Come capita ormai frequentemente, questa mattina sono di pessimo umore. Il messaggio di Derek continua a tornarmi in mente...
"Hey angelo"
Matt mi arriva da dietro e mi pizzica leggermente la vita, facendomi trasalire. Ovviamente non sospetta nulla.
"Piantala, non è giornata"
"Wow! Non hai dormito bene? Eppure abbiamo passato una bella serata. Da parte mia, ho dormito come un bambino"
"Non hai qualcosa da dirmi?"
"Eh..No, perché?"
"Qualcosa che ha che fare con Derek?"
Matt si acciglia, buttando la sua roba sul tavolo. Posso percepire la tensione crescere.
"Qual è il problema?"
"Hai qualcosa a che fare col fatto che lui ignori i miei messaggi?"
Matt sospira, finge un sorriso.
"Non posso crederci...Dovevo sapere che non avrebbe mantenuto la parola"
Matt sembra furioso, ed io sono troppo calma, mi meraviglio di me stessa.
"Quindi è vero?"
"Si, è vero, e non mi sento affatto in colpa per averlo fatto"
Sento come mi stesse piantando un coltello dritto nel petto. Perché deve fare così? Perché deve diventare così freddo quando si tratta di Derek?!
"Perché Matt?"
Viene verso di me e mi prende delicatamente il braccio. Il suo viso è a pochi centimetri dal mio.
"Jennifer, tu non conosci Derek. Non è qualcuno con cui vuoi avere a che fare. Tutto qui."
Sono così sconvolta da avere difficoltà a respirare.
"Lasciami"
Lo guardo male, chi è lui per decidere chi posso o non posso vedere? Dopo tutto quello che ci siamo detti la notte scorsa. Per tutto questo tempo ha continuato a mentirmi ogni volta che gli chiedevo del fratello, per forza continuava a evitare l'argomento.
"Non so davvero cosa pensare, mi hai delusa..."
Il viso di Matt si distorce. Ci guardiamo per un istante, senza parole. Quando realizzo che diverse persone stanno guardando decido di chiuderla. Mi volto e mi dirigo alla caffetteria. Se rimango ancora là, finirò in lacrime. Ma prima che possa raggiungerla vengo fermata da Will.
Sono nel suo ufficio da qualche minuto, doveva spiegare una o due cose a un membro del suo team e mi ha chiesto di aspettare qui. Dopo un po' sento dei passi e vedo rientrare Will che si sistema nella poltrona di pelle nera di fronte a me.
"Bene, ora a noi"
Annuisco a Will, che afferra dei fogli dalla cima della pila di documenti sulla scrivania.
"Questa mattina ho negoziato un contratto con un nuovo cliente. Era con uno dei nostri più grandi rivali e sono riuscito a convincerlo a venire da noi"
"Ottimo lavoro!"
Will mi guarda con un sorriso brillante.
"Non è ancora finita. Ho bisogno del tuo talento per questo...mi affido a lei, è un grosso cliente, e lei ormai è in grado di mantenerlo, manipolandolo come si deve"
"è molto gentile da parte sua, ma non sono sicura se ne sono in grado..."
"Ti sei davvero impegnata per l'azienda. E io apprezzo le persone ambiziose che si impegnano a raggiungere i loro obiettivi, è la tua occasione per puntare in alto"
Le parole di Will mi fanno sentire bene, e ne avevo bisogno.
"Jennifer...non sottovaluti mai se stessa"
Gli sorrido timidamente.
"Quello che ha bisogno di sapere è in questo archivio. Non esiti a contattarmi per qualunque domanda. Ci lavoreremo insieme, finché non ci avrà preso confidenza"
"Ok, perfetto!"
Sto per alzarmi, ma Will mi blocca.
"Sarebbe libera uno di questi giorni, per un drink?"
E che dico adesso?! Mi raddrizzo, cercando di raccogliere quel poco di sicurezza che mi è rimasta.
"Emm..perché no, le farò sapere"
"Perfetto, Jennifer"
Will si illumina quando gli lascio il mio miglior sorriso prima di andarmene dal suo ufficio.
***
Il minimo che posso dire è che il resto della giornata con Matt è stata strana. Mi sono immersa nei documenti che Will mi ha affidato. A mezzogiorno mi sono confidata con Lexy durante il pranzo e siamo arrivate entrambe alla conclusione che devo divertirmi un po', e che la nostra serata per i club si era resa necessaria. Quindi eccomi qui, di venerdì sera, aspettando pazientemente la mia amica di fronte allo Stralite.
"Ehilà!"
"Wow!"
Lexy è stupenda, ma lo diventa ancora di più quando ci si impegna.
"Entriamo?"
Attraversiamo la discoteca finché non troviamo dei posti liberi.
"Jennifer, ascoltami, c'è solo una regola da seguire : divertirsi!"
"Sì, e conto su di te!"
"Allora, andiamo a ballare!"
Lexy ama ballare. Anche se non me la sento molto, credo che mi farà bene rilassarmi un po'. Andiamo sulla pista da ballo e ci muoviamo a ritmo di musica. Vedo il sorriso di Lexy ampliarsi quando due ragazzi alti si avvicinano a noi, divorandoci con gli occhi. Ma non gli diamo tanta importanza, è una serata tra di noi, quindi i maschi non sono ammessi. A un certo punto, sento una mano afferrare la mia. Ok, il "ragazzone" non ha recepito il messaggio. Prima che possa girarmi e insultarlo, lo sento lasciarmi andare, mentre un'altra mano si posa sulla mia spalla. Quando mi giro, mi ritrovo faccia a faccia con Matt. Che ci fa qui!? Lancio un'occhiata a Lexy, sicuramente l'avrà avvisato lei! Stringendosi nelle spalle mi guarda con aria innocente. Non volevo vederlo, volevo togliermelo dalla testa una volta per tutte. Senza degnare di un altro sguardo Matt, mi precipito fuori dalla discoteca, frugo nella mia borsa alla ricerca del telefono, per chiamare un taxi. Non trovandolo, inizio a brontolare. Di colpo, sento un fischio provenire da dietro di me.
"Ti sei persa? Ti serve aiuto?"
Questo tizio è spregevole e puzza di alcol.
"No, è tutto a posto"
"Andiamo...lascia che ti aiuti"
Si sta facendo pericolosamente vicino. Un sorriso viscido si forma sul suo volto malandato, i suoi occhi mi esaminano in modo disgustoso. Mi guardo intorno, il parcheggio è vuoto. Il ragazzo fa qualche altro passo verso di me, dicendomi che sa cosa vogliono le ragazze come me. Lo spingo indietro bruscamente, ma lui mi blocca contro il retro di una macchina e mette una mano sui miei fianchi.
"...Mi piacciono le ragazze agguerrite"
Mi fa schifo, i miei sensi vanno in allerta, poi sento alcune voci, sembrano Matt e Lexy che litigano. Non credo riusciranno a vedermi, siamo completamente fuori dalla loro visuale. Noto un frammento di vetro nella mano del tizio, lo avvicina al mio viso e mi sussurra di star ferma altrimenti mi aprirà la faccia. Mi ritrovo scaraventata indietro a tanti anni fa, quando il mio vicino mi costringeva a fare silenzio, mentre eravamo nella mia stanza. Ma questa volta non ho intenzione di starmene ferma. Il ragazzo continua a minacciarmi, mi guardo intorno, non ho molte opzioni, devo agire in fretta. Lo colpisco il più forte allo stomaco. Sorprendentemente si allontana un po' ma i suoi occhi sono ancora fermi su di me con un sorriso orribile.
"Quindi ti piace fare la dura?"
Cerco di colpirlo, ma sono bloccata. Ad un certo punto il suo corpo viene sollevato via dal mio.
"Matt!"
Matt è addosso al tizio con i pugni serrati e il corpo teso.
"L'HAI TOCCATA, FIGLIO DI PUTTANA?!"
Il tizio si contorce dal dolore, è patetico. Matt lo afferra per il collo, pronto a colpire ancora, ma quello inizia praticamente a piangere, implorando Matt di lasciarlo e dicendo di non aver fatto nulla.
"SPARISCI O TI AMMAZZO!"
Non ho mai visto Matt in un tale stato nervoso. Il ragazzo annuisce rapidamente e corre via non appena Matt lo lascia andare. Matt si avvicina a me e penso ancora una volta che sono fortunata ad averlo e quanto straordinario è.
"Jennifer, stai bene?"
"Non lo so..."
Inizia a girarmi la testa.
"Sei ferita..."
Cosa? Nella foga del momento non ho sentito nulla, ma ora riesco a sentire un dolore acuto provenire dalla mia guancia. Il bastardo deve avermi tagliato.
"Matt, io.."
Non riesco a parlare, e tutto intorno a me inizia a diventare nero.