Rapimenti di sguardi

By soukainalyafori

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Un unione di sguardi. Lei fredda come il ghiaccio, lui senza pensieri come il cielo. Impareranno a godersi... More

Vuota
Qualsiasi fosse la meta
Sono stata bene
Disastri
L'inizio della verità
Piacere, Samantha Carter.
Eri spenta, ora sei accesa.
L'amore
In frantumi
Gli Abiti
Addio al nubilato
Si, lo voglio.
Sono difettosa
Segni indelebili, ma cancellabili.
Partenza
Lontano dagli occhi lontano dal cuore
Sta volta non torno, mi hai persa.
L'inizio.
Ortiche e smeraldo
Avviso
Imbambolata nei ricordi
Atterraggio
Ritorno al passato
Ubriaca
Scontri di ghiaccio
37A e 38A
Instagram
Due dolci scoperte
L'alba sulla pelle
Smancerie&Pizza
Aiuto!
Imperfezioni perfette
Fine libro
Gelosia
A voi la scelta! :)
Brutta e buona notizia.
Yee
Manto luminoso

Sono distrutta, ma non lo mostro.

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By soukainalyafori

Io e Jo appena uscite dall'atelier andammo dal parrucchiere, così che lei scegliesse la pettinatura per la cerimonia.
Aveva deciso di fare uno chignon molto classico, con però tutti i capelli attorcigliati che le cadevano un po sul viso, effetto spettinato ma molto elegante.

"Quindi com'è Sam?" chiese lei girandosi verso di me con un sorriso stampato in viso, cominciavo a chiedermi se non le facesse male la mascella.

"Sei stupenda Jocelyn!" le gridai.

Dovevo ammettere che quella cosa del matrimonio eccitava un po anche me. Tutti qui preparativi mi avevano dato alla testa.

L'amore non ci cambia, in pratica rivela ciò che siamo, e in teoria è indescrivibile.

Chissà quante persone avevano cercato di capirlo e di trovargli una teoria come la cercavano per la maggior parte delle cose, e chissà in quanti non ci erano riusciti, caso mai qualcuno ci fosse riuscito.

"Sam?" cercò di attirare la mia attenzione Jo.

Mi stava sventolando davanti un poster con sopra una ragazza dai capelli neri e le punte che andavano dal verde sfumato al blu.

Avevo sempre sognato di fare una pazzia del genere, ma non mi ci vedevo tutta colorata, anche perché io ero troppo semplice e comune.

"Cosa?" le chiesi io risvegliandomi dai pensieri.

"La vedi?" disse puntando il dito sul viso della ragazza nel poster.

"Penso di si..." risposi io ridendo un po confusa.

"E cosa vedi in questo poster?" chiese lei allargando sempre di più gli angoli delle sue labbra.

"Una ragazza con i capelli colorati? Ma jocelyn, ti stai per sposare, hai mai visto una sposa tutta col..." mi interruppe immediatamente non facendomi finire di rimproverarla.

"Io ci vedo te!" urlò lei tutta eccitata e continuò "E tu farai questa pazzia! In fondo lo hai sempre desiderato e ora ne hai l'opportunità. E ti starebbero benissimo con l'abito turchese da damigella." affermò lei.

In effetti ...

Mi alzai e dalla sedia su cui ero seduta, e andai a sedermi su una poltroncina nera sulla cui i miei capelli sarebbero diventati colorati.

La parrucchiera cominciò a massaggiarmi le punte dei capelli con delle cremine colorate formando delle sfumature, cotonandoli con un grande pettine.

Restai con delle bustine in testa per più di un'ora e mezza mentre io e jo guardavamo dei luoghi abbastanza vicini al nostro paesino dove tenere il ricevimento.

All'ennesima foto che guardavano trovammo un posto meraviglioso che aveva illuminato lo sguardo a Jo.

"É questo!" urlò lei.

Subito dopo Candy, si che nome strano, la parrucchiera, ci interruppe dicendoci che avrei dovuto lavarmi i capelli.

Alla fine però quel nome le si addiceva dati i capelli, lo smalto, il trucco e i vestiti rosa, e lo sguardo dolce. Quella ragazza era zucchero.

***

Io e Jo ci fermammo davanti casa di Ash.

Mi faceva male pensare anche solo il suo nome, mi rendeva debole sapere che lui aveva in mano tutto il mio passato e che lo aveva usato per ferirmi.

Per la prima volta ero puntuale, esattamente le 14:30.

Suonammo il campanello e pochi minuti dopo Carol ci aprì la porta.

Buttai fuori tutto il respiro che avevo trattenuto all'idea che potesse essere Ash ad aprire.

Una volta entrate in casa Carol mi squadrò dalla testa ai piedi per poi sorridere.

"Sei meravigliosa Sam!" mi urlò Carol poi continuò "e ti donano molto i capelli così, si abbinano ai tuoi occhi." finì facendomi l'occhiolino.

"Pensare che non voleva neanche farlo.." sbuffò Jo.

"Ah Jocelyn anche tu sei stupenda! Sei molto carina con questo abito!" urlò di nuovo facendole i complimenti.

Poco dopo raggiungemmo Rico in cucina.

"Rico." disse Carol per attirare la sua attenzione. "Ci sono Jo e Sam." disse ridendo, e indicandoci.

Passammo un pomeriggio fantastico.
Poco dopo ci raggiunse anche Henry insieme alla sua nuova conquista, Gretel, una bionda ossigenata tutta tette e culo e nemmeno un briciolo di cervello da quanto aveva dimostrato.
Continuava a sorridere tutta la sera e a masticare la gomma che aveva in bocca, arrotolandosi ciocche di capelli e facendo l'occhiolino a Henry stuzziacandolo.

Però un po simpatica alla fine si era dimostrata.

Verso le 19:00 andammo in cucina per cenare.

Il cibo era veramente delizioso. Rico aveva mostrato di essere un ottimo cuoco. E scoprii anche che il tatuaggio sulla parte interna del braccio 'My Carey' era dedicato a Carol, se lo era fatto un mese dopo che stavano insieme, perché aveva capito che sarebbe stata la donna della sua vita.

Io e Jo raccontammo dell'avventura all'atelier in cerca degli abiti.

Un tonfo dal corridoio d'entrata bloccò il nostro discorso accompagnato dalle risate.

Il silenzio si impossessò dell'atmosfera.

Alzai lo sguardo e una fitta allo stomaco mi prese alla sprovvista, guardai interrogativa prima Jo poi Rico.

Lui tirò su le spalle mostrando che neanche lui sapeva cosa stesse succedendo.

Rico interruppe il silenzio.

"In questa casa ci siamo solo io e Henry... E Ash... Ma lui.." disse ma lo interruppi.

"Merda.." sussurrai io "Rico non è un modo per farmi vedere con lui, vero?" chiesi io quasi sul punto di urlare.

"No, Sam." rispose una voce a me troppo famigliare.

Ash.

Entrò in cucina con in braccio una bambina.

La bambina sorrideva e mi fissava.

Cominciai a respirare affannosamente.

Ash era davanti a me. Aveva la barba appena cresciuta. Indossava dei jeans scuri strappati e una felpa grigia. Il suo sguardo era pesante, come se avesse passato le settimane più brutte della sua vita. Sembrava stanco.

La bambina doveva essere sicuramente sua sorella Abby. Aveva dei lunghi capelli castani e gli occhi erano gli stessi di Ash. Solo che lei era più vivace.

"Non pensavo che saresti stata qui." disse Ash facendo scendere la bambina dalle sue braccia. E continuò a fissarmi.

Abby mi venne incontro e mi toccò le ginocchia con le sue piccole manine guardandomi con i suoi occhioni in cui vedevo lo sguardo di Ash.

"Wooow..." pronunciò la piccolina "Ma tu sei la principessa della storia che mi racconta il mio fratellone." continuò accarezzandomi i capelli. "Lui dice che la principessa è coraggiosa e ha due occhi ghiaccio, e quando è arrabbiata devi avere paura e quando è dolce devi controllare che i suoi occhi non si sciolgano. Ma il mio fratellone non mi aveva detto che la principessa aveva i capelli colorati."

Una lacrima mi rigò la guancia.
Allungai la mano e prima che la lacrima potesse cadere dal mio viso la pulii.

Mi alzai presi il cellulare da sopra il tavolo e passai accanto ad Ash che era fermo davanti la porta della cucina.

Prima di superarlo e uscire di casa, il mio sguardo scontrò il suo e fu l'attimo più lungo della mia vita.

Il suoi occhi erano privi di quella felicità che mi aveva passato lui. Era spento. Cambiato, gli mancava qualcosa. La spensieratezza, l'essere quello che era sempre stato.

Uscii di casa e sbattei la porta, mi strinsi nella felpa data l'aria fresca di sera.

Quando oramai avevo attraversato il giardino e stavo per mettere piede sul marciapiede udii di nuovo la porta sbattere.

Non mi girai tanto non sarebbe servito.
Accellerai il passo il più possibile.

Una mano mi tirò per il polso e ritrovai il mio viso a pochi centimetri da quello di Ash.

Lui mi guardò a lungo prima di spostare lo sguardo su un punto fisso alle mie spalle poi scosse la testa e mi riguardò.

"Scusami.." sussurrò fissandomi negli occhi. "Ho perso mia sorella e mio fratello, ero in preda alla disperazione, alla rabbia... Non ho pensato a quanto quelle orribili parole avrebbero potuto ferirti." prese un respiro e fece passare qualche secondo prima di buttare fuori l'aria. "Non è pena Sam, è amore. Ho passato queste due settimane a sperare in un miglioramento di Abby per poter ritornare e chiarire le cose. Ho pensato solo a te, e se ora non mi perdonerai non mi rivedrai mai più." finì abbassando lo sguardo.

Prima di pronunciare quelle parole ci pensai a lungo, lui sapeva troppo di me e non sarei mai riuscita ad essere felice con lui. Avrei davvero lasciato che lui sparisse dalla mia vita?

"Sono distrutta. Capisci tu sta volta? No, perché sei stato tu a distruggermi. Sai la sera del ballo ti avrei detto che ti amavo..." presi un respiro e lo guardai negli occhi "Che ti amo. Ma sai troppo di me Ash, questo basterebbe a rovinare tutto."

Lui mi guardò con occhi lucidi e sposto lo sguardo sulle mie labbra poi lo riportò sui miei occhi e posò delicatamente le sue labbra sulle mie.

Interruppi il bacio poggiando il palmo della mano sul suo petto guardandolo un' ultima volta prima di andarmene.

~sapzio scrittrice

Holaaaa!!!

Devo ammettere che questo capitolo fa schifo e punto . Ma fatemi sapere cosa pensate che succederà secondo voi.

Ritorneranno insieme o è troppo presto?

Votate e commentate! Grazias !!!

Ed è il capitolo 11 in due settimane!!

Voglio anche io i capelli come quelli di Sam!! ❤ solo quei capelli uffa...

Buona lettura ,vi voglio bene.

Suky~

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