Rapimenti di sguardi

By soukainalyafori

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Un unione di sguardi. Lei fredda come il ghiaccio, lui senza pensieri come il cielo. Impareranno a godersi... More

Vuota
Qualsiasi fosse la meta
Sono stata bene
Disastri
L'inizio della verità
Piacere, Samantha Carter.
Eri spenta, ora sei accesa.
L'amore
In frantumi
Gli Abiti
Sono distrutta, ma non lo mostro.
Addio al nubilato
Si, lo voglio.
Sono difettosa
Segni indelebili, ma cancellabili.
Partenza
Lontano dagli occhi lontano dal cuore
Sta volta non torno, mi hai persa.
L'inizio.
Ortiche e smeraldo
Avviso
Imbambolata nei ricordi
Atterraggio
Ritorno al passato
Scontri di ghiaccio
37A e 38A
Instagram
Due dolci scoperte
L'alba sulla pelle
Smancerie&Pizza
Aiuto!
Imperfezioni perfette
Fine libro
Gelosia
A voi la scelta! :)
Brutta e buona notizia.
Yee
Manto luminoso

Ubriaca

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By soukainalyafori

Mi sveglio sudata e con la testa che sta per scoppiare.

Mi guardo intorno e noto solo un grande armadio bianco enorme di fianco a me.

Volto il viso quando percepisco un respiro seguito da un sorriso sul mio petto.

Josh è stravaccato su di me porca troia.

Ti prego Dio dimmi che non è successo nulla... ti prego...ti pregooo...TI PREGO!

Metto la mano tra i suo capelli e delicatamente cerco di spostarlo. Lui assonnato si gira dalla parte opposta e ritorna a dormire.

Mi alzo dal letto e vado in bagno.

Di fianco al letto sparsi per terra ci sono i miei jeans e la maglietta nera.

Ho la testa che sta per scoppiare...

Ieri sera sono andata a ballare con Josh... Giuro che se ha approfittato della mia sbronza per portarmi a letto, lo castro.

Indosso una t-shirt enorme, a dir poco, degli AC-DC. Buona scelta, mi piace quel gruppo.

Sono letteralmente spaventosa... I capelli arruffati, il trucco colato e il cattivo alito.

Ma come ho fatto a ridurmi così? Cristo. Sembro un panda prostituto dopo aver passato la notte sotto il temporale.

Non è la prima volta che vengo a casa di Josh... Ci ero già venuta per una piazzata con degli amici un po di settimane fa, ma non era mai stata nel suo letto sinceramente.

Chiudo la porta e giro a chiave, se mi ha già vista nuda durante la notte di sicuro non lo avrebbe fatto di nuovo adesso.

Il getto dell'acqua calda mi rilassa, mi metto un po di shampoo sui capelli e li strofino bene, cazzo, puzzavano di discoteca.

Odiavo quel luogo eppure ci ero andata volontariamente ieri. La musica era sempre la stessa, ripetitiva e assordante. Per non parlare del come ballare su quella musica, saltare e tenere una mano in aria.

Al pensiero sento un dolore provenire dai polpacci e le braccia.

Mi cospargo il bagnoschiuma sulla pelle chiara e provo a pensare a tutto ciò che è successo.

Mi ricordo quasi tutto apparte come sono finita a letto.

Quella cazzata del "da ubriaco non ti ricordi nulla" con me non funziona.
Io ricordo, purtroppo, ma non ricordo nulla di nulla di come sono arrivata in quel maledetto letto.

Son cose sacre per me, dare il primo bacio e fare l'amore. Si perché è fare l'amore, sesso lo fanno solo le persone senza motivi o chi va a puttane.

Il primo bacio l'ho dato ad Ash.

Me lo sono sempre aspettata come le principesse... E invece è successo all'improvviso nel giardino di casa mia. Ma almeno con una persona per cui provavo qualcosa.

Ed ora mi ero donata da ubriaca... Che stupida.

Da ubriachi non si sente solo il dolore, ma le cose si ricordano, sfuocate ma si ricordano.

Esco dal bagno avvolta nell'asciugamano con i capelli bagnati sulle spalle.

Con l'idea che se solo Josh prova a toccarmi gli spezzo le mani. Non lo conosco bene, ma spero che non sia un maniaco.

"Hey..." dico a Josh dopo essere entrata in cucina.

OK, devo ammettere che non è per niente male. Addominali scolpiti che non avevo mai visto e capelli scompigliati.

Mi ricordava un po mio padre.. Ero per questo che forse non riuscivo del tutto ad essere me stessa.

Gli occhi chiari e i capelli biondi. Aveva un modo di fare tutto suo...

"Hey..." mi salutò lui con la voce impastata dal sonno ma con un sorriso che scioglieva le gambe.

"Non so cosa sia successo tra di noi sta notte, ma qualsiasi cosa sia successa io non.." cominciai a balbettare.

"Non è successo nulla." mi interruppe.

"Scusa, ma..." provai a dire qualcosa.

"Semplicemente non mi sembrava opportuno riportati alla Borrison ubriaca e alle 03:00 del mattino. Non è molto buono per la tua rendita." mi disse tutto d'un fiato. "E non so cosa tu abbia pensato di me... Ma non sono come pensi, non mi sono nemmeno permesso di toccarti. I jeans te li sei tolta da sola e l'unica cosa che ho visto è stato il tuo reggiseno quando ti ho aiutato a cambiare la maglia. Ti ho messo dei vestiti miei sul letto, se vuoi puoi cambiarti ora."

Senza osare nemmeno a rispondere mi diressi in camera, il viso paonazzo dalla vergogna.

Cosa vado a pensare... Tutta colpa dei film... Si perché nei film se ti svegli a letto di qualcuno hai automaticamente scopato. Ma vaffanculo, cervello di merda.

Sul letto c'erano i miei jeans larghi con qualche strappetto da me allargato quando mi annoiavo, una t-shirt di Josh e un suo maglione blu.

Decisi di mettere solo i jeans e il maglione. Tanto sotto avevo il reggiseno, e speravo non facesse così freddo fuori.

Infilai le mie adorate, bruttissime, rovinatissime e fedeli vans e scesi.

I capelli!

A metà scala mi fermo e mi ridireggo in bagno.

Ormai erano quasi asciutti ma non ci tenevo a prendere un'influenza proprio durante questo periodo.

"Josh!" gridai cercando la sua attenzione.

"Si..." disse lui apparendo subito dopo poggiato sullo stipite della porta.

"Dov'è il phon?" chiesi scrutando il suo sguardo dato che era diventato all'improvviso serio. "Cos'ho detto di male? Sembri incazzato..."

"Sei bella tutto qui. Il phon è lì." indicò il primo cassetto di fianco a me si voltò e se ne andò.

"Grazie..." risposi quasi sussurrando tra me e me alla non conoscenza del perchè di quella reazione.

Mi asciugai i capelli e scesi al piano di sotto.

"Cosa ti va?" mi chiese Josh indicando il cibo su piano da colazione.

"Mi va bene questa." dissi afferrando una mela verde.

"Sicura?" mi chiese corrugando lo sguardo.

"Si." dissi sorridendo.

Il mio sorriso fu interrotto da una vibrazione nella tasca dei miei jeans.

Tirai fuori il cellulare e sullo schermo apparve una foto di me e Jocelyn con le facce sporche di pittura, segno di chiamata.

Prima di rispondere guardai l'orario.

07:34

"Jocelyn..." risposi io sorridendo in direzione di Josh e curiosa di sapere cosa avesse da dirmi la mia amica.

"Fffffff...." furono le uniche cose che compresi, probabilmente un respiro profondo con qualche lamento.

"Jo?" cominciai ad allarmarmi appena sentii Thomas al suo fianco dire "Respira e inspira."

"Sta arrivando... Il... Piccolino, Ah!" furono le uniche parole che riuscì a dire Jo ripetendole almeno un paio di volte.

"Cosa?!" gridai io in preda al panico. "

"Senti Sam, è da quando ha cominciato ad avere le contrazioni all'alba che vuole te con lei. Quindi ti prego prendi un cazzo di aereo e torna qua!" mi gridò Thomas agitato.

"Ma come è solo il 23 novembre non può partorire... Manca un mes.." prima che finissi la frase Thomas riattaccò.

Mi sfregai la nuca poi guardai Josh che stava sgranando gli occhi.

"Cos'è successo?" mi chiese forse più preoccupato di me.

"La mia migliore amica, a San Diego, sta avendo il suo bambino..." lasciai in sospeso la frase perché né Thomas né Jo mi avevano detto se si erano rotte le acque, avevano detto solamente di dolori, perciò potevano essere semplicemente solo contrazioni.

"E ora cos'hai intenzione di fare?" mi chiese Josh mentre si infilava il maglione grigio e subito dopo mettendo le scarpe.

"Mi accompagni alla Borrison? Faccio la valigia e torno a San Diego." uscendo di casa premetti il pulsante dell'ascensore e attesi insieme a Josh il suo arrivo.

Anche se più che attendere l'ascensore attendevo il mio primo nipotino in questo mondo.



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