Trials And Tribulations - Tra...

By LetMySpiritFly94

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''A Smooth Sea Never Made A Skilled Sailor.'' Buona Lettura :) More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50 (parte 1)
Capitolo 50 (parte 2)
Grazie.
Capitolo 50 (parte 3)
Capitolo 50 (parte 4)
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 70
Capitolo 71
Capitolo 72
Capitolo 73
Capitolo 74
Capitolo 75
Capitolo 76
Capitolo 77
Capitolo 78
Capitolo 79
Capitolo 80
Questo non è un Capitolo.
Capitolo 81
Capitolo 82
Epilogo

Capitolo 21

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By LetMySpiritFly94

Lauren rimase come paralizzata, la sua mente in subbuglio, insicura su cosa avesse dovuto fare per il suo bene. La sua mente le diceva di tornare a casa, di dare a Camila un po' di spazio per permetterle di affrontare la sfida che la aspettava all'interno dell'edificio. Trovarsi faccia a faccia con la persona che ti ha quasi ucciso, consapevolmente o no, era già abbastanza difficile per Camila senza Lauren che complicasse le cose ancora di più con la sua non voluta presenza.  Però il cuore di Lauren contraddiceva ferocemente la sua testa, costringendola a correre dietro a Camila, per fermarla dall'allontanarsi da lei e , più importante, da loro. Il cuore di Lauren pulsava dolorosamente nel suo petto, sembrava come il suo cuore venisse strappato sempre di più dal suo petto ad ogni passo che Camila faceva allontanandosi da lei.  Mentre Lauren esitava, la sua testa combatteva con il suo cuore con indecisione, Camila sparì dentro all'edificio e Lauren sentì un dolore non familiare, un dolore che non aveva mai provato in vita sua. Sentì il suo petto diventare pesante, l'aria usciva dai polmoni in forti singhiozzi mentre piangeva apertamente e senza vergogna nel parcheggio, rimase in piedi vicino alla macchina, pregando che in qualsiasi momento Camila riapparisse. Alla fine, dopo quindici minuti di attesa, Lauren realizzò che non sarebbe riapparsa.

Ora che Camila era sparita dalla vista, la mente di Lauren potè avere il sopravvento sul suo cuore infranto e lentamente salì in macchina, si sedette nel posto del guidatore e chiuse con forza la portiera dietro di se per la frustrazione. Tutto quello a cui poteva pensare mentre era seduta li, con la testa appoggiata contro il finestrino, era come tutto questo fosse colpa sua e il disprezzo che provava verso di sé in quel momento superava l'odio che provava verso Rachel. Ok, la sua ex ragazza era vendicativa e maliziosa ma era stato il suo dito a premere il grilletto che aveva posto fine alla sua relazione con Camila. Rachel poteva essere stata quella ad impiantare dei dubbi nella sua mente riguardo ai sentimenti di Camila ma Lauren era stata quella che li aveva lasciati crescere, li aveva fatti crescere esponenzialmente ed indiscriminatamente come le cellule di un tumore maligno fino a consumarla completamente. Camila non aveva dato a Lauren una singola ragione per diffidare dei suoi sentimenti. Infatti le sue azioni durante le ultime ventiquattro ore avrebbero dovuto essere abbastanza per convincere Lauren che era stato ridicolo e sciocco prendere in considerazione per un solo momento i commenti di Rachel.

Lauren era arrabbiata con Rachel per averle fatto dubitare dei sentimenti di Camila ma ,più di tutto, era arrabbiata con se stessa. Aveva lasciato che Rachel le entrasse sotto la pelle, che contaminasse tutto quello che lei e Camila avevano condiviso, girandolo nella testa di Lauren fino a quando fosse diventato irrazionale e auto distruttivo. Rachel aveva ottenuto esattamente quello che voleva con il minimo sforzo e Lauren aveva lasciato che accadesse, si era lasciata manipolare facilmente. Lauren imprecò nella sua mente per essere stata così idiota, alzò la testa dal finestrino, inserì la chiave  nell'iniezione e accese il motore.

Lauren era indecisa se stare in macchina e aspettare in parcheggio che Camila uscisse ma decise che , indipendentemente da quello che stessero affrontando in questo momento, Camila non aveva bisogno di altre complicazioni, non quando stava già affrontando così tanto. Quindi, Lauren lentamente inserì la retro ed uscì dal parcheggio dirigendosi poi verso la strada principale, guidò senza una particolare destinazione in mente, senza scopo e riflessivamente mentre ripensava a tutto quello che era successo nelle ultime ore.

Lei non sarebbe riuscita a dire per quanto avesse guidato, o quali strade avesse preso durante il tragitto ma, Lauren si sarebbe sempre ricordata di essere finita alla spiaggia, nello stesso posto del primo appuntamento con Camila. Lauren rimase a guardare dal finestrino della macchina le onde che si infrangevano sulla riva, mescolando la sabbia e agitandola furiosamente. La natura rappresentava perfettamente la situazione che Lauren stava vivendo, si immaginava Rachel come il tormentato mare che spazzava via e scuoteva la sabbia o, come se l'era immaginato, la sua relazione con Camila. Lauren ricordava lucidamente una particolare storia che Camila le aveva raccontato quella sera che erano rimaste sedute insieme sulla sabbia, una frase in particolare sembrava specialmente azzeccata per questa situazione ''Un mare calmo non ha mai creato marinai esperti.''

Camila aveva detto a Lauren che all'inizio non aveva capito a pieno quelle parole. Che era stato solo dopo l'incidente che avevano iniziato ad avere senso e nonostante Lauren avesse afferrato il significato della frase rapidamente, era solo adesso che lo apprezzava a pieno. Mentre era seduta li il tempo spariva in un infinito abisso,  Lauren non poteva che pentirsi delle sue azioni ma, sapeva che se non altro aveva imparato da loro, anche sera era troppo tardi per salvare la sua relazione con Camila. Se la vita di Lauren fosse stata un film, sarebbe dovuto piovere fuori mentre guardava l'oceano, la leggera pioggerellina sarebbe scivolata dal vetro del finestrino mentre guardava lo sbiadito cielo grigio, questo avrebbe rispecchiato a pieno il suo umore. Però la sua vita non era un film e, nonostante fosse nuvoloso con un forte vento, era luminoso e ogni tanto il sole faceva capolino dalle ovattate nuvole bianche per scaldare il viso di Lauren, un briciolo di conforto in un'altrimenti miserabile umore.

Alla fine Lauren riuscì ad allontanarsi dalla spiaggia, ricomponendosi abbastanza da riuscire a trovare la strada di casa. L'intero viaggio fu contaminato dai ricordi della gioia di Camila la notte del loro primo appuntamento, quando aveva immerso i suoi piedi nella sabbia e sentito la dolce brezza contro il suo viso.  Una volta a casa Lauren corse in camera sua e si gettò sul letto, cercò nelle sue tasche il telefono e digitò il numero di Camila, completamente all'oscuro di quanto tempo fosse passato da quando si erano viste. Quando Camila non rispose Lauren lasciò un messaggio in segreteria, si scusava profondamente e la pregava di darle una seconda occasione. Qualche minuto dopo, incapace di tollerare il fatto di non fare niente, Lauren continuò a girarsi sopra le coperte in agitazione, il suo corpo esigeva di fare qualcosa di più pratico per correggere le sue azioni, aveva lasciato più di venti messaggi vocali nella segreteria di Camila. Alla fine , ammettendo la sconfitta, Lauren digitò il numero di Ally, una veloce occhiata all'orologio la informò che sia Normani che Dinah erano a lezione di danza e al momento non avrebbero risposto.

Quando Ally rispose al telefono Lauren la informò di tutto quello che era accaduto, dal dolente incontro con Rachel nel corridoio agli irrazionali dubbi verso Camila che erano susseguiti. Ally era stata comprensiva della difficoltà di Lauren e aveva informato la sua amica che sarebbe stata da lei il prima possibile con un vasto assortimento di cioccolato,  la speranza era che insieme sarebbero riuscite a trovare un modo per Lauren di sistemare le cose con Camila.  Questo era stato venti minuti e altri cinque messaggi vocali fa e ancora non c'era traccia di Ally.

Nel frattempo Lauren si era trovata a versare sale nella sua ferita aperta rileggendo la lettera che Camila le aveva scritto quel fatidico pomeriggio, la lettera dove le confessava i suoi sentimenti . Era seduta sul davanzale di camera sua che dava sul retro, la lettera era tenuta saldamente nelle sue mani, ora il cielo si era oscurato e aveva dato il via ad un temporale, il tempo finalmente rispecchiava il suo triste umore. Lauren era da sola in case mentre leggeva le parole di Camila, i suoi genitori erano da amici per cena, suo fratello e sua sorella erano con loro, tutti con l'idea che fosse alla stazione di polizia. Per la prima volta dopo tanto tempo, Lauren si sentiva sola e isolata seduta di sopra, guardava il telefono nella speranza che Ally le scrivesse o, ancora meglio, Camila. Sospirò quando vide che non c'erano nuovo messaggi e riportò l'attenzione sulle pagine davanti a lei, sconsolata, le parole erano quasi uno specchio delle sue emozioni.

'Odio come abbiamo lasciato le cose prima perché è sembrata come la fine di qualcosa che non ero pronta a lasciare andare e mi rifiuto di perdere qualcosa o qualcuno che hanno così tanto valore per me. Ho cercato di chiamarti ma non hai risposto e non so se dovrei essere preoccupata che tu non possa sopportare l'idea di parlarmi..so che probabilmente ti ho ferita..'

Le parole su quelle pagine nelle sue mani esprimevano così alla perfezione i suoi sentimenti che era come se Lauren le avesse scritte in risposta alla situazione attuale. Smise di leggere e appoggiò la lettera quando sentì il campanello suonare, si alzò rapidamente e corse alla porta d'ingresso per lasciare che Ally entrasse e si riparasse dalla pioggia. Lauren quasi svenne per lo shock quando aprì la porta e non trovò Ally ma Camila in piedi davanti a lei, bagnata dalla testa ai piedi, non aveva niente addosso che la proteggesse dalla pioggia se non un maglione un paio di skinny jeans.

Lauren non potè vedere l'espressione su suo viso ma era quasi sicura che fosse orribile, la sua bocca era aperta per la sorpresa, i suoi occhi mostravano il suo stupore.

''Non voglio litigare.''Disse Camila semplicemente , le maniche del suo maglione erano tirate sopra le mani nel tentativo di recuperare un po' di calore, ondeggiava nervosamente sui piedi.

''Camila.'' Riuscì a dire Lauren, i suo cervello non aveva ancora registrato la realtà della situazione. ''Cosa ci fai qui?''

''Non voglio litigare.'' Ripetè Camila incontrando lo sguardo di Lauren.

''Non capisco.'' Rispose Lauren confusa, completamente inconsapevole del fatto che Camila fosse ancora fuori sotto la pioggia.

''Odio litigare con te.'' Le disse Camila sinceramente. ''Mi manchi già.''

''Io..'' Iniziò Lauren stupita, il suo cervello faticava a formulare una frase di senso compiuto. ''Tu..e il..''  cercò di dire, ma la frase rimase incomprensibile così ripetè. ''Non capisco.''

Camila fece rapidamente un passo in avanti facendo scontrare le sue labbra con quelle di Lauren, appoggiando una mano sui suoi fianchi e portò la ragazza rimasta senza parole a sé con fervore. Il freddo dei vestiti saturi di Camila riportò Lauren alla realtà, si divise da Camila spingendola gentilmente dalle spalle per studiarla mentre le piccole gocce di pioggia cadevano su entrambe.

''Camila sei fradicia.''  Le disse Lauren al pensiero che fosse ignara della situazione.

''Non mi interessa.'' Rispose Camila onestamente.

''Rischi di ammalarti.'' Continuò Lauren preoccupata. ''Come ci sei arrivata qui? Camminando?''

''Si.'' Rispose Camila.

''Sei impazzita?'' Le chiese Lauren. ''Sta piovendo a dirotto. A cosa stavi pensando?''

''Non stavo pensando.'' Disse Camila, ancora in piedi sotto la pioggia, sembrava indisturbata mentre scivolava su di lei.

Lauren le prese il braccio e la tirò in casa rapidamente, chiudendo la porta dietro di lei.

''Lascia che ti prenda delle salviette.'' Disse Lauren facendo un passo per andare di sopra.

''No aspetta.'' Disse Camila afferrandola per il polso e fermandola. ''Possiamo parlare? Ti prego.''

''Certo.''Disse Lauren. ''ma solo dopo che avrò evitato di farti prendere una polmonite.''

Detto questo Lauren sparì rapidamente al piano di sopra, ritornò subito dopo con diverse salviette, un paio di pantaloni della tuta, una t-shirt e una felpa.

''Ecco.'' Disse Lauren dando la pila di indumenti a Camila e indicandole il bagno alla fine del corridoio. ''Vai a cambiarti.''

''Lauren...'' Disse Camila girandosi per seguire Lauren come la ragazza si spostò in cucina. Camila aspettò che ritornasse ma, quando non lo fece, si rassegnò e si diresse in bagno.  Si asciugò rapidamente e si mise i vestiti di Lauren, il suo profumo riempì le narici di Camila e  la morbidezza del cotone della felpa di Lauren la riscaldò quasi istantaneamente.

Una volta asciutta raccolse le suo cose e si diresse in cucina dove trovò Lauren intenta nella preparazione di una cioccolata.  Si girò, sentendo il suono dei piedi nudi di Camila sul pavimento della cucina. Notò la manciata di vestiti nelle mani di Camila.

''Dalli a me questi.'' Le disse Lauren in tono materno, stendendo la mano per prenderli. ''Li metto nell'asciugatrice.''

Camila fece come le era stato detto e Lauren mise i vestiti nella macchina, ruotò la ghiera e la fece partire immediatamente.

Fece cenno a Camila per sedersi al bancone della cucina mentre finiva di preparare la cioccolata ma lei non si mosse, invece si mise a guardare Lauren con interesse.

''Cosa stai facendo?'' Chiese Camila dopo un momento.

''Ti sto facendo una cioccolata calda.'' Le disse Lauren.

''Perché?'' Chiese Camila, avvicinandosi al bancone e appoggiandosi su di esso con i gomiti. ''Io sono venuta per parlarti.''

''Lo so.'' Disse Lauren girandosi e porgendo a Camila l'ormai finita bevanda. ''Solo..puoi bere e parlare allo stesso tempo giusto?''

''Perché ti stai comportando in modo così strano?'' Chiese Camila prendendo la tazza di cioccolata e apprezzando che il calore di essa le scorresse tra le dita.

''Cosa fai qui?'' Replicò Lauren. Il suo tono era più duro di quanto volesse far intendere e fece una smorfia appena lo sentì.

Camila appoggiò la tazza sul bancone e girò intono ad esso fino ad arrivare vicino a Lauren.

''Mi dispiace per prima.'' Si scusò Camila posando una mano sul braccio di Lauren.

''Perché lo fai?'' Chiese Lauren incredula. Spostò la mano di Camila dal suo braccio per poi rilasciarlo facendolo cadere ondeggiando al suo lato. ''Perché devi sempre scusarti per delle cose che non sono colpa tua? Perché non puoi solo gridarmi addosso e farmi sentire in colpa come farebbe chiunque?''

''Vuoi che sia arrabbiata con te?'' Chiese Camila in dubbio. ''Perché?''

''Perché?'' Chiese Lauren incredula. ''Sei seria? Sono stata una completa idiota prima. Dovresti essere incazzata con me. Io sono incazzata con me stessa. Ti ho ferita e ho incasinato tutto.''

''Ho esagerato.'' Disse Camila appoggiando ancora la mano sul braccio di Lauren.

''Non è vero.'' Le disse Lauren. ''Avevi ragione. Tu sei sempre stata sincera con me, hai sempre condiviso tutto con me e io so quanto sia difficile delle volte. Hai condiviso un'enorme parte di te con me Camila.''Lauren fece una pausa per pensare alle parole successive. ''Voglio dire..era solo ieri che mi hai chiesto di essere la tua ragazza e che pensavi che ti stavi innamorando di me.  Eravamo sdraiate sul tuo letto e mia hai detto come ti sentissi riguardo al guidatore e perché avevi scelto di suonarmi 'Skyscraper'. Avevi ragione, ok? Non avrei mai dovuto dubitare di te.''

Lauren prese la mano di Camila dal suo braccio e la strinse nella sua.

''Mi dispiace di non essermi fidata.'' Disse Lauren semplicemente. ''Non mi avevi dato delle ragioni per dubitarne, solo..non so..immagino che fossi solo insicura e ho lasciato che Rachel mi manipolasse.''

''Pensavo che sapessi quanto mi piacessi.'' Disse Camila, i suoi occhi erano aperti ma dolci, le orbite color cioccolato assorbirono Lauren interamente.

''Lo so Camz.'' Le disse Lauren rapidamente stringendole la mano. ''Dio..non appena ho detto i miei dubbi ad alta voce mi sono subito sentita in colpa perché sapevo che erano stupidi. Sono stata male tutto il pomeriggio pensando di aver rovinato tutto, pensando di averti ferita..''

''Mi hai ferita.'' Ammise Camila, Lauren posò una mano intorno al viso di Camila.

''Lo so, mi dispiace veramente.'' Rispose Lauren sinceramente. ''Devi credermi Camz..non ho mai voluto ferirti. Ti prego dimmi come posso fare per sistemare le cose. Come posso farmi perdonare?''

''Promettimi una cosa.'' Disse Camila con tono serio.

''Qualsiasi cosa.'' Acconsentì Lauren istantaneamente.

''Promettimi che da ora in poi ne parlerai con me se dovessi avere qualsiasi dubbio.'' Disse Camila. ''Non ascoltare quello che le persone dicono. Fidati di me quando dico cosa provo..''

''Mi fido di te Camz.'' Disse Lauren. ''Davvero..''

''Allora possiamo solo dimenticarci di questo?'' Chiese Camila speranzosa. ''Per favore? Sono stufa. Possiamo fare finta che sia già domani?''

Lauren sentì le lacrime scenderle dagli occhi per il sollievo e non potè trattenersi dal lasciarsi scappare una risata per la felicità dalle labbra.

''Mi piacerebbe.'' Ammise Lauren annuendo con la testa alle parole di Camila. ''Non hai idea di quanto mi piacerebbe.'' Continuò prima di sporgersi in avanti e baciare dolcemente Camila sulle labbra.

''Quindi sei ancora la mia ragazza?'' Chiese Camila in cerca di certezze.

Lauren baciò di nuovo Camila, questa volta rimase li per un po' di più, approfondendolo come tirò Camila vicina a sé, godendo della sensazione del suo piccolo corpo avvolto tra le sue braccia e del calore che radiava contro il suo corpo.

''Per tutto il tempo che vorrai.'' Disse Lauren baciando la fronte di Camila dolcemente, la sua bocca mormorava le parole sulla cicatrice sopra il suo sopracciglio sinistro.

Camila finalmente avvolse le sue braccia intorno a Lauren, nascondendo la testa nel suo petto prima di parlare.

''Ho odiato come abbiamo lasciato le cose. '' Disse Camila, la sua voce ovattata dal maglione di Lauren. ''Ho odiato lasciarti. Non volevo ma sono anche stata stupida..''

''Vorrei che mi avessi lasciato entrare alla stazione di polizia con te.'' Le disse Lauren seriamente. ''Sarei dovuta essere li con te. Mi avevi chiesto di venire e sostenerti e invece..''

''Va tutto bene.'' Rispose Camila, alzando lo sguardo per incontrare quello di Lauren ma lei si sentiva ancora male per non essere stata presente per la sua ragazza quando ne aveva bisogno.

''Com'è andata?'' Chiese Lauren rilasciando Camila dalla presa e permettendole di sedersi al bancone.

Camila prese la sua tazza e ne bevve un sorso mentre Lauren si sedette vicino a lei.

''Veramente è stato molto più facile di ieri.'' Ammise Camila. ''Immagino che abbia aiutato il fatto che sapessi cosa aspettarmi.''

''L'hai..visto o vista?'' Chiese Lauren tentennando.

''È un lui.'' Disse Camila. ''e no..beh voglio dire.. credo di averlo fatto ma, no so quale fosse.''

''Cosa vuoi dire?'' Chiese Lauren.

''Non riuscivo a ricordare.''  La informò Camila. ''Non so chi fosse il guidatore. Credo di non averlo mai visto in faccia, solo la macchina.''

''Non hai chiesto?'' Chiese Lauren sorpresa.

''Non credo di volerlo sapere.'' Rispose Camila. ''Non ancora. Dovrò vederlo prima o poi in futuro solo..non ora.''

''Perché no?'' Chiese Lauren.

''Non lo so.'' Disse Camila facendo spallucce . ''È solo che...non voglio.''

''E i tuoi genitori? Hanno chiesto?'' Chiese Lauren.

''Si.'' Le disse Camila. ''Mio padre voleva sapere così sono rimasti un po' di più mentre li aspettavo fuori. Non credo di averlo mai visto così arrabbiato, idem mia madre.''

''Puoi biasimarli?'' Disse Lauren.

''No.'' Rispose. ''Suppongo di no.''

''L'hanno arrestato?'' Domandò Lauren interessata.

''Si.'' Disse Camila, la sua voce neutrale. ''A quanto pare un sacco di testimoni oculari hanno identificato lui e la macchina, in più, sono riusciti a rintracciare l'officina dove ha riparato la macchina.''

Camila si fermò per un momento per bere un sorso della bevanda.

''L'officina aveva ancora il cofano della macchina nel retro bottega.'' Continuò Camila. ''Hanno trovato tracce di sangue e ne hanno preso un campione per confrontare il dna. Sono abbastanza sicuri che combacerà.''

''Quindi è finita?'' Domandò Lauren.

''Per adesso.'' Disse Camila. ''Fino al processo.''

''Dovrai andarci?'' Le chiese Lauren, prese la mano di Camila nella sua avvertendo la sua angoscia a questa prospettiva.

''Si.'' Rispose Camila. ''Cerco di pensarci il meno possibile però...mostreranno delle mie foto..dopo l'incidente..in ospedale..è solo che...non voglio vederle.''

Lauren si sporse in avanti chiudendo lo spazio tra di esse e stringendo Camila tra le sue braccia. Camila reciprocò e Lauren si sentì sollevata dal fatto di lasciarsi alle spalle quello che era successo prima così facilmente. Non sarebbe mai riuscita a capire quanto fosse stata così fortunata da avere Camila nella sua vita, mai.

''Andrà tutto bene.'' La rassicurò Lauren.

''Lo so.'' Rispose Camila sorridendole. ''Sarà solo dura tutto qui.''

''Parlando di cose dure.'' Disse Lauren volendo mettere tutte le carte in tavola visto che volevano ricominciare da capo. ''Potremmo avere un problema con Rachel.''

Camila abbassò lo sguardo sul bancone per un momento prima di incontrare di nuovo  lo sguardo di Lauren.

''Immagino di si.'' Rispose Camila pensierosa.

''È gelosa perché ho scelto te invece che lei.'' Le disse Lauren. ''È per questo che è così gentile con te Camz. È per questo che stava cercando di entrarmi nella testa prima..''

''Le starò lontana.'' Rispose Camila seriamente.

''È più facile a dirsi che a farsi.'' Disse Lauren.

''Veramente per me è probabilmente più facile a farsi che a dirsi..'' Scherzò Camila e Lauren sorrise.

''Camz sono seria.'' Rispose Lauren.

''Pure io.'' Continuò Camila. ''Lauren lei può farci del male solo se glielo lasciamo fare.''

''Lei ci ha già fatto del male.'' Aggiunse Lauren. ''Ho lasciato che  arrivasse a me e guarda cos'è successo.''

''Non lo farai di nuovo in futuro.'' La rassicurò Camila. ''Non farai di nuovo lo stesso errore.''

''Ci credi davvero, vero?'' Le chiese Lauren.

''Si.'' Rispose Camila onestamente mentre si appoggiava per baciare le labbra di Lauren confortandola, ''perché da adesso mi assicurerò che tu sappia quanto tengo a te.''

''Oh.'' Disse Lauren scherzosamente alzando il sopracciglio. ''È così?''

''Si.'' Disse Camila baciando di nuovo Lauren. ''Forse riuscirà addirittura ad afferrare  il suggerimento quando ti spingerò contro l'armadietto e inizieremo a limonare nel mezzo del corridoio.''

Lauren trattenne il respiro al pensiero dello scenario di Camila e sentì il suo viso arrossire in risposta.

''Non lo faresti..'' Disse Lauren, la sua mente continuava a ripetere la scena.

''No probabilmente hai ragione.'' Disse Camila sorridendo. ''per prima cosa non ho la forza o la coordinazione per alzare un gattino figurarsi una persona.''

Finì di bere la sua bevanda dalla tazza prima di continuare.

''In ogni caso, non penso che un briciolo di manifestazioni di affetto in pubblico in più non facciano male.'' Disse Camila mordendosi il labbro inferiore.

''La storia si fa sempre più interessante'' Disse Lauren guardando le labbra di Camila.

''Speravo di riuscirci.'' Rise Camila. Si alzò dallo sgabello e prese la sua tazza per portarla al lavandino.

Lauren la guardò con curiosità da dov'era seduta per un momento prima di alzarsi e seguirla lungo la cucina. Camila appoggiò l'ormai vuota tazza nel lavandino, aprì il rubinetto preparandosi a lavarla ma Lauren la fece voltare per guardarla, allungandosi per chiudere il rubinetto.

''Cosa stai facendo?'' Chiese Camila, un piccolo sorriso si formò sulle sue labbra come Lauren premette i suoi fianchi contro quelli di Camila, facendola andare contro il mobile della cucina dietro di lei.

''Ho solo pensato che potremmo far pratica sulle manifestazioni d'affetto pubbliche di cui parlavamo prima,sai..per essere più convincenti.'' Le disse Lauren stuzzicandola come fece presa sul fianco di Camila con le sue mani.

''Lauren.'' Disse Camila agitata, il suo viso divenne rosso acceso.

''Dovresti indossare i miei vestiti più spesso.'' Disse Lauren a Camila, studiandola attentamente, i suoi occhi percorrevano ogni centimetro, perdendosi in ogni dettagli. ''Credo di preferirli su di te in ogni caso.''

Lauren spostò la sua mano destra sotto la t-shirt e la felpa che Camila indossava, tracciando piccoli e delicati percorsi sulla soffice pelle sottostante. Sentì l'addome di Camila irrigidirsi leggermente sotto le sue dita e Lauren sorrise quando sentì il respiro della sua ragazza spezzarsi per un secondo. Lauren premette il suo corpo ancora di più contro quello di Camila, ora i loro visi erano a pochi centimetri di distanza, Lauren abbassò la testa e la piegò leggermente per poterle posare dei delicati baci sul collo.

Sentì Camila gemere e Lauren sorrise contro la sua pelle mentre lasciava una scia di soffici baci fino ad arrivare all'orecchio, la sua mano disegnava ancora piccoli cerchi sulla sua pancia. Usando l'altra mano Lauren afferrò il retro del collo di Camila, giocando con i capelli alla base di esso. Baciò la base della mascella di Camila ancora una volta,godette della sensazione di Camila che si contorceva sotto di lei come alzò le labbra e le premette contro quelle della sua ragazza, non sprecò un'attimo e approfondì il bacio, la sua lingua combatteva contro quella di Camila, sentì l'altra ragazza spingersi contro di lei.

Alla fine, avendo suscitato una risposta, Lauren indietreggiò, separando le loro labbra e aprendo gli occhi per trovare quelli di Camila ancora chiusi. Si aprirono pochi secondi dopo, sembrando registrare che Lauren non la stava più toccando e che le loro labbra non erano più legate insieme.

Camila deglutì bruscamente, le sue labbra gonfie e le sue pupille dilatate. Aggrottò le sopracciglia quando vide l'espressione divertita di Lauren.

''Questa è la vendetta per ieri.'' La stuzzicò Lauren, facendo una passo indietro e dirigendosi verso il frigo per prendersi da bere.

''Cosa?'' Disse Camila senza fiato, la sua voce leggera ed eterea.

Lauren prese una lattina di CocaCola e la aprì, il gas uscì velocemente, un po' come l'ossigeno nei polmoni di Camila. Chiuse il frigo e Si appoggiò contro di esso, guardando Camila attentamente.

''Mi sembra di ricordare che ieri tu abbia fatto esattamente la stessa cosa a me sul tuo letto.'' Disse Lauren compiaciuta, prendendo un sorso della sua bevanda. ''Fa schifo, vero?''

Camila sorrise alle parole di Lauren, un'enorme sorriso le si formò sul suo viso mentre la sua ragazza la guardava con nonchalance.

''Non molto.'' Disse scherzosamente Camila. ''In fatti un po' mi è piaciuto.''

Lauren alzò un sopracciglio sorpresa come Camila chiuse rapidamente la distanza tra esse e spinse Lauren contro il frigo. Lauren posò rapidamente la lattina di CocaCola  sul mobile alla sua destra come Camila spinse le sua mani nelle tasche posteriori dei jeans di Lauren, le sue mani avvolgevano effettivamente il suo sedere come tirò Lauren a sé. Camila si piegò in avanti e baciò Lauren che si rilassò contro il frigo in risposta alla sensazione delle labbra di Camila contro le sue.

Il campanello suonò e Lauren sentì Camila sorridere contro le sue labbra prima di spostare la testa all'indietro e guardarla negli occhi.

''Salvata dalla campanella.'' Disse Camila togliendo le mani dalle tasche di Lauren per prendere la lattina di CocaCola dal mobile. Si appoggiò su di esso per berne un sorso mentre Lauren si diresse verso la porta, mormorando varie imprecazioni sottovoce su Ally e il tempismo di merda facendo ridere Camila mentre la guardava uscire dalla cucina.

Lauren aprì la porta e vide Ally in piedi sotto un ombrello che teneva in una mano, l'altra era occupata a sorreggere una borsa di dolcetti.

''Ciao, scusa per l'attesa.'' Si scusò Ally. ''Hai notizie da Camila?''

''In effetti è qui,'' Disse Lauren, facendo una mossa per chiudere la porta. ''Infatti stiamo bene...quindi...si..ci vediamo dopo.''

Ally appoggiò il piede contro la porta per evitare che si chiudesse e riuscendoci.

''Aww..vi ho interrotte mentre facevate pace?'' La prese in giro Ally e Lauren gemette dalla frustrazione.

''Ok..il momento è finito.'' Lauren aprì la porta per lasciare che Ally, la chiuse dietro di lei come la piccola ragazza chiuse l'ombrello. ''Camz, è arrivata Ally per fare la terza incomoda!'' Chiamò e Camila apparve dalla porta della cucina, bevendo ancora la CocaCola di Lauren.

''Ciao.'' La salutò Camila, sul viso di Ally apparve un'enorme sorriso come notò che Camila indossava i vestiti di Lauren.

''Oh.'' Disse Ally fraintendendo la situazione. ''Non avevo realizzato di avervi effettivamente interrotto mentre facevate pace.''

''Cosa?''  Disse Lauren confusa prima di notare l'abbigliamento di Camila,finalmente realizzò come potesse sembrare agli occhi di Ally. ''Oh no, non è come sembra..''

''Si certo..come vuoi.'' Disse Ally dubbiosa come si diresse in cucina per prendersi da bere e posare le cose che aveva portato sul bancone.

Lauren sembrò inorridita dall'errore di Ally e Camila, notando l'imbarazzo, non potè che ridere all'espressione sul suo viso.

''Camz.'' Protestò Lauren sottovoce così che solo lei potesse sentire. ''Potresti dirle che non è come sembra?''

Camila scherzosamente alzò un sopracciglio prima di farle un occhiolino, si girò e sparì in cucina per raggiungere Ally lasciando una sconvolta Lauren in piedi nel corridoio. 

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