4. Quando un gelataio decide di vita e di morte?

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Kasumi e Jii entrarono nella sala riunioni della Nave. Solitamente non la si usava mai, preferendo il più comodo ponte di comando, ma quella era un'occasione particolare.

[Dal database di ADHA-s] C'era infatti un problema: non si discuteva mai liberamente perché ogni conversazione veniva registrata e poi salvata nei server centrali della Capitale dei Pirati; quindi, se alle orecchie di qualcuno là in città qualcosa avesse dovuto sembrare strano, si veniva convocati immediatamente di persona e, nel peggiore dei casi, condannati a morte.

Diciamo che tutti più o meno tenevano alla vita, pertanto era normale che gli Ammiragli facessero costruire stanze segrete separate dal sistema centrale delle Flotte.
Certo, la sala riunioni non era decisamente uno di quegli stanzini, ma per come veniva adoperata dall'equipaggio della Sole Nero, ci andava abbastanza vicino.

Il luogo era un po' angusto, con il lungo tavolo di marmo nero ovoidale a riempirlo quasi del tutto.
I posti degli Ufficiali erano occupati, tranne per qualche eccezione: quello di Kasumi, sistemata sempre a uno dei lati più stretti, e quello di Jii, rigorosamente a quello opposto.

A parte quel mobile, non vi era altro nella stanza: né schermi, né telecamere, né microfoni.
Le pareti erano spoglie, senza l'ombra di un quadro o di un tappeto e, una volta dentro, le porte si chiudevano automaticamente rendendo impossibile sia l'entrata che l'uscita finché l'Ammiraglio non ne avesse dato l'autorizzazione.

La donna squadrò velocemente i suoi uomini prima di sedersi: alla sua destra, vestita con un elegante trench bianco, vi era la sua fidata Vicentine, dolce ragazza a capo della sicurezza. Certo, i suoi modi potevano sembrare un po' sgarbati, ma era dotata di una sensibilità unica, difficile da descrivere a parole.

Al suo fianco c'erano il vice Ammiraglio Xemi e la sua fidanzata Zhera, quest'ultima a capo delle squadre d'assalto. Coppia di assassini spietati, ho descritto in precedenza fin troppo bene le loro inclinazioni per dover ripassare in vostra compagnia chi siano. Ma per adesso vi basti sapere che al tempo mi stavano poco simpatici.

Alla sinistra di Kasumi v'erano Miki, responsabile dell'armeria, e al suo fianco la cecchina Eleonor.
Una coppia particolare, non mi dilungherò troppo su di loro, sappiate solo che il primo era un emo dichiarato, la seconda invece veniva presa costantemente in giro per la chioma bionda anni '80 che nessun shampoo galattico era riuscito a domare.

Vicino a loro il dottor Walt, chimico provetto dai forti squilibri mentali, si agitava sulla sedia, preoccupato per il velo di pesantezza che era calato nella stanza.
Quasi un evento, ma era accompagnato da Live, il capo della polizia interna della flotta, eccezionalmente presente anch'ella alla riunione visto che non era quasi mai sulla Sole Nero.

A seguire la dottoressa Ross, Ufficiale capo dell'infermeria, leggeva il suo libro, ignorando tutti i presenti.

Stranamente mancava il terribile cuoco della Nave, il quale era solito non perdere mai nemmeno una singola riunione per poter sparlare della moglie del Gran Ammiraglio, suo bersaglio preferito di maligni pettegolezzi.

A nessuno invece sembrò strano di non veder partecipare alla riunione il pilota della Nave e me: il primo perché non aveva contatti con l'equipaggio e viveva da asociale, preferendo di gran lunga gestire la Sole Nero da una più comoda e pratica console di comando installata nella sua cabina, e io... beh, perché non ero gradita, vista la mia programmazione primaria che mi imponeva di far rapporto al Gran Ammiraglio. [Fine informazioni]

Dopo questo breve sguardo ai partecipanti, Kasumi e Jii presero posto al tavolo.

-Bene, che la riunione cominci! - annunciò la donna.

-Bene, che la riunione cominci! - annunciò la donna

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