4. Quando un gelataio decide di vita e di morte?

Start from the beginning
                                    

Gli altri fecero un cenno d'assenso col capo prima di squadrasi male l'un l'altro.
Inutile dire che nessuno di loro andava d'accordo, preferendo ogni volta prevalere sui partecipanti, anche litigando con Kasumi se necessario.

Ella, dal canto suo, non se ne preoccupava più di tanto e molto spesso dava loro carta bianca, lasciando assoluta libertà di scelta nelle missioni.
Tuttavia, se erano stati convocati là significava che qualcosa non andava, e ciò si traduceva con una sola parola: guerra! Loro tutti erano in guerra e il primo che si fosse imposto sugli altri avrebbe vinto quella riunione.
Non si vinceva nulla sinceramente, solo la soddisfazione di vederli crollare, che fossero ufficiali o anche il loro capo, non importava: l'importante era prevalere, sempre.

In quel clima teso, prima che qualcuno potesse dire qualcosa, Walt alzò subito la mano.

-Domanda, domanda! - esclamò alzandosi in piedi con un enorme sorriso in volto, a quanto pare l'unico là in mezzo che non riusciva a leggere l'atmosfera.

-Dimmi pure.

-Questa è la riunione per chiedere un gelataio a bordo, vero?

Un borbottio seccato si diffuse fra gli ufficiali.

Kasumi si mise una mano al volto, massaggiandosi le tempie e cercando di ignorarlo.

-Shhh, - fece la dottoressa Ross, per un istante tornata alla realtà.
Lo afferrò per la manica del camice da laboratorio cercando di tirarlo giù: - Siediti Walt, questo non è il momento.

-Ma insomma, che ci fa un idiota come lui qua? - chiese Zhera, molto infastidita per la piega che aveva preso quella discussione.

-Vacci piano con le offese! - le rispose un po' alterata l'altra - Lo sai che Walt ha dei problemi e fa sempre così...

-Su, Zhera, non è successo niente... - si intromise Xemi cercando a sua volta di calmare la donna.

-No, te lo dico io cos'è successo... - per continuare il suo discorso si alzò in piedi con fare teatrale. Già che c'era, ne approfittò per portare in alto la voce di alcune tonalità, come a far capire a tutti il suo astio per quella situazione: - Il tuo adorato capo ci ha costretto a partecipare a questa riunione del cazzo solo perché non ha le palle per ammazzare quel bambino e quindi spera di farci votare a sfavore, eludere gli ordini, salvare la tipa e il figlio e finire quest'avventura a tarallucci e vino!
Quindi si bloccò per simulare una pausa, come una grande attrice, e solo dopo aver squadrato i presenti uno ad uno, fissandoli bene negli occhi, riprese il suo discorso: - Ah no, scusa, perché se lo viene a scoprire il Gran Ammiraglio ci ammazza tutti. Ho dimenticato forse qualcosa?

-Direi di no... - mormorò Kasumi, confermando così ai presenti di aver scoperto tutte le sue carte.

-Se posso prendere la parola, - si intromise nella discussione la dottoressa Ross - la sottoscritta è contro questo ordine barbaro e sanguinario, seguirò l'Ammiraglio e con me immagino ci sia anche il caro Jilian.

Quest'ultimo fece un cenno d'assenso immediatamente imitato anche da Vicentine.

-Incredibile... - aggiunse Eleonor - il grande Generale dell'Impero, perso il suo titolo, è divenuta il fedele e servizievole cagnolino di Kasumi. Mi sorprende sempre dove e come può finire una mente brillante, oramai ridotta a una macchiolina di sé stessa.

La diretta interessata non le rispose, ma interiormente ribolliva di rabbia a quelle parole.

-Bene, - continuò Kasumi ignorando gli sguardi rabbiosi che si lanciavano le due - e con me siamo già a quattro! Xemi...

-Mi spiace, - aggiunse subito questi bloccando il suo discorso sul nascere - ma io sto con Zhera.

-E anch'io! - esclamò Eleonor, che fino a quel momento aveva peso dalle labbra dell'assassina.

USG - United States of GalaxyWhere stories live. Discover now