HE.LUI.

By foreveryoungdream1

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||COMPLETA|| "Era la cosa più bella e speciale che avessi mai provato nella mia vita. Sai cosa significa trov... More

Premessa
Che la storia abbia inizio
Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 70
Epilogo
Capitolo Speciale ⭐
Con il Cuore, un po' di me.
Amatemi ❤

Capitolo 13

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By foreveryoungdream1

Sono andata a letto presto e ho dormito fino al suono della sveglia. Oggi decido di passare il mio tempo sul ring, anche perché mi sento in gran forma.

"Hey angelo, pronta a farti male?"

"Non mi spaventano gli esibizionisti, sai?"

"Oh? E così sarei un esibizionista?"

Ci scaldiamo un po', anche se io tendo a fissare i muscoli di Matt, invece di concentrarmi. Tra un pugno e un altro ripenso a Derek.

"Come sta Derek? Gli ho mandato diversi messaggi, ma non mi ha mai risposto..."

"Cosa? No...Cioè, sì. Sta bene, credo"

"Credi?"

"Bè, sì. Sono suo fratello, non sua madre. E neanche tu, vorrei ricordarti"

Non replico, incasso e basta. Perché deve mettersi sempre sulla difensiva quando parliamo di Derek?! Peggio per lui, la pagherà in calci e pugni.

Matt attacca improvvisamente. Con difficoltà blocco il suo attacco con entrambe le braccia, ma riesco a respingerlo indietro.Matt viene preso alla sprovvista e cade su un ginocchio. Si rialza velocemente. Nessuno scherza più, sembra che stiamo sistemando i conti con uno scontro diretto.

"è davvero necessario mandargli messaggi?!"

Prima che possa rispondere, Matt carica ancora, mi dà un colpo sullo stomaco, lasciandomi senza fiato. Rifletto per un istante e decido di provare una vile tattica di manipolazione femminile: fingo di star male per il colpo per allarmarlo. Matt mi si avvicina dispiaciuto, ma reagisco con un pugno.

"Gli mando i messaggi che mi pare!"

Lo sguardo di Matt si contrae, sembra davvero infuriato. All'improvviso mi gira intorno così rapidamente che, in una frazione di secondo, mi ritrovo con la schiena verso di lui. Mi fa cadere e mi viene addosso, bloccando tutto il mio corpo. Mi blocca entrambe le mani e tutto il suo peso è sulle mie gambe, in pratica non posso muovermi minimamente. Il suo viso è a pochi centimetri dal mio. I suoi occhi sono fissi nei miei. I nostri petti si alzano e si abbassano con tale intensità che, ogni tanto, i nostri corpi si toccano. La tensione è così palpabile che la gente ha iniziato a guardarci. Cerco di liberare le braccia, ma non ci riesco , sono completamente bloccata.

"Non c'è nulla di buono in Derek"

Matt dice questo senza ostilità. La sua voce è roca e i suoi occhi hanno cambiato intensità. Non toglie gli occhi dalle mie labbra. Il mio cuore batte forte, e non a causa dello sforzo fisico, ma per via delle chiare intenzioni che Matt sta dimostrando. Passo dalla rabbia all'impazienza e voglio solo che poggi le sue labbra sulle mie. Il momento viene interrotto da qualcuno che ci fischia dal fondo della sala.

"Prendetevi una camera, piccioncini!"

Divento rossa per l'imbarazzo e sento Matt allentare la sua presa.

"Taci Connor"

Il ragazzo scoppia in una risata, sbirciando verso di me, poi torna a fare quello che stava facendo. Matt mi aiuta ad alzarmi.

"Non farci caso, è un po' rozzo, ma non è un cattivo ragazzo"

Inizio a essere stufa di tutte queste occasioni sprecate, di ritrovarmi continuamente sull'orlo della frustrazione. Mi si forma un groppo in gola.

"Io devo andare. Grazie per l'allenamento"

"Jennifer asp..."

Non lo lascio finire. Scendo velocemente dal ring per raccogliere la mia roba e andare a casa.

Fuori sta tuonando, come se il tempo fosse in sintonia con la mia vita. Non riesco proprio a capire perché Matt passi sempre dall'essere aggressivo a farsi improvvisamente vicino, per poi tornare totalmente distaccato, comportandosi come se nulla fosse. A volte mi chiedo se lo faccia a posta, se si diverta, ma non sarebbe da lui. Quindi perché lo fa? Le parole di Derek continuano a rimbombarmi in testa "stai sprecando il tuo tempo, ma chiaramente tiene a te". Lui tiene a me ed è per questo non prova a fare nulla? Sospiro, tutto ciò non ha senso. I miei occhi sono appannati dalla pioggia e,probabilmente, anche per il modo in cui Matt e io ci siamo lasciati. Mando un messaggio a Derek, ma non risponde. Mentre i pensieri mi invadono la testa, il telefono squilla. Ho qualche speranza, ma è soltanto Lexy.

"Dimmi Lexy"

"Hey, che succede?"

"Sto bene, sto tornando dalla palestra, tutto qui"

"Ah ok. Ti chiamavo per sapere come stessero Matt e Derek"

"I fratelli stanno bene. Matt è ancora arrabbiato con Derek, mentre Derek continua a ignorare i miei messaggi"

Lexy non dice nulla.

"Come potrai immaginare, stanno iniziando a farmi innervosire"

"Hai bisogno di una pausa. O di una cioccolata per tirarti su."

Rido nervosamente.

"Credo che avrò bisogno di una flebo di cioccolata, chiederò al medico del pronto soccorso..."

"Era carino almeno?"

"E che ne so?! Non ci ho proprio fatto caso"

"Certo, scusami"

Non me ne potrebbe fregar di meno di quel tizio, so fin troppo bene da chi sono già occupati i miei pensieri.

"Devo andare Jenn. Stai calma e chiamami se hai bisogno. Lexy è al tuo servizio!"

"Grazie Lexy, ma starò bene. Ciao"

Riaggancio sentendomi vuota. Credo che mi farò un bagno per togliermi dalla testa tutti i miei pensieri assurdi. Sempre che sia possibile.

****

Questa mattina sono di pessimo umore. Lexy ha dichiarato la crisi e che dobbiamo pianificare una notte fuori insieme, a fine settimana. Stando alle sue parole ho bisogno di divertirmi un po'. Entro in ufficio ignorando Matt e l'atmosfera è fredda come il ghiaccio. Ci stiamo comportando come due mocciosi. Non ce la faccio più, e inizio a parlare.

"Le altre volte ti sei trattenuto?"

"Huh?"

"In palestra, ti sei trattenuto?"

Matt fa un passo indietro, perplesso. Il suo volto ha la classica espressione di allerta, mentre si chiede dove sia il tranello.

"Di che stai parlando?"

"Non ci sei andato leggero ieri..."

"Oh..."

Matt sembra a disagio e mi guarda in maniera strana.

"Che c'è?"

"Scusa se ti ho colpito troppo forte"

"Al contrario, sembrava un vero combattimento!"

Il mio tono è chiaramente aggressivo. Mi conosco, sono sul punto di esplodere. Il tipo di esplosione che fa un sacco di danno.

"Francamente, non ho bisogno di essere protetta. So combattere"

"Non ho mai detto il contrario"

"E allora perché ti trattenevi prima?"

"Ma non lo so, temevo di farti male, forse..."

"Wow!"

"Jennifer..."

Matt getta le mani in alto, come a dire che sto facendo tante scenate per nulla. Questo mi fa innervosire ancora di più. Però so che ha ragione, perché sto dicendo cose che non hanno un senso? Me la sto prendendo con lui senza motivo.

Mi avvicino a lui, parlando a bassa voce perché nessun altro senta.

"Quando avevo sei anni, il figlio della mia tata, vicina di casa, si divertiva con me mentre lei era occupata a fare altro, invece di ciò per cui i miei la pagavano. Quindi ho sempre saputo dell'esistenza dell'uomo pericoloso e ho imparato a difendermi".

"Jennifer, non lo sapevo..."

Matt si fa improvvisamente triste, tanto da farmi stare male. Cosa mi è preso? Non ho mai raccontato a nessuno questa parte della mia vita. Mi sento così patetica che abbandono velocemente la stanza. Mi dirigo verso l'ascensore guardando in basso. Sono un'idiota a comportarmi in questo modo. Entro nell'ascensore, premo violentemente il tasto al piano terra, ma lo faccio ripetutamente.

"Questi maledetti ascensori! Dai !!"

"Chiedo scusa?"

Adesso chi è?! Come alzo lo sguardo verso la sconosciuta voce maschile che ha appena parlato, vedo due radiosi occhi marroni guardarmi.

"...Mi scusi"

L'uomo in piedi avanti a me è estremamente elegante e ha un'aria intimidatoria, avrà una trentina d'anni.

"Che hanno che non va i miei ascensori?"

"..I suoi ascensori?!

"Sì"

L'atmosfera si fa bizzarra. L'uomo alza leggermente il mento, guardandomi divertito. Le porte sono chiuse e l'ascensore ha iniziato a scendere verso il piano terra.

"Lei è?"

"Jennifer, lavoro al 42° piano"

"Bè, credo che dovrò organizzare un seminario sulle relazioni per gli impiegati del 42° piano. Mi sembrano parecchio agitati"

"E lei sarebbe?"

"Il signor Hunt. Questo edificio e i sui 'maledetti' ascensori appartengono a me"

Rimango a bocca aperta. Grande, ho appena fatto la più grande figura della stupida di fronte all'uomo più potente della compagnia. Complimenti! Mi rincuora il fatto che l'abbia detto in tono scherzoso.

"Se vuole scusarmi, io scendo qui"

Mentre mi passa di fianco mi lancia uno sguardo di quelli che ti fa sentire vulnerabile. Poi scompare. Grandioso!


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