Imbambolata nei ricordi

256 10 0
                                    

"Si. Letteralmente. Imbambolata." disse ridendo Margarethe.

"Come hai detto che si chiama?" chiese Rosy.

"Josh Owen.." risposi scocciata, ma col sorriso.

Quelle due stupide ridevano perché Marg, il soprannome che avevo attribuito a Margarethe, aveva raccontato a Rosy del momento in cui era venuta a cercarmi e stavo "socializzando", facendo una figura di merda, con Josh.

Ok, lo ammetto, sembravo stupida in quel momento, ma non so cosa mi fosse successo.

Qualcuno bussò alla porta di camera nostra fermando le risate acute delle altre due.

"Avanti!" gridò Marg da stesa sul suo letto.

"Fanciulle..." disse Ethan entrando con fare altezzoso.

Era davvero simpatico. Una specie di giullare del reame.

Un fare sempre sicuro e modesto. Adoravo le persone così, quelle persone che fanno quello che hanno già detto, senza farsi intimidire da un no. Ethan era così. Eravamo migliori amici ormai. E sebbene da poco, gli confidavo e mi confidava tutto. Ci fidavamo.

"Allora... Cosa sono tutte queste risate?" chiese sedendosi sull'orlo del mio letto sbilanciandolo grazie alla sua massa corporea.

"Nien..." non feci in tempo a finire la frase che Marg raccontò a Ethan ogni minimo dettaglio del momento in cui ero insieme a Josh, recitando persino delle scene di quel momento.

***

"E quindi ti sei innamorata.." disse Ethan sorridendo.

"Cosa?!" gridai tossendo dopo essermi strozzata con il gelato di merda che stavo mangiando. "No, no, NO!" dissi gridando ancora più forte fissando Ethan.

"Dai ammettilo..." disse soffocando una risata.

"Vaffanculo!" gridai a Ethan facendogli il dito medio.

"Sei buffa col gelato sul naso."

"Stronzo..." borbottai tra me e me.

"Stronzo?! Non ti compro più il gelato." disse incrociando le mani sul petto con fare offeso.

Avrei fatto lo stesso se solo avessi finito il mio gelato. Ma ero sempre stata lenta a mangiare, lui invece sembrava una macchina divoratrice.

"Stavo pensando..." disse grattandosi nervosamente la nuca.

E improvvisamente mi sentii lo stomaco restringersi. Ash faceva sempre la stessa cosa quando era nervoso. Balbettava e non riusciva mai a completare una frase sensata.

Quanto avrei voluto sapere di lui. Di quello che stava succedendo là mentre io stavo qui.

Non mi piaceva dare spazio a lui nei miei pensieri, ma lui c'era sempre. Credevo di liberarmene... In ogni persona cercavo una parte di lui. Ma nessuno era come lui. Nessuno possedeva la sua spensieratezza.

"Ci risiamo?" sussurrò Ethan al mio orecchio.

Sussultai quando il suo respiro caldo raggiunse la mia pelle.

"Ci risiamo, a cosa?" chiesi confusa.

"Pensi sempre a lui..." disse serio guardando davanti a se.

Il mare era azzurro, ma non di quell'azzurro caraibico, un azzurro non da mare. Il perfetto contrasto tra cielo e terra. Un colore strano. Complicato da descrivere.

"Mi manca..." confessai alla fine.

Ethan tanto sapeva tutto. Sapeva dello stato attuale del mio cuore, della mia mente e del mio copro. Qualsiasi cosa riguardo me ed Ash, era a sua conoscenza. Avevo una confusione talmente grande all'interno....

"Perché non gli parli?" chiese interrompendo il silenzio che fino a quel momento aveva regnato.

"Perché mi fa schifo adesso, non so se potrò mai risolvere." dissi con un filo di voce che mi uscí tremante come se stessi mentendo.

"Ti serve del tempo." disse stringendomi poi in un abbraccio.

Posai lentamente la testa sulla sua spalla. Il mare mi manda in fissa. Quello di oggi sembra del mio umore.

***

"Cos'avete fatto tu e quel figo di Ethan?" chiese maliziosa Marg.

"É il mio migliore amico." risposi sconcertata.

"Infatti, lui per te, non tu per lui..." disse lei sorridendo sempre di più.

Sul serio, a Miami c'è qualcuno che non sorride come un idiota per nulla?

Però mi fa bene tutta questa spensieratezza.

La gente semplice. Semplice per modo di dire. Sono persone semplici all'interno, ma non all'esterno. Hanno un modo di fare sempre tranquillo, alcuni. Altrimenti sono sempre sicuri e diretti.

Amo le città così leggere, ma allo stesso tempo cariche, e pesanti.

~spazioscrittrice~

Non uccidetemi vi prego!

O in quel caso avvisatemi, che mi preparo a un attacco da parte vostra. Allora questo capitolo è corto perché... Boh

Nel prossimo capitolo c'è una sorpresinaa

State attenti all'inizio e leggete bene sotto il punto di vista di chi si svolgerà il racconto... Lalalalalala ho detto troppo.

Ciao lovaaaaas!

Buona lettura
Suky

Rapimenti di sguardiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora