Rapimenti di sguardi

By soukainalyafori

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Un unione di sguardi. Lei fredda come il ghiaccio, lui senza pensieri come il cielo. Impareranno a godersi... More

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Qualsiasi fosse la meta
Sono stata bene
Disastri
L'inizio della verità
Piacere, Samantha Carter.
Eri spenta, ora sei accesa.
L'amore
In frantumi
Gli Abiti
Sono distrutta, ma non lo mostro.
Addio al nubilato
Si, lo voglio.
Sono difettosa
Segni indelebili, ma cancellabili.
Partenza
Lontano dagli occhi lontano dal cuore
Sta volta non torno, mi hai persa.
L'inizio.
Ortiche e smeraldo
Avviso
Imbambolata nei ricordi
Atterraggio
Ritorno al passato
Ubriaca
37A e 38A
Instagram
Due dolci scoperte
L'alba sulla pelle
Smancerie&Pizza
Aiuto!
Imperfezioni perfette
Fine libro
Gelosia
A voi la scelta! :)
Brutta e buona notizia.
Yee
Manto luminoso

Scontri di ghiaccio

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By soukainalyafori

[ASH]

Mi rannicchio a letto, assumendo una posizione fetale mentre cerco di sforzarmi il meno possibile per prendere la coperta e avvolgermici dentro.

Il mio stra maledettissimo telefono emana rumore, così dopo alcuni secondi lo afferro e rispondo senza nemmeno guardare chi sia.

"Che c'è?" rispondo scortese con la voce addormentata.

"Jo, lei, cioè, noi stiamo" sento un Thomas preoccupato quasi isterico dall'altra parte del telefono "Jo, staavendoilbambino!" dice tutto d'un fiato agitato.

"Ah... Ok.." rispondo assonnato con l'unica idea di dormire profondamente fino al 2097 "No aspetta, cosa?!" sputo più isterico di Thomas prima di balzare a sedere sul letto.

Jo, sta per avere il bambino, ommioddio.

"Devo venire lì?" continuo agitato.

"Ovviamente si, lei è in sala parto, ti aspetto amico" dice riattaccano senza lasciarmi il tempo di rispondere.

Cerco in rubrica un numero di telefono per prendere il primo volo diretto a San Diego.

"Buongiorno, American Air Lines, posso aiutarla?" risponde dall'altra parte una donna.

"Buongiorno, cerco il primo volo per San Diego." dissi alzandomi da letto con uno scatto.

"Alle 09:45" mi dice calma.
"Bene, lo prenoto, a nome di Asher Stevens." rispondo indaffarato a prendere la valigia da sotto il letto.

"Perfetto, arrivederla." mi saluta gentile.

Dopo aver buttato cose a caso nella valigia mi direggo in bagno, a che ora aveva detto che era il volo? Comincio a torturarmi mentalmente per non ricordarlo.

"10 meno un quarto!" grido sollevato.

Mi levo la felpa e resto in canottiera.

Missione 1: doccia.

Entro in bagno e dopo essermi spogliato mi metto sotto il getto d'acqua calda, ma dopo un po mi ricordo di avere a disposizione ancora a mala pena un'ora.

Tiro fuori il phon dopo essermi messo i miei jeans blu notte.

"Ma che cazzo ci fai alle 07:00 del mattino di domenica sveglio?" mi dice Ethan acido apparendo alle mie spalle.

"Devo tornare a San Diego." dico sorridente pensando alla causa della mia partenza.

"Ma ti sei fumato?" mi chiede stropicciandosi gli occhi con le mani chiuse a pugno.

"No, sta nascendo il figlio di Jo, sai la ragazza del mio amico quella di cui ti avevo raccontato..." dissi lasciando la frase vagante.

"Ah si la migliore amica di Sam.." lo interrompo con un impreco.

"Potca puttana!" grido, avrei reincontrato Sam, mi infilo la maglia e subito dopo la giacca di pelle nera.

La stessa giacca che indossavo il giorno in cui ho versato il caffè addosso a Sam, un sorriso si accennò sulle mie labbra al pensiero.

"Se vuoi ti porto io all'aeroporto." propose divertito.

"Non è divertente." dissi a denti stretti.

"Oh si invece, tu veni da San Diego a Miami per risolvere con Sam -quando invece non avete ancora parlato, nemmeno vi siete visti- e ora vi incontrerete a San Diego, dove saresti potuto stare."

Esco dal bagno e prima di entrare in camera rivoglo il dito medio a quel coglione, che in fondo ha ragione.

***

"Vengo con te" mi dice Ethan scendendo dall'auto una volta arrivati all'aeroporto.

Entriamo e ci dirigiamo verso il check in, così avrei potuto ritirare il biglietto prenotato.

"Non so quando hai intenzione o se hai intenzione di tornare, ma ti dico solo che sei torni da me sei il benvenuto." disse stringendomi la mano poi.

"Grazie." sorrisi e indaffarato ricambiai la stretta di mano seguita da un abbraccio.

Più che un abbraccio fu scontrarsi i petti l'un l'altro, come nei riti del rugby, tenendoci la mano stretta.

Mi ero lasciato sfuggire pensieri che non devo fare, all'inizio avevo sempre pensato che lui fosse come gli altri -un uomo senza pensieri e schietto nel decidere- invece ho capito che non è così male.

Ancora non capivo come Sam, non potesse provare qualcosa per lui.

Era ricco, bello, simpatico fin troppo, dolce ed intelligente.

Se mai lei avesse provato qualcosa per lui io approverei perché almeno mi posso fidare, ma a prova contraria lei è mia.

Si è mia. E me lo sento io voglio che questo accada, voglio incontrarla e supplicarla, sperando che con quella testa dura come il cemento che si ritrova, non cerchi di fare la stronza.

Invece quel Josh... Quanto mi stava sul cazzo.

A differenza di Ethan era finto.

Sorriso finto.
Parole finte, sembravano scaricate da internet e studiate a memoria per essere recitate quelle parole poi.
Ed era totalmente coglione, faceva il dolce ogni tre per quattro, ma Sam non lo hai mai visto come l'ho visto io nei momenti in cui la stalkeravo.

Rivolgeva sguardi dolci a Sam, come se fosse stato un'enorme panda che si fumava bastoncini di zucchero ricoperti di vomito di unicorno, poi appena lei non lo vedeva, ci provava facendo l'occhiolino alle ragazze che gli stavano intorno.

Una volta entrati in aeroporto prendemmo il biglietto.

Io e Ethan siamo seduti sulle sedie d'attesa.

"Si prega i passeggeri del volo diretto a San Diego per le ore 09:45 di imbarcarsi." una voce dagli altoparlanti rimbombò.

"Bene io direi di andare..." dissi a Ethan ma non riuscì a finire la frase che le parole mi morirono in bocca.

Vidi una Sam e un Josh tutti felici avvicinarsi all'imbarco, avrei dovuto pensarci che anche lei avrebbe potuto prendere lo stesso volo!

Si dissero qualcosa di dolce mentre io davo il biglietto allo stewart.

Peccato la vicinanza... Avrei potuto sentire tutto, ma lei era rimasta 3 persone più in là nella fila.

Lui le di avvicinò così tanto da farmi perdere la ragione... La coprì con la schiena e mi sembrò un bacio... Ma d'altronde ero io che mi ero fatto problemi, lei poteva tranquillamente godersi la sua cazzo di vita.

Mentre poggiavo la valigia per il controllo peso mi sfuggi dalla rabbia e un tonfo rumoroso si impossessò del momento.

Come se ormai non potessi più evitarlo mi girai guardai Sam e poi lui e li ghiacciai con lo sguardo.

Mi voltai subito dopo e fuggii da quegli occhi che più che essersi intimoriti dal mio sguardo avevano accelerato il mio battito cardiaco, per quanto non li avevo incontrati.

Spazio scrittrice:

Esami: fatti

Vai! Medie a mai più rivederci!

Scusate se non ho più aggiornato ma eccolo qui il nuovo capitolo in tutta la sua bruttezza- anche se non mi accontento mai - devo dire che mi è dispiaciuto.

Ho detto parecchie cazzate, si, non cancellerò il libro, ma ci terrei se voi non faceste come i nascosti di Shadowhunters e vi faceste vedere.

Scusate eventuali errori-anche se ci saranno- ma wattpad non mi salva le modifiche.

La foto del capitolo sono io :)

Buone vacanze e lettura, grazie di tutto, vi voglio bene-suky-

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