Trials And Tribulations - Tra...

By LetMySpiritFly94

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''A Smooth Sea Never Made A Skilled Sailor.'' Buona Lettura :) More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50 (parte 1)
Capitolo 50 (parte 2)
Grazie.
Capitolo 50 (parte 3)
Capitolo 50 (parte 4)
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 70
Capitolo 71
Capitolo 72
Capitolo 73
Capitolo 74
Capitolo 75
Capitolo 76
Capitolo 77
Capitolo 78
Capitolo 79
Capitolo 80
Questo non è un Capitolo.
Capitolo 81
Capitolo 82
Epilogo

Capitolo 4

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By LetMySpiritFly94

Le ragazze passarono il resto della pausa pranzo parlando del più e del meno, Normani e Ally punzecchiavano furtivamente Lauren per la sua cotta per Camila ogni volta che l’occasione si presentava. Con grande sollievo di Lauren, Camila o si perdeva le loro velate canzonature sulla sua corrente infatuazione o sceglieva di ignorarle. Sfortunatamente lo stesso non poteva essere detto per Dinah, che guardava sistematicamente ogni volta verso di lei dopo ogni beffa ben nascosta, il suo sopracciglio si alzava leggermente e sulla sua faccia appariva un’espressione incuriosita. In diverse occasioni Dinah aveva beccato Lauren, non così scaltramente, lei avrebbe aggiunto, fissare la sua migliore amica. Lauren sentiva la sua faccia diventare progressivamente sempre più calda ogni volta che veniva beccata e poteva solo immaginare le luminose sfumature di rosso che si stavano espandendo lungo i lineamenti del suo viso. Da parte sua, lei cercava di celare l’arrossamento appoggiando la faccia nel palmo delle sue mani tenendo i gomiti appoggiati saldamente sul tavolo. Lei era quasi certa che questo tentativo era più che inutile, la sua ovvia goffaggine era evidente ad ogni persona seduta intorno a lei. Beh, tutti, eccetto Camila. Lauren non sapeva decidere se dover essere grata per l’ovvia mancanza di percezione di Camila o ferita, in ogni caso, era l’unica cosa che le impediva dal volersi raggomitolare in una palla e morire dall’imbarazzo.

Lauren non sapeva cosa fosse che le facesse trovare Camila così attraente ma era completamente incapace di toglierle gli occhi di dosso ogni volta che si trovava nelle immediate vicinanze. Era quasi come se i suoi occhi, che finalmente erano caduti sul più impeccabile spettacolo che  avessero mai visto, non potessero tollerare di guardare da qualsiasi altra parte che non fosse altrettanto bellissima.  Non appena cercava di seguire la conversione, che si spostava da un partecipante all’altro, Lauren si ritrovava sempre a guardare Camila, il suo cervello cercava di imprimere un’immagine permanente della ragazza nella sua memoria. Nonostante la conversazione energetica intorno a lei, la mente di Lauren era completamente assorbita al pensiero di trascorrere del tempo con Camila a casa di Ally nel pomeriggio, il suo stomaco si contorceva nervosamente al solo pensiero. Tanto quanto Lauren apprezzava l’opportunità  di trascorrere del tempo cercando di conoscere l’altra ragazza era allo stesso modo riluttante di doverlo fare davanti a tre testimoni che la avrebbero vista, con ogni probabilità,  rendersi idiota e molto probabilmente loro avrebbero contribuito.

Nonostante la paura iniziale che Lauren provò quando Ally invitò Camila ad unirsi a loro per pranzo, lei non potè fare a meno di provare un piccolo senso di gratitudine nei confronti della sua amica. Lauren non sarebbe mai riuscita a trovare il coraggio di invitare Camila a sedersi con loro  ed essere in grado di spendere del tempo con lei, anche se questo voleva dire sopportare quei ridicoli scherzetti ne valeva decisamente la pena.  Lauren era addirittura contenta dell’aggiunta di Dinah al gruppo.  Aver speso del tempo per conoscere la ragazza durante la seconda ora questa mattina aveva permesso a Lauren di conoscerla meglio. Lei sperava che, con il passare degli anni, entrambe sarebbero potute diventare buone amiche, specialmente se, per qualche piccolo miracolo, lei sarebbe riuscita ad uscire con Camila.

Alla fine della pausa pranzo  Ally diede a Dinah il suo indirizzo visto che lei sarebbe passata prima a casa di Camila. La informò che viveva alla fine della via di Camila e disse ad entrambe di venire appena fossero pronte. Lauren si sentì sconfortata appena tutte si dispersero per andare verso la propria classe, avevano confrontato gli orari e nessuna di loro sarebbe capitata in classe con un’altra delle ragazze.  Questo non significava solo che Lauren doveva interrompere quello che stava iniziando a diventare una vera ossessione, ovvero guardare Camila per le prossime ora, ma voleva anche dire che nessuno l’avrebbe distratta da quello che poteva essere un noioso pomeriggio.

Come promesso Camila tornò da Miss Lovato e Lauren dovette usare tutta la propria forza di volontà  per non accompagnarla, il ricordo  della ragazza che la supplicava miseramente echeggiava nella sua mente. Era vero che Camila sembrava avere più energia dopo pranzo e la sua parlata era migliorata notevolmente da quando l’aveva lasciata davanti alla classe di storia di Mr Lopez, ma Lauren aveva un forte presentimento che Miss Lovato avrebbe insistito per far tornare a casa la ragazza. Lauren era preoccupata che Camila tornasse a casa, avrebbe compromesso la possibilità di poter andare a casa di Ally e, come risultato, l’opportunità di Lauren di vederla ancora una volta prima di domani.

Dopo quella che sembrò un’eternità, la campanella dell’ultima ora suonò e Lauren saltò letteralmente fuori dalla sedia desiderosa di andarsene. Lanciò la cartella a casaccio sopra la spalla, colpendo quasi una cheerleader che era in piedi dietro di lei e uscì velocemente dalla classe per poi entrare nell’affollato corridoio. Seguì il flusso di studenti che uscivano dalla scuola e si diresse verso la sua macchina dove aspettò Ally e Normani, che arrivarono pochi minuti dopo, un’espressione compiaciuta apparve sulle loro facce alla vista dell’entusiasmo di Lauren.

‘’Giusto per la cronoca.’’ Disse Lauren, aprendo la macchina e appoggiando le braccia sul tettuccio per poterle guardare. ‘’Vi odio entrambe.’’

‘’No non è vero.’’ Replicò Normani aprendo la portiera del passeggero e occupando il posto vuoto all’interno. Lauren si sedette nel posto del guidatore di fianco a lei mentre Ally prese posto dietro a Normani. Tutte si allacciarono le cinture di sicurezza non appena Lauren accese la macchina.

‘’Invece si.’’ Disse Lauren. ‘’Questa è stata letteralmente la pausa pranzo più imbarazzante della mia vita..’’

‘’Davvero?’’ Chiese Ally sorpresa. ‘’Includendo anche quella volta alle elementari quando..’’

‘’Oh mio dio!’’ Si Lamentò Lauren per fermare Ally prima che lo dicesse ad alta voce. ‘’Pensavo che fossimo d’accordo che non avremo più parlato di ‘quell’ incidente’ .’’

Lauren fece una pausa per guardare Ally  nel sedile posteriore che stava ridendo istericamente al ricordo di quell’episodio.

‘’Aspettate.’’ Disse Normani non riuscendo a ricordare. ‘’Di quale incidente stiamo parlando?’’

‘’Lo sai,’’ Cercò di dire Ally tra le sue risa, ‘’Quella volta che..’’

‘’Ally!’’  La avvisò Lauren.

‘’Oooh.’’ Rispose Normani riuscendo finalmente a ricordare. ‘’Quell’incidente.’’

Anche lei scoppiò in una risata simile a quella di Ally e Lauren fece del suo meglio per ignorarle mentre si dirigevano verso l’uscita per immettersi nelle strade fuori da scuola.

‘’Sai.. Camila non ha notato minimamente le tue palesi occhiate.’’ Disse Normani a Lauren mentre si dirigevano verso casa. ‘’Era completamente ignara.’’

‘’Grazie a Dio.’’ Disse Lauren. ‘’Penso che sarei morta se fosse riuscita a capire l’abbondante quantità di scherzi che mi avete fatto.’’

‘’Tu sei letteralmente la persona meno acuta del mondo Lo.’’ Affermò Ally dalla sua posizione nei posti dietro. ‘’Chiunque fosse seduto a quel tavolo a pranzo è probabilmente a conoscenza della tua cotta per Camila, eccetto lei.’’

‘’Credo che anche la NASA sia riuscita a percepirlo dai propri satelliti.’’ Concordò Normani.

‘’Avrai molto lavoro da fare.’’ Disse Ally seriamente. ‘’È difficile far innamorare una ragazza quando non riesce nemmeno a notare i segnali più ovvi.’’

‘’Possiamo finirla qui ragazze?’’ Chiese Lauren. ‘’Non so neanche se sia gay e con la mia fortuna probabilmente non lo è.’’

‘’Lo è.’’ Replicò Normani fiduciosamente. ‘’Riesco a percepirlo.’’

‘’Si perché il tuo gaydar è veramente infallibile.’’ Disse Lauren deridendola.

‘’Hey, io dicevo che Scott Davidson della squadra di football era gay.’’ Obbiettò Normani. ‘’Ally ha provato ad uscirci insieme se ricordi.’’

‘’Oh si,’’ Disse Ally con voce sognante. ‘’Scott Davidson..che spreco.’’

‘’È sexy.’’ Concordò Normani.

‘’Non lo vedo così sexy.’’ Dissentì Lauren.

‘’Um, non potresti.’’ Rise Normani.

‘’Solo perché mi piacciono le ragazze non vuol dire che non possa apprezzare un bel ragazzo quando lo vedo.’’ Protestò Lauren.

‘’Vero.’’ Disse Ally. ‘’Ma in tutta onestà hai un pessimo gusto.’’

‘’Concordo.’’ Supportò Normani.

‘’Cosa?’’ Chiese Lauren. ‘’Non è vero.’’

‘’Hai detto tu stessa di aver frequentato solo le ragazze che non avevano ancora fatto coming out a scuola.’’ Disse Ally.

‘’Poi ti frequenti con qualche ragazza a caso al campo estivo di softball di cui non ti dovrai preoccupare di rivedere di nuovo.’’ Continuò Normani.

‘’Non sto neanche a nominare la tua relazione malata con Michael Dyres quando pensavi che forse stavi solo attraversando una ‘fase’.‘’ Continuò Ally.

‘’Tutti sanno che l’unica ragione per cui uscivi con lui era per via della sua super sexy sorella maggiore.’’ Confidò Normani.

‘’Uccidetemi adesso.’’ Disse Lauren, colpendo il volante con la testa mentre aspettavano ad un semaforo.

‘’Non è così male.’’ Cercò di elogiarla Normani. ‘’Voglio dire che hai guadagnato un sacco di punti per Camila..in fatti se fosse la prima persona con cui avessi deciso di uscire direi che avresti un gusto impeccabile.’’

‘’Grazie..credo.’’ Disse Lauren alzando la testa e partendo una volta che il semaforo diventò verde.

‘’No seriamente.’’ Le disse Normani. ‘’Camila è molto carina e non ci sono molte persone che sono sia adorabili che sexy con una cicatrice di dieci centimetri lungo la faccia ma in qualche modo riesce a non darci peso più di tanto.’’

Normani si fermò per un minuto per ridere, ‘’ad essere onesti è fastidioso che lei sia comunque più attraente di me dopo tutto quello che ha passato.’’

‘’Oh smettila.’’ La rimproverò Lauren. ‘’Lo sai che sei bellissima..voglio dire, siamo realistici non sei il mio tipo ma..’’

Normani colpì giocosamente Lauren sul braccio facendola ridere.

‘’Tu sogni che io sia il tuo tipo.’’ Le disse Normani.

‘’Non riusciresti a gestirmi.’’ La provocò Lauren.

‘’Ha ragione, Normani.’’  Sogghignò Ally. ‘’Lei è un enorme ed incomprensibile casino. Non sapresti cosa fare.’’

‘’Stavo andando bene con Camila fino quando voi due non avete deciso di mettervi in mezzo.’’ Disse Lauren tornando alla conversazione precedente.

‘’Oh si,’’ Disse Normani. ‘’il problemino che con Miss Lovato..sisi stavi andando benissimo.’’

‘’Alla fine avrei potuto parlare con lei.’’ Disse Lauren piattamente. ‘’Voi due mi avete letteralmente cacciato dal mio gioco.’’

Normani si girò per guardare Ally ed entrambe scoppiarono a ridere.

‘’Lauren.’’ Disse Ally tra le risate. ‘’Non avevi nessun gioco.’’

‘’Ha ragione.’’ Concordò Normani. ‘’Odio spegnerti così Lolo.’’

Lauren brontolò come fermò la macchina davanti alla casa di Ally e tutte e tre scesero. Chiuse la macchina dietro di lei e iniziarono ad avviarsi verso la porta d’ingresso.

‘‘Vi ho già detto che vi odio vero?’’ Disse Lauren appena Ally aprì la porta.

‘‘Ogni giorno.’’ Disse Ally ridendo. ‘‘Non ti preoccupare in ogni caso..’’ Continuò facendo un occhiolino a Lauren. ‘‘Ti odio anch’io.’’

Lauren ruotò gli occhi come si diressero verso la cucina.

Le ragazze passarono i successivi trenta minuti preparando un’insalata e la carne da mettere sul barbecue . Era una tradizione annuale per loro incontrarsi dopo il primo giorno di scuola dopo essere state separate per un’intera estate per poter recuperare il tempo perduto. Solitamente il genitori di Ally erano sempre presenti per il BBQ ma quest’anno dovevano andare da degli amici, lasciando le ragazze da sole, questo voleva dire che avrebbero avuto più opportunità per discutere i recenti passi avanti nella relazione di Ally e Troy. Le tre ragazze erano sedute in giardino, ognuna di esse si stava godendo un bicchiere di thè freddo e ascoltando i particolari della prima volta di Ally quando il campanello suonò.

Lauren sentì il suo cuore sbandare nel suo petto e cercò di tenere i nervi saldi, solo per scoprire di aver fallito miseramente quando vide Normani farle un sorrisetto malizioso. Ally sparì per accogliere i visitatori e apparì qualche momento dopo con Dinah e Camila, la prima aveva con se una borsa piena di delizie per desert.

‘‘Ciao ragazze.’’ Salutò Dinah con la mano mentre si diresse verso il tavolo da picnic dove erano sedute Normani e Lauren. Mise la borsa sopra di esso e si sedette vicino a Normani. ‘‘Scusate il ritardo.’’ Si scusò mentre Camila prese posto vicino a Lauren agitando la mano per salutare tutti.

‘‘Non siete in ritardo.’’ Disse Ally rassicurandole.

‘‘Ok bene.’’ Disse Dinah rilassandosi un pochino. ‘‘Mi è sembrato di essere stata bloccata per anni a parlare con la madre di Camila.’’ Le informò. ‘‘ O è stata solo una mia impressione Mila?’’ Le chiese.

Camila scosse la testa mentre Ally porgeva ad entrambe una bevanda.

‘‘Voglio dire, posso capire che possa essere preoccupata e super protettiva ma, santo cielo.. .’’ Sospirò Dinah. ‘‘Non credo di aver mai sentito qualcuno fare così tante domande nel giro di dieci minuti.’’

Lauren guardò Camila con attenzione, percependo il fatto che non stava rispondendo verbalmente.

‘’Avete chiarito adesso?’’ Chiese Lauren.

Camila abbassò il bicchiere nelle sue mani da cui stava bevendo e annuì. ‘‘Si.’’ Disse dopo aver deglutito la bevanda. ‘‘Sono…esausta.’’

‘‘Però seriamente,’’ Confidò Dinah. ‘‘Non c’è niente di sbagliato in me e pure io sono esausta dopo un interrogatorio del genere.’’

‘‘Probabilmente lei è solo preoccupata.’’ Disse Ally. ‘‘Sai, il tuo primo giorno di scuola dopo essere stata così malata. Dev’essere stata dura per lei.’’

‘‘Lo so.’’ Cercò di dire Camila con un piccolo sorriso.

‘‘Camila ama sua madre.’’ Approfondì Dinah, ‘‘Tutta la sua famiglia ma,  credo che lo troverei fastidioso pure io se i miei mi trattassero come se fossi letteralmente fatta di vetro.  Tua madre sta addosso, l’hai notato questo Camila? È letteralmente li ogni volta che ti giri. Mi ha spaventato a morte l’altro giorno quando sono venuta a dormire da te e dovetti andare in bagno nel mezzo della notte.’’

Un’espressione di curiosità si formò sulla faccia di Camila e a Lauren piacque quanto potesse essere adorabile quando arricciava il naso.

‘‘Ho aperto la porta della tua camera da letto e mi sono ritrovata faccia a faccia con tua madre in piedi dall’altro lato.’’ Rispose Dinah alla domanda silenziosa di Camila. ‘‘Giuro di essere quasi morta dallo spavento.’’

Camila corrugò la fronte chiaramente non riuscendo a ricollegare questa serie di eventi.

‘‘Tu eri letteralmente in coma in un ammasso di cuscini e coperte sul pavimento.’’ La informò Dinah. ‘’Ricordi? Pensavi che sarebbe stata una grande idea mangiare due confezioni formato famiglia di Skittles e una bottiglia intera di Cola..sei praticamente collassata dopo.’’

‘‘Ahh.’’ Disse Camila riuscendo finalmente a ricordare. ‘‘Si…gli Skittles.’’

‘‘Siete sempre così voi due?’’ Chiese Normani divertita guardando l’interazione tra le due.

‘‘Così come?’’ Chiese Dinah.

‘‘Fate conversazione solo tra di voi.’’ Chiarì Normani.

Camila sorrise e annuì. ‘‘Lei….deve.’’

‘‘Io e Mila ci conosciamo da quando siamo nate.’’ Spiegò Dinah. ‘‘La conosco sia dentro che fuori e dopo l’incidente sono diventata abbastanza brava a parlare a suo nome.’’

Camila corrugò leggermente la fronte.

‘‘Però lei è sempre veloce a correggermi se dico qualcosa di sbagliato.’’ Continuò Dinah.

‘‘Non ti stanchi mai di ascoltare il suono della tua voce?’’ Chiese Ally scherzosamente.

Dinah rise e Camila annuì con la testa vigorosamente.

‘‘No.’’ Ammise. ‘‘Potrei restare ad ascoltarmi tutto il giorno senza stufarmi. Però a Mila da fastidio. Le fa venire mal di testa.’’

‘‘Così…acuta.’’ Disse Camila cercando di spiegare.

‘‘I nervi.’’ Rispose Dinah giocosamente. ‘‘Però onestamente, ultimamente non è andata così male. Credo che settimana scorsa fossimo quasi tornate ad avere una conversazione normale vero?’’

Camila annuì.

‘‘Poi cos’è successo?’’ Chiese Normani.

‘‘Ssscuuuooola.’’ Disse Camila lentamente avendo problemi a dire la parola ad alta voce.

‘‘Stupida scuola.’’ Rispose Lauren e si fece piccola piccola  per aver notato quanto patetiche fossero le parole appena uscite dalla sua bocca.

‘‘Bene.’’ Disse Ally incontrando lo sguardo di Lauren e sorridendo notando il suo imbarazzo. ‘‘Ora è tempo di recuperare e mangiare.’’ Disse alzandosi e dirigendosi verso il BBQ per iniziare a cuocere la carne per la cena. Dinah si alzò offrendosi per aiutarla e Ally accettò con piacere mentre Normani,Lauren e Camila rimasero sedute.

‘‘Quindi Camila,’’ Iniziò Normani l’attenzione delle altre ragazze. ‘‘Visto che non riesci a parlare bene questo pomeriggio, lascia che ti racconti la storia di quando Lauren se l’è fatta addosso davanti a tutti alle elementari.’’

Lauren, che stava per deglutire la bevanda che aveva in bocca, finì quasi per strozzarsi, ma sputò il contenuto giusto in tempo per evitare di inalarlo.

Nota mentale. Pensò. Uccidere Normani.

Dopo che mangiarono, le ragazze si sedettero e ascoltarono della musica, la luce pian piano si faceva sempre più fievole come la sera iniziava ad avvicinarsi. Camila, che sentiva il suo corpo leggermente dolente per via dell’enorme dose di attività che aveva fatto durante la giornata in confronto agli ultimi mesi, decise di spostarsi e sdraiarsi sul lettino prendisole poco distante da loro, ascoltando intanto che le ragazze parlavano, annuendo e scuotendo la testa adeguatamente con la conversazione offrendo poche parole qua e la. Ad un certo punto si addormentò e le ragazze, non volendola disturbare, si spostarono un po’ più distante da lei per poter continuare a chiacchierare su una coperta sul prato di Ally.

‘‘Dovremmo svegliarla e portarla a casa?’’ Chiese Lauren dopo che passò più di mezz’ora da quando Camila si addormentò.

‘‘No, non ancora.’’ Disse Dinah. ‘‘Non ha ancora dormito un intera notte dal giorno dell’incidente.’’ Le informò. ‘‘Ogni attimo che passa indisturbata è una benedizione.’’

‘‘Incubi?’’ Chiese Ally.

‘‘Per la maggior parte.’’ Confermò Dinah. ‘‘Non riesco a ricordarmi l’ultima volta che non mi sono svegliata alle 3 del mattino per trovare un suo messaggio.’’

Lauren lanciò uno sguardo verso Camila sul prendisole, il suo viso era rilassato e i suoi respiri profondi non suggerivano altro che un sonno tranquillo.

Altri venti minuti passarono tra una conversazione e l’altra e una partita improvvisata a ‘Obbligo o Verità’ quando Lauren cercò di versarsi un altro bicchiere di Thè solo per poi scoprire che la caraffa era vuota.

‘‘Vado a prendermi da bere.’’ Disse, raccogliendo la caraffa e alzandosi. ‘‘Qualcun altro vuole qualcosa dalla cucina?’’

‘‘No grazie.’’ Risposero in coro.

‘‘Ooh.’’ Chiese Dinah appena Lauren iniziò ad incamminarsi.  ‘‘Puoi controllare Camila quando torni? Sai, assicurasi che stia ancora respirando?’’

‘‘Perché è un problema?’’ Chiese Lauren dando un’occhiata preoccupata alla ragazza che stava dormendo.

‘‘No, volevo dire.. figuratamente parlando.’’ Rispose Dinah in segno di scusa.

‘‘Oh.’’ Disse Lauren sollevata, ‘‘Si nessun problema.’’

Lauren lasciò Normani,Ally e Dinah, sparendo in casa per prendersi da bere.

‘‘Ok.’’ Disse Normani di fretta. ‘‘Qual è il problema con Camila? È gay, etero, bisex o indecisa?’’

‘‘Perché?’’ Chiese Dinah guardando Ally e Normani che stavano aspettando impazientemente una risposta.

‘‘Lei piace a Lauren.’’ La informò Ally. ‘‘Le piace veramente.’’

‘‘Si è presa una bella cotta.’’ Confermò Normani.

‘‘Lo sapevo!’’ Disse Dinah tenendo la sua voce bassa. ‘‘Ha passato tutta la pausa pranzo a fissarla.’’

‘‘Quindi..?’’ La sollecitò Normani. ‘‘Qual è il problema?’’

‘‘Onestamente,’’ Iniziò Dinah. ‘‘Non ne ho idea.’’

‘‘Come puoi non averne idea?’’ Disse Ally confusa. ‘‘Io sapevo che Lauren fosse lesbica addirittura prima di lei, era così ovvio.’’

‘‘Non lo so,’’ Ammise Dinah. ‘‘Non ne abbiamo mai parlato prima. Camila era così pessima a flirtare prima dell’incidente che non ci ha mai provato. Non ha mai avuto un ragazzo..o una ragazza. Non ha mai baciato nessuno.’’

Dinah si fermò un momento per guardare in direzione della sua amica.

‘‘È da dopo l’incidente che non è molto brava a leggere il linguaggio del corpo o le proprie emozioni quindi non saprei neanche dire cosa pensa riguardo a Lauren.’’ Continuò Dinah. ‘‘Non credo che se ne sia nemmeno resa conto.’’

Dinah contemplò per un momento l’idea di Lauren e Camila insieme.

‘‘Oh,’’ Disse. ‘‘Sapete, credo che mi piacerebbero tantissimo.’’

‘‘Già,’’ Disse Normani. ‘‘Grazie. Sarebbero carine non è vero?’’

Dinah guardò verso Camila e video Lauren vicino alla cucina dirigersi verso di loro.

‘‘Merda,’’ Disse guardando Lauren accovacciarsi vicino a Camila un secondo per controllarla e poi ricominciare a camminare verso di loro. ‘‘Continueremo la conversazione dopo. Mandatemi un messaggio.’’

Normani acconsentì annuendo appena Lauren si sedette vicino a loro.

‘‘È ancora KO.’’ Disse Lauren bevendo un sorso dal suo bicchiere.

‘‘Mi dispiace doverla svegliare.’’ Rispose Dinah.

‘‘Dovete andare?.’’ Disse Lauren appoggiando il bicchiere sul pavimento vicino a lei.

‘‘Si, si sta facendo tardi.’’ Disse Dinah fingendo di guardare il suo orologio.

‘‘Se vuoi posso svegliarla io.’’ Si offrì Lauren.

Dinah scambiò uno sguardo d’intesa con Ally e Normani.

‘‘Se sicura?’’ Le chiese Dinah. ‘‘Ti avverto che è intrattabile la mattina.’’

‘‘Si nessun problema.’’ Disse Lauren alzandosi. ‘‘La salvo dall’essere incazzata con te giusto?’’

Normani e Dinah si scambiarono un sorriso.

‘‘Ok va bene.’’ Disse Dinah. ‘‘Allora aiuterò Ally e Normani a recuperare le cose e portarle dentro.’’

Dinah, Ally e Normani raccolsero la coperta e i vari piatti dal pavimento e si incamminarono verso il tavolo da picnic, pulendolo rapidamente mentre Lauren si dirigeva verso Camila.

‘‘Oh si,’’ Sussurrò Dinah a Normani mentre portarono i piatti in casa, dando un’occhiata a Lauren che si era fermata poco prima di dove Camila giaceva. ‘‘Confermo che mi piacerebbero tantissimo.’’

Loro scomparirono in casa, lasciando Lauren e Camila da sole. Lauren appoggiò il bicchiere sul tavolino vicino al prendisole, inginocchiandosi vicino ad esso. Guardò la ragazza per un momento, perdendosi in ogni curva del suo viso, ogni dettaglio e rinchiudendolo nella sua memoria. Lentamente, allungò la mano per spostare una ciocca di capelli dietro l’orecchio di Camila scoprendole il viso, il suo respiro si bloccò nei polmoni come fu in grado di ammirare tutta la bellezza di Camila ancora una volta. Dalla sua posizione, Lauren fu in grado di notare la spessa cicatrice che copriva il sopracciglio sinistro di Camila e si estendeva oltre la sua fronte, dopo aver realizzato che era sola in giardino , non potè resistere alla tentazione di tracciarla gentilmente con il pollice. Lo fece per qualche momento,  accarezzò il sopracciglio di Camila sopra la cicatrice, esaminando il viso della ragazza intensamente fino a quando notò che gli occhi di Camila erano aperti e la stavano guardando.

Camila alzò la mano e dolcemente afferrò il polso di Lauren.

‘‘Ciao.’’ Disse Lauren arrossendo.

Camila sorrise con aria stanca a Lauren ma non disse nulla, spingendo Lauren a chiedere. ‘‘Il gatto ti ha mangiato la lingua?’’

Scese ancora silenzio tra le due e Lauren sentì la su faccia arrossire ancora di più, gli occhi di Camila erano ancora fissi nei suoi.

‘‘Di qualcosa.’’ Quasi la implorò Lauren sentendosi estremamente esposta e insicura.

Camila lasciò andare il polso di Lauren e fece scorrere la sua mano finalmente libera fra i capelli.

‘‘Non parli perché non puoi o non vuoi?’’ Le chiese Lauren.

Il sorriso di Camila si allargò giocosamente, facendo battere ancora più forte il cuore di Lauren nel suo petto, il suono era quasi assordante.

‘‘Va bene,’’ Disse Lauren quando Camila rimase di nuovo in silenzio. ‘‘te la seri cercata.’’

Camila rimase confusa per un momento fino a quando Lauren non si piegò in avanti e iniziò a solleticarla implacabilmente. Camila si contorse sopra il prendisole, girandosi da una parte all’altra nel tentativo di liberarsi dalla presa.

‘‘Ssst…’’Cercò di dire fallendo miseramente. ‘‘Opp…LLau..’’

Lauren si fermò sorridendo. ‘‘Ok quindi è perché non riesci.’’ Notò.

Camila brontolò fragorosamente e Lauren scoppiò a ridere come l’altra ragazza le colpì il braccio giocosamente.

‘‘Sei esausta.’’ Iniziò Lauren. ‘‘Hai avuto un primo giorno di scuola pesante huh?’’

Camila odiò ammetterlo ma alla fine annuì con la testa e mostrando il pollice in consenso.

‘‘Beh, allora è ora di tornare a casa.’’ Disse Lauren alzandosi e offrendo a Camila la sua mano.

Camila la afferrò, permettendo a Lauren di alzarla mentre Dinah riemerse dalla casa.

‘‘Tutto ok ragazze?’’ Chiese, avvicinandosi non appena Camila cercò di mettersi in piedi e quasi cadde all’indietro.

Dinah si affrettò ad aiutarla a tenersi in piedi come Lauren avvolse un braccio protettivamente intorno al suo busto e la tirò vicino al suo fianco per aiutarla a restare in equilibrio.

‘‘Dovremmo portarti a casa.’’ Disse Dinah stando dall’altra parte di Camila e imitando quello che aveva fatto Lauren appena iniziarono a camminare verso la casa. ‘‘So che sei stanca quando la tua abilità di camminare diventa pietosa.’’

Camilla annuì con la testa come si diressero in casa e poi verso la porta d’ingresso, Normani e Ally le raggiunsero.

‘‘Sicure di non volere un passaggio ?’’ Chiese Ally con un pizzico di preoccupazione.

‘‘Tranquilla, ce la caveremo.’’ Dinah rassicurò lei e Normani.

Camila salutò con la mano ancora bloccata saldamente tra Lauren e Dinah.

‘‘Lei ti ringrazia.’’ Disse Dinah per conto di Camila, leggendo il pensieri della sua amica.

‘‘Nessun problema.’’ Rispose Ally. ‘‘Ci vediamo domani?’’

Camila annuì con la testa e sorrise, salutando di nuovo con la mano come Dinah e Lauren la aiutarono dirigendosi verso la strada.

‘‘Torno tra un minuto.’’ Lauren informò le ragazze.

‘‘Lascerò la porta socchiusa.’’ Le disse Ally. ‘‘Non metterci troppo.’’

Lauren e Dinah aiutarono Camila a camminare verso casa, il viaggio diventava progressivamente più facile man mano che lei riuscì ad appoggiare i piedi di nuovo.

Davanti al cancello, Dinah prese le chiavi e la aprì, sparendo all’interno per aprire la porta interna del portico. Lauren aiutò Camila verso l’ingresso e l’altra ragazza si girò per guardarla.

‘‘GGG..’’ Cercò di dire, gemendo per l’ovvia frustrazione prima di provarci di nuovo. ‘‘Gggrr…grra…’’

‘‘Prego.’’ Rispose Lauren, un sorriso si formò sulle sue labbra.

Camila lo ricambiò, annuendo con la testa riconoscente come Dinah riapparve.

‘‘Se pronta Chancho?’’ Le chiese porgendole la mano aspettando che Camila la afferrasse.

Camila annuì come Dinah l'aiutò a girarsi.

‘‘Grazie per l’aiuto Lauren.’’ Disse Dinah in segno di gratitudine mentre Camila iniziò a spostarsi verso di lei.

‘‘Nessun problema.’’ Rispose Lauren, guardando Camila attentamente. ‘‘È stato un piacere.’’

‘‘Ci vediamo domani?’’ Chiese Dinah.

‘‘Puoi scommetterci.’’ Rispose Lauren e Dinah sorrise.

Appena prima di sparire dalla vista , Camila si girò leggermente e salutò per l’ultima volta Lauren e un piccolo, perfetto sorriso apparve sul suo visto prima che Dinah chiuse la porta dietro di loro.

L’ultimo saluto, il suo ultimo sorriso fu più che sufficiente per far canticchiare Lauren tra sé e sé durante il viaggio di ritorno verso la casa di Ally. Lauren non sapeva cosa potesse riservarle il futuro, ma, su una cosa era sicura. Che avrebbe dormito bene stanotte, i suoi sogni pieni di immagini di bellezza e forza.

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