedere alla stanza dove si trovava la persona con cui tanto bramavo passare il mio tempo.
"Avanti", riconobbi la sua voce, e subito abbassai la maniglia della porta facendo fare capolino al mio viso sorridente.
"Vieni, Principessa", disse di nuovo, ed io non me lo feci ripetere, entrando in quella stanza e chiudendo la porta alle mie spalle.