Una melodia perfetta

By __blumoon__

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Lexi frequenta il penultimo anno alla Berklee. Il suo sogno รจ quello di diventare una cantante famosa e si st... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Epilogo
Ringraziamenti

Capitolo 42

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By __blumoon__

LEXI

Il cielo è particolarmente nuvoloso stasera e ha iniziato a piovigginare, date le goccioline che stanno cadendo una ad una sul parabrezza dell'auto di Cole. Per fortuna io e Lisa abbiamo scelto il karaoke come meta per trascorrere la serata insieme ai ragazzi.

<< Vi voglio bene anch'io>> Cole chiude la chiamata con i suoi genitori.

Mi giro nella sua direzione e vedo ancora un gran sorriso sul suo volto, sorriso che ha accompagnato tutta la conversazione aggiungerei.

<< Come ti senti?>> domando.

<< Direi bene...molto bene>> risponde senza staccare gli occhi dalla strada.

Sono circa due settimane che Cole e la sua famiglia si sentono regolarmente e ogni volta lo vedo sempre meglio. Era evidente che soffrisse per il distacco che si è ritrovato a creare, ma è intenzionato a recuperare.
Sposta la mano, che mi accarezzava la gamba, per prendere la mia. Intreccia le nostre dita. È un gesto diventato abituale, ci ritroviamo a farlo senza nemmeno rendercene conto. Ma ogni volta che succede, avverto le farfalle nello stomaco come se fosse la prima volta.

<< Avrei dovuto darvi retta prima>> Ben, io e i ragazzi l'abbiamo sempre spronato a fare un passo verso di loro. La sua paura era quella di fare dei passi falsi e rovinare tutto, ma piano piano sta capendo che parlare con loro non significa automaticamente uscire allo scoperto. Le domande sulle lezioni corrispondono all'uno percento delle loro conversazioni e questo lo rasserena.

<< L'importante è che alla fine l'hai fatto, sia per la tua famiglia ma soprattutto per te stesso>> stringo la sua mano nella mia.

Dal momento in cui sono venuta a conoscenza della situazione, ho cercato di stargli accanto come meglio potevo, spronandolo a fare tutto ciò che riteneva giusto. Questo non significa che sia stata d'accordo su tutto e qualche volta mi sono presa la libertà di dirglielo, ma preferisco non impelagarmi nelle loro questioni, soprattutto dopo la cena con Carter.
Ammetto che a volte avrei voluto fare più domande ma mi sentivo in difficoltà, non volevo che si sentisse messo sotto pressione o sotto una lente di ingrandimento. Ma poi è stato lui stesso a parlamene più dettagliatamente, quando aveva bisogno di sfogarsi o di chiedere un consiglio, ed io ero lì per ascoltarlo ed aiutarlo nelle mie possibilità. Vederlo felice perché sta rimettendo i tasselli ognuno al posto giusto, mi rende felice a mia volta.

<< Non vedono l'ora di conoscerti>>

<< Anche io. Tua madre è una donna super simpatica>>

Durante una delle loro telefonate, Lizzie, sapendo che stessi accanto a suo figlio, ha voluto salutarmi. E' una donna alla mano e mi sono sentita subito a mio agio. Mi piacerebbe davvero conoscerla insieme a Charlie.
Cole avvicina la mia mano, ancora intrecciata alla sua, alla bocca e mi posa un bacio delicato. Vorrei saltargli addosso, baciare quelle labbra morbide e stringerlo forte. Sentire le sue mani calde su di me mentre io passo le dita nei suoi capelli scuri. Ma sta guidando. Devo trattenere qualsiasi impulso perché se solo accennassi ad una di queste cose, Cole sarebbe capace di esaudire i miei desideri seduta stante, anche se ha le mani occupate con il volante.

<< E' un bene che state ricucendo un dialogo, soprattutto perché tra un paio di mesi c'è l'audizione del talent...>> dico cautamente mentre rivolgo con fare innocente lo sguardo sul mio lato del finestrino. Oggi mi sento particolarmente coraggiosa per intraprendere questa conversazione.

Cole si irrigidisce, lo avverto dalla stretta della sua mano sulla mia.

<< Non mi sembra che abbiamo deciso>>

<< Abbiamo optato per la votazione. E siamo quattro si ed un no>> ovviamente il no è il suo.

Una settimana fa ho portato a casa un volantino di un talent che avrà inizio durante il periodo estivo. Tutti erano elettrizzati all'idea di poter partecipare, anche Cole, almeno prima che si ricordasse che questo significherebbe andare in televisione.

<< Lexi, ne abbiamo già parlato>>

<< Lo so, lo so. Comprendo che tu abbia delle riserve e anche i ragazzi capiscono la tua titubanza. Ma pensaci un attimo, se riuscissimo a superare l'audizione, avremo la possibilità di farci conoscere sul grande schermo. Il che gioverebbe tantissimo alla band>>

Sarebbe un perfetto trampolino di lancio, a prescindere da come finirebbe.

<< Ed io come faccio con la mia famiglia? Per loro sarebbe uno shock. Non solo studio musica invece di economia, ma suono anche in una band>> stringe le mani sul volante.

<< Ascolta, non è mia intenzione intromettermi nella tua sfera familiare, come non è intenzione di nessuno di noi obbligarti a fare un qualcosa che non ti senti>>

Mi sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

<< Però vorrei che riflettessi su questa domanda. Sei davvero disposto a perdere questa opportunità per ritardare solo di qualche mese la verità?>>

Cole si morde il labbro inferiore. Riesco a leggere una lotta con sè stesso. Rovinare quello che sta ricucendo o perdere l'occasione della vita?
Quando mi sono trovata l'annuncio del talent tra le mani, sono stata indecisa fino all'ultimo. Da una parte non volevo portarlo ai ragazzi, proprio per evitare situazioni del genere. Ma dall'altra parte sapevo che avrei rimpianto quella scelta, perché avrei fatto perdere un'opportunità alla band. Ma alla fine mi sento comunque in colpa, perché ora Cole si sente alle strette.

<< Mi dispiace averti messo in difficoltà, ma io vorrei solo che tu ci riflettessi bene. Qualsiasi scelta farai avrà delle conseguenze sia nell'uno che nell'altro caso. Devi solo capire quale sei disposto a sopportare>>

<< Non è facile Lexi, per niente>> si gratta la nuca. << Ho bisogno di tempo>>

Annuisco.

<< Qualunque sia la tua scelta, sappi che io e i ragazzi siamo con te. Non sei da solo>>

Queste parole allentano la tensione dei suoi muscoli.

<< Grazie>>



<< Riguarderò questo video in loop>> Alexia si asciuga le mani mentre non riesce a non ridere per la performance di John e Mark.

Io e le altre ci troviamo nella stessa situazione. Quei due sono un disastro colossale ma fanno morire dalle risate. Stasera era stata indetta una gara, vince chi riceve più applausi. Ero convinta che potessero riuscire a guadagnare il primo posto, perché nonostante le loro pessime dote canore hanno fatto divertire tutti, ma gli è stato soffiato da un ragazzo che ha portato la cover di una delle canzoni di Shawn Mendes.

<< In tre anni non avevo mai sentito Mark cantare>> lisa si asciuga le lacrime dovute alle troppe risa.

Andrew è stato l'unico di noi che è riuscito a riprendersi in tempo per poter fare una registrazione con il cellulare. Ci porteremo questo video per tanti anni a venire.

<< Ogni volta che sarò triste guarderò il loro siparietto>> sentiamo Karol tirare lo sciacquone ed uscire con un sorriso stampato in volto.

<< Io lo vedrò ogni volta che sarò nervosa e considerando l'ultimo periodo direi ogni giorno. Sono sicura che scioglierebbe i nervi in un nano secondo>>

Lisa si accoda.

<< Puoi dirlo forte. Con la questione show la Dallas è molto più esigente>>

Annuisco.

Lisa fa parte dei ballerini che ci aiuteranno durante lo spettacolo. E di conseguenza anche lei partecipa a quasi tutte le prove con la Dallas. Diciamo che se già prima non la sopportasse tantissimo, adesso è ancora meno.

<< Ho sempre creduto che foste esagerate, invece avevate ragione>> Karol si avvicina ai lavandini, accanto ad Alexia. Sono riuscita a convincere la mia migliore amica a ballare delle piccole coreografie per alcuni brani in comune e nonostante siano passati mesi, non si è ancora abituata al lavoro costante che vuole la Dallas in sala. Se davanti a tutti pretende il 200 %, in sala vuole almeno il 150%.

E' vero, pretende tanto, ci mette a duro lavoro, ma è un'insegnante bravissima. Ti ascolta, ti comprende, ti sprona a dare il massimo delle tue capacità. Ho imparato tanto grazie a lei. Sono cresciuta molto.
Mentre Karol si lava le mani, Alexia si gira verso noi due. Appoggia le mani ai bordi del lavandino dietro di lei, mentre ha uno sguardo malizioso sul volto.

<< Non per essere sempre la solita...>> guarda Lisa in particolare. << Ma ho visto una certa attenzione verso Mark, o sbaglio?>>

Io e Karol ci giriamo con la bocca spalancata verso Lisa.

<< Questa non la sapevamo>> Karol si avvicina non considerando le mani che gocciolano acqua ad ogni suo movimento.

<< Tu e Mark?>> domando io, curiosa.

Lisa si stringe nelle spalle, leggermente rossa in viso.

<< No. Non c'è nessun noi. E' solo un buon amico>>

<< Quindi non lo stavi guardando come se volessi essere al posto del microfono?>> Karol la incalza e Lisa sprofonda ancora di più nell'imbarazzo.

<< KAROL!>> la guarda stringendo gli occhi a due fessure.

<< Non è così. E poi tu ci avevi fatto nemmeno caso, come puoi dirlo?>>

<< Alexia?>> Karol si volta verso l'unica di noi che si è resa conto di questa cosa.

<< Confermi la mia tesi?>>

Lei guarda Lisa, la quale le sta lanciando un'occhiataccia per convincerla a non assecondarla. Trattengo una risata, in effetti Karol sarebbe una bella spina nel fianco se venisse a sapere di questo presunto interesse.

<< Mi dispiace Lisa, ma sono d'accordo con Karol>> si avvicina alla nostra amica e le mette il braccio intorno alle spalle.

<< Avevi gli occhi a cuoricino non puoi negarlo!>>

<< Tu non dici niente?>> mi domanda chiedendo in modo implicito, ma neanche tanto, aiuto.

<< Non ci sarebbe niente di male. Anche se...>> lascio qualche secondo di suspence e vedo le mie amiche in attesa.

<< Ad essere sincera io ti ho sempre shippata con Andrew!>> batto le mani con un piccolo urletto euforico.

Lisa fa cadere le braccia mentre assume un'espressione scioccata.

<< Ma ....Ma ...????>>

<< Siete troppo carini insieme>>

L'ho sempre pensato, sin dal primo giorno. Ma non ho potuto dire niente, troppi pochi elementi, ma ora ho avuto l'allaccio perfetto.

<< La conoscete la parola amicizia?>> incrocia le braccia al petto.

<< Sono i miei migliori amici, ragazze. Lo sapete bene>> guarda una ad una come se avesse qualcos'altro sulla punta della lingua.

Scrolla le spalle.

<< Ma è vero che forse avrei potuto guardare in quel modo Mark...>>

Noi tre urliamo euforiche mentre Lisa sorridendo si volta per raggiungere la sala ed i ragazzi.

<< Sai se anche lui prova lo stesso? Gliel'hai mai chiesto? Hai già provato qualche tattica d'amore? Non ti preoccupare investigo io>>

Karol inizia a fare domande a raffica mentre la rincorre.

Io e Alexia scuotiamo la testa mentre le seguiamo.

<< Okay investigatrice privata, che ne dici di calmarci?>> credo che la nostra amica si sia pentita di aver confermato la tesi.

<< Scusa è che sono così contenta!>>

<< Lo apprezzo>> risponde ridendo. << Ma non è niente di serio>>

<< Ma potrebbe diventarlo>> la sprona Alexia.

<< La state spaventando>>

<< Okay forse mi sono fatta prendere un pochino dall'emozione>>

<< Si anche io>>

In pochi secondi usciamo dal corridoio che conduce ai bagni e ci ritroviamo in sala. La musica è a un volume molto più basso così da permettere alle persone di poter parlare senza il bisogno di urlare.
Mi guardo intorno, l'ambiente sembra essersi riempito. Ci sono un sacco di tavoli e divanetti occupati, al bancone c'è una fila di persone che stanno sorseggiando i loro drink oppure stanno aspettando di ordinare.
Ho scoperto questo posto un anno fa, avevamo finito la lezione di canto quando una compagna di corso ha proposto di andare a bere qualcosa qui. Inutile dire che mi sono innamorata di questo posto. E' l'ideale quando si ha voglia di passare una serata tranquilla e divertente con gli amici.
Mentre torniamo ai nostri divanetti, Karol continua ad espormi le sue teorie su come far finire insieme i nostri amici.

<< Karol non sappiamo nemmeno lui cosa provi!>>

Non finisco di parlare perché mi scontro contro qualcuno, per rendermi poi conto essere Alexia.

<< Ahi!>> bisbiglia.

<< Perché vi siete fermate in mezzo alla sala?>> domanda Karol, vedendo anche Lisa ferma davanti a noi.

Alexia ci indica con la testa i ragazzi, seduti poco lontani da noi.
Sono tutti radunati su un unico divanetto, stanno praticamente uno sopra l'altro visto che non ci entrano.
Ci guardiamo tra di noi e decidiamo di avvicinarci senza farci sentire. Fortunatamente la musica che si diffonde tramite gli altoparlanti ci mimetizza.
Arriviamo dietro di loro in pochi secondi.
La prima cosa che noto è che guardano tutti lo schermo di un cellulare.
La seconda cosa che noto è che stanno riproducendo un video.
La terza cosa che noto è... socchiudo gli occhi per mettere a fuoco. Sembra essere un'esibizione di danza del ventre.
Io e Alexia ci guardiamo confuse.
Sono cinque ballerine che si muovono a ritmo. Indossano abiti colorati, uno diverso dall'altro, che mettono in risalto i loro movimenti.

<< Wow... che meraviglia>> commenta Simon.

Alexia mi preme la mano sul braccio in risposta. Fa un passo avanti ma io la fermo.

<< Aspetta>> le bisbiglio.

<< Solo?>> risponde Andrew senza staccare gli occhi dalle ballerine.

<< Ha ragione, è anche riduttivo. Sono spettacolari>> si accoda Mark.

Lancio un'occhiata verso Lisa.

<< Quanto vorrei averle davvero di fronte a me>> John si passa una mano in faccia con aria sognante.

<< Se ballassero così a pochi centimetri da te, sono sicuro che ti ritroveremo a terra incosciente>> Bruno, colui che mantiene il telefono, ingrandisce lo schermo.

Avverto Karol irrigidirsi. Mi giro verso di lei ma non si accorge di me dato che è troppo impegnata a fulminare la nuca di Bruno.
Le mie rotelle riprendono una strada che hanno percorso un po' di tempo fa. Karol all'apparenza è come sempre, ma ho come la sensazione che mi stia nascondendo qualcosa. Quando usciamo tutti insieme, come oggi ad esempio, noto la complicità che c'è tra lei e Bruno. Decisamente maggiore rispetto a prima. Interagiscono di più. Ma ogni volta che provo ad aprire il discorso, a farle qualche domanda, Karol si innervosisce leggermente, o forse è solo imbarazzo non lo so, dice che non c'è niente, che la mia è solo un'impressione e cambia discorso. Non c'è niente di male se loro stiano legando di più, anche io ho legato tanto con John tanto da diventare il mio migliore amico, ma qui non è esattamente la stessa cosa. Non è un mistero che Bruno ha un debole per Karol da sempre. Precisamente da quando ci siamo incontrati in discoteca mesi fa. E per me non è un mistero che Karol fosse attratta da lui... o forse lo è ancora. Ma c'è anche Paul in tutta questa storia. Un Paul che viene nominato molto meno da Karol ma non mi ha mai parlato di una rottura. Se facessi due più due mi verrebbe da pensare che forse tra lei e Bruno ci sia molto di più di quanto mostrino. Ho parlato con Cole e non mi sa dire niente a riguardo, allora ho provato a sondare il terreno con Bruno ma non ottenuto chissà che informazioni.
Ancora non riesco a spiegarmi questa sensazione che avverto. Cosa c'è sotto? Mi sta davvero nascondendo qualcosa? E se sì, perché lo starebbe facendo? Lei me lo direbbe se ci fosse qualcosa tra loro, giusto?

<< Guardate che movimento ragazzi...>>

La mia riflessione sulla mia amica finisce quando sento queste parole uscire dalla bocca del mio fidanzato.
Scuoto la testa per ritornare al presente.
Cole si passa una mano tra i capelli mentre si morde il labbro. Giurerei di vedere degli occhi a cuoricino.
Non mi ero resa conto di star avanzando per interromperli finchè Alexia non mi trattiene per un braccio, esattamente come ho fatto prima io.
Mi irrigidisco.

<< Beato te che puoi avere questo tutti i giorni grazie alla tua fidanzata>> Andrew lo ammonisce con una sorta di invidia.

<< E tu come fai a sapere come si muove la mia ragazza, Andrew?>>

<< Non fare il geloso. Conosco Lexi da tre anni e l'ho vista ballare un milione di volte>>

Mi scappa un leggero sorriso. Insomma è bello sapere che secondo i ragazzi, tralasciando che siano miei amici, pensano che mi sappia muovere bene.
Ma il sorriso si spegne subito quando Cole risponde.

<< Non posso negarlo. Si sa muovere davvero bene. Ma ragazzi... qui parliamo d'altro. Questa>> dice indicando lo schermo. << Questa è arte>>

Mi irrigidisco nuovamente. Sento il nervoso aumentare sempre di più. O forse è gelosia. Lo ammetto, è più la seconda.

<< Non ho mai trovato l'arte così sexy come in questo momento>> commenta Simon, lasciandoci stupite. Insomma, stiamo parlando di Simon.

<< Cioccolatino, se ti sentisse la tua metà, saresti già sciolto>> John lo prende in giro, ma se vedesse l'espressione di Alexia dietro di lui, saprebbe che non è andato tanto lontano dalla realtà.

Alexia si è incupita, e come me, ha le mani strette a pugno.

<< Non ho commentato le ballerine, ma la loro danza. Non vedo perché dovrebbe succedere qualcosa del genere>>

<< Simon ha ragione. Insomma, pensate davvero che loro non guardino o commentino altri ragazzi?>> Mark fa voltare la testa di scatto a Cole e Simon, gli unici due fidanzati.

Almeno quelli che sappiamo, mi ricorda la mia coscienza.

<< Non credo che mi farebbe piacere sapere che la mia ragazza apprezzi uomini che non sono io>> Cole risponde contraendo la mascella.

<< Eppure mi sembra di aver capito che la tua ragazza non è arte come queste ballerine... quindi direi che tu hai appena fatto la stessa cosa>> lo punzecchia il mio migliore amico.

Okay direi che possiamo mettere fine a questa conversazione. Non voglio sentire altro.
Guardo le altre e dopo avermi dato conferma decido di interrompere il mio ragazzo.

<< Non ho detto questo. Io->>

<< Anche cucirvi gli occhi sarebbe un'arte sexy sapete?>> mi intrometto alzando la voce dietro di loro.

I ragazzi sobbalzano per la nostra presenza inaspettata. John e Andrew si spostano all'istante e si siedono subito sulle due poltroncine di prima, mentre gli altri quattro rimangono impassibili sul divano.
Bruno spegne il telefono.

<< E perché, cucirgli la bocca? Anche questo non sarebbe male sai>> domanda retoricamente Alexia mentre ci sediamo sul divanetto, proprio di fronte a loro.

<< Ehi siete tornate>> commenta Simon impacciato mentre si muove sul posto. La sua agitazione è palpabile.

<< Si, forse siamo state troppo veloci, giusto?>> la sua fidanzata lo guarda negli occhi mentre si sistema meglio sul divano.

<< Da quanto tempo eravate qui dietro?>> domanda tossendo Cole.

<< Abbastanza tempo per vedervi sbavare per ragazze che non sono le vostre>> rispondo io, mentre accavallo le gambe.

<< Non è come sembra>>

<< E allora come sarebbe? Siamo tutte curiose>> Karol agita la mano mentre ci indica.

Bruno si schiarisce la gola prima di parlare.

<< Come avrete sicuramente visto, stavamo guardando un video>>

Annuiamo. Invitandolo a continuare.

<< Era un ballo che a tratti poteva sembrare sensuale, ma posso assicurare che non lo era>> mette le mani avanti.

<< Infatti, era un banale ballo di un gruppo. Noi stavamo semplicemente commentando la coreografia>> aggiunge Mark al quale si accoda Andrew.

<< Esatto. Essere amici di due bravissime ballerine dà i suoi frutti e li abbiamo messi in pratica>> ci sorride mentre cerca di supportare i suoi amici. Sta fallendo, ma almeno devo riconoscere il suo impegno, al contrario di John che trattiene una risata.

<< Andrew, sparare stronzate non ti si addice>> lo ammonisce Lisa.

<< Siamo due ballerine così brave, che il fidanzato di una delle due non la considera arte rispetto a delle sconosciute. Ho capito bene?>> poggio il gomito sulla gamba mentre posiziono la mano stretta a pungo sotto il mento.

Cole si sistema meglio sul posto.

<< No, sirenetta hai capito male>> fa una mezza risatina che in realtà risulta solo impacciata. << La danza, il movimento che stavano facendo era arte, non loro. Loro non sono niente in confronto a te>>

<< Esatto. Il paragone non sussiste>>

<< Possono solo sognare di essere come voi>>

<< Non dovete far caso a quello che a volte ci esce dalla bocca>>

<< Ha ragione, soprattutto quando abbiamo bevuto>>

<< Voi siete perfette ai nostri occhi>>

<< E non solo a noi. A tutti>>

<< Se sapeste fare anche questa danza sareste completamente al di fuori della nostra portata>>

<< Vero ragazzi? Confermate?>>

<< Certo che confermano. Chi non lo farebbe?>>

Cole e Simon dicono frasi una dietro l'altra, alternandosi. E' divertente vederli così impanicati perché io e Alexia li abbiamo colti in fragrante. Noi li guardiamo piatte, senza lasciar trasparire niente. Ma ci mordiamo con forza il labbro, proprio per evitare di ridere.

<< Cavolo, ma siete completamente ridicoli>> John però non è come noi, decide di ridergli in faccia e questo fa scattare anche le risate degli altri ragazzi.

Cole e Simon lo fulminano con lo sguardo.

<< Non hai parlato per tutto il tempo. E decidi di farlo adesso?>>

<< Non volevo mettere bocca. Sapete il detto? Tra moglie e marito non mettere il dito>> scrolla le spalle. << Ma eravate imbarazzanti così impanicati per aver espresso un semplice apprezzamento per delle ballerine che nemmeno conoscete>>

<< John, stai zitto che è meglio>> Bruno lo ammonisce ed in risposta John fa il gesto di chiudersi la bocca.

Io e Karol ci lanciamo delle occhiate di intesa. Il mio fidanzato ha fatto un grande buco nell'acqua senza nemmeno saperlo.

<< E' tutto okay piccola?>> domanda Simon. Alexia si sistema il vestito verde acqua, colore che indossiamo tutte stasera, seppur con capi diversi. Karol l'aveva proposto per gioco ma alla fine abbiamo accettato per davvero. E' una cosa carina. Io indosso una gonna e un top con le maniche a sbuffo. Alexia indossa un vestito con due laccetti che si legano al collo. Karol ha optato per una gonna lunga e un top senza spalline, mentre Lisa una tuta a pantaloncino.

<< Certo>> il fidanzato sembra rasserenarsi fino a quando la mia amica aggiunge.

<< Poi facciamo i conti a casa>>

<< Allora ragazzi, chi viene per l'ultimo duetto?>> l'intrattenitore abbassa ancora di più la musica così da potersi sentire.

<< Di cosa sta parlando?>> domanda Lisa.

<< Per concludere la serata delle esibizioni, ha chiesto due persone per fare un duetto. Ma nessuno sembra voler partecipare>> ci spiega Andrew.

Mi guardo intorno. Davvero sembra non calcolarlo nessuno. Sono tutti intenti a parlare tra di loro o con la testa sul telefono.

<< Perché non tornate sul palco voi due?>> propone Karol verso i due veri vincitori della gara.

Mark scuote la testa. << No, credo che abbiamo già dato. In più non si meritano il bis della performance più bella della serata>>

<< Esatto. Non hanno apprezzato la vera iconicità. Noi due passiamo>> conclude John.

Mi mordo il labbro trattenendo un sorriso.

<< Avanti ragazzi, è l'ultima canzone di questa serata. Finiamola come l'abbiamo iniziata>> continua l'uomo alla console. Cerca di coinvolgere i suoi spettatori, usando frasi ad affetto e promettendo divertimento. Ma a quanto pare nessuno è interessato e posso leggere chiaramente il suo imbarazzo.

<< Nemmeno voi volete andare? Potreste fare bella figura>> domando agli altri. Tutti scuotono la testa.

Guardo Cole e lui mi accenna un sorriso.

<< Credo di passare anche io>>

Annuisco.

Guardo l'intrattenitore all'angolo del palchetto.
Prendo un bel respiro. Il fatto che nessuno sembra essere intenzionato a dargli corda, non significa che io non possa togliere dall'imbarazzo quest'uomo.

<< Vengo io>> annuncio alzando la mano.

L'uomo sorride mentre vedo chiaramente la tensione alleviarsi. Mi alzo sotto gli occhi dei miei amici e del mio ragazzo che mi stanno incitando e mi dirigo verso il palchetto.

<< Vai Reina!>>

Sento tutti gli occhi su di me mentre cammino per la sala. E' calato il silenzio, si sente solo il rumore dei miei tacchi e un vociare leggero. Dovrei sentirmi in imbarazzo ma in realtà non lo sono. Salgo le scalette e mi avvicino all'uomo.

<< Come ti chiami signorina?>> mi avvicina il microfono.

<< Lexi>>

<< Perfetto Lexi, prima di sapere chi canterà con te, vediamo quale sarà la canzone fortunata>>

Annuisco mentre schiaccia play sul computer. Un'altra particolarità di questa serata è che la canzone non la sceglie chi si esibisce ma viene scelta dal computer in modo casuale. Sono stati selezionati più di 100 brani, quindi la scelta è davvero ampia.
Fisso i titoli dei brani che scorrono velocissimi. Non so se questa modalità mi mette più ansia o più eccitazione. Ansia perché può benissimo capitare una canzone che non conosco o che proprio non mi piace o non so fare. Eccitazione perché questo rende le cose più interessanti. Non sai cosa potrebbe toccarti.
La canzone prescelta si espande sullo schermo. Il sorriso spunta spontaneo sul mio viso.

<< Work di Rihanna e Drake!>>

Tutti applaudono.

<< Niente male>> commento ridendo.

<< Vediamo, chi vuole cantare con Lexi?>>

Teoricamente non dovrebbe esserci nessuna mano alzata ma invece eccone una, due, tre...sei. Wow. Aumentano secondo dopo secondo. Trattengo un sorriso, ma fallisco. Non so se sia per me o per la canzone, ma ammetto che è soddisfacente. Tanto.

<< Ora volete partecipare tutti eh>> scherza il signore accanto a me.

<< C'è qualcuno con cui vorresti cantare?>>

<< Mmmh...>> scorgo i ragazzi con le mani alzate. Purtroppo con le luci offuscate non li vedo benissimo, ma questo non è un problema visto che l'unico ragazzo di cui riconoscerei anche l'ombra sta raggiungendo il palco a passo svelto.

<< Canto io con lei>> esordisce Cole una volta al mio fianco.

Si sente qualche "non è giusto" e qualche "non si fa così amico".

<< Come ti chiami ragazzo?>>

<< Cole>>

<< A quanto pare questo ragazzo ha tanta voglia di cantare con te, Lexi>>

Prima che possa dire qualcosa, Cole risponde al posto mio.

<< Sì ha ragione, amo la sua voce. Non a caso è la mia fidanzata>>

Si sente un urlo seguito da un applauso. Non devo faticare molto per riconoscere i nostri amici.
Sorrido scuotendo la testa. Ecco questo mi imbarazza per esempio.

<< Prendete i microfoni ragazzi>>

Mentre ci prepariamo ne approfitto per parlargli.

<< Credevo non volessi cantare>>

<< Era così, ma poi ho visto troppi ragazzi fremere per poter cantare con te>>

Gli passo il microfono.

<< E questo non va bene?>>

Abbassa la testa fino ad incrociare il mio sguardo.

<< Non quando ti guardano con gli occhi luccicanti>> sono abbastanza sicura che nessuno mi abbia guardata così ma non lo dico ad alta voce. Mi piace quando si ingelosisce, anche se non ne ha motivo.

Trattengo un sorriso mentre sento una sensazione di calore diffondersi dentro di me.

<< Solo io posso guardarti così ed avere il privilegio di cantare con te>> aggiunge mentre mi guarda con il suo solito sorriso. Sorriso che sta riservando solo a me e che mi fa impazzire.

Okay, sono ufficialmente sciolta. Credo di averli io gli occhi luccicanti in questo momento.
Cole scende dal palchetto e si siede su una sedia libera. Inclino la testa di lato. La prima parte della canzone è mia e a quanto pare ha deciso di interpretare la canzone in tutto e per tutto.
Pochi secondi dopo parte la base.

Work, work, work, work, work, work
He said me haffi work, work, work, work, work, work
He see me do mi dirt, dirt, dirt, dirt, dirt, dirt
So me put in work, work, work, work, work, work
When you ah gon' learn, learn, learn, learn, learn?
Me nuh care if him hurt, hurt, hurt, hurt, hurting

L'intro della canzone lo cantano tutti con me, poi la mia sola voce si diffonde per la sala. Con questa canzone è difficile restare fermi, quindi inizio ad ondeggiare a ritmo. Muovo i fianchi e di conseguenza scatta anche il mio sedere. Non sarà l'arte che ammiravano i ragazzi pochi minuti prima, ma lo sguardo di Cole è lo stesso, anzi mi correggo. E' molto più intenso, molto più coinvolto.
Per quanto cerchi di guardarmi intorno, torno sempre con gli occhi su di lui. Ha le gambe leggermente divaricate e il braccio poggiato su una di esse. E' estremamente sexy in quella posizione, con i capelli scompigliati, gli occhi leggermente offuscati che esprimono chiaramente desiderio.

Beg you something, please
Baby don't you leave
Don't leave me stuck here in the streets, uh huh
If I get another chance to
I will never, no never neglect you
I mean who am I to hold your past against you?
I just hope that it gets to you
I hope that you see this through
I hope that you see this true
What can I say?
Please recognize I'm tryin', babe

Mantengo il contatto visivo quando si alza dalla sua postazione e tempo del ritornello, inizia a cantare la sua strofa.
Sale le scalette e si volta verso il pubblico che ci sta osservando. Una cosa che ho sempre notato di lui è la sua presenza scenica. Sa stare sul palco, sa intrattenere, sa catturare. Potrebbe intonare anche il menù del giorno della mensa e scommetto che tutti sarebbero felici di ascoltarlo. Fa sembrare semplice tutto quello che fa.
Cole si posiziona dietro di me mentre con la mano mi sfiora la spalla, scende lungo il corpo fino ad arrivare al fianco. Avverto un brivido corrermi lungo la schiena. In risposta inizio a muovere il bacino mentre intoniamo insieme i versi della canzone. Sono mesi ormai che cantiamo insieme e siamo riusciti a creare una nostra armonia. Sappiamo i nostri punti di forza e le nostre debolezze. Abbiamo imparato a dare il giusto spazio alle nostre voci.
Lui mi stringe di più a sé, avverto la tensione del suo corpo e nella sua voce. Sorrido. Continuo a muovermi, ponendomi come obiettivo quello di provocarlo, credo che metterlo in difficoltà sia il minimo. Poco dopo mi allontano da lui, scendendo le scalette mentre canta gli ultimi versi prima del ritornello conclusivo della canzone. Ora sono io che lo guardo dal basso verso l'alto. Mi mordo il labbro inferiore. Ma in pochi secondi, Cole mi raggiunge cingendomi la vita, e non so cosa mi sia saltato in testa ma io allungo la gamba sul suo fianco e lui me la stringe per tenerla ferma in quella posizione. E' come se ci fossimo solo noi due in questa stanza. Solo le nostri voci.

And give me all the work, work, work, work, work, work
He said me haffi work, work, work, work, work, work
He see me do mi dirt, dirt, dirt, dirt, dirt, dirt
So me put in work, work, work, work, work, work
When you ah gon' learn, learn, learn, learn, learn
Me nuh care if him hurt, hurt, hurt, hurt, hurting

Mm
Mm
Work, work, work, work, work, work
Mm

Sento la mano di Cole che mi preme sulla gamba fin dentro le ossa. Tutto il suo calore si irradia in tutto il mio corpo. Con le dita gioca con l'orlo della gonna, ma sono tranquilla in questa posizione perché la gonna è abbastanza lunga da non scoprire niente. Si avvicina di più a me, tanto da sentire la stoffa dei suoi jeans sulla mia pelle nuda. E una scarica elettrica mi attraversa la schiena fino ad arrivare al mio punto più sensibile. Ci guardiamo negli occhi, nessuno dei due si ritrae. Siamo come ipnotizzati l'uno dallo sguardo dell'altra e sotto il suo, mi sento trasparente. E' come se riuscisse a vedere oltre senza alcuno sforzo.
La canzone finisce e le persone presenti applaudono, fischiano. La voce dell'intrattenitore si diffonde per la sala, ma io non capisco una parola di quello che dice. Sono troppo occupata a godermi la sensazione della mano di Cole che delicatamente lascia andare la mia gamba.

<< Direi che siamo stati bravi>> mi scocca un sorriso mentre si abbassa per darmi un bacio. Un bacio dolce, almeno finchè non mi infila la lingua in bocca. Gli afferro la camicia per abbassarlo di più e quando stavo per lasciarmi trasportare, lui interrompe il bacio. Mi rattrista ma al tempo stesso ne sono anche grata, non siamo soli ma siamo davanti ad altre persone e dubito che per loro sarebbe stato uno spettacolo piacevole da guardare. Ed io non so se mi sarei fermata prima di fare qualche cavolata.

<< Sono d'accordo>> dico con un filo di voce.

Non mi basta sentire il suo sapore per pochi secondi. Non mi basta avere la sua mano sulla gamba. Voglio che salga sempre di più. Voglio che scompaia sotto la gonna. Voglio che il suo sguardo eccitato vaghi su tutta la mia figura.
A quanto pare il mio desiderio di poche ore fa sta iniziando ad avverarsi e non vedo l'ora di restare da sola con lui per viverlo.

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